C’era da aspettarselo. Reazione a catena poteva essere, e tale è stata (o almeno sembrerebbe). Dopo il primo passo mosso da Air Europa in Spagna, con la stoccata dell’1,5% di agency debit memo, la questione carte di credito corporate per il pagamento della biglietteria aerea in agenzia ha coinvolto, in Italia, già British Airways, Iberia, United Airlines e adesso anche Lot Polish Airlines.
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Alla base, come anticipato a seguito dell’entrata in vigore a livello mondiale delle modifiche apportare alla Risoluzione 890 di Iata, con riferimento alle Customer Card Sales Rules, i costi elevati legati alle commissioni e sostenuti dai vettori aerei quando il saldo viene fatto con business card o con le virtual credit card (van).
“Avvisiamo tutti gli agenti – si legge nella nota divulgata da Lot – che non potranno usare specificatamente le seguenti carte: van, carte di credito premium o con meccanismo di rebate. Inoltre, così come previsto dalla Reso 890, resta l’obbligo di ricevere esplicita autorizzazione delle singole compagnie aeree per l’utilizzo delle proprie carte, che comunque impongono un costo significativamente più elevato rispetto a quelle personali del passeggero e per questo non vengono accettate come forma valida per regolare i conti”.
Sul fronte agency debit memo, infine, quest’ultimo resta sospeso per British Airways e Iberia (Gruppo Iag), mentre per United Airlines la situazione rimane invariata (3,5% di adm) e Lot, a quanto appreso oggi, momentaneamente non prevde sovrapprezzi.
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