Baveno Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/baveno/ Network multimediale di informazione turistica Thu, 01 Aug 2024 13:55:12 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Baveno Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/baveno/ 32 32 Turismo, l’industria che non c’è https://www.lagenziadiviaggimag.it/turismo-lindustria-che-non-ce/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=turismo-lindustria-che-non-ce https://www.lagenziadiviaggimag.it/turismo-lindustria-che-non-ce/#respond Fri, 12 Jul 2024 05:00:20 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=104024 Turismo, l’industria che non c’è

VOICE OF LEADER di Pier Ezhaya – Fa quasi male a scriverlo ma bisogna dire la verità, prima di tutto. Il turismo in Italia è un bene prezioso, prolifero, indispensabile all’economia nazionale. Potrei elencare decine di altre virtù che detiene tranne affermare che sia un’industria.

Da anni si sente dire che questo settore deve fare il cambio di passo, salire di scala, uscire dallo schema del Titolo V, fare sistema prima di competere, ma siamo ancora molto lontani da questa aspirazione.

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Turismo, l’industria che non c’è

VOICE OF LEADER di Pier Ezhaya – Fa quasi male a scriverlo ma bisogna dire la verità, prima di tutto. Il turismo in Italia è un bene prezioso, prolifero, indispensabile all’economia nazionale. Potrei elencare decine di altre virtù che detiene tranne affermare che sia un’industria.

Da anni si sente dire che questo settore deve fare il cambio di passo, salire di scala, uscire dallo schema del Titolo V, fare sistema prima di competere, ma siamo ancora molto lontani da questa aspirazione.

Qualche germoglio c’è, va riconosciuto; con il governo Draghi, se non altro, è stato istituito un ministero dedicato – mantenuto fortunatamente in vita anche dall’attuale governo – ma le cose da fare sono talmente tante che non si può pensare di aver risolto il problema solo costituendo un ministero.

Nel 2022 sono stato a Chianciano Terme agli Stati Generali del Turismo, che di fatto segnavano il passaggio di testimone da Massimo Garavaglia a Daniela Santanchè. Nessuno dei due ministri era presente all’evento, proprio perché cadeva nel periodo del passaggio di consegne, ma debbo dire che si è rivelato una kermesse molto densa di interventi, di ambizioni, di suggerimenti, di pensiero.

Si erano gettate le basi del Pst, il Piano Strategico per il Turismo, che in cinque anni avrebbe dovuto portare il Paese a confrontarsi con i grandi player internazionali.

Poco dopo, infatti, nacque questo documento programmatico, il Pst 2023-2027, un tomo di 322 pagine contenente gli indirizzi da dare a questo strategico filone aurifero del nostro Pil nazionale. In questo documento si parla di tutto, dal turismo sostenibile (con tutte le sue diramazioni) a quello nei borghi, dai balneari alla ricettività, dalla montagna alle esperienze e alla formazione. Forse, a essere sinceri, si parla un po’ poco di turismo organizzato, visto che occupa solo nove delle 322 pagine, segno che questo ramo della filiera è ancora poco percepito nei suoi valori e nella sua sostanza dalle istituzioni.

Detto questo, il Piano è pieno di buone, anzi di buonissime intenzioni. Se tutte prendessero corpo il nostro turismo nazionale farebbe un salto importante.

C’è un però, tuttavia, ed è un però grande come Piazza San Pietro. In questo Piano non ci sono investimenti e non si parla di risorse. E allora una domanda nasce spontanea. Come può trovare efficacia un Piano senza investimenti?

Tanto per dirne una, il Pnrr che per l’Italia cubava ab origine più di 220 miliardi, per il turismo ne vede richiesti poco più di 2, meno del 1%. E allora qualcosa non torna. Nel Forum di Baveno del 2023 – il nuovo format degli Stati Generali un anno dopo Chianciano – del Pst non si è fatto nemmeno cenno. Eppure, c’è davvero tanto da fare.

Federalberghi conta più di 32mila hotel in Italia; di questi solo il 6,8% è di una catena alberghiera contro il 21% della Francia e il 39% della Spagna, tanto per citarne due.

È necessariamente un male avere tanti alberghi indipendenti? Certamente no, ma è evidente che una catena assicuri standard gestionali e di servizio, uno dei veicoli più formidabili per essere leggibili all’estero.

La dimensione media degli alberghi in Italia è di 69 camere, una misura che non assicura ampie economie di scala e la classificazione alberghiera, le famose stelle, pur appoggiandosi a criteri nazionali poi si declina e si modifica a livello regionale, con buona pace degli stranieri che troveranno standard diversi a seconda di dove andranno.

Proprio nel Forum di Baveno ho sentito molto entusiasmo perché alcune catene straniere stavano investendo in Italia e acquisendo strutture. Mentre ascoltavo questo pensavo a come si sarebbero sentiti in Spagna o in Francia se, invece di essere orgogliosi delle proprie catene alberghiere nazionali, avessero festeggiato perché ne arrivavano di straniere a fare quello che non erano riusciti a fare loro.

Perché, invece, non proviamo a farne una nostra degna di questo nome? In Italia le prime cinque catene in ordine decrescente di fatturato sono Starhotels, Gruppo Una, Voihotels (Alpitour World), Hotelturist (Th Resorts) e Aeroviaggi (Mangia’s). Insieme non cubano 1 miliardo di fatturato ma, al di là della dimensione, quante di queste possono veramente competere con le grandi catene internazionali?

