Sud-est asiatico, prove tecniche di ripartenza all’Asean Tourism Forum
Il sudest asiatico scalpita per la riapertura del turismo internazionale, e nel frattempo organizza e coordina la ripresa di quello regionale. In occasione dell 40° Asean Tourism Forum (ATF) conclusosi il 22 gennaio in Cambogia, infatti, i ministri del turismo dei Paesi del blocco (Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam), e il segretario generale dell’Asean Lim Jock Hoi hanno annunciato ufficialmente la riapertura del turismo regionale (sebbene molti Paesi siano ancora alle prese con focolai importanti e conseguenti restrizioni) e introdotto una serie di linee guida sulla base delle quali sviluppare il settore turistico, in linea con la visione della ripresa socioeconomica dell’Asean.
Tra questi, il riconoscimento del vaccino contro Covid-19 come chiave fondamentale per rivitalizzare la filiera del turismo e incoraggiare una “nuova normalità”. O ancora, la standardizzazione dei servizi turistici, e la garanzia che le imprese (Tour Opearato, Agenzie, alberghi, ecc…) operino in conformità con i principi di igiene stabiliti dall’Asean, oltre che garantiscano la sicurezza sia dei lavoratori che dei clienti.
Inoltre, in attesa della ripresa del turismo internazionale, verrà investito molto sullo sviluppo del turismo intra-Asean, ad esempio con la creazione di un portale per il turismo dell’area e con la creazione di un pass sanitario digitale.
Intervenendo alla cerimonia di apertura del il 18 gennaio, il ministro del Turismo cambogiano Thong Khon ha osservato che il Covid ha avuto un grave impatto sulla situazione socioeconomica negli ultimi due anni, in particolare nel 2020: «l’Asean nel suo insieme ha ricevuto nel 2020 solo 25,96 milioni di turisti internazionali, in calo dell’80%, e le entrate del turismo sono diminuite del 75,8%- ha dichiarato- questa tendenza al ribasso è continuata fino al 2021. Prima del Covid, il turismo dell’Asean cresceva a un tasso annuo di circa il 6%, fornendo al contempo circa 30 milioni di posti di lavoro diretti e contribuendo per circa il 10% al prodotto interno lordo (PIL) della regione». Il ministro ha poi aggiunto anche che i viaggi aintra-ASEAN rappresentano circail 40% del totale degli arrivi internazionali nel blocco.
Alla cerimonia di apertura dell’evento , è intervenuto anche il primo ministro cambogiano Hun Sen, che ha affermato che la graduale ripresa delle attività turistiche nel “new normal” dovrà andare di pari passo con una maggiore crescita in termini di qualità: «prodotti e servizi convenienti, prezzi, fiducia nella sicurezza delle destinazioni turistiche, misure per controllare la diffusione del Covid-19 e facilitazioni dei viaggi: questi punti saranno fattori chiave nelle decisioni dei turisti nella scelta delle destinazioni nel nuovo contesto».
Parole di fiducia nel futuro del settore per l’aera sono arrivate anche dal presidente della sezione Cambogia della Pacific Asia Travel Association (Pata) Thourn Sinan: «sono molto contento dell’annuncio dei leader dell’ASEAN di riaprire il turismo, che è ciò che il settore privato vuole e attende con impazienza. Se l’ASEAN riuscirà ad attuare questi nuovi principi il flusso di turisti da un paese all’altro aumenterà, il che non solo aiuterà a ripristinare il turismo nella regione, ma aumenterà anche la crescita economica», ha affermato.
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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