Tutti in regola. Nel ricordare che il 9 gennaio scorso è terminata la fase transitoria applicabile alle guide turistiche già abilitate, ai sensi dell’articolo 13 della legge n° 190/2023 (180° giorno successivo alla data di entrata in vigore del regolamento attuativo), una nota di Federagit-Confesercenti ricorda come tutte le guide turistiche che intendono continuare a svolgere la professione a partire dal 10 gennaio 2025 devono obbligatoriamente richiedere la registrazione nell’Elenco nazionale delle Guide Turistiche (Engt).
]]>Tutti in regola. Nel ricordare che il 9 gennaio scorso è terminata la fase transitoria applicabile alle guide turistiche già abilitate, ai sensi dell’articolo 13 della legge n° 190/2023 (180° giorno successivo alla data di entrata in vigore del regolamento attuativo), una nota di Federagit-Confesercenti ricorda come tutte le guide turistiche che intendono continuare a svolgere la professione a partire dal 10 gennaio 2025 devono obbligatoriamente richiedere la registrazione nell’Elenco nazionale delle Guide Turistiche (Engt).
La guida turistica che invece, per qualsiasi motivo, non intende esercitare la professione dopo il 10 gennaio 2025 potrà chiedere la registrazione anche in un momento successivo, ma sempre e comunque prima di iniziare a svolgere la professione.
Sul sito di Federagit-Confesercenti è possibile consultare il Manuale Utente con tutte le indicazioni utili per effettuare in tempo l’iscrizione all’Elenco Nazionale.
]]>Promozione con riserva del testo finale di quella che sarà la riforma della figura professionale delle guide turistiche. L’intesa ottenuta giovedì in Conferenza Stato-Regioni sul regolamento attuativo completa il quadro normativo avviato con la pubblicazione, a dicembre scorso, della legge 190/2023, attesa dalle guide turistiche da dieci anni.
Ma l’elefante, a quanto pare, ha partorito un topolino. Tant’è che le associazioni di categoria già chiedono giustizia.
Tra queste Federagit Confesercenti, la cui presidente Micol Caramello, spiega: «Con nostra grande delusione, molti dei punti concordati in questi lunghi mesi di confronto –pilastri della riforma – sono comparsi solo nella stesura iniziale della legge e sono scomparsi da testo finale.
]]>Promozione con riserva del testo finale di quella che sarà la riforma della figura professionale delle guide turistiche. L’intesa ottenuta giovedì in Conferenza Stato-Regioni sul regolamento attuativo completa il quadro normativo avviato con la pubblicazione, a dicembre scorso, della legge 190/2023, attesa dalle guide turistiche da dieci anni.
Ma l’elefante, a quanto pare, ha partorito un topolino. Tant’è che le associazioni di categoria già chiedono giustizia.
Tra queste Federagit Confesercenti, la cui presidente Micol Caramello, spiega: «Con nostra grande delusione, molti dei punti concordati in questi lunghi mesi di confronto –pilastri della riforma – sono comparsi solo nella stesura iniziale della legge e sono scomparsi da testo finale. Lascia perplessi poi la posizione di Regioni a statuto speciale e Province autonome che ne mina la reale applicabilità in modo uniforme. Comunque l’intesa raggiunta sulle guide è un passo avanti per la professione, e per questo ringraziamo l’impegno del ministro. Il lavoro, però, non può dirsi concluso».
Caramello, poi, pur apprezzando certe migliorie nella regolamentazione, non fa mistero di talune correzioni da apportare: «La definizione della professione non è mai stata così dettagliata. Si istituisce, inoltre, anche un elenco nazionale ufficiale, un passaggio fondamentale per disporre controlli e sanzionare chi esercita abusivamente. Ci sono, però, molti punti da correggere. Mi riferisco, ad esempio, alle revisioni al ribasso sia del titolo di studio richiesto per accedere alla professione, passato dalla laurea al diploma, sia della conoscenza delle lingue straniere. La sensazione è che, ancora una volta, le guide italiane siano state sacrificate sull’altare dell’Unione europea, con l’obiettivo chiaro di aprire il mercato turistico italiano a guide e accompagnatori di altri Paesi, anche se privi di adeguate competenze».
«Speriamo – conclude – che la situazione cambi con l’ormai prossima nuova legislatura europea: abbiamo bisogno di parlamentari che difendano, non solo le guide e gli accompagnatori turistici, ma tutto il sistema italiano del turismo, fatto di imprese e professionisti che lavorano e pagano le tasse in Italia, contribuendo alla ricchezza del Paese e all’attrattività della destinazione Italia. Non è possibile che gli interessi dei grandi enti del terzo settore, degli operatori turistici europei e poi delle singole regioni vengano sempre prima di quelle dei consumatori e dei professionisti, che vogliono solo operare nel rispetto delle norme e secondo disposizioni uniformi».
Dice la sua anche ConfGuide che, “pur apprezzando la riforma”, evidenzia come sia stata “via via depotenziata in questi mesi rispetto all’impianto originario, che conteneva le caratteristiche qualitative che riteniamo necessarie per la figura della guida turistica”.
Anche il fatto che il regolamento approvato non si applichi alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome, “limita l’efficacia della riforma”, insiste l’associazione.
La legge 190 e il regolamento attuativo – prosegue in una nota l’associazione che fa capo a Confcommercio – “contengono aspetti positivi, come la definizione della professione di guida turistica, l’elenco nazionale, la possibilità di accesso per le guide – per motivi di studio e lavoro – in tutti gli istituti e luoghi della cultura, il divieto di avvalersi di guide turistiche non abilitate, i controlli e le sanzioni”.