Sul fronte del vettore di bandiera, veicolo fondamentale per importare turismo come avviene in ogni Paese, siamo forse arrivati a una svolta. Dopo anni di un’Alitalia dissestata, ora Ita sembra aver intrapreso un percorso virtuoso, ma rimane indispensabile capire che ruolo avrà in Lufthansa e come potrà essere un volano per il turismo nazionale.

Le infrastrutture, che sono un fluidificante formidabile per ogni turismo, necessitano di grandi miglioramenti, soprattutto (ma non solo) al sud.

Venendo ai tour operator, essi sono mediamente piccoli in Italia, poco capitalizzati, sebbene abbiano un valore intrinseco molto elevato. Certamente pochi dei nostri t.o. sono in grado di andare a fare spallate con i grandi operatori internazionali come Tui o Der Touristik o, peggio ancora, quelli derivati dalle grandi catene alberghiere spagnole come World to Fly.

L’ho detto in decine di interviste: l’Italia è il più bel Paese del mondo. E lo dico da tecnico, non da italiano. Ma questa, che è una fortuna straordinaria, per certi versi rallenta il nostro processo di miglioramento, forti del fatto che i turisti, da noi, ci vengono a prescindere.

Ecco, io credo che dovremmo prima di tutto allontanarci da questo pensiero e credo anche che – perché il turismo possa diventare un’industria – occorra, non solo che sia dotato di un ministero, ma che sia centrale nell’agenda di governo e soprattutto in quella del ministero delle Economia.

Vanno messi denari e risorse a supporto di quel Piano. Se sapremo evolvere in questa direzione, non solo potremo dire di essere il Paese più bello del mondo, ma anche quello dotato del sistema migliore perché, diciamoci la verità: se ci mettiamo d’impegno, non ce n’è per nessuno.

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Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese https://www.lagenziadiviaggimag.it/fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese https://www.lagenziadiviaggimag.it/fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese/#respond Fri, 22 Dec 2023 06:00:19 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82889 Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese

Inizia l’era post Covid e il turismo riparte con numeri record, leggermente frenati nel corso dell’anno da caro prezzi (e voli), inflazione, nuovo conflitto in Israele.

Ma è anche un anno di acquisizioni, colpi di mercato, fusioni, privatizzazioni, patti, dimissioni, debutti, riforme e nuovi forum. Ecco le principali notizie del 2023 raccontate al trade mese per mese dalla redazione de L’Agenzia di Viaggi Magazine. 

Per viaggiare insieme tra i fatti di quest’anno.

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Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese

Inizia l’era post Covid e il turismo riparte con numeri record, leggermente frenati nel corso dell’anno da caro prezzi (e voli), inflazione, nuovo conflitto in Israele.

Ma è anche un anno di acquisizioni, colpi di mercato, fusioni, privatizzazioni, patti, dimissioni, debutti, riforme e nuovi forum. Ecco le principali notizie del 2023 raccontate al trade mese per mese dalla redazione de L’Agenzia di Viaggi Magazine. 

Per viaggiare insieme tra i fatti di quest’anno.

GENNAIO – Blue Panorama in liquidazione. Fine dell’era Covid

gennaio-Blue-Panorama

Il 2023 inizia con l’avvio del matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa tramite la pubblicazione del dpcm in Gazzetta Ufficiale che spiana la strada alla privatizzazione della compagnia aerea. Il colosso tedesco presenta la lettera d’intenti al ministero dell’Economia e Finanza, ma il matrimonio dovrà passare attraverso le forche caudine dell’Antitrust. Il trasporto aereo italiano saluta Blue Panorama che va in liquidazione e manda in cassa integrazione i dipendenti. Intanto prosegue il recupero del settore con oltre cinque milioni di italiani in viaggio durante l’Epifania e il caro tariffe che colpisce i voli, soprattutto in Europa e Nord America. Nel frattempo, torna in scena il mercato asiatico, il più colpito dalle restrizioni pandemiche: Hong Kong elimina test e tamponi, la Thailandia cancella l’obbligo di vaccino per i turisti e la Cina si prepara alla riapertura delle frontiere. Le rivolte sociali in Peru provocano la chiusura del Machu Picchu e dell’Inka Trail, le maggiori attrazioni turistiche del Paese, che riapriranno dopo più di un mese. In Italia, il ministro del Turismo Daniela Santanchè annuncia l’apertura della piattaforma per la misura del Pnrr che prevede un Fondo Rotativo per il Turismo (Fri-Tur) per 1 miliardo e 380 milioni di euro.

FEBBRAIO – Passaporti, Italia nel caos. Accordo Iberia-Air Europa

passaporto passaporti

La Bit 2023 a Milano celebra il rimbalzo dell’incoming con prospettive di crescita superiori al pre Covid per l’estate 2023. Tiene banco il caos passaporti in Italia con tempi di rilascio lunghissimi e le associazioni di adv e t.o. che spingono per il riconoscimento del turismo come “motivo d’urgenza” per il rilascio. Il ministero degli Interni elabora un piano anti-ritardi che prevede open day, più personale e l’agenda elettronica. Intanto il ministro del Turismo, Daniela Santanché, presenta il Piano strategico 2023-27 con l’obiettivo di far uscire il settore fuori dalla crisi provocata dalla pandemia. Il comparto continua però a restringersi: sono 366 le imprese del turismo organizzato che nel 2022 in Italia hanno chiuso secondo i dati rilevati da L’Annuario del Turismo de L’Agenzia di Viaggi Magazine. Nel trasporto aereo chiudono i battenti l’inglese Flybe e la norvegese Flyr mentre Iberia definisce l’acquisizione del 100% di Air Europa. L’aeroporto di Amsterdam Schiphol, il più colpito dal caos nel 2022, prevede il ritorno al tetto ai voli e rischia una riduzione sistemica degli slot. Nel tour operating Ruta40 acquisisce CarréBlu; nell’hospitality Mangia’s sigla una partnerhsip con Marriott e porta il marchio Autograph Collection in Sicilia.

