Daniele Franco Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/daniele-franco/ Network multimediale di informazione turistica Sun, 18 Sep 2022 13:05:46 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Daniele Franco Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/daniele-franco/ 32 32 Draghi vara l’Aiuti ter: «Recessione? Nessun sintomo» https://www.lagenziadiviaggimag.it/draghi-vara-laiuti-ter-recessione-nessun-sintomo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=draghi-vara-laiuti-ter-recessione-nessun-sintomo https://www.lagenziadiviaggimag.it/draghi-vara-laiuti-ter-recessione-nessun-sintomo/#respond Fri, 16 Sep 2022 14:19:09 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=66776 Draghi vara l’Aiuti ter: «Recessione? Nessun sintomo»

Raddoppia, come preannunciato, e sale a circa 14 miliardi di euro la dote del decreto Aiuti ter, appena varato dal Consiglio dei ministri e illustrato in quella che dovrebbe essere l’ultima conferenza di Mario Draghi premier.

Il provvedimento, approvato all’unanimità, fa salire a oltre 60 miliardi gli aiuti agli italiani e prevede un nuovo round di sostegni alle imprese e alle famiglie, schiacciate dal cosiddetto caro energia, effetto diretto della guerra russo-ucraina.

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Draghi vara l’Aiuti ter: «Recessione? Nessun sintomo»

Raddoppia, come preannunciato, e sale a circa 14 miliardi di euro la dote del decreto Aiuti ter, appena varato dal Consiglio dei ministri e illustrato in quella che dovrebbe essere l’ultima conferenza di Mario Draghi premier.

Il provvedimento, approvato all’unanimità, fa salire a oltre 60 miliardi gli aiuti agli italiani e prevede un nuovo round di sostegni alle imprese e alle famiglie, schiacciate dal cosiddetto caro energia, effetto diretto della guerra russo-ucraina.

Vediamo, dunque, quali sono le misure più interessanti contenute in un dl che alleggerisce anche le aziende del turismo, pur non dedicando al comparto alcun intervento diretto.

Primo tra tutti, l’allargamento del credito di imposta nel quarto trimestre 2022 anche alle «piccole piccole imprese», come sottolineato dal presidente del Consiglio. Il meccanismo del tax credit nei mesi di ottobre e novembre sarà pari al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per le imprese minori che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kw in su.

Niente rateizzazione delle bollette, invece, ma garanzie statali a titolo gratuito sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi con le banche che «già si sono rese disponibili» a operare tassi non superiori al Btp, fa sapere Draghi.

Previsti nel decreto anche il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 ottobre e un bonus una tantum di 150 euro per i lavoratori con redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui.

Arrivano, poi, nuovi stanziamenti per il bonus trasporti, il contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici: il Fondo, nato con il primo decreto Aiuti, è incrementato di 10 milioni di euro per il 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, potrà essere richiesto fino a dicembre. Secondo i dati del ministero del Lavoro, finora i bonus emessi sono stati circa 730.000.

«Sostegno a occupazione, crescite, imprese, famiglie, fasce più deboli: tutto questo ha fatto parte dell’agenda sociale del governo che ho avuto l’onore di presiedere», commenta il presidente del Consiglio che si congratula con il suo ministro dell’Economia, Daniele Franco, autore di quella che Draghi stesso definisce una vera «manovra di politica economica», che ha gettato le basi di una crescita del 6% lo scorso anno e del 4% quest’anno. «Un andamento migliore delle aspettative – ammette – tanto da poter attingere per gli aiuti alle maggiori entrate fiscali prodotte da inflazione e crescita», appunto.

Lo spettro della recessione? «I sintomi ancora non si possono vedere», dichiara il presidente Draghi, passando la parola a Franco che sottolinea: «Nel terzo trimestre abbiamo visto un rallentamento dell’industria, mentre i servizi sono andati bene. Ma siamo legati all’economia europea», da cui dipendono le nostre sorti. «Per questo – afferma il ministro – dobbiamo continuare a tenere un tasso di crescita superiore agli altri Paesi Ue. Finora ci siamo riusciti anche perché il nostro tessuto produttivo si è dimostrato robusto e dinamico. È fondamentale continuare a sostenerlo con risorse temporanee».

Altrettanto importante, parola di Draghi, «continuare con determinazione sul Pnrr e, sul fronte degli investimenti privati, assicurare un ambiente senza incertezze economiche».

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Aiuti ter, arriva il decreto contro il caro energia https://www.lagenziadiviaggimag.it/aiuti-ter-arriva-il-decreto-contro-il-caro-energia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=aiuti-ter-arriva-il-decreto-contro-il-caro-energia https://www.lagenziadiviaggimag.it/aiuti-ter-arriva-il-decreto-contro-il-caro-energia/#respond Fri, 09 Sep 2022 09:35:20 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=66551 Aiuti ter, arriva il decreto contro il caro energia

Contrastare gli effetti del caro energie sulle imprese, oltre che sulle famiglie. È il fulcro del di Aiuti ter che Palazzo Chigi si appresta a varare. Già ieri (giovedì), il Consiglio dei ministri ha approvato – su proposta del premier Mario Draghi e del ministro dell’Economia Daniele Franco – la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica sulla base di maggiori entrate pari a 6,2 miliardi di euro.

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Aiuti ter, arriva il decreto contro il caro energia

Contrastare gli effetti del caro energie sulle imprese, oltre che sulle famiglie. È il fulcro del di Aiuti ter che Palazzo Chigi si appresta a varare. Già ieri (giovedì), il Consiglio dei ministri ha approvato – su proposta del premier Mario Draghi e del ministro dell’Economia Daniele Franco – la relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica sulla base di maggiori entrate pari a 6,2 miliardi di euro.

Il governo presenterà, con tutta probabilità la prossima settimana, alle Camere tale relazione alle Camere. Da Montecitorio si attende il via libera all’impiego delle risorse previste, propedeutico all’approvazione di un decreto che vorrebbe avere in dote 12-13 miliardi di euro. L’esecutivo punta, dunque, a raddoppiare la cifra già prevista dall’aggiustamento di bilancio, senza però ricorrere a nessuno scostamento in deficit.

Intanto, come ricorda Il Sole 24 Ore, è caos al Senato sul dl Aiuti bis: la maggioranza – con i partiti in piena campagna elettorale – non trova l’intesa sugli emendamenti e la seduta dell’Aula slitta alla prossima settimana.

La sua conversione in legge dovrebbe avvenire prima del varo del nuovo decreto “ter” che avrebbe in cantiere le seguenti misure: proroga per l’ultimo trimestre dei crediti di imposta (4 o 5 miliardi), sostegni alle Pmi in crisi di liquidità, sconti fiscali, quote di energia da rinnovabili riservati a settori industriali cruciali. E ancora: bonus sociale per le famiglie a basso reddito e prezzi “calmierati” del gas per le aziende energivore. Resta in piedi, poi, l’ipotesi di cig scontata per due mesi per le realtà più in difficoltà, mentre si allontana la possibilità di rateizzazione delle bollette. Ma al momento si tratta solo di ipotesi.

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Vendita Ita Airways, la fretta di Draghi: «Scelta in 10 giorni» https://www.lagenziadiviaggimag.it/vendita-ita-airways-la-fretta-di-draghi-scelta-in-10-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vendita-ita-airways-la-fretta-di-draghi-scelta-in-10-giorni https://www.lagenziadiviaggimag.it/vendita-ita-airways-la-fretta-di-draghi-scelta-in-10-giorni/#respond Fri, 05 Aug 2022 09:49:42 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=65985 Vendita Ita Airways, la fretta di Draghi: «Scelta in 10 giorni»

Mario Draghi vuole concludere il dossier Ita Airways privatizzando la compagnia aerea entro i termini del mandato in scadenza del suo esecutivo. «Non è mia intenzione lasciare la questione di Ita Airways al nuovo governo – ha infatti ribadito Draghi in conferenza stampa – Noi dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo. L’obiettivo è procedere e non lasciare al prossimo governo. La scelta sarà fatta nei tempi che il ministero dell’Economia e Finanze darà, che mi pare siano brevissimi , di 10 giorni».

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Vendita Ita Airways, la fretta di Draghi: «Scelta in 10 giorni»

Mario Draghi vuole concludere il dossier Ita Airways privatizzando la compagnia aerea entro i termini del mandato in scadenza del suo esecutivo. «Non è mia intenzione lasciare la questione di Ita Airways al nuovo governo – ha infatti ribadito Draghi in conferenza stampa – Noi dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo. L’obiettivo è procedere e non lasciare al prossimo governo. La scelta sarà fatta nei tempi che il ministero dell’Economia e Finanze darà, che mi pare siano brevissimi , di 10 giorni».

Così il presidente del consiglio risponde indirettamente a Giorgia Meloni, presidente del partito Fratelli d’Italia, che si candida a guidare il centrodestra e il prossimo governo in caso di una sua affermazione alle elezioni del 25 settembre prossimo. Meloni pochi giorni fa aveva chiesto a Draghi di passare il dossier Ita al prossimo governo. «Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà. Ora che abbiamo affrontato sacrifici indicibili per comprimerne i costi, occorre valutare con attenzione la presenza dello Stato nella compagnia e la partecipazione azionaria di altri partner – aveva detto Meloni augurandosi che «Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa».

Nel frattempo, però, quella che sembrava una partita già vinta dal duo Msc Crociere-Lufthansa (che rileverebbero l80% della compagnia di bandiera, ndr) torna ad  aprirsi. Il ministro dell’economia, Daniele Franco, nega infatti che l’alleanza tra la famiglia Aponte e i tedeschi di Lufthansa abbia una posizione di vantaggio. Per il Mef, infatti, entrambe le offerte in gara – quella svizzero-tedesca e quella concorrente del fondo Certares (per conto di delta e Air France) – non sarebbero coerenti né con gli obiettivi dell’esecutivo (il piano industriale) né rispetto alla valutazione economica (quindi il prezzo fissato dai due contenti, ndr).

