by Giulia Di Camillo | 2 Dicembre 2020 7:00
Tra gli agenti di viaggi c’è chi ha scelto di attendere e ha preso la strada dei temporary shop, chi ha capito fin da subito che il coworking può essere concretamente il nuovo domani e pianifica il prossimo futuro. Fino a chi, invece, non si scompone e resta sostanzialmente se stesso, ma affida ai social media il compito di mantenere vivo il rapporto con i clienti.
Il primo esempio di resilienza per una pronta ripartenza post Covid arriva da Mentana, in provincia di Roma, dove Antonella Ruperto ha trasformato Happyland in una bottega di Babbo Natale[1]: «La mia agenzia festeggia il suo ventesimo anno di età, e anziché piangermi addosso vorrei brindare per una calda rinascita».
Non troppo distante, ad Albano Laziale, Vanessa Costantini fa più o meno lo stesso e nella sua Adonde Vas Viaggi ha installato un corner di candele e lampade artigianali[2]: «In realtà è un’idea che arriva prima della pandemia, dalla necessità di diversificare – ha spiegato l’agente di viaggi – Infatti, se fosse possibile questo spazio vorrei mantenerlo».
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E si arriva poi ai Maestri di Viaggio[4], guidati da Alessia Schembri e dal suo team: «Qui le parole chiave sono prodotto, che deve essere esclusivo, e coworking. La questione della concorrenza tra noi agenzie andava risolta una volta per tutte. Toccare le corde più intime di ognuno di noi è stato l’unico modo per arrivare a demolire i vecchi preconcetti e ricostruire sulle macerie».
Una ricostruzione questa, che passa anche da chi, come Sara Falconi di Viaggi su Marte, resta intatta e prova a spingere su social e contenuti video: «Sto utilizzando molto Instagram. Intrattengo i miei clienti con immagini e travel quiz. Li scaldo nell’attesa di poter tornare, finalmente, a viaggiare».
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