MARZO – I cinesi tornano a viaggiare. Travel senza personale

marzo cinesiIl travel guarda al 2023 con ottimismo, ma deve fare i conti anche con la carenza di personale che potrebbe mettere a rischio la ripresa. Solo in Italia il settore lamenta la mancanza di 50mila addetti (con ripercussioni su altri 200mila legati all’indotto). Un allarme che spinge il Mitur ad aprire un tavolo con le associazioni. La Cina, a tre anni dall’inizio della pandemia, riapre le frontiere ai viaggi di gruppo verso l’Italia e le prime stime parlano di due milioni di cinesi in arrivo nel nostro Paese. Gli Usa, infine, si avviano ad abolire in anticipo il green pass per i turisti. Nasce Riyadh Air, nuova compagnia aerea dell’Arabia Saudita, con l’obiettivo di far decollare il turismo nel Paese – che è il vero protagonista turistico nel post Covid –  facendo concorrenza ai vettori del Golfo. Alla guida c’è Tony Douglas, ex ceo di Etihad Airways. Grande movimento, infine, nelle imprese italiane: il Gruppo Gattinoni festeggia 40 anni, avvia un piano di riorganizzazione con tre società distinte – Travel, Business Travel ed Eventi – e lancia il rebranding delle oltre 1.200 agenzie di viaggi. Welcome Travel Group conclude le operazioni di incorporo con l’acquisizione del 100% di Welcome Travel Sud, una scelta che segue le identiche mosse operate con il network Geo e le Welcome Travel Store guidate fino a dicembre scorso da Luca Caraffini. Il t.o. del Gruppo Bluvacanze, Going, sceglie il manager ex-Uvet Beppe Pellegrino alla guida della divisone Resort. Il turismo italiano saluta l’imprenditore Franco Rosso, scomparso all’età di 94 e fondatore dell’omonimo Gruppo.

APRILE – Svolta Santanchè: dall’Enit Spa alla Venere-influencer

santanchèL’Enit cambia pelle e diventa una Spa interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e controllata da quello del Turismo. La nuova Agenzia parte con un capitale sociale di 10 milioni di euro e annuncia una pioggia di assunzioni. Ma ciò che tiene banco è il lancio della campagna di promozione Italia Open to Meraviglia, voluta dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, tutta incentrata sulla figura della Venere-influencer. Non mancano polemiche e attacchi, ma la campagna ottiene una gigantesca esposizione mediatica. Nel frattempo, la Cina abolisce il test Pcr per tutti i turisti; la Francia è nel caos a causa degli scioperi a oltranza dei controllori di volo. Al lungo elenco delle destinazioni che combattono contro l’overtourism si aggiunge l’Alto Adige che annuncia l’introduzione del numero chiuso per l’estate. La cruise industry viaggia con il vento in poppa: Clia prevede che il numero di passeggeri 2023 supererà i livelli del 2019. Michael Thamm saluta Costa, lasciando il ruolo di amministratore, che ricopriva dal 2012. Msc World Europa, l’ammiraglia green di Msc Crociere – dopo il battesimo a Doha – debutta anche nel Mediterraneo. L’aeroporto di Fiumicino inaugura l’Area A del Terminal 1: un nuovo spazio che può accogliere fino a sei milioni di persone l’anno.

MAGGIO – Lufthansa vuole Ita. L’alluvione piega la Romagna

Ita Airways A320neoArriva la firma tra il Gruppo Lufthansa e il ministero dell’Economia che avvia il processo di privatizzazione di Ita Airways, compagnia aerea di bandiera nata sulle ceneri di Alitalia. L’accordo prevede un primo ingresso dei tedeschi con una quota di minoranza pari al 41%. Negli stessi giorni è suggellato il matrimonio fra Destination Italia e Portale Sardegna con la fusione per incorporazione tra la Travel Tech italiana e la Ota specializzata nel settore incoming. Nel mondo dei trasporti, infine, Italo-Ntv compra Itabus e spinge sull’intermodalità ferro-gomma. Albatravel Whl, storica azienda del trade turistico B2B, è ammessa al concordato preventivo dopo un periodo di forte tensione economica e finanziaria. L’alluvione in Emilia-Romagna mette in ginocchio l’intera regione incluso il comparto turistico alle porte della stagione estiva. Agenzie, operatori e strutture ricettive non solo devono intraprendere una corsa contro il tempo per ripristinare le strutture e l’operatività, ma fronteggiano anche le numerose cancellazioni e disdette operate anche dall’estero. Intanto la Spagna continua a essere una destinazione turistica all’avanguardia e si prepara alla summer lanciando una nuova campagna promozionale tutta incentrata sulla sostenibilità.