Nelle prossime ore, quindi, “il ministero dell’Economia scriverà a entrambe le cordate chiedendo chiarimenti sui temi che restano in sospeso. Dopo aver ricevuto le risposte, tempo pochi giorni, il governo individuerà la cordata preferita tra le due in lizza”, scrive La Repubblica.

Questi scossoni estivi stanno irritando, però, il colosso tedesco Lufthansa. «Indipendentemente dagli sviluppi politici, Ita ha bisogno di un partner e noi pensiamo di essere quello giusto. Questo prescinde da quale partito o coalizione governerà il Paese – ha detto poche ore fa il ceo, Carsten Spohr, aggiungendo di aver scritto una lettera al presidente Draghi «chiarendo che bisogna essere veloci e che la nostra pazienza non è infinita”. Spohr ha sottolineato come anche i sindacati della compagnia italiana ieri sera abbiano sostenuto l’offerta di Msc e Lufthansa, ritenendoli i partner adatti per dare una soluzione rapida all’accordo.

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Piroetta elettorale di Garavaglia: «300 milioni per gli hotel» https://www.lagenziadiviaggimag.it/piroetta-elettorale-di-garavaglia-300-milioni-per-gli-hotel/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=piroetta-elettorale-di-garavaglia-300-milioni-per-gli-hotel https://www.lagenziadiviaggimag.it/piroetta-elettorale-di-garavaglia-300-milioni-per-gli-hotel/#respond Wed, 03 Aug 2022 08:31:47 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=65916 Piroetta elettorale di Garavaglia: «300 milioni per gli hotel»

Quasi due miliardi e mezzo del Pnrr per il turismo. Se prima veniva celebrata come “tanta roba”, ora appare «un po’ poco» agli occhi del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. La campagna elettorale, si diceva, è iniziata. E non mancano i tentativi di racimolare voti a colpi di spot, prese di posizione e annunci. Specialità che la Lega, a cui appartiene il nostro ministro, conosce bene.

I fondi del recovery plan destinati al travel sono pari «all’’1% di tutte le risorse previste per l’Italia.

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Piroetta elettorale di Garavaglia: «300 milioni per gli hotel»

Quasi due miliardi e mezzo del Pnrr per il turismo. Se prima veniva celebrata come “tanta roba”, ora appare «un po’ poco» agli occhi del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. La campagna elettorale, si diceva, è iniziata. E non mancano i tentativi di racimolare voti a colpi di spot, prese di posizione e annunci. Specialità che la Lega, a cui appartiene il nostro ministro, conosce bene.

I fondi del recovery plan destinati al travel sono pari «all’’1% di tutte le risorse previste per l’Italia. Un po’ poco visto che il settore rappresenta il 13% del Pil; e sta trainando la ripresa di quest’anno, come certificato dal Fondo monetario internazionale», sottolinea Garavaglia in due distinti webinar in cui ha incontrato le associazioni di categoria del settore alberghiero, tra cui la potente Federalberghi.

«Per questo – prosegue – sono più volte intervenuto con il ministro dell’Economia, Daniele Franco, per orientare sul Pnrr Turismo risorse che altrimenti non verrebbero utilizzate da altre amministrazioni».

Un caso su tutti? «Il credito d’imposta per l’ammodernamento delle strutture ricettive aveva un fondo da 600 milioni, poi alzato a 700, a fronte di richieste per 3 miliardi di euro. In attesa dei nuovi stanziamenti dal Mef – annuncia Garavaglia – il ministero del Turismo sta dirottando sul credito d’imposta oltre 300 milioni, utilizzando risorse proprie già in bilancio». Et voilà l’ennesima piroetta pre elettorale per andarsi a prendere i voti degli albergatori.

Una mossa «per recuperare ulteriori risorse a sostegno del ricettivo» che è stata, infatti, «molto apprezzata» dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

Sul tema degli incentivi è intervienuto anche il numero uno di Assoturismo, Vittorio Messina, che ha fatto notare come «purtroppo siano ancora tanti i crediti di imposta deliberati, ma fermi al palo, per difficoltà legate all’attuazione pratica. È necessario sbloccarli quanto prima, le imprese del comparto esigono la massima attenzione per consolidare la ripresa». 

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Ita Airways, cosa prevede il dpcm sulla vendita https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-airways-cosa-prevede-il-dpcm-sulla-vendita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ita-airways-cosa-prevede-il-dpcm-sulla-vendita https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-airways-cosa-prevede-il-dpcm-sulla-vendita/#respond Mon, 21 Feb 2022 09:31:51 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=60288 Ita Airways, cosa prevede il dpcm sulla vendita

Il governo Draghi ha fretta di chiudere la partita della privatizzazione di Ita Airways in tempi brevi. Il percorso, iniziato lo scorso 11 febbraio con il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla vendita della newco che ha sostituito Alitalia, procede con la pubblicazione del dpcm (decreto del presidente del Consiglio): quattro pagine firmate anche dall’azionista unico di Ita (il ministero dell’Economia) e dal ministro dello Sviluppo economico che aprono ad altri soggetti il “capitale sociale di Ita”.

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Ita Airways, cosa prevede il dpcm sulla vendita

Il governo Draghi ha fretta di chiudere la partita della privatizzazione di Ita Airways in tempi brevi. Il percorso, iniziato lo scorso 11 febbraio con il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla vendita della newco che ha sostituito Alitalia, procede con la pubblicazione del dpcm (decreto del presidente del Consiglio): quattro pagine firmate anche dall’azionista unico di Ita (il ministero dell’Economia) e dal ministro dello Sviluppo economico che aprono ad altri soggetti il “capitale sociale di Ita”.

Le formule, come preannunciato in conferenza stampa dal titolare del Mef, Daniele Franco, sono due: “Un’offerta pubblica di vendita rivolta ai risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti di Ita e sue controllate e/o investitori istituzionali italiani e internazionali; oppure una trattativa diretta da realizzare attraverso procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie”. Il dpcm, inoltre, prevede, che “l’alienazione della partecipazione del ministero dell’Economia in Ita spa potrà essere effettuata, anche in più fasi, attraverso il ricorso singolo o congiunto” alle due soluzioni prospettate. In sostanza, quindi, lo Stato Italiano manterrà una quota importante di partecipazione dentro il vettore tricolore che potrebbe, però, via via ridursi nel tempo.

LE SCELTE DEL GOVERNO
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, infine, l’esecutivo e i vertici di Ita da un lato cercheranno sul mercato dei potenziali investitori; dall’altro porteranno avanti i colloqui  con il Gruppo Msc (in partnership con Lufthansa) sulla manifestazione di interesse già presentata per acquisire la maggioranza di Ita. Anche perché, ad oggi, l’unica realtà che si è esposta pubblicamente è stata proprio la holding guidata dall’armatore Gianluigi Aponte.

Le due opzioni messe in campo dal dpcm, sono necessarie sia per soddisfare i diktat europei sulla “discontinuità Alitalia-Ita” sia per rispettare le norme nazionali e continentali sulle privatizzazioni. riguardo l’offerta pubblica, però, spunta anche l’ipotesi di cessione di alcune quote ai dipendenti. “Al fine di favorire la partecipazione all’offerta dei dipendenti di Ita, potranno essere previste per gli stessi forme di incentivazione, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di quote dell’offerta riservate e/o di prezzo e/o di modalità di finanziamento».

La formula della trattativa diretta, poi, impone il rispetto di determinati requisiti: “dal perseguimento degli obiettivi di sviluppo industriale e di potenziamento dell’attività di Ita, la stabilità dell’assetto proprietario, la dimensione industriale dell’integrazione, la valorizzazione degli hub nazionali, lo sviluppo sui mercati strategici e sul lungo raggio, le prospettive occupazionali2, riposta sempre Il Corriere della Sera.

Ora, dopo la bollinatura finale della Corte dei Conti, il quotidiano nazionale specifica che “gli advisor del Mef dovranno fare uno scouting di pochi giorni” alla ricerca di eventuali compratori e dovranno esaminare la proposta Msc-Lufthansa. Quest’ultima manifestazione d’interesse ha ricevuto, per ora, uno stop alla richiesta di accesso esclusivo alla data room; ma il Dpcm prevede comunque misure ferree per i pretendenti di Ita nel momento in cui vogliano accedere  ai conti del vettore, ovvero solo chi “mostra una bozza seria di piano industriale, con una chiara offerta economica e di sviluppo”. Una formulazione che aiuta certamente il Gruppo Msc.

L’ACCORDO CON GERMANWINGS
Nel frattempo Ita Airways prosegue il percorso di ampliamento del network grazie alla partnership con German Airways. Dal prossimo 28 marzo, le rotte da Milano Linate per London City, Lussemburgo e Ginevra saranno operate con degli Embraer E190 di German Airways.

l’operazione nasce da un accordo di wet lease con il vettore tedesco: in sostanza Ita Airways noleggia aeromobili ed equipaggio di German Airways per operare le rotte  e sulla livrea dei due Embraer sarà presente l’indicazione “operated by Ita Airways” e saranno configurati nelle due classi di servizio superior ed economy, con riconoscimenti specifici del vettore di bandiera italiano.

Secondo la nota del vettore tricolore “questa operazione rappresenta un anticipo rispetto al piano industriale e si colloca in un quadro di market test che accompagna la ripresa del mercato business. Come da piano non appena arriveranno in flotta i primi aeromobili A220, Ita Airways opererà queste rotte con i propri aerei”.  La compagni aerea opererà la Milano Linate-London City con 3 voli al giorno dal lunedì al venerdì, un volo il sabato e due voli la domenica, con partenza da Linate alle ore 07.00, 12.20 e 17.40 e da London City alle 08.25, 13.45 e 19.05 per un totale di 36 voli settimanali andata e ritorno.

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Ita Airways, via libera di Draghi alla privatizzazione https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-airways-via-libera-di-draghi-alla-privatizzazione/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ita-airways-via-libera-di-draghi-alla-privatizzazione https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-airways-via-libera-di-draghi-alla-privatizzazione/#respond Fri, 11 Feb 2022 14:30:54 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=59984 Ita Airways, via libera di Draghi alla privatizzazione

Il governo italiano ha fatto il passo definitivo verso la privatizzazione di Ita Airways, la newco che dal 15 ottobre ha sostituito la storica compagnia di bandiera  Alitalia. Il consiglio dei ministri di oggi ha esaminato, infatti, il Dpcm (decreto del presidente del Consiglio) che darà il via libera alla vendita di Ita attraverso due possibile procedure: offerta pubblica o vendita diretta.

