Un summit per il rilancio turistico dell’Irpinia, alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha provocato un amaro commento della delegata provinciale di Advunite, Gerardina Panella, che ha sottolineato come, a parte la presenza di esponenti politici e alcuni titolari di imprese definite virtuose sul territorio, è mancata la “voce” delle agenzie di viaggi che quotidianamente operano sul campo.
«Si è parlato – ha commentato Panella – di riprogrammazione del territorio, progettualità per creare nuove prospettive, di tecnologia, innovazione, sostenibilità, e di una strategia per rompere l’isolamento delle zone interne, con il suggestivo termine coniato dal ministro Garavaglia di “zone più intime e non zone interne” del turismo italiano».
«Sono necessarie una giusta promozione del territorio e un’adeguata valorizzazione dell’accoglienza. Si è parlato perfino della creazione di 30 distretti culturali in Campania. Sforzi ammirevoli – ha concluso Gerardina Panella – ma è stata un’ennesima vetrina, con l’illustrazione dei soliti problemi, con l’assenza delle figure professionali che lavorano in prima linea nel campo turistico come le agenzie viaggi, i ricettivisti, le guide. Si è dunque persa l’occasione per presentare un programma di lavoro analitico su cui iniziare a progettare nel concreto il rilancio del territorio irpino e magari consegnarlo al ministro».