GIUGNO – L’Ai corteggia il travel. Schiavon lascia Costa

giugno-intelligenza-artificialeL’intelligenza artificiale entra nel turismo organizzato. Dai colossi Expedia e Booking fino all’italiana Volonline e alla spagnola Travel Compositor: si moltiplicano i servizi di chatbot, marketing e self booking tool che implementano l’Ai generativa. Intanto in Italia continua la saga dei passaporti-lumaca; nonostante l’intervento del ministero degli Interni, vengono segnalati in tutto il Paese enormi ritardi sia nei tempi di prenotazione che di rilascio. L’Osservatorio Astoi sancisce il recupero dei tour operator italiani che in estate supereranno i ricavi rispetto al 2019 e proseguiranno gli investimenti. Al Tornabuoni hotel di Firenze l’ad del Gruppo Alpitour, Gabriele Burgio, annuncia la scalata nell’ospitalità di lusso di VRetreats – linea up level di Voihotels – con l’apertura di cinque nuove strutture in Italia: oltre a Firenze ci sono Siracusa, Lecce, Olbia e Cervinia.  Il Gruppo Nicolaus, invece, alza il velo sul Valtur Gallipoli Beach Resort 5 stelle, seconda struttura della linea Italian Lifestyle Collection dopo Cervinia. Msc Crociere accoglie Euribia, 22ª nave del Gruppo, e affida a Leonardo Massa anche il mercato italiano di Explora Journeys, il brand lusso pronto ad esordire a luglio. Novità anche in casa Costa Crociere: Carlo Schiavon lascia il ruolo di country manager Italia. Al suo posto la compagnia sceglie Luigi Stefanelli, come responsabile per l’Europa del sud. L’estate è iniziata ma il caro tariffe nei trasporti e nei servizi mette a dura prova il booking in agenzia. “L’Emilia-Romagna ti aspetta” con questo slogan – e 10 milioni di euro elargiti dal Mitur – il turismo nella regione rialza la testa dopo gli ingenti danni provocati dall’alluvione di maggio.

LUGLIO – Caro voli e roghi nell’estate più calda di sempre

incendio rogoÈ un mese caldissimo per il travel, non solo per le temperature. In Italia tiene banco il tema del caro-voli con l’Antitrust che indaga sul balzo delle tariffe sulle tratte domestiche e chiede spiegazioni a Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia, Ita Airways e Neos. Si muove anche il governo che promette interventi legislativi ad hoc. Nel frattempo, Fabio Lazzerini (artefice della nascita di Ita Airways) lascia il vettore e passa il timone ad Andrea Benassi. Aeroitalia, invece, ottiene i voli in continuità territoriale da Roma e Milano per Alghero. Il gruppo Ferrovie dello Stato investe nel business turistico con il lancio del Frecciarossa Roma-Pompei e la nascita della società Treni Turistici Italiani. Continuano i movimenti nel tour operating: Valtur annuncia il decollo dei voli all business per la Sardegna e ingaggia l’ex Welcome Travel Massimo Segato. Idee per Viaggiare, invece, acquisisce il brand Chinasia. Inizia l’era lusso di Msc Crociere con la consegna della nave Explora I a Monfalcone. Il caldo e l’emergenza incendi piegano la Grecia e la Sicilia. Nell’isola vengono colpiti gli aeroporti con lo scalo di Catania che tornerà alla normalità dopo quasi un mese. Innumerevoli i danni al turismo in un momento clou della stagione.

AGOSTO – Msc vuole i treni Italo. Il governo sfida i vettori

agosto Gianluigi-Aponte

In piena estate il governo interviene sul caro voli: sotto accusa l’algoritmo e le tariffe dinamiche che farebbero impennare i prezzi. L’intervento – che propone un “tetto” alle tariffe in base all’andamento medio dei prezzi – viene criticato da compagnie aeree e dall’Europa. Il governo Meloni, intanto, vara la riorganizzazione del ministero del Turismo, che si doterà di più risorse (umane ed economiche), dell’Osservatorio nazionale e di quattro direzioni generali. Proprio il Mitur pubblica il bando per l’accesso di agenzie e t.o. agli ultimi 39 milioni di euro di sostegni Covid. Il ministro Santanchè annuncia per novembre 2023 il primo Forum internazionale del turismo. Le isole di Rodi, in Grecia, e Sicilia tornano alla normalità dopo i vasti incendi che hanno messo in fuga i turisti e arrecato danni ad alcuni hotel (Rodi) e scali aeroportuali (Sicilia). Il Gruppo Msc (in foto il fondatore Gianluigi Aponte) conferma i piani sull’intermodalità puntando all’acquisizione di Italo-Ntv per oltre quattro miliardi di euro. Luca Caraffini, dopo aver lasciato a dicembre scorso Welcome Travel (Gruppo in cui era confluita Geo) lancia il suo network Istante Viaggi partendo da una base di agenzie nel nord-est italiano.

