Sudamerica, i trend in adv: «Si può fare di più»
Tranquillo, sicuro e con un buon range di offerte e servizi, il Sudamerica è un evergreen che tiene in agenzia in tutte le stagioni. Anche se non è certo una destinazione da grandi numeri, escludendo il traffico etnico, a causa dell’incidenza dei voli aerei sul costo finale dei pacchetti. Argentina e Perù fanno la parte del leone nei cataloghi e tra le scelte dei viaggiatori, per lo più individuali, per i quali la Patagonia o Macchu Picchu rappresentano ancora il “viaggio della vita”, il sogno da realizzare magari durante la luna di miele.
Amalio Guerra che alla Marisol Viaggi di Ferrara si occupa di programmazione Centro e Sud America conferma l’andamento positivo: «In questo periodo registriamo una buona domanda, che poi si materializza più avanti: l’inverno è la stagione ideale, ma alcuni Paesi vanno bene tutto l’anno. Anche perché la destinazione è percepita come sicura e ha fatto passi da gigante per quanto riguarda i servizi al turista. Perù, Cile e Argentina sono le mete più richieste da un turismo medio alto. Si prestano sia a viaggi di gruppo sia a partenze individuali o di coppia, ma sempre accompagnati e con assistenza garantita. Vanno i tour culturali e i viaggi di nozze, che però vogliono abbinare qualche giorno di relax al mare e non tutti i Paesi si prestano, a meno di non fare un combinato sui Caraibi».
Gli fa eco Valeria Capomacchia, titolare di Le Gastronaute di Roma: «Le prenotazioni sono in linea con il 2016. Va bene l’Argentina classica, e la Patagonia per gennaio, mentre è poco richiesto il nord. Per ottobre e novembre bene anche il Perù, soprattutto il giro classico, magari in abbinamento a un paio di giorni nell’Amazzonia peruviana, ma è più difficile da vendere per difficoltà dei trasporti e altitudine. Qualche richiesta su Colombia, e mare del Brasile ma poco e niente su Ecuador e Cile, mete per intenditori che scontano anche la mancanza di promozione».
Di segno opposto la risposta di Maria Bruno, responsabile Turisol di Pescara: «Va abbastanza la biglietteria sull’Ecuador, ma si tratta principalmente di traffico etnico. Abbiamo qualche pratica per novembre sulla Patagonia e sul Perù, che è sempre una bella destinazione, e si presta a un viaggio importante come la luna di miele». Concorda Ernesto Mosso, responsabile Crocetta Viaggi di Torino: «Il Sudamerica non è certo una destinazione in esplosione, ma comunque abbiamo ricevuto qualche richiesta significativa su Cile, Colombia e soprattutto Argentina che si vendono bene come individuali. Il Perù invece merita un discorso a parte: è una meta per persone colte, preparate e determinate, ma se fatto bene dai tour operator specializzati si vende con facilità, anche per le lune di miele. La Patagonia invece attrae più i viaggiatori individuali».
Ed è un traffico prevalentemente di nicchia anche quello rilevato da Barbara Venturini, titolare di D.E.B. Viaggi di Brescia: «Sta andando molto bene per quanto riguarda i viaggi-trekking, con prenotazioni costanti nel corso dell’anno, e un picco per dicembre e gennaio su Argentina e Patagonia, sia per programmi semplici, sia per trekking più impegnativi con scalate delle vette andine. In genere sono viaggiatori individuali, che spesso abbinano il trekking a itinerari più turistici».