“Di contro – prosegue – non condividiamo alcuni passaggi, come la deroga per gli enti del terzo settore di effettuare visite guidate senza utilizzare guide abilitate; il titolo di accesso alla professione passato da laurea a diploma e le lingue straniere passate da due a una. Questo perché la guida turistica è una figura professionale del mondo della cultura, e aver ridotto i requisiti di accesso determina un abbassamento del livello qualitativo della categoria e comporta una concorrenza non equilibrata tra operatori”.
Molte delle modifiche introdotte al quadro normativo di settore sono state chieste dall’Europa. ConfGuide auspica che “i nuovi legislatori europei potranno tutelare maggiormente la categoria delle guide turistiche, a partire dalla previsione di percorsi di studio simili per l’accesso alla professione e per garantire qualità e parità di condizioni operative”.
]]>Sostenere un esame di abilitazione obbligatorio o essere in possesso di un titolo estero abilitante. È la condizione imprescindibile per svolgere l’attività di guida turistica, che darà accesso all’elenco nazionale, in base al ddl approvato in Senato, frutto dell’abbinamento di un provvedimento del governo con tre disegni di legge di iniziativa parlamentare. Le attuali guide – circa 17.000 – non dovranno sostenere alcun esame ma saranno iscritte, con una semplice domanda, all’albo.
]]>Sostenere un esame di abilitazione obbligatorio o essere in possesso di un titolo estero abilitante. È la condizione imprescindibile per svolgere l’attività di guida turistica, che darà accesso all’elenco nazionale, in base al ddl approvato in Senato, frutto dell’abbinamento di un provvedimento del governo con tre disegni di legge di iniziativa parlamentare. Le attuali guide – circa 17.000 – non dovranno sostenere alcun esame ma saranno iscritte, con una semplice domanda, all’albo.
Il provvedimento è uno dei collegati alla legge di Bilancio e tra gli obiettivi del Pnrr turismo, da attuare entro il 31 dicembre. L’esame sarà indetto almeno una volta l’anno dal ministero del Turismo e consisterà in una prova scritta, una orale e una pratica. Per sostenerlo sarà necessario avere almeno una laurea triennale e la certificazione di almeno due lingue straniere, di cui una a livello di competenza C1 e la seconda B2.
Una volta superato l’esame di abilitazione e aver ottenuto l’iscrizione all’elenco nazionale, la guida turistica riceverà un tesserino, grazie al quale potrà esercitare la professione in tutta Italia. Le guide avranno l’obbligo dell’aggiornamento professionale, con cadenza triennale, seguendo corsi teorici e pratici organizzati dal ministero.
«La nuova legge ci permette di qualificare la professione e contrastare più efficacemente l’abusivismo», commenta soddisfatta Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit, l’associazione delle guide e degli accompagnatori turistici Confesercenti. «Inoltre – spiega – ci permette di far ripartire i bandi per le nuove guide: un’opportunità importante per chiunque voglia affacciarsi a questo mondo, soprattutto i giovani». Non manca un rammarico però: «Ci dispiace che non tutte le nostre istanze siano state accolte, ma ringraziamo il ministro Santanché che finalmente si è occupata di far redigere una legge di settore: erano dieci anni che l’aspettavamo».
Sul provvedimento anche il pensiero di Valeria Gerli, appena eletta presidente di Confguide Confcommercio: «Ci sono ancora più punti del testo di legge sui quali occorre intervenire dalle attività svolte in remoto, a titolo accessorio e didattiche, alle deroghe al possesso dell’abilitazione in alcuni casi particolari. ConfGuide Confcommercio supporterà ogni singola guida, attraverso le sue rappresentanze territoriali, per il necessario adeguamento dei professionisti abilitati alle previsioni della nuova norma».
]]>Pollice verso di Federagit Confesercenti verso la legge sulle guide. «Lascia la porta aperta all’abusivismo, era partita con un altro spirito: chiediamo al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, di intervenire, così si crea una breccia nel sistema», attacca la presidente nazionale Micol Caramello.
La disposizione permette l’esercizio della professione senza i requisiti se su base temporanea e occasionale e in caso di aperture straordinarie, organizzate da persone giuridiche ed enti del terzo settore, di siti non qualificabili come istituti o luoghi di cultura.
]]>Pollice verso di Federagit Confesercenti verso la legge sulle guide. «Lascia la porta aperta all’abusivismo, era partita con un altro spirito: chiediamo al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, di intervenire, così si crea una breccia nel sistema», attacca la presidente nazionale Micol Caramello.
La disposizione permette l’esercizio della professione senza i requisiti se su base temporanea e occasionale e in caso di aperture straordinarie, organizzate da persone giuridiche ed enti del terzo settore, di siti non qualificabili come istituti o luoghi di cultura. E questo va di traverso a Caramello: «Solo chi è in possesso dei requisiti previsti dalla legge può esercitare la professione di guida turistica. Introdurre eccezioni vuol dire vanificare l’obiettivo, che è quello di tutelare dall’abusivismo i turisti e di qualificare l’offerta dei professionisti abilitati».
«Questa legge – prosegue – doveva essere l’occasione per tracciare, finalmente, un percorso chiaro per consentire l’esercizio della professione soltanto a soggetti adeguatamente formati, mentre si lascia aperta la porta all’abusivismo e agli interessi economici di gestori museali e piattaforme web. Un’eccezione di tale portata, infatti, di cui non è chiara la ratio né la finalità, pone in discussione gli stessi principi cui si ispira la legge. Si darebbe a quei soggetti che, approfittando del vuoto normativo, hanno esercitato abusivamente la professione, la possibilità di rientrare nell’eccezione».