SETTEMBRE – Ryanair minaccia l’Italia. Colosseo in mano alle Ota

settembre Colosseo

Ryanair e easyJet attaccano a tamburo battente il decreto anti caro voli emanato dal governo Meloni. Michael O’Leary, ceo della compagnia irlandese leader in Europa, minaccia il taglio di rotte sulle isole italiane e chiede la testa del presidente Enac, Pierluigi Di Palma. Mentre le associazioni di agenzie e tour operator implorano maggiore confronto nella filiera, il governo corre ai ripari annunciando la revisione del decreto che era stato fortemente criticato anche dall’Unione Europea. Intanto a Bruxelles si studia una norma ad hoc che uniformi le dimensioni e le regole sui bagali a mano, “obbligando” tutti i vettori operanti nel vecchio continente a comprenderlo di diritto in tutte le tipologie di tariffe dei biglietti aerei. Una norma che mette i bastoni tra le ruote dei profitti extra generati dalle compagnie aeree low cost. Il Mitur proroga fino al 2 ottobre il termine per presentare domanda per accedere ai 39 milioni di sostegni Covid per adv e tour operator italiani. L’Antitrust indaga, inoltre, sulle Ota che acquistano in massa i biglietti per il Colosseo, rivendendoli poi a cifre più alte e limitando, di fatto, la possibilità di acquisto diretto per il turismo organizzato. Venezia annuncia l’introduzione della tassa d’ingresso (5 euro a persona) per i turisti a partire dal 2024; mentre il visto elettronico (Etias) per i turisti extra Schengen che entrano in Europa slitta nuovamente di un anno, ovvero al 2025. Dopo l’accordo con Marriott, Mangia’s stipula una partnership con Hilton sulla Sardegna con il Santa Teresa Resort che avrà l’insegna Curio Collection.

OTTOBRE – Alpitour World sul mercato. Guerra in Israele

ottobre Israele

Il più grande Gruppo italiano del turismo, Alpitour World, è sul mercato. Tamburi Investment Partners Spa – che ne detiene la maggioranza – annuncia infatti di aver dato incarico a Goldman Sachs di avviare un processo esplorativo per la valorizzazione delle proprie quote. Scatta il toto-investitori: dal Gruppo Msc al fondo Certares (già in ballo per Ita Airways), dagli spagnoli Wamos e Barcelò, al gigante tedesco del turismo Tui. Nel frattempo, proprio Msc Group entra nel settore ferroviario con l’acquisto del 50% delle quote di Italo-Ntv. Il network Welcome Travel (controllato da Alpi e Costa) annuncia la partnership con i supermercati Conad ed entra nella gdo, seguendo quel filo rosso che unisce agenzie di viaggi e supermercati. Sul piano internazionale, dopo gli attentati del 7 ottobre, Israele invade la Palestina e l’Europa assiste a un altro scenario di guerra alle porte che si aggiunge al conflitto tra Russia e Ucraina. Chiude lo spazio aereo israeliano e Giordania, Egitto e in generale il Medio Oriente subiscono un importante contraccolpo turistico. Dopo le minacce delle compagnie aeree e le raccomandazioni europee, il Parlamento italiano smonta l’impianto del decreto anti caro voli del governo Meloni. In pratica, il decreto lascia margini d’intervento rispetto all’aumento repentino delle tariffe solo all’Antitrust (in caso di segnalazione). Una vittoria preannunciata per le compagnie aeree low cost. Per risolvere i ritardi nel rilascio dei passaporti, infine, il governo italiano studia la possibilità di richiedere i documenti di viaggio anche negli uffici postali. Dopo numerose difficoltà economiche, la compagnia aerea Air Malta chiude i battenti e lascia il posto alla newco Km Malta Airlines – una forma di avvicendamento simile al modello Alitalia/Ita – le cui operazioni di volo saranno avviate il 31 marzo 2024.

NOVEMBRE – Nuova direttiva pacchetti. Arriva il forum di Baveno

novembre-direttiva-pacchetti-Ue

L’Unione europea vara l’aggiornamento della direttiva sui pacchetti turistici. La norma garantisce maggiori tutele per i tour operator, ma per le associazioni di settore è troppo customer oriented e il testo va migliorato. Accolte con favore le misure per migliorare la chiarezza e accelerare i rimborsi, ma agenzie e t.o. giudicano negativamente sia la limitazione dei pagamenti anticipati dei pacchetti sia la mancanza di garanzie per gli intermediari in caso di fallimento di una compagnia aerea. Il 24 e 25 novembre a Baveno si tiene “Meraviglia – gli Open”, ovvero il Forum internazionale del turismo fortemente voluto dal ministro Santanchè. Una sorta di consiglio dei ministri in trasferta – tra promesse di nuovi fondi e investimenti – per ridare centralità all’industria turistica. Ma le associazioni presenti chiedono di più “coniugando le eccellenze in un piano organico”, come sottolinea il presidente di Astoi, Pier Ezhaya. Intanto il network Welcome Travel si allea con Fiera di Milano annunciando che porterà le 1.600 agenzie di viaggi della rete alla Bit di febbraio 2024. La Ota Booking sfida ancora la distribuzione organizzata entrando nel mondo delle crociere con il lancio del portale Cruises (inizialmente solo per gli Usa); mentre anche Alpitour si affida all’intelligenza artificiale con il lancio di AlpiGpt. Si avvicina il Natale e il caro-voli si abbatte di nuovo sulla Sicilia: la Regione propone delle tariffe scontate per i residenti, una mossa che si avvicina alla continuità territoriale in vigore in Sardegna. Continua il gran ritorno della Cina nel travel con l’abolizione del visto d’ingresso anche per i turisti italiani. Nel Regno Unito, in seguito alla Brexit, debutta il visto elettronico: nei prossimi due anni sarà introdotto per gli europei. Il gruppo Oltremare lancia Caleidohotels, piattaforma B2B per la prenotazione di servizi alberghieri per le agenzie.

