Si chiama “swiftconomics“, ovvero l’influenza economica di Taylor Swift. È questo il nome che gli esperti hanno dato al tour europeo (Eras Tour) della cantante americana, iniziato a Parigi il 9 maggio e che si concluderà a Londra il 17 agosto, che oramai ha battuto ogni record di biglietti venduti.
Ma non è solo il numero eccezionale di biglietti venduti a prezzi non propriamente economici a suscitare tanto clamore intorno alla pop star, eletta recentemente una delle donne più influenti al mondo. Perché a creare la “swiftconomics“ è tutto lo straordinario indotto che la ragazza si porta dietro nelle città che come un re (regina) Mida tocca e che vedono entrate eccezionali per il turismo, i trasporti, il settore gastronomico, le vendite al dettaglio, le attrazioni locali.
Basta prendere come esempio Parigi, teatro della prima tappa europea dell’Eras Tour con i biglietti andati sold out mesi e mesi prima. Qui l’arrivo dei fan della cantante da tutto il mondo ha portato a un’impennata straordinaria delle prenotazioni e dei prezzi di hotel e ristoranti, fino ai Flixbus. Tanto che è stato calcolato che gli introiti derivanti dall’Eras Tour potrebbero essere superiori a quelli delle prossime Olimpiadi.
E ora tocca a Milano: nella città meneghina il 13 e 14 luglio l’uragano Swift arriva per due concerti, ovviamente anche questi esauriti da tempo.
Facendo un semplice calcolo, lo stadio San Siro ha una capacità di circa 80.000 posti, quindi circa 160.000 fan parteciperanno ai concerti nelle due serate e secondo le stime di European Cities Marketing riprese da Hellotickets, partendo da questo dato certo, l’evento genererà circa 42 milioni di euro per l’economia locale (circa 535 euro a turista).
Gli hotel e le altre strutture ricettive di Milano vedranno un aumento del fatturato del 200-300% rispetto agli standard di periodo, grazie alla domanda elevata di alloggi.
Si prevede che tra 48.000 e 80.000 visitatori saranno alla ricerca di un posto dove soggiornare, generando tra 14,4 e 24 milioni di euro solo per l’ospitalità. In media, questi visitatori probabilmente rimarranno per due notti, spendendo tra 150 e 300 euro a notte a seconda del tipo di alloggio. Un hotel di fascia media che addebita 150 euro a notte potrebbe vedere raddoppiare o triplicare le proprie tariffe di occupazione abituali, rispetto a un weekend normale.
Poi ci sono i trasporti, ci sarà un ovvio aumento dell’uso del trasporto pubblico, dei taxi e dei servizi di ride-sharing. In media, i fan, sempre secondo lo studio di European Cities Marketing, spenderanno circa 30 euro al giorno in trasporti a Milano, generando un’entrata aggiuntiva di 2,8 milioni a 4,8 milioni di euro durante il fine settimana.
L’effetto a cascata ricade anche sul settore gastronomico, qui si prevede che se ogni fan spenderà mediamente circa 50 euro al giorno in cibo e porterà a potenziali entrate aggiuntive di 4,8 milioni a 8 milioni di euro per ristoranti e caffè.
Agli effetti diretti, si aggiunge poi l’effetto domino, cioè tutte quelle attrazioni locali che saranno visitate dai turisti dopo o prima del concerto e gli operatori turistici locali godranno di un numero maggiore di prenotazioni rispetto al periodo, incluse le piccole realtà economiche come negozi di souvenir, o farmacie, per esempio.
Anche Airbnb ha fornito dati che confermano il fenomeno Swift. Secondo la sua ricerca a livello globale, le prenotazioni effettuate nel 2023 e nei primi mesi del 2024 per venire a Milano1 durante il Tour 2024 di Taylor Swift sono cresciute di oltre il 250% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Considerando anche i fan provenienti dall’estero, di cui i millenial sono quasi la metà, più di 1 prenotazione su 4 a livello globale arriva dagli Stati Uniti, con un aumento di quasi il 600% dei turisti statunitensi a Milano rispetto allo stesso periodo a luglio 2023.
Ma perché tanti fan vengono dagli Stati Uniti visto che l’Eras Tour ha già attraversato l’America nel 2023? Il motivo riguarda il prezzo dei biglietti dei concerti delle grandi star che nel mercato americano, a causa delle rivendite e del prezzo fluttuante dei tagliandi, è estremamente caro e andare a vedere un concerto può arrivare a costare migliaia di dollari. Prezzi talmente alti che, paradossalmente, costa meno pagarsi una trasferta oltreoceano e approfittare per una vacanza nel Vecchio Continente.