Le imprese e gli esercizi commerciali, agenzie di viaggi comprese, che non rispetteranno gli obblighi di chiusura imposti dai decreti di Palazzo Chigi per contenere la diffusione del coronavirus si vedranno imporre uno stop dell’attività fino a 30 giorni.
E chi violerà le altre misure di distanziamento sociale incapperà in una multa da 400 a 3mila euro, che diventano 6mila per i recidivi. In auto, invece, le sanzioni incrementano di un terzo.
«Con l’ultimo decreto approvato abbiamo regolamentato in modo più trasparente i rapporti con il Parlamento, prevedendo – ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – che ogni iniziativa sia trasmessa ai presidenti delle Camere e che il governo vada a riferire ogni 15 giorni». Per questa ragione, si legge su Il Sole 24 Ore – il decreto mette in fila 29 possibili misure di contenimento, che tocca poi ai decreti di Palazzo Chigi definire nell’applicazione.
Questa architettura, specifica il dl, potrà rimanere in piedi fino al 31 luglio, ma al momento la data si spiega semplicemente con la durata semestrale dello stato di emergenza partito a fine gennaio. Il compito di far rispettare le regole è affidato ai prefetti, che oltre alla polizia potranno far ricorso alle forze armate ai cui componenti viene attribuita la qualifica di agenti di pubblica sicurezza, conclude il quotidiano nazionale.