DICEMBRE – Sicilia, voli scontati. Ed è riforma per le guide turistiche

voli sicilia

Dopo quasi un anno di tira e molla, il Mef e Lufthansa notificano alla direzione generale della Concorrenza della Commissione Ue l’operazione che prevede l’ingresso del colosso tedesco nel capitale di Ita Airways. Entro l’inizio del prossimo anno Bruxelles autorizzerà la vendita, salvo clamorosi colpi di scena. Dopo il via libera dell’Enac e la tempestiva adesione di Ita, il 4 dicembre entra ufficialmente in vigore il contributo economico – che consiste nella riduzione del 25% del costo del biglietto aereo – per i residenti della Regione Sicilia. Un’ulteriore azione promossa dal governo locale per contrastare il caro-voli in vista delle vacanze natalizie. Il 7 dicembre la riforma che disciplina la professione di guida turistica è legge. Il provvedimento è uno dei collegati alla legge di Bilancio e tra gli obiettivi del Pnrr turismo, da attuare entro il 31 dicembre. Una legge che contribuisce a fare luce dopo 10 anni di attesa in un settore in cui le regioni, in assenza di una norma chiara a livello nazionale, si sono mosse in ordine sparso. Tra i punti principali c’è l’obbligo di superare un esame di abilitazione nazionale, l’istituzione di un albo, l’attribuzione di un codice Ateco e sanzioni da applicare in caso di esercizio abusivo. La strada che conduce alla Vision 2030 dell’Arabia Saudita passa anche da Rocco Forte Hotels. Il noto Gruppo alberghiero cede il 49% delle azioni a Pif, il Public Investment Fund saudita, per una valutazione che si aggira sui 1,5 miliardi di euro. Il turismo chiude l’anno con numeri da capogiro, in linea con tutti gli ultimi 12 mesi. Solo per il Ponte dell’Immacolata Federalberghi stima 13,3 milioni di italiani in viaggio. Tiene banco, intanto, il caso del cambio di nome della nota località di Cervinia. Prima la Regione Val d’Aosta sceglie di tornare all’antico nome francese Le Breuil, poi dopo numerose polemiche il toponimo torna a essere Le Breuil-Cervinia.
A sorpresa, poi arriva l’acquisizione di Shiruq da parte del t.o. Mappamondo di Andrea Mele. E il 21 dicembre è finalmente sdoganato dalla Farnesina il documento elaborato con le associazioni del del turismo “Dammi il cinque! Le 5 regole per Viaggiare Sicuri.

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Ezhaya, Astoi: «Niente paura, il turismo 2024 crescerà» https://www.lagenziadiviaggimag.it/ezhaya-astoi-niente-paura-il-turismo-2024-crescera/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ezhaya-astoi-niente-paura-il-turismo-2024-crescera https://www.lagenziadiviaggimag.it/ezhaya-astoi-niente-paura-il-turismo-2024-crescera/#respond Tue, 19 Dec 2023 06:00:10 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82770 Ezhaya, Astoi: «Niente paura, il turismo 2024 crescerà»

Il sole oltre Baveno. Archiviato un forum “nuvoloso”, è già tempo per Astoi Confindustria Viaggi di guardare al futuro. Con ottimismo, sì, ma senza cedere all’incanto della chimera. «Il packaged + self packaged salirà nel 2024 a quasi 29 miliardi di ricavi, ma crisi mediorientale e inflazione peseranno». E quanto dei 300 milioni per il turismo andrà al trade? «Penso zero», prevede il presidente Pier Ezhaya, solido timoniere del tour operating, che in questa intervista di fine anno coniuga schiettezza a lucidità d’analisi.

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Ezhaya, Astoi: «Niente paura, il turismo 2024 crescerà»

Il sole oltre Baveno. Archiviato un forum “nuvoloso”, è già tempo per Astoi Confindustria Viaggi di guardare al futuro. Con ottimismo, sì, ma senza cedere all’incanto della chimera. «Il packaged + self packaged salirà nel 2024 a quasi 29 miliardi di ricavi, ma crisi mediorientale e inflazione peseranno». E quanto dei 300 milioni per il turismo andrà al trade? «Penso zero», prevede il presidente Pier Ezhaya, solido timoniere del tour operating, che in questa intervista di fine anno coniuga schiettezza a lucidità d’analisi. Con il pragmatismo di sempre.

Il turismo per la prima volta ha stretto intorno a sé i ministri di un intero governo. Soddisfatto del forum di Baveno?
«Solo in parte. Di certo vedere una presenza così fitta di ministri, istituzioni e rilevanti figure imprenditoriali è stato un messaggio chiaro di come il turismo sia tornato centrale nell’agenda di governo. Non possiamo che esserne compiaciuti. Si è però parlato poco di come, concretamente, far diventare il settore un’industria. Una maggior rappresentazione degli strumenti pratici e delle risorse finanziarie per realizzare il Piano Strategico presentato un anno fa avrebbe aiutato».

Il premier Meloni ha annunciato 300 milioni in più dal Pnrr per il turismo. Quanto arriverà a tour operator e agenzie di viaggi?
«Penso zero».

Riguardo invece ai 105 milioni di fondi avanzati da Digitour e dai primi ristori Covid, sappiamo che ne avete chiesto la redistribuzione al turismo organizzato. C’è stata una risposta da parte del Mitur?
«Non ancora e ovviamente continueremo a insistere. Se devo essere sincero non sono molto ottimista, però è giusto che si pretenda la ridistribuzione di quei fondi che erano stati assegnati al turismo organizzato e al turismo organizzato devono tornare. Non dimentichiamo che il 2021 ha fatto registrare perdite di fatturato per oltre 10 miliardi e in cambio ha ottenuto meno di 40 milioni di ristori. Quanto alle spese per la digitalizzazione, è vero che durante il Covid molte risorse non sono state “chiamate” dal settore. Questo per due ragioni: primo, le aziende più piccole in pandemia non se la sentivano di investire, mentre oggi lo farebbero con più fiducia; secondo, il tetto di 25mila euro ha scoraggiato le grandi aziende a mettere in piedi la pratica perché quel cap era molto lontano dalle esigenze di supporto che gli investimenti tecnologici necessitavano».

