Non bastano solo l’inflazione, il cambio sempre più sfavorevole e il caro voli a scoraggiare un viaggio negli Stati Uniti, ora ci si mette anche un’ondata di caldo eccezionale, la stessa che probabilmente ha scatenato pochi giorni fa Beryl, la prima tempesta di categoria 4 che si sia mai formata nell’Atlantico nel mese di giugno che è stato anche il primo uragano a trasformarsi in categoria 5.
Proprio mentre si avvicina il picco della stagione turistica, negli Stati Uniti, già da giorni sono in vigore avvisi di ondata di calore per oltre 160 milioni di persone, in particolare nella zona ovest del Paese.
In questa area, Las Vegas (Nevada), pur essendo una meta calda, ma che attira anche in estate tanti turisti, ha registrato nei giorni scorsi scorsa la temperatura più alta di sempre, con 48,9°c.
Secondo il National Weather Service (Nws), il servizio meteorologico del Paese, questo clima qui continuerà ancora diversi giorni. Nella Death Valley, in California, il termometro ha superato i 52°C e un motociclista è morto mentre attraversava la valle. In Oregon, secondo i media locali, da venerdì sono stati registrati quattro decessi probabilmente legati al caldo. Anche in questa regione nord-occidentale, solitamente più temperata, le temperature hanno raggiunto i 40°C lunedì nella città di Salem.
In California, Arizona e Idaho, decine di città hanno stabilito record assoluti o stagionali di temperatura negli ultimi giorni. «Si tratta di un’ondata di caldo da record», ha sintetizzato Daniel Swain, climatologo dell’Università della California a Los Angeles, aggiungendo che: «In California, alcuni residenti stanno sopportando non solo i giorni più caldi che abbiano mai vissuto, ma anche quelli più caldi che i loro genitori o nonni abbiano mai vissuto».
Anche New York è stata colpita dall’ondata di calore, qui un ponte girevole che collega il distretto del Bronx a Manhattan non ha potuto essere utilizzato a causa dell’espansione delle parti, per il calore eccessivo, che lo collegano al meccanismo di rotazione della struttura. I vigili del fuoco hanno dovuto innaffiare il ponte per diverse ore per raffreddarlo e rimetterlo a posto.
Il Parco Nazionale della Valle della Morte, lungo il confine tra California e Nevada, un altro posto in genere molto frequentato dai turisti, secondo le previsioni sarà ufficialmente tra i luoghi più caldi della terra nei prossimi giorni. Il servizio meteorologico nazionale prevede massime vicine ai 130 gradi Fahrenheit (55 gradi Celsius).
Le temperature dovrebbero abbassarsi leggermente nei prossimi giorni, ma l’ondata di caldo si estenderà agli stati nordoccidentali dell’Oregon e del Washington.