Lui li aspettava al varco, dopo il weekend, quelli che: «Ma che bella abbronzatura, sei stato al mare?». Era il momento migliore della giornata, l’epifania del lunedì. Quando – fiero e sornione – raccontava sorridendo: «In verità sono stato all’orto». Nessuno gli ha mai creduto. Men che meno quando dal taschino sfoderava il biglietto da visita di scorta. Quello con la dicitura “agricoltore”.
E invece era tutto vero. Sandro Saccoccio, oggi consulente del tour operator Meridiano, aveva sul serio una doppia vita: da un lato manager del turismo, dall’altro coltivatore diretto di ogni ben di Dio alle porte di Roma.
Poi venne la pandemia che, come un giudizio universale, impose a quelle due anime di fondersi. Un incontro da cui nasce un’etichetta: quella del Saccorto, crasi tra la terra e il suo cognome, perno dell’Azienda Agricola Saccoccio, produttrice – manco a dirlo – di un olio extravergine chiamato Saccolio.