Mi dica un pregio e un difetto di questo governo, e nello specifico del ministero del Turismo, in termini di azioni a favore del comparto.
«Il pregio è che il turismo è un tema sentito da tutto questo governo e il ministro ha accolto questo incarico con molta serietà e fierezza. Spesso i ministri più “blasonati” vedono il turismo come una diminutio, invece Daniela Santanchè ne è orgogliosa, forse perché ne conosce bene il valore. Il difetto è che non vedo azioni concrete purtroppo; vedo tante buone intenzioni, ma ancora poche ricette per curare alcuni problemi atavici del nostro comparto».

Le associazioni di categoria, dopo aver fatto fronte in pandemia, sono tornate a comunicare e talvolta a muoversi in ordine sparso. Che cosa possiamo aspettarci dal 2024? Astoi riuscirà ad allearsi – non dico con tutte – ma almeno con una tra le sigle più rappresentative delle agenzie di viaggi? Se sì, quale?
«Credo che se non lo abbiamo fatto fino ad oggi non lo faremo più, almeno non con questo schema. Forse più che a una federazione – cosa a cui ambivo fino a qualche tempo fa – va pensata una “cosa nuova” che accolga chi veramente voglia il bene di questo comparto a costo di sacrificare un po’ di visibilità propria. Ma la domanda madre è: chi lo farà?».

Aspettiamo intanto il cosiddetto “breviario” nato dalle interlocuzioni tra turismo organizzato e Farnesina. Ancora non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali. Ci anticipa qualcosa di più dettagliato?
«È di fatto pronto, abbiamo condiviso testo e layout. È un gran risultato, a parer mio, perché dialogare con la Farnesina e le principali associazioni del turismo organizzato per assistere i nostri connazionali all’estero credo sia essenziale e soprattutto distintivo rispetto a chi si muove in maniera autonoma. È ora che si sappia che far viaggiare i clienti con il turismo organizzato significa sapere dove sono, assisterli in caso di problemi, assicurare la qualità dei servizi avendoli prima certificati, persino rimpatriarli qualora fosse necessario, come è accaduto in epoca Covid, ma anche più recentemente con la crisi in Medio Oriente. Il breviario vuole solo ricordare che insieme a tanti diritti il consumatore ha anche qualche dovere e che tutto ciò serve a garantirgli la massima assistenza. In sintesi, attraverso cinque semplici regole suggeriamo al cliente come farsi assistere al meglio».

Passiamo all’operativo: le vendite di Natale e Capodanno avevano subito una battuta d’arresto a causa della guerra. Ora, a distanza di settimane dall’inizio del nuovo conflitto palestinese-israeliano è cambiato qualcosa? Il booking si è ripreso?
«Diciamo che la “sfuriata” emotiva che aveva scatenato una robusta ondata di cancellazioni è quasi totalmente rientrata e oggi i clienti cancellano (o non prenotano) con più oggettività. La Giordana è forse quella che paga più dazio, mentre l’Egitto sta tornando tonico. Dobbiamo però capire come evolverà la situazione».

Comunque, ormai siamo “sotto feste”. Prevede prezzi al ribasso e dunque un ritorno, un po’ come in estate, a politiche commerciali last minute?
«Direi proprio di no; l’inverno è un animale molto diverso dall’estate e si rivolge più a clienti che stanno effettuando la seconda vacanza e che hanno un potenziale di spesa maggiore. Inoltre, molte destinazioni non sono disponibili e quindi il raggio d’azione è più ristretto, quindi prevedo una sostanziale conferma dei prezzi».

Guardando al 2024, come si preannuncia l’andamento del mercato? Quali nodi e quali incognite si profilano all’orizzonte?
«Diciamo che dal punto di vista quantitativo la maggior parte degli studi di mercato guardano al 2024 come un anno di crescita rispetto al 2023. Il mercato “packaged + self packaged” – che nel 2023 farà registrare circa 27 miliardi di ricavi – nel 2024 è stimato a quasi 29. All’interno di questi 2 miliardi di crescita il perimetro “packaged” dovrebbe crescere di 1,3 miliardi. Ovviamente queste stime di tendenza sono già state in parte fiaccate dalla crisi mediorientale e anche l’inflazione probabilmente si farà maggiormente sentire sulla capacità di spesa ma, al netto di questi due fattori, il turismo resta un settore in forte crescita e di questo non possiamo che essere soddisfatti».

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L’inno d’Italia e la platea in piedi (mano sul cuore? A noi che seguiamo i lavori dalla sala stampa lo schermo rimanda un’immagine un po’ buia e non è dato saperlo). “La meraviglia siamo noi, fieri di essere italiani“, recita il claim del video che celebra le bellezze italiche. Un’agenda fitta di panel ad alto tasso politico che fa sembrare l’evento un Consiglio di ministri in trasferta sulle rive del lago Maggiore.