«Abbiamo illustrato il Dpcm che dovrebbe avviare il processo di ricerca di un partner per Ita.

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Ita Airways, via libera di Draghi alla privatizzazione

Il governo italiano ha fatto il passo definitivo verso la privatizzazione di Ita Airways, la newco che dal 15 ottobre ha sostituito la storica compagnia di bandiera  Alitalia. Il consiglio dei ministri di oggi ha esaminato, infatti, il Dpcm (decreto del presidente del Consiglio) che darà il via libera alla vendita di Ita attraverso due possibile procedure: offerta pubblica o vendita diretta.

«Abbiamo illustrato il Dpcm che dovrebbe avviare il processo di ricerca di un partner per Ita. – ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco in conferenza stampa con il premier, Mario Draghi – Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi, ma in un primo tempo il ministero dell’Economia manterrà una quota minoritaria e non di controllo di Ita spa, quota che in una fase successiva potrà essere venduta».

Nel frattempo, in queste ore Delta Air Lines è pronta a fare un passo in avanti come partner del vettore italiano. I vertici del vettore statunitense avrebbe anticipato proprio al governo Draghi la volontà di presentare una manifestazione d’interesse per acquisire una parte della compagnia aerea guidata da Alfredo Altavilla e ad oggi controllata al 100% dal ministero dell’Economia, secondo La Repubblica.

L’eventuale ingresso di Delta, in ogni caso, non potrà superare la soglia del 49% delle quote (come già avvenuto con Ethiad e AZ prima dell’ultimo commissariamento) di Ita per rispettare le norme europee sul controllo da parte di soggetti extra-Ue. Soglia che potrà essere superata se nell’eventuale offerta fossero coinvolte anche i partner europei di Delta, Air-France e Klm. In ogni caso, però, al momento l’approccio di Delta-Air France è stato molto timido e sembra mancare la volontà di un investimento azionario in favore di una partnership strategica che non coinvolga capitali.

Retrocede quindi, nella lista dei pretendenti Lufthansa che, secondo fonti governative e di stampa, non ha intenzione di presentare al momento nessuna manifestazione d’interesse e di conseguenza non potrà accedere alla data room che sarà aperta in seguito al dpcm in preparazione durante l’odierno consiglio dei ministri.

Il colosso tedesco resta però in gara grazie alla forte scelta di Msc che nelle scorse settimane aveva chiesto l’accesso in esclusiva alla data room e alle trattative sostenendo di voler acquisire la maggioranza di Ita e di avere come partner strategico dell’operazione proprio Lufthansa.

Il Gruppo Msc, quindi, sembra essere il pretendente con le idee più chiare e la volontà di acquisire circa il 60% della compagnia di bandiera, lasciando al Mef il 40% delle quote. La valutazione di Ita Airways, al momento, è stimata intorno ai 1,2-4 miliardi di euro; mentre Il ministero dell’Economia dovrà versare ulteriori 400 milioni di eruo nelle casse della newco entro il prossimo 31 marzo.

A Msc e Delta, infine, si aggiungono anche due fondi internazionali, che sempre secondo La Repubblica, sarebbero interessati a presentare la manifestazione d’interesse.

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Manovra 2022, Confturismo chiede un tavolo di confronto https://www.lagenziadiviaggimag.it/manovra-2022-confturismo-chiede-un-tavolo-di-confronto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=manovra-2022-confturismo-chiede-un-tavolo-di-confronto https://www.lagenziadiviaggimag.it/manovra-2022-confturismo-chiede-un-tavolo-di-confronto/#respond Tue, 16 Nov 2021 12:41:29 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=57370 Il disegno di legge della Manovra di Bilancio 2022, presentato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha iniziato il suo iter in Parlamento. Il presidente di Confturismo, Luca Patanè, ricordando alla stampa l’enorme crisi in cui incorre tuttora il turismo, si è messo subito in prima linea e ha chiesto un immediato tavolo di confronto con le categorie, «per ridefinire e ampliare le modalità di utilizzo del ddl».

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Il disegno di legge della Manovra di Bilancio 2022, presentato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha iniziato il suo iter in Parlamento. Il presidente di Confturismo, Luca Patanè, ricordando alla stampa l’enorme crisi in cui incorre tuttora il turismo, si è messo subito in prima linea e ha chiesto un immediato tavolo di confronto con le categorie, «per ridefinire e ampliare le modalità di utilizzo del ddl».

«A quasi due anni dall’inizio della pandemia la crisi del turismo è ancora in pieno corso, e anzi si riacutizza. A ciò si aggiunge l’effetto pesantemente negativo delle ultime notizie sull’andamento degli indici epidemiologici in tutta Europa, che frenano, o meglio inibiscono, le prenotazioni per Natale e Capodanno. In questo quadro, parlare di un turismo che vede la fine della crisi è prematuro, per non dire errato. Per questo motivo il disegno di legge di Bilancio deve innanzitutto prevedere la riassegnazione al turismo delle risorse, stanziate tra il 2020 e il 2021, che risultano non utilizzate in tutto o in parte alla luce delle evoluzioni registrate».

Patanè parla di «ben più di un miliardo di euro avanzato sul tax credit vacanze, ma anche dei 6 milioni del fondo a tutela dei consumatori che detengono voucher emessi a rimborso da strutture ricettive, vettori e agenzie di viaggi. La dotazione di parte corrente del fondo unico per il turismo, che il disegno di legge di Bilancio istituisce per iniziative di sostegno e sviluppo, può validamente essere, almeno in questa fase, la destinazione di queste risorse da recuperare, a patto che si apra immediatamente, presso il ministero, un tavolo di confronto con le nostre rappresentanze di categoria per ridefinirne e ampliarne le modalità di utilizzo».

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Alitalia, mancati pagamenti agli aeroporti per oltre 100 milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-mancati-pagamenti-agli-aeroporti-per-oltre-100-milioni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=alitalia-mancati-pagamenti-agli-aeroporti-per-oltre-100-milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-mancati-pagamenti-agli-aeroporti-per-oltre-100-milioni/#respond Tue, 09 Nov 2021 14:24:45 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=57121 Alitalia, mancati pagamenti agli aeroporti per oltre 100 milioni

A due mesi di distanza dal primo appello, Assaeroporti torna con forza a chiedere al governo un intervento urgente per la “riscossione” dei crediti vantati nei confronti di Alitalia in amministrazione straordinaria. Nonostante, quindi, la vecchia Az abbia effettuato alcuni pagamenti nelle ultime settimane, le somme devolute sono considerate dall’associazione degli scali italiani “largamente insufficienti rispetto all’ammontare dei crediti” che hanno ormai sfondato la soglia dei 100 milioni di euro.

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Alitalia, mancati pagamenti agli aeroporti per oltre 100 milioni

A due mesi di distanza dal primo appello, Assaeroporti torna con forza a chiedere al governo un intervento urgente per la “riscossione” dei crediti vantati nei confronti di Alitalia in amministrazione straordinaria. Nonostante, quindi, la vecchia Az abbia effettuato alcuni pagamenti nelle ultime settimane, le somme devolute sono considerate dall’associazione degli scali italiani “largamente insufficienti rispetto all’ammontare dei crediti” che hanno ormai sfondato la soglia dei 100 milioni di euro.

La riunione del consiglio direttivo di Assaeroporti, infatti “ha valutato con estrema preoccupazione la situazione debitoria di Alitalia in a.s. nei confronti delle società aeroportuali”, ricorda la nota dell’associazione che non lesina le critiche all’intera gestione dell’ex compagnia di bandiera: “sembra si voglia confermare l’inaccettabile consuetudine che nel corso degli anni ha visto scaricare sugli scali italiani le conseguenze delle cicliche crisi di Alitalia: i fallimenti del 2008 e del 2017, hanno “sottratto” al sistema 450 milioni di euro”.

Si fa più pressante, quindi, la richiesta di un intervento urgente del governo Draghi “che consenta di individuare rapidamente le soluzioni più opportune. In tal senso nei giorni scorsi l’associazione ha inoltrato una richiesta al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco”, sostiene l’associazione in seno a Confindustria.

L’attuale situazione, per il sistema aeroportuale italiano, non è più sostenibile dagli aeroporti, se si contano anche tutti i danni subiti dalla crisi pandemica (2 miliardi di euro di perdite di fatturato solo nel 2020) ai quali aggiungere anche i mancati pagamenti di Alitalia

 

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Manovra 2022, aiuti al travel: pressing su Draghi https://www.lagenziadiviaggimag.it/manovra-2022-aiuti-al-travel-pressing-su-draghi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=manovra-2022-aiuti-al-travel-pressing-su-draghi https://www.lagenziadiviaggimag.it/manovra-2022-aiuti-al-travel-pressing-su-draghi/#respond Tue, 26 Oct 2021 08:30:46 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=56669 Manovra 2022, aiuti al travel: pressing su Draghi

Nei giorni in cui si discute della Manovra 2022, la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo scrive al premier Mario Draghi e ai ministri dell’Economia Daniele Franco e del Turismo Massimo Garavaglia sul tema degli aiuti.

Molto è stato fatto in questi mesi – riporta la missiva – L’impegno del governo e del ministro Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali.

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Manovra 2022, aiuti al travel: pressing su Draghi

Nei giorni in cui si discute della Manovra 2022, la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo scrive al premier Mario Draghi e ai ministri dell’Economia Daniele Franco e del Turismo Massimo Garavaglia sul tema degli aiuti.

Molto è stato fatto in questi mesi – riporta la missiva – L’impegno del governo e del ministro Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali. In questi giorni assistiamo alla discussione sulla Manovra 2022, ma sembra che il tema degli aiuti sia uscito fuori dai radar”.

