by Andrea Lovelock | 31 Marzo 2023 10:47
Pasqua e Ponti d’oro per il turismo organizzato: ma se Assoviaggi brinda alle proiezioni per le vacanze di Pasqua realizzate dal Cts – Centro Studi Turistici di Firenze, che preannunciano un +23% di viaggi all’estero e un probabile tutto esaurito, lo scenario tracciato da Astoi – seppur positivo – mette in luce alcune criticità.
A parlare per i tour operator è il vice presidente dell’associazione, Andrea Mele, a margine della presentazione del volo diretto di Aeromexico da Roma. «Fortunatamente – afferma – il mercato è ripartito e l’advanced booking è andato molto bene, ma ora possono insorgere problematiche nella gestione di questo picco di domanda, senza considerare poi la questione dei ritardi nel rilascio dei passaporti[1] che pesa non poco».
Mele entra poi nel dettaglio: «Per talune destinazioni, come ad esempio il Giappone, le prenotazioni sono andate così bene che gli stessi fornitori di servizi non raccolgono più le richieste perché non riescono a gestire le pratiche. Questo vuol dire che è ripartito con forza il segmento altospendente, con pratiche di vendita che superano i 5mila euro a passeggero, ma è altrettanto evidente che l’industria di viaggi organizzati nel mondo, in molti casi purtroppo non riesce a tenere il passo. La ripartenza è stata così rapida che operatori e vettori non ce la fanno a gestire la mole di richieste. In generale, comunque, sia per i t.o. che per le adv si prospetta una stagione entusiasmante».
«Altro elemento che va seguito con attenzione – aggiunge – riguarda quella fascia media di clientela che viaggiava all’estero con sempre maggiore frequenza e che ora non ha più quei budget a disposizione. Bisognerà rimodulare tempestivamente l’offerta».
PRIMAVERA DI GRANDI NUMERI. Nonostante tutto, comunque, come osserva Assoviaggi-Cst riguardo alla filiera della distribuzione organizzata saranno circa 2 milioni gli italiani in viaggio durante le festività di Pasqua, di cui ben 1,2 milioni all’estero, e per i Ponti del 1 maggio e del 2 giugno, sempre nelle agenzie di viaggi, si prevede un movimento di oltre 2,5 milioni di clienti che acquisteranno pacchetti di viaggio e soggiorni all’estero.
Guardando alle mete più richieste, aul corto-medio raggio, primeggiano Egitto e Israele (nonostante le turbolenze di questi giorni), mentre sul lungo raggio è confermato il boom del Giappone, con tanta Thailandia, Australia, Seychelles e Mauritius, a riprova di un grande ritorno dell’esotico.
E tutto questo, rilevano gli analisti, nonostante i rincari dei pacchetti che si aggirano tra il +20 e il 25%.
Riguardo all’Italia, per le vacanze pasquali svettano le città d’arte, con una forte prevalenza per Roma, Firenze e Napoli, già prese d’assalto anche dai turisti stranieri.
A tal proposito, il monitoraggio commissionato da Assoviaggi rivela che tra i bacini esteri più dinamici, primeggiano gli Usa che sfioreranno il 10% di quota-mercato come presenze, seguiti da Germania (7%), Spagna e Francia (5%) e dalla Gran Bretagna (4%).
C’è poi l’incognita della Cina, che ha ripreso a viaggiare in Europa da poche settimane[2], e si dovrà capire il reale impatto dei nuovi operativi voli annunciati sull’Italia.
IL FRENO DEL CARO PREZZI. Sull’andamento delle festività pasquali, interviene anche Federalberghi con la consueta indagine realizzata in collaborazione con Acs Marketing Solutions. Gli italiani in viaggio in questo periodo di festa, rileva, saranno circa 11,5 milioni. Di questi, il 95,6% resterà in Italia, mentre il 4,4% andrà all’estero.
Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno nei confini nazionali saranno il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%) e, a seguire, i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Oltreconfine, vincono invece le grandi capitali europee (68,2%), seguite da quelle extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%).
L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (26,4%), seguito dall’albergo con un 24,8%, dai bed & breakfast (23,6%) e dalle case di proprietà (13,0%).
La vacanza avrà una durata media di 3,6 notti e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 535 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 521 euro, mentre spenderà di più chi andrà all’estero (792 euro).
Il giro di affari di Pasqua sarà di 6,18 miliardi di euro, risultato penalizzato dal caro prezzi: quasi la metà dei vacanzieri (47,2%) ha infatti deciso di ridurre la spesa per la vacanza a causa dell’inflazione. Buon segno arriva dal booking: la vacanza, anche secondo Federalberghi, è stata prenotata con grande anticipo con il 60,9% che ha riservato una stanza fino a un mese prima.
Fronte spostamenti, tre vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina; il 13,8% viaggerà in aereo e il 5,6% in treno.
I motivi della non vacanza? Il 54,9% di chi non partirà dichiara di aver preso questa decisione “per motivi economici”.
«Questi dati – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il ché va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno».
IL COMMENTI DI SANTANCHÈ. I dati sulle prime vere vacanze di primavera sono stati prontamente commentati dal ministro del Turismo Daniela Santanchè: «Il 95% degli italiani che sceglie l’Italia per le festività pasquali equivale a una dichiarazione d’amore verso la nostra nazione», dichiara la titolare di via di Villa Ada, focalizzando l’attenzione sulla «vera sfida» del settore, «quella di destagionalizzare e distribuire i flussi turistici nello spazio e nel tempo».
«Se cresce il turismo cresce l’intera economia», chiosa il ministro, che proprio in queste ore ha incontrato il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikasvhili, in visita istituzionale in Italia. Un summit che ha avuto come oggetto, tra l’altro, due grandi appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025 o le Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Santanchè ha anche ringraziato Pololikasvhili «per l’amicizia e il sostegno che ha dimostrato all’Italia nei momenti più duri in cui la nostra industria turistica è stata per prima colpita dalla pandemia e per l’impegno a sostegno della ripresa del turismo a livello globale».
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