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Tutti a Baveno, il “Cdm sul turismo” voluto da Santanchè

L’inno d’Italia e la platea in piedi (mano sul cuore? A noi che seguiamo i lavori dalla sala stampa lo schermo rimanda un’immagine un po’ buia e non è dato saperlo). “La meraviglia siamo noi, fieri di essere italiani“, recita il claim del video che celebra le bellezze italiche. Un’agenda fitta di panel ad alto tasso politico che fa sembrare l’evento un Consiglio di ministri in trasferta sulle rive del lago Maggiore.

È così che ha preso il via Meraviglia, gli Open. La due giorni sul turismo, meglio detta “Forum internazionale”, che ha portato a Baveno, in Piemonte, lo stato maggiore del governo Meloni (con la partecipazione sabato della stessa premier). Un battaglione capitanato da colei che questo evento ha fortemente voluto: il ministro del Turismo Daniela Santanchè che, incontrando i giornalisti prima dell’avvio dei lavori, non ha esitata a ritornare sull’ambizione più volte ribadita: l’Italia turistica «deve tornare sul primo gradino del podio nella classifica mondiale dei Paesi. Il forum ha come obiettivo quello di creare una grande squadra, tra ministero, assessori regionali, enti locali, stakeholder, imprenditori, perché tutti insieme dobbiamo vincere questa sfida che ci deve vedere protagonisti perché come bellezze in Italia non siamo secondi a nessuno».

«Quindi – ha aggiunto – l’obiettivo è lavorare insieme per costruire veramente un’industria del turismo che partecipi in maniera importante al nostro Prodotto interno lordo (Pil). Oggi contribuiamo con il 13%, ma puntiamo a crescere e lo potremo fare solo se sapremo creare una squadra. Ecco dunque il motivo di questo forum, per ascoltare ma anche per unirci: da soli si va veloci, ma insieme si va molto più lontano».

Il Forum Internazionale del Turismo vede alternarsi diversi ministri, affiancati da imprenditori di vari settori dell’industria italiana, dal turismo “puro” allo sport all’enogastronomia, insieme alle associazioni di categoria, per affrontare i nodi della travel industry da diversi punti di vista e connessioni con ambiti attigui, dal gusto alla formazione, dall’accessibilità a, naturalmente, il made in Italy.

L’apertura dei lavori ha visto anche la firma del protocollo d’intesa del ministero del Turismo con il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il Comune di Stresa per il ripristino della funivia del Mottarone, dopo il grave incidente del 2021 in cui avevano perso la vita 14 persone. «La tragedia poteva offuscare l’ immagine della montagna in Italia e invece non sarà così. Questo contratto mette a disposizione le risorse necessarie, entro l’estate 2025 la funivia Stresa Mottarone verrà ripristinata», ha promesso Cirio.

Il primo ringraziamento di Santanchè è andato agli operatori e ai lavoratori «perché lavorare nel turismo è faticoso». E il ministro non ha taciuto sulle critiche: «Questa non è una passerella di ministri, ce ne sono tanti perché dobbiamo ricordare che il turismo è una materia trasversale, oltre che centrale. Oggi siamo un governo politico, siamo stati votati dagli italiani. Non basta avere un ministero con portafoglio, ma bisogna avere lo stesso sentire, e solo un governo politico e coeso può mettere insieme tutto questo. È stato un cambiamento importante rispetto alla passata legislatura».

Nel suo accalorato intervento, il ministro ha voluto fare un excursus della storia del turismo nel nostro Paese, dal boom degli Anni Cinquanta alla perdita di posizioni del Duemila. «Non abbiamo sentito i campanelli d’allarme, come l’orchestrina che continuava a suonare mentre il Titanic affondava. Cosa non è andato bene? Siamo qui per capirlo e per capire cosa fare. In primis una squadra». L’ambizione? Lo ha ripetuto ancora una volta: «Dobbiamo diventare la prima industria di questo Paese».

Come fare, dunque? «All’estero dobbiamo andare come Italia, per esempio con un padiglione nazionale, perché il made in Italy è famoso nel mondo. Dobbiamo diventare più fieri di essere italiani, parlare bene della nostra nazione». Agire compatti e diventare ambassador di patria, dunque.

E non sono mancate le frecciatine, pensando già a ipotetici titoli di giornale: «Dicono: “Santanchè vuole scippare il turismo alle Regioni”. Non è assolutamente così, nessuno vuole scippare nulla. Dobbiamo agire in maniera coordinata. Il ministero non può fare determinate cose che sono di competenza delle Regioni e viceversa. E per fugare i dubbi sul palco Santanchè chiama una nutrita delegazione di assessori regionali».

Focus poi sulla destagionalizzazione: con il turismo sportivo, congressuale, ma anche la capacità di fare prodotte turistiche diverse. «Perché – e qui fa un esempio – dal cicloturismo noi riceviamo 7 miliardi e la Germania 20?»

E per raggiungere la cima del podio a Baveno si è partiti dai dati attuali. L’industria turistica posiziona l’Italia al settimo posto in Europa per incidenza del settore sul Pil nazionale, piazzandosi davanti a competitor quali Francia e Germania. Le analisi svolte da OpenEconomics stimano un effetto diretto e indiretto della spesa turistica sul Pil annuo pari a circa 255 miliardi di euro, che corrispondono al 13% del Pil italiano e a un moltiplicatore di 2,5. L’attivazione diffusa e profonda delle catene del valore coinvolte dal turismo è responsabile in maniera diretta e indiretta della creazione di 3 milioni di posti di lavoro stabili, a tempo pieno, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

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