Colaiacovo scrive che “molta parte dell’economia italiana è in ripresa, ma per il mondo alberghiero, quello più tradizionalmente vocato al turismo internazionale, la situazione resta difficile. A fronte dei 220 milioni di presenze straniere nel 2019, a tutt’oggi l’Italia ne ha registrate poco più di 15 milioni e le prospettive per i prossimi mesi, con il perdurare delle restrizioni di viaggio, non sono certo migliori. Le città d’arte continuano a soffrire della mancanza di domanda estera e il dato cumulativo relativo al tasso di occupazione di Roma ad esempio, secondo i dati del nostro osservatorio, registra un -63,6% rispetto al periodo gennaio/settembre 2019. È chiaramente impensabile poter contare su un effetto sostituzione da parte del turismo interno».

Confindustria Alberghi sottolinea che “gli oltre 16 mesi di fermo pressoché totale dell’attività con contrazioni del fatturato in molti casi anche superiori all’80% e una situazione di oggettiva difficoltà per molte imprese del settore hanno innescato un ampio ricorso al credito (+45,6% rispetto a +34,5% di altri settori secondo le analisi del Centro Studi Confindustria)”.

La presidente spiega che nella lettera inviata a Draghi è stata espressa la necessità di “prevedere ancora per i prossimi mesi misure di sostegno che permettano alle aziende di traguardare il superamento della crisi ed evitare nell’immediato futuro un blocco degli investimenti con la conseguente perdita di competitività dell’offerta turistica italiana”.

Tra le richieste, l’estensione del bonus affitti (fermo a luglio scorso) e l’esenzione della 2° rata Imu per chi ha subito perdite significative; “così come sarebbe importante poter contare su ulteriori misure di supporto alla sostenibilità dell’indebitamento, come la proroga della moratoria sui mutui, in scadenza il prossimo 31 dicembre, e l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti dallo Stato”, aggiunge.

Altro nodo irrisolto è quello degli aiuti di Stato che “su una crisi di così lungo periodo, sta condizionando la possibilità per molte realtà di grandi, medie e piccole dimensioni, di fruire degli aiuti già previsti nonché delle risorse stesse disposte dal Pnrr, e delle grandi imprese che sono state escluse da molti degli interventi e che comunque si trovano ad attraversare una situazione complessa”, conclude la lettera.

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Scontro Ita-sindacati: c’è l’ipotesi di un rinvio del decollo https://www.lagenziadiviaggimag.it/scontro-ita-sindacati-ce-lipotesi-di-un-rinvio-del-decollo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=scontro-ita-sindacati-ce-lipotesi-di-un-rinvio-del-decollo https://www.lagenziadiviaggimag.it/scontro-ita-sindacati-ce-lipotesi-di-un-rinvio-del-decollo/#respond Mon, 27 Sep 2021 09:40:25 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=55581 Scontro Ita-sindacati: c’è l’ipotesi di un rinvio del decollo

Modello low cost per la newco Ita, almeno per quanto riguarda i contratti dei lavoratori. Una scelta che sta facendo infuriare i sindacati e ha fatto paventare perfino uno slittamento dell’avvio delle operazioni (previsto per il 15 ottobre).

Il dossier più scottante per la compagnia che sostituirà Alitalia, infatti, sembra essere quello del recruitment e degli stipendi per il personale di volo con tagli rispetto alle retribuzioni (rispetto ad AZ) che superano il 50% e risulterebbero anche più bassi di quelle adottate da altre compagnie low cost che dovrebbero essere il termine di paragone della newco.

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Scontro Ita-sindacati: c’è l’ipotesi di un rinvio del decollo

Modello low cost per la newco Ita, almeno per quanto riguarda i contratti dei lavoratori. Una scelta che sta facendo infuriare i sindacati e ha fatto paventare perfino uno slittamento dell’avvio delle operazioni (previsto per il 15 ottobre).

Il dossier più scottante per la compagnia che sostituirà Alitalia, infatti, sembra essere quello del recruitment e degli stipendi per il personale di volo con tagli rispetto alle retribuzioni (rispetto ad AZ) che superano il 50% e risulterebbero anche più bassi di quelle adottate da altre compagnie low cost che dovrebbero essere il termine di paragone della newco.

Un taglio netto che ha spinto verso il fallimento le trattative tra lavoratori e azienda e ha portato alla giornata di mobilitazione e sciopero di venerdì 24 settembre. Una tensione così forte che, secondo Il Corriere della Sera, starebbe portando alcuni ministeri a studiare l’ipotesi di un clamoroso rinvio del decollo di Italia Trasporto Aereo a marzo 2022.

In questo modo, non solo si cercherebbe di trovare un nuovo accordo con gli ex dipendenti di Alitalia e i loro rappresentati, ma permetterebbe persino a Ita di decollare in una stagione più propizia (orario estivo Iata) che garantisce maggiori introiti ai vettori (al contrario dell’inverno, ndr).

L’ipotesi è però definita “estrema” perché porterebbe ulteriore confusione fuori e dentro il governo Draghi: un eventuale spostamento del decollo, infatti, significherebbe un nuovo esborso economico da parte dell’esecutivo nei confronti di Alitalia in a.s. e un’ulteriore grana da affrontare on la Commissione europea.

Tornando al modello low cost il regolamento aziendale – presentato dai vertici di Ita-Italia Trasporto Aereo ai sindacati – Stallo tra Ita e sindacati: è rottura sui contratti low costprevede infatti per i comandanti una retribuzione di 6.200 euro lordi al mese, a fronte di 60 ore di volo, mentre lo stipendio precedente con Alitalia era di 12.500 euro al mese. I secondi piloti percepirebbero 3.600 euro al mese, sempre a fronte di 60 ore di volo come parametro, mentre il guadagno con Alitalia era di circa 8.000 euro al mese. E per gli assistenti di volo, lo stipendio sarebbe di circa 1.700 euro lordi, quando con Alitalia la retribuzione lorda era di 2.600 euro.

Ora i sindacati rilevano che per lo stesso ammontare di ore di volo mensili, un comandante di Air France, la compagnia portabandiera francese, guadagna 15mila euro al mese, mentre un comandate di Luthansa, compagnia tedesca, ne guadagna 13mila. Da parte sua, il Presidente di Ita ha sempre dichiarato che la newco intende presidiare il mercato con una strategia ben diversa dalle grandi compagnie aeree pubbliche europee e pertanto lo stesso regolamento aziendale risponde a questa esigenza, compreso lo schema delle fasce retributive che, sempre secondo i sindacati, presenta valori anche più bassi di altre aerolinee low cost con le quali Ita intende competere.

Senza mezzi termini alcuni sindacalisti hanno esplicitamente accusato i vertici Ita di aver adottato questo escamotage per scavalcare il contratto collettivo di lavoro ed avere mani completamente libere. Ma la replica di Ita non si è fatta attendere, richiamando un tacito accordo col governo che in tal senso ha dato pieno mandato ai vertici della newco per agevolare il decollo a metà ottobre.

Ma per i sindacati, autorizzando una azienda pubblica al 100% come Ita, ad adottare un contratto aziendale, si creerebbe un pericoloso precedente  anche per le imprese partecipate. A questo punto il prossimo 5 ottobre,  giorno calendarizzato per l’intervento del ministro dell’Economia Daniele Franco in Parlamento sulla vicenda Ita-Alitalia, può realmente diventare il giorno della verità.

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Ita decollerà il 15 ottobre (con o senza il brand Alitalia) https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-decollera-il-15-ottobre-con-o-senza-il-brand-alitalia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ita-decollera-il-15-ottobre-con-o-senza-il-brand-alitalia https://www.lagenziadiviaggimag.it/ita-decollera-il-15-ottobre-con-o-senza-il-brand-alitalia/#respond Wed, 22 Sep 2021 07:44:50 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=55414 Ita decollerà il 15 ottobre (con o senza il brand Alitalia)

Ita decollerà il 15 ottobre senza se e senza ma, perché Alitalia quel giorno smetterà di volare. È quanto ribadito dal presidente Alfredo Altavilla in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, circostanza in cui ha rilasciato anche una dichiarazione polemica sulla base d’asta del brand AZ fissata a 290 milioni di euro: «Per una compagnia aerea che in 11 anni ha generato 3,5 miliardi di debiti – ha dichiarato Altavilla – mi sembra una valutazione abbastanza irrealistica».

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Ita decollerà il 15 ottobre (con o senza il brand Alitalia)

Ita decollerà il 15 ottobre senza se e senza ma, perché Alitalia quel giorno smetterà di volare. È quanto ribadito dal presidente Alfredo Altavilla in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, circostanza in cui ha rilasciato anche una dichiarazione polemica sulla base d’asta del brand AZ fissata a 290 milioni di euro: «Per una compagnia aerea che in 11 anni ha generato 3,5 miliardi di debiti – ha dichiarato Altavilla – mi sembra una valutazione abbastanza irrealistica».

Immediata la replica dei commissari straordinari che, con un comunicato ufficiale, hanno sottolineato come “la stima rappresenti il valore minimo risultante da una perizia, dovuta per legge e operata da un professionista terzo incaricato dalla procedura,  previo parere favorevole del Comitato di sorveglianza”.

Sul fronte caldissimo dei contratti, Altavilla, che in audizione era accompagnato dall’amministratore delegato Fabio Lazzerini,  è stato altrettanto lapidario: «Le assunzioni sono partite sulla base dei curriculum, del merito e dell’esperienza e le retribuzioni offerte sono assolutamente allineate e in alcuni casi anche superiori a quelle degli altri full service carrier come appena dimostrato alla Commissione. Malgrado l’applicazione del regolamento aziendale, ci siamo impegnati per iscritto a continuare a tenere informati i sindacati e le associazioni professionali dell’andamento delle operazioni e della società perché crediamo fermamente che, nel prosieguo dell’attività di Ita, ci dovrà essere una occasione per rimettersi al tavolo».

E sempre ieri a pochi metri da Montecitorio, intanto, i lavoratori di Alitalia hanno rilanciato le accuse a Ita in merito ai contratti al ribasso, con il segretario della Uiltrasporti, Ivan Viglietti, che ha ribadito di aver presentato una proposta unitaria sul contratto di lavoro, respinta da Ita perché la newco punta a un taglio degli stipendi tra il 20 e il 40% e in alcuni casi anche oltre: « C’è una mancanza di dialogo con Ita. Altavilla ci ha congedato dicendo che le relazioni industriali continuano e la prima convocazione è per ottobre 2022. Quindi se ne riparla tra un anno».

Il prossimo appuntamento istituzionale sulla vicenda Alitalia-Ita è il 5 ottobre quando il ministro dell’Economia, Daniele Franco, terrà un’informativa al Senato sul Piano industriale di Ita, fornendo così altri chiarimenti sul passaggio di testimone con Alitalia.

Intanto, anche sul fronte delle alleanze nei cieli, Ita si starebbe muovendo su due fronti: secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, i vertici della newco starebbero trattando per partnership strategiche con Delta Air Lines, che ha già un accordo commerciale con Alitalia ed è legata a Air France-Klm, e con United Airlines, partner di Lufthansa nella Star Alliance.

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Montagna, Garavaglia firma il decreto da 430 milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/montagna-garavaglia-firma-il-decreto-da-430-milioni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=montagna-garavaglia-firma-il-decreto-da-430-milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/montagna-garavaglia-firma-il-decreto-da-430-milioni/#respond Fri, 27 Aug 2021 09:12:46 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=54540 Montagna, Garavaglia firma il decreto da 430 milioni

Prima il via libera della Commissione europea, ora la firma del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del decreto interministeriale per l’erogazione di 430 milioni di euro agli esercenti degli impianti di risalita a fune.

Il testo, si legge nella comunicazione ufficiale del ministero, è stato inviato a sua volta per la firma a Daniele Franco, alla guida del ministero dell’Economia e delle Finanze. A questo, si aggiunge l’efficacia del decreto che sblocca lo stanziamento di 40 milioni a favore dei maestri e delle scuole di sci.

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Montagna, Garavaglia firma il decreto da 430 milioni

Prima il via libera della Commissione europea, ora la firma del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del decreto interministeriale per l’erogazione di 430 milioni di euro agli esercenti degli impianti di risalita a fune.

Il testo, si legge nella comunicazione ufficiale del ministero, è stato inviato a sua volta per la firma a Daniele Franco, alla guida del ministero dell’Economia e delle Finanze. A questo, si aggiunge l’efficacia del decreto che sblocca lo stanziamento di 40 milioni a favore dei maestri e delle scuole di sci.

La Corte dei conti ha registrato il testo in settimana e le Regioni e le Province autonome riceveranno, quindi, le risorse da destinare ai beneficiari.

La Commissione europea ha approvato il pacchetto di misure italiane a inizio agosto. L’obiettivo è quello di compensare i danni subiti dagli operatori degli impianti di risalita a causa della pandemia e della conseguente loro chiusura dal 4 dicembre 2020 al 30 aprile 2021.

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Fisco, Franco: «La riforma sarà ampia e organica» https://www.lagenziadiviaggimag.it/fisco-franco-la-riforma-sara-ampia-e-organica/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=fisco-franco-la-riforma-sara-ampia-e-organica https://www.lagenziadiviaggimag.it/fisco-franco-la-riforma-sara-ampia-e-organica/#respond Fri, 23 Jul 2021 10:05:04 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=53828 Fisco, Franco: «La riforma sarà ampia e organica»

«La riforma sarà ampia e organica. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato relativamente alle anticipazioni sulla riforma fiscale, che dovrebbe comprendere misure come l’addio all’Irap, la rimodulazione delle aliquote Iva, niente patrimoniale, una revisione degli estimi catastali con una radicale sistemazione delle leggi tributarie in un codice e la proroga al 2023 del Superbonus in legge di Bilancio.

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Fisco, Franco: «La riforma sarà ampia e organica»

«La riforma sarà ampia e organica. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato relativamente alle anticipazioni sulla riforma fiscale, che dovrebbe comprendere misure come l’addio all’Irap, la rimodulazione delle aliquote Iva, niente patrimoniale, una revisione degli estimi catastali con una radicale sistemazione delle leggi tributarie in un codice e la proroga al 2023 del Superbonus in legge di Bilancio.

Sulle risorse il ministro dell’Economia ha precisato che non è sostenibile una riforma fiscale in deficit e che si darà la precedenza all’introduzione delle misure che garantiscono interventi di semplificazione a costo zero. E sempre il ministro Franco ha sottolineato che, oggi più che mai, «gli interventi in materia di una equa imposizione personale sui redditi e di superamento dell’Irap rappresentano provvedimenti indispensabili.

Sugli acconti e le ritenute, Franco ha evidenziato che: «una riforma delle modalità di versamento delle imposte per gli autonomi, in linea generale, è qualcosa che può essere sul tavolo e quindi se ne può senz’altro parlare. Ovviamente vanno valutati gli aspetti tecnici e vanno valutati gli effetti di finanza pubblica». Possibile, dunque, che l’intervento possa essere innestato nel regime premiale degli Isa.

Infine, riguardo l’Iva, il ministro Daniele Franco ha detto chiaramente ai senatori: «Non ho in mente un aumento dell’Iva. Magari una razionalizzazione del numero delle aliquote e anche una ricomposizione dei beni delle varie categorie, ma che non dovrebbe essere associato a un aumento del prelievo complessivo».

Il sistema fiscale «necessita di una riforma ampia e organica. I pilastri fondamentali del sistema, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, progressiva, e l’imposta sul valore aggiunto restano validi, ma necessitano di un profondo rinnovamento delle loro caratteristiche e del loro funzionamento», ha concluso il ministro.

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Decreto lavoro in Gazzetta, ecco cosa prevede https://www.lagenziadiviaggimag.it/decreto-lavoro-in-gazzetta-ecco-cosa-prevede/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=decreto-lavoro-in-gazzetta-ecco-cosa-prevede https://www.lagenziadiviaggimag.it/decreto-lavoro-in-gazzetta-ecco-cosa-prevede/#respond Thu, 01 Jul 2021 09:11:25 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=52998 Decreto lavoro in Gazzetta, ecco cosa prevede

Dopo il via libera di Palazzo Chigi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge che – su proposta del presidente Mario Draghi e dei ministri Daniele Franco (Mef), Giancarlo Giorgetti (Mise), Andrea Orlando (Lavoro) – introduce “misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, in vigore dal 30 giugno 2021. Oltre a rifinanziare Alitalia con un fondo da 100 milioni di euro.

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Decreto lavoro in Gazzetta, ecco cosa prevede

Dopo il via libera di Palazzo Chigi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge che – su proposta del presidente Mario Draghi e dei ministri Daniele Franco (Mef), Giancarlo Giorgetti (Mise), Andrea Orlando (Lavoro) – introduce “misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, in vigore dal 30 giugno 2021. Oltre a rifinanziare Alitalia con un fondo da 100 milioni di euro.

Il testo, frutto del confronto e poi dell’accordo raggiunto con i sindacati, funge da tampone alla prevista “emorragia” dovuta allo sblocco dei licenziamenti. Ciò che viene favorito è il nuovo impiego degli ammortizzatori sociali, finanziari – si legge in una nota del governo – attraverso la “sospensione del programma cashback e supercashback nel secondo semestre del 2021”.

Per i settori nei quali è superato – a partire dal 1° luglio – il divieto di licenziamento, le imprese che non possano più fruire della cigs, possono farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale. Nel caso in cui se ne avvalgano, permane il divieto di licenziare. Divieto ora prorogato fino al prossimo 31 ottobre nei settori della moda e del tessile allargato (codici Ateco 13, 14, 15).

LEGGI IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO

Nell’Avviso Comune sottoscritto a Palazzo Chigi, poi, le parti sociali “si sono impegnate a raccomandare alle imprese di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali che la legge e il decreto-legge oggi approvato prevedono in alternativa ai licenziamenti”.

Il decreto prevede anche l’istituzione di un Fondo per il finanziamento delle attività di formazione dei lavoratori cig e naspi.

Il testo stabilisce, inoltre, il rifinanziamento della cosiddetta “Nuova Sabatini” per un importo pari a 300 milioni di euro per il 2021, “finalizzato al sostegno di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali”. A tali risorse, sottolinea sempre il governo, “si aggiungono ulteriori 300 milioni ai sensi del disegno di legge di assestamento di bilancio per l’anno 2021 approvato nella medesima seduta del Consiglio”.

Sono stati poi rinviati al 31 agosto “i termini di notifica delle cartelle esattoriali e degli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e differisce al 31 luglio prossimo il termine entro il quale i Comuni devono approvare le tariffe e i regolamenti della Tari”.

Infine, è stato stanziato oltre 1 miliardo di euro per attenuare l’aumento delle tariffe elettriche determinato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) in conseguenza dell’incremento dei prezzi delle materie prime per il trimestre luglio-settembre 2021.

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Alitalia, il ministro Franco: «Ita deve decollare entro luglio» https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-il-ministro-franco-ita-deve-decollare-entro-luglio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=alitalia-il-ministro-franco-ita-deve-decollare-entro-luglio https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-il-ministro-franco-ita-deve-decollare-entro-luglio/#respond Tue, 08 Jun 2021 09:08:40 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=52163 Alitalia, il ministro Franco: «Ita deve decollare entro luglio»

Mentre sembra risolversi l’emergenza stipendi per Alitalia –con il saldo del 50% dell’accredito stipendi garantito entro il 10 giugno – si delinea anche il calendario per rullaggio e decollo della newco Ita, che è stato fissato per i primi di luglio.

È stato lo stesso ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alla Commissione  Bilancio della Camera, a confermare la roadmap per la nuova aerolinea che «deve» partire durante la stagione estiva, anche se il percorso non sarà facile.

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Alitalia, il ministro Franco: «Ita deve decollare entro luglio»

Mentre sembra risolversi l’emergenza stipendi per Alitalia –con il saldo del 50% dell’accredito stipendi garantito entro il 10 giugno – si delinea anche il calendario per rullaggio e decollo della newco Ita, che è stato fissato per i primi di luglio.

È stato lo stesso ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alla Commissione  Bilancio della Camera, a confermare la roadmap per la nuova aerolinea che «deve» partire durante la stagione estiva, anche se il percorso non sarà facile. Franco ha infatti ammesso che «la transizione tra una compagnia commissariata qual è Alitalia a Ita comporta uno snodo obbligato ovvero il passaggio degli asset tramite gare, con il salvataggio del brand Alitalia che rappresenta una bandiera per il nostro Paese. Ma è indispensabile salvaguardare la stagione estiva, ecco perché stiamo lavorando anche con l’Ue per chiudere la vicenda entro fine giugno».

La Commissione ha «riconosciuto il piano industriale – ha evidenziato Franco – che consentirà a Ita di essere competitiva in discontinuità con la vecchia Alitalia, ma è necessario che la fase di transizione sia indolore o comunque non impattante con la stagione estiva».

Mentre sul versante dei dipendenti, già in preallarme per le voci di  migliaia di  esuberi, è intervenuto Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita, che nel corso della trasmissione Rai “Porta a Porta” ha chiarito che: “a fronte degli attuali 10.500 addetti, ci saranno anche prepensionamenti, ma si deve comunque considerare che la nuova compagnia aerea non può certo partire con l’attuale livello di risorse umane. Anche perché alla Commissaria Ue Vestager abbiamo ribadito come, considerando che avremo solo l’asset aviation, Ita potrà assicurare un nuovo contratto ad un massimo di 6.000 dipendenti».

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Mini Alitalia, via libera Ue: le rinunce della newco Ita https://www.lagenziadiviaggimag.it/mini-alitalia-via-libera-ue-le-rinunce-della-newco-ita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mini-alitalia-via-libera-ue-le-rinunce-della-newco-ita https://www.lagenziadiviaggimag.it/mini-alitalia-via-libera-ue-le-rinunce-della-newco-ita/#respond Thu, 27 May 2021 08:15:27 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=51792 Mini Alitalia, via libera Ue: le rinunce della newco Ita

Fumata bianca per la newco Alitalia nell’incontro tenutosi a Bruxelles tra la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, e i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco (in collegamento da Roma). Ora il progetto Ita può decollare «già ad agosto», secondo quanto riferito da Giorgetti. Il governo italiano e la Commissione Ue hanno quindi raggiunto una prima intesa sul passaggio da Alitalia in amministrazione straordinaria a Ita, la newco guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, ma saranno i tavoli tecnici nelle prossime settimane a stabilire il livello di discontinuità che Bruxelles chiede al nostro Paese per la nascita della nuova compagnia aerea.

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Mini Alitalia, via libera Ue: le rinunce della newco Ita

Fumata bianca per la newco Alitalia nell’incontro tenutosi a Bruxelles tra la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, e i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco (in collegamento da Roma). Ora il progetto Ita può decollare «già ad agosto», secondo quanto riferito da Giorgetti. Il governo italiano e la Commissione Ue hanno quindi raggiunto una prima intesa sul passaggio da Alitalia in amministrazione straordinaria a Ita, la newco guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, ma saranno i tavoli tecnici nelle prossime settimane a stabilire il livello di discontinuità che Bruxelles chiede al nostro Paese per la nascita della nuova compagnia aerea.

Tra questi, resta apertissimo il dibattito sul marchio che, in un primo momento, sembrava dare più rassicurazioni al governo italiano. Ad oggi, infatti, il marchio Alitalia non passerà direttamente a Italia Trasporto Aereo, ma dovrebbe essere messo a bando con un’asta che potrebbe penalizzare la newco.

ADDIO AL PROGRAMMA MILLEMIGLIA. A Italia Trasporto Aereo, invece, dovrebbe essere garantito il passaggio diretto del ramo aviation di Alitalia, con una flotta di partenza che conterà  circa 50 aerei e un totale di 2.500 dipendenti (con nuovo contratto) tra piloti, assistenti di volo e impiegati. Confermato il taglio degl slot sia a Linate sia a Fiumicino, mentre per gli altri asset – handling, manutenzione e programma MilleMiglia – sono previsti dei bandi di gara aperti a tutto il mercato. Secondo gli accordi stipulati a Bruxelles, inoltre, Ita non potrà partecipare al bando di gara per MilleMiglia, perderà la maggioranza delle quote nel settore manutenzione, mentre potrà conservarla nel ramo handling. Questi ultimi due asset “pesano” circa 4.500 lavoratori di Alitalia in a.s.

UNA DOTAZIONE A RATE. Altro tema scottante è quello della dotazione iniziale: il governo, infatti, intende sostenere Ita con una iniezione di liquidità di 1,35 miliardi di euro garantita in tre tranche. La prima da 700 milioni di euro, da versare entro quest’anno; la seconda da 400 milioni per il 2022 e la terza da 250 milioni di euro prevista nel 2023. I tre miliardi iniziali previsti dal governo dovrebbero quindi essere spalmati lungo tutto il piano quinquennale, con il periodo 2024-2025 che potrebbe essere garantito con versamenti pari a 1,65 miliardi.

«Abbiamo fatto dei passi in avanti, ma non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo. Però sicuramente oggi è una tappa importante verso la soluzione del problema – ha sottolineato Giorgetti – Abbiamo il dovere di garantire l’operatività per la stagione estiva, in seguito ci sarà la nuova compagnia che partirà alle condizioni che si stanno definendo, mi auguro entro il mese di agosto».

Secondo il Corriere della Sera, quindi, la roadmap ora prevede un primo decollo commerciale. Da agosto, infatti, Ita inizierebbe a vendere i biglietti per conto di Alitalia (che continuerà a gestire i voli), mentre la partenza operativa della newco dovrebbe essere ufficiale entro l’autunno.

LE REAZIONI E LE CRITICHE. Tra le reazioni al nuovo accordo spicca quella negativa del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino: «L’intesa così come trapelata sarebbe inaccettabile. Secondo quanto apprendiamo da fonti europee, infatti, si parlerebbe di metà della flotta con un conseguente drastico taglio del personale e, per di più, con contratti nuovi. Una prospettiva del tutto simile a quanto già paventato nei mesi scorsi e su cui abbiamo già dichiarato la nostra forte contrarietà – sostiene il sindaco – Un accordo del genere chiama a una nuova, grande, mobilitazione contro i ministri che hanno sostenuto una tale, scellerata, intesa e contro il governo stesso».

Anche per i segretari generali di Filt-Cgil, Stefano Malorgio, Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, e Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, l’esito delle trattative non è positivo. «Non è possibile che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi. La stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione continua a peggiorare e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia per il rilancio del vettore», sostengono i segretari in coro.

I rappresentanti dei lavoratori, poi, ribadiscono le motivazioni per lo sciopero nazionale dell’intero comparto: «Deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti e che faccia gli interessi economici italiani senza fare macelleria sociale. Tutte queste ragioni stanno alla base dello sciopero previsto per il 18 giugno».

I PIANI DI ALITALIA. Intanto, sul fronte di Alitalia in amministrazione straordinaria i tre commissari hanno comunicato che gli stipendi di maggio saranno pagati in due tranche: la metà il 28 del mese, l’altra solo quando verranno erogati i 100 milioni del nuovo prestito di Stato incluso nel decreto Sostegni bis. Nelle stesse ore, poi, Alitalia ha annunciato l’estensione dei voli Covid tested dal 9 luglio al collegamento Roma-Tokyo, mentre la Roma-New York (sempre Covid tested) prevede un volo quotidiano a giugno e due frequenze al giorno a luglio. Come già anticipato nei giorni scorsi, infine, per l’estate 2021 Alitalia “riprenderà a volare verso le destinazioni turistiche preferite dagli italiani con nuovi voli internazionali diretti verso la Grecia, la Spagna e la Croazia e più frequenze verso la Sicilia, la Puglia e la Calabria”.

E già possibile prenotare, infatti, i voli da Roma Fiumicino per Santorini, Skiathos, Preveza, Cefalonia, Creta, Corfù, Mykonos, Zante, Dubrovnik e Spalato e quelli da Roma Fiumicino e Milano Linate per Rodi, Ibizia, Minorca e Palma di Maiorca. Da giugno Alitalia tornerà ad operare i collegamenti con Malaga e Marsiglia e da luglio con Tel Aviv e Algeri. Da Luglio saranno incrementate anche le frequenze verso le principali città europee, oltre a Tunisi e Il Cairo.

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Il logo Alitalia vivrà: la promessa del ministro Franco https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-logo-alitalia-vivra-la-promessa-del-ministro-franco/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-logo-alitalia-vivra-la-promessa-del-ministro-franco https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-logo-alitalia-vivra-la-promessa-del-ministro-franco/#respond Fri, 21 May 2021 10:36:36 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=51604 Il logo Alitalia vivrà: la promessa del ministro Franco

Cento milioni dal governo per Alitalia – Società Aerea Italiana Spa in amministrazione straordinaria, “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale, nelle more delle valutazioni della Commissione europea sul piano industriale”.

È quanto previsto dal nuovo decreto Sostegni bis, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei ministri, a margine della cui presentazione alla stampa il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha anche fornito gli ultimi aggiornamenti sul decollo di Ita – Italia Trasporto Aereo.

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Il logo Alitalia vivrà: la promessa del ministro Franco

Cento milioni dal governo per Alitalia – Società Aerea Italiana Spa in amministrazione straordinaria, “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale, nelle more delle valutazioni della Commissione europea sul piano industriale”.

È quanto previsto dal nuovo decreto Sostegni bis, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei ministri, a margine della cui presentazione alla stampa il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha anche fornito gli ultimi aggiornamenti sul decollo di Ita – Italia Trasporto Aereo.

«È un dossier che si trascina da un po’ di tempo, ci stiamo avvicinando a un accordo con l’Europa per l’avvio della newco – ha detto il ministro – La cosa importante per la commissione Ue è che vi sia discontinuità per la questione degli aiuti di Stato. Comunque, a breve dovremo trovare questa soluzione e consentire a Ita di partire».

Subito dopo il decollo della nuova società, ha sottolineato Franco, «si porrà la questione di eventuali partner, sappiamo che c’è interesse, ma è qualcosa che affronteremo nella fase successiva». E il brand Alitalia «Penso che se ne riconosca il valore, per questo verrà mantenuto», ha fatto sapere il ministro.

Soddisfatti, a questo proposito, i sindacati. “Sulla vicenda del brand c’è stato un apprezzabile e definitivo punto di chiarezza da parte del ministro Franco sulla indisponibilità del nostro governo a cedere alle irragionevoli richieste della Commissione presieduta da Margrethe Vestager, che chiedeva la rinuncia da parte di Ita al logo e al marchio Alitalia”, è il commento della Fit Cisl.

“Auspichiamo – aggiunge la soglia sindacale – che questa netta posizione sia preludio alla partenza a breve della newco con un dimensionamento operativo degno del nostro Paese e della necessità di ripartenza post pandemia, che eviti un destino meramente ancillare rispetto agli altri importanti player europei che nei loro Paesi non hanno possibilità di sviluppo e pertanto sono fortemente interessati ad acquisire ulteriori quote di mercato in Italia”.

Dal sindacato anche la richiesta ai commissari di Alitalia “affinché gli stipendi arrivino puntualmente”.

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Sostegni bis, tutte le misure salva turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/sostegni-bis-tutte-le-misure-salva-turismo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sostegni-bis-tutte-le-misure-salva-turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/sostegni-bis-tutte-le-misure-salva-turismo/#respond Fri, 21 May 2021 07:01:00 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=51571 Sostegni bis, tutte le misure salva turismo

Tecnicamente si chiama decreto legge per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, ma di fatto è il tanto atteso Sostegni bis, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei ministri. Una manovra da circa 40 miliardi con un nuovo round di indennizzi, i promessi interventi sui costi fissi, norme anti licenziamento, aiuti alle compagnie aeree e in particolare ad Alitalia, ma soprattutto una serie di misure salva turismo.

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Sostegni bis, tutte le misure salva turismo

Tecnicamente si chiama decreto legge per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, ma di fatto è il tanto atteso Sostegni bis, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei ministri. Una manovra da circa 40 miliardi con un nuovo round di indennizzi, i promessi interventi sui costi fissi, norme anti licenziamento, aiuti alle compagnie aeree e in particolare ad Alitalia, ma soprattutto una serie di misure salva turismo.

In conferenza stampa con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e quello del Lavoro, Andrea Orlando, è stato il premier Mario Draghi a rimarcare gli interventi a favore del travel.

 «Per il turismo c’è molto nel decreto attuale, come c’era molto nei decreti passati. Ma ricordiamoci che il miglior sostegno per il turismo sono le riaperture. Ed è quello che sta avvenendo. L’Italia è pronta ad accogliere i turisti da tutto il mondo», ha detto il presidente del Consiglio, riallacciandosi alle dichiarazioni a margine del G20 del Turismo, e riferendosi soprattutto alla rimozione della quarantena al rientro dall’Ue e all’estensione dei voli Covid tested.

FONDO DA 250 MILIONI PER ADV E T.O. «In particolare – ha fatto sapere Draghi – in questo decreto c’è un fondo per sostenere agenzie di viaggi, tour operator, aumentato da 100 a 250 milioni. C’è la possibilità di spendere il Bonus Vacanze, ora estesi ad agenzie e t.o. e sono previsti 100 milioni di contributi a fondo perduto per i Comuni montani a vocazione sciistica, oltre a un fondo da 50 milioni presso il ministero del Turismo per rilanciare i centri storici delle città d’arte».

IL CRITERIO DELL’UTILE. Più in generale, per tutte le imprese in crisi da Covid, arriva un nuovo round di fondo perduto con l’introduzione, «accanto al fatturato del criterio dell’utile, che però richiede più tempo», perché bisognerà attendere i bilanci, ma potrà far scattare un indennizzo aggiuntivo a fine anno per una parte delle imprese, spiega il premier.

“La misura – specifica una nota di Palazzo Chigi – si articola su tre componenti: la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto Sostegni, con un contributo a fondo perduto per le partite Iva con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020; una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021; la terza componente con finalità perequativa che si concentrerà sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021”.

Un pacchetto di circa 15 miliardi che il governo punta a distribuire stavolta in modo più equo.

OPERAZIONE COSTI FISSI. Sono contenute nel decreto, poi, una serie di misure mirate ad abbattere i costi fissi delle imprese. Nello specifico:

  • credito d’imposta per canoni di locazione e affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggi e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021.
  • esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia;
  • il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici viene prorogato fino a luglio 2021;
  • è accresciuta con uno stanziamento di 1,6 miliardi la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
  • integrato con 100 milioni di euro il Fondo per gli operatori del turismo invernale;
  • potenziato con 120 milioni di euro il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
  • istituito un Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse con una dotazione di 100 milioni di euro;
  • differita per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, la sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione;
  • rinviata a gennaio 2022 l’entrata in vigore della cosiddetta plastic tax.

ACCESSO AL CREDITO E LIQUIDITÀ. Un capitolo a parte è dedicato a garantire l’accesso al credito e a sostenere la liquidità delle imprese. Qui il decreto Sostegni bis proroga ad esempio al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti e prolunga e rimodula gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace. E ancora, nell’ambito del Fondo Pmi, introduce uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti.

SOSTEGNO AL LAVORO. Priorità anche al sostegno al lavoro con una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo e dello sport; il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi; l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà; e l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro

FONDI PER AEROPORTI E TRASPORTO AEREO. Infine, da Palazzo Chigi arrivano una serie di misure di carattere settoriale. Ad esempio, per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro, mentre si incrementa di 200 milioni di euro per l’anno 2021 il Fondo per il sostegno alle grandi imprese del trasporto aereo in difficoltà finanziaria.

CENTO MILIONI PER ALITALIA. Inoltre, scrive il governo nella sua nota ufficiale, “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale, nelle more delle valutazioni della Commissione europea sul piano industriale, è concesso, per l’anno 2021, ad Alitalia – Società Aerea Italiana Spa in amministrazione straordinaria un finanziamento a titolo oneroso non superiore a 100 milioni di euro e della durata massima di sei mesi, da utilizzare per la continuità operativa e gestionale.

A questo proposito il ministro dell’Economia Franco ha fatto sapere che l’accordo con l’Ue per l’avvio della nuova Ita è vicino, che c’è l’interessamento di partner internazionali e che «comunque il brand Alitalia verrà mantenuto».

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Alitalia, le indagini Ue pesano sul passaggio a Ita https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-le-indagini-ue-pesano-sul-passaggio-a-ita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=alitalia-le-indagini-ue-pesano-sul-passaggio-a-ita https://www.lagenziadiviaggimag.it/alitalia-le-indagini-ue-pesano-sul-passaggio-a-ita/#respond Wed, 24 Mar 2021 08:46:23 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=49390 Alitalia, le indagini Ue pesano sul passaggio a Ita

Non una, bensì quattro indagini dell’Unione europea pesano sul destino di Alitalia e della newco Ita. Le prime due, già note, riguardano i prestiti-ponte per un totale di 1,3 miliardi di euro che pesano su Alitalia in amministrazione straordinaria. Le altre due – secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – sono focalizzate sulla newco Italia Trasporto Aereo che dovrebbe decollare entro l’estate con una dotazione iniziale di 3 miliardi di euro, frutto dell’investimento deciso dal governo italiano e sul quale l’Ue ha più volte acceso i fari per capire il grado di trasparenza dell’intera operazione.

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Alitalia, le indagini Ue pesano sul passaggio a Ita

Non una, bensì quattro indagini dell’Unione europea pesano sul destino di Alitalia e della newco Ita. Le prime due, già note, riguardano i prestiti-ponte per un totale di 1,3 miliardi di euro che pesano su Alitalia in amministrazione straordinaria. Le altre due – secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – sono focalizzate sulla newco Italia Trasporto Aereo che dovrebbe decollare entro l’estate con una dotazione iniziale di 3 miliardi di euro, frutto dell’investimento deciso dal governo italiano e sul quale l’Ue ha più volte acceso i fari per capire il grado di trasparenza dell’intera operazione.

E sempre secondo le fonti raccolte dal Corsera sarebbero proprio queste quattro “ricognizioni” a dettare i tempi e le modalità del tavolo di confronto tra la commissaria, Margrethe Vestager, e i ministri italiani competenti sul dossier Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Daniele Franco (Economia) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili) avviato cda un paio di settimane.

L’appuntamento che molti definiscono decisivo è fissato per venerdì 23 marzo, quando per la terza volta Vestager si confronterà con i ministri italiani chiamati, da un lato a scorporare il destino di Alitalia con quello di Ita e dall’altro di dimostrare la fattibilità del progetto Ita in una logica di mercato a dir poco convincente, viste le molteplici perplessità espresse da vettori competitor come Lufthansa, British e Ryanair.

E sono state proprio queste ultime due compagnie aeree ad aver denunciato, nel recente passato, l’irregolarità dei prestiti ad Alitalia, considerati veri e propri aiuti di Stato sui quali peraltro pesano anche gli interessi maturati fino ad oggi che si aggirano intorno ai 300 milioni di euro. A conti fatti in totale si raggiungono circa 1,6 miliardi di euro che, sempre secondo fonti di Bruxelles, verranno quasi sicuramente considerati illegittimi con una condanna che peserebbe come un macigno sulle sorti non solo di Alitalia, ma anche della nuova compagnia.

C’è infine il nodo più ingarbugliato che riguarda il piano industriale di Ita, legato all’investimento di 3 miliardi di euro erogati dal governo, in quanto l’Antitrust Ue ha ripetutamente ribadito che tale investimento deve avvenire seguendo le regole del mercato, sia per le assunzioni di personale che per l’acquisto di asset strategici (flotta, slot, etc.) seguendo gli iter regolari di contratti ed accordi commerciali ispirati alle leggi di mercato.

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Da Alitalia a Ita, l’Ue avvia il dialogo con il governo https://www.lagenziadiviaggimag.it/da-alitalia-a-ita-lue-avvia-il-dialogo-con-il-governo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=da-alitalia-a-ita-lue-avvia-il-dialogo-con-il-governo https://www.lagenziadiviaggimag.it/da-alitalia-a-ita-lue-avvia-il-dialogo-con-il-governo/#respond Fri, 05 Mar 2021 14:13:02 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=48700 Un primo incontro virtuale della durata di circa un’ora tra la vicepresidente della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager e i ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.  Inizia così il dialogo tra Italia ed Europa sul dossier Alitalia, che vede l’Ue aprire uno spiraglio nella tratativa per il passagio alla newco Ita. L’obiettivo è “individuare in tempi rapidi una soluzione.” e il colloquio sarebbe  stato “positivo e costruttivo”, secondo la nota congiunta dei ministri italiani.

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Un primo incontro virtuale della durata di circa un’ora tra la vicepresidente della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager e i ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.  Inizia così il dialogo tra Italia ed Europa sul dossier Alitalia, che vede l’Ue aprire uno spiraglio nella tratativa per il passagio alla newco Ita. L’obiettivo è “individuare in tempi rapidi una soluzione.” e il colloquio sarebbe  stato “positivo e costruttivo”, secondo la nota congiunta dei ministri italiani.

La commissaria Ue ha insistito sulla necessità di dare un segnale di discontinuità, per evitare che Alitalia debba restituire gli aiuti ricevuti dallo Stato.  Intanto, però, la prossima settimana verrà avviato un confronto tecnico per valutare nel dettaglio “le possibili soluzioni volte a garantire che il nuovo vettore aereo nasca al più presto nel rispetto delle procedure del diritto nazionale ed europeo”, sottolinea la nota.

Il governo Draghi, nel frattempo, continua a percorrere la strada che eviterebbe una gara pubblica per la vendita degli asset, perché questa procedura imporrebbe un periodo preparatorio della gara che non ci si può permettere, vista la crisi di liquidità di Alitalia in amministrazione straordinaria.  L’ipotesi dei ministri dovrebbe essere quella di ricorrere a un ridimensionamento del piano: la dotazione iniziale di Ita potrebbe scendere a circa un miliardo di euro, mentre la flotta potrebbe essere sforbiciata fino a un massimo di 43-45 aereomobili (rispetto agli attuali 104 di Alitalia). Anche l’organico di forza lavoro potrebbe contare al massimo 4.500 dipendenti, appartenenti soltanto alla divisione aviation.

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Dl Sostegno, le misure salva imprese previste nella bozza https://www.lagenziadiviaggimag.it/dl-sostegno-le-misure-salva-imprese-previste-nella-bozza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dl-sostegno-le-misure-salva-imprese-previste-nella-bozza https://www.lagenziadiviaggimag.it/dl-sostegno-le-misure-salva-imprese-previste-nella-bozza/#respond Thu, 04 Mar 2021 10:05:35 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=48640 Blocco dei licenziamenti fino a fine giugno, proroga della cassa integrazione, sospensione delle cartelle esattoriali per almeno un altro paio di mesi e ristori per quasi 3 milioni di attività, abbandonando il criterio dei codici Ateco e considerando le perdite reali subite tra il 2019 e il 2020. Sono queste alcune delle misure, su cui ormai si discute da diverso tempo, confermate nella bozza del decreto Sostegno a cui sta lavorando il governo Draghi, e che andrà a sostituire il Ristori 5, inizialmente previsto dal premier uscente Giuseppe Conte, nel giro di massimo dieci giorni.

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Blocco dei licenziamenti fino a fine giugno, proroga della cassa integrazione, sospensione delle cartelle esattoriali per almeno un altro paio di mesi e ristori per quasi 3 milioni di attività, abbandonando il criterio dei codici Ateco e considerando le perdite reali subite tra il 2019 e il 2020. Sono queste alcune delle misure, su cui ormai si discute da diverso tempo, confermate nella bozza del decreto Sostegno a cui sta lavorando il governo Draghi, e che andrà a sostituire il Ristori 5, inizialmente previsto dal premier uscente Giuseppe Conte, nel giro di massimo dieci giorni.

Il pacchetto di interventi avrà un valore di 32 miliardi di euro, e come conferma Il Corriere della Sera, nelle ultime ore il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è stato a Palazzo Chigi per un confronto con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per la messa a punto delle varie misure di sostegno.

Nella bozza, dunque, si prevedono due miliardi per il finanziamento dei vaccini, con le risorse che serviranno anche a implementare i piani per il trasporto e la somministrazione dei sieri. E ancora, la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno, l’estensione della cassa integrazione Covid per l’intero 2021 (non si ragionerà più, quindi, a blocchi di settimane e potrebbero essere introdotti paletti all’accesso), congedi parentali per i genitori degli alunni che fanno didattica a distanza, la sospensione delle nuove cartelle fiscali fino al 30 aprile, e ristori per 2,7 milioni di attività colpite dalla crisi dovuta alla pandemia ancora in corso.

Quanto allo schema per ristorare le imprese, dalla bozza del decreto Sostegno emerge l’intenzione di destinare risorse a fondo perduto – come anticipato a 2,7 milioni di attività – tra imprese e professionisti, con un fatturato fino a 5 milioni di euro. Il ristoro non sarà più erogato in base ai codici Ateco, ma sulla base del calo del fatturato annuale.

In sostanza, l’indennizzo spetta a chi dimostra una perdita del 33% nel 2020 rispetto al 2019, calcolata sul confronto tra la media mensile del fatturato del 2019 e la media di quello del 2020. Quattro sarebbero le fasce di indennizzo: il 30% di quanto perso per fatturati fino a 100 mila euro annui; il 25% alle attività con un fatturato da 101 a 400mila euro; il 20% per chi ha un fatturato da 401 a 1 milione l’anno e al 15% per imprese da 1 a 5 milioni.

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Crisi Alitalia, rischio game over https://www.lagenziadiviaggimag.it/crisi-alitalia-rischio-game-over/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=crisi-alitalia-rischio-game-over https://www.lagenziadiviaggimag.it/crisi-alitalia-rischio-game-over/#respond Wed, 24 Feb 2021 09:45:49 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=48298 Crisi Alitalia, rischio game over

La situazione dei conti di Alitalia in amministrazione straordinaria continua a peggiorare. Dall’incontro del 23 febbraio tra il commissario Giuseppe Leogrande e i sindacati arrivano infatti solo notizie preoccupanti: gli stipendi del mese di febbraio saranno pagati in ritardo, probabilmente ai primi di marzo. Non verrà pagato, inoltre, l’anticipo della cassa integrazione che la compagnia erogava in attesa dell’intervento dell’Inps.

Un segnale che le casse della compagnia aerea sono pressoché vuote: così il ministero dello Sviluppo economico ha contattato il Tesoro e quello dei Trasporti per chiedere un incontro urgente sul dossier Alitalia.

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Crisi Alitalia, rischio game over

La situazione dei conti di Alitalia in amministrazione straordinaria continua a peggiorare. Dall’incontro del 23 febbraio tra il commissario Giuseppe Leogrande e i sindacati arrivano infatti solo notizie preoccupanti: gli stipendi del mese di febbraio saranno pagati in ritardo, probabilmente ai primi di marzo. Non verrà pagato, inoltre, l’anticipo della cassa integrazione che la compagnia erogava in attesa dell’intervento dell’Inps.

Un segnale che le casse della compagnia aerea sono pressoché vuote: così il ministero dello Sviluppo economico ha contattato il Tesoro e quello dei Trasporti per chiedere un incontro urgente sul dossier Alitalia. L’incontro tra Giancarlo Giorgetti, il titolare del Mit, Enrico Giovannini, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è previsto per il 26 febbraio. Il ritardo dei pagamenti sarebbe da imputare al mancato (per ora) via libera dell’Unione europea alla terza tranche di ristori, circa 55 milioni di euro.

Già lo scorso dicembre, inoltre, erano stati pagati in ritardo tredicesime e stipendi; mentre secondo Il Sole 24 Ore, Alitalia ha già bloccato da qualche settimana i pagamenti ai fornitori e dal 15 febbraio è stata tagliata perfino la rassegna stampa e l’abbonamento all’agenzia Ansa. Intanto resta bloccato, di conseguenza, anche l’avvio della newco pubblica Ita.

I sindacati ormai sono in perenne allarme e lanciano un ulteriore appello al governo e all’Europa per sbloccare la situazione. «Compito del nuovo governo è far capire all’Europa che l’autorizzazione all’erogazione dei ristori per i danni Covid è funzionale al pagamento degli stipendi e dei fornitori della vecchia Alitalia fino alla nascita della nuova compagnia di bandiera il cui iter deve essere accelerato», affermano il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale per il trasporto aereo, Ivan Viglietti.

Per Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, la questione della crisi del trasporto aereo e di Alitalia «non si può più rinviare – ha detto a Radio 24 rilanciando la manifestazione unitaria prevista per il 25 febbraio sotto Palazzo Chigi, a Roma – Il comparto che ha sofferto un -85% dei viaggiatori. Dopo gli ammortizzatori, bisogna avere un programma per l’uscita dall’emergenza».

La Fnta, che comprende i piloti e gli assistenti di volo di Anpac, Anpav e Anp, richiede un intervento “immediato del governo, perché i 55 milioni di ristori non saranno risolutivi” per il sostentamento della compagnia, mentre “i dipendenti sono ancora in attesa delle integrazioni salariali relative a novembre 2020 e seguenti e il processo si è bloccato a causa di una complessa richiesta dell’ente che non consente di velocizzare le erogazioni”.

Su questo tema, infine, si scatena la rabbia di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl. L’Inps, “in maniera assolutamente unilaterale, non ha ancora dato corso alle erogazioni già deliberate delle integrazioni del Fsta (Fondo di Solidarietà Trasporto Aereo che integra fino all’80% della retribuzione) per la cigs Alitalia di novembre 2020, e mesi successivi, a causa di approfondimenti interni all’Istituto circa il periodo di riferimento sul quale si calcola l’integrazione delle retribuzioni”.

Le sigle sindacali sollecitano quindi l’apertura immediata di un tavolo di confronto che possa trovare “soluzioni concrete e garantire la continuità dei pagamenti. Non è ammissibile lasciare oltre undicimila famiglie senza reddito per un mero cavillo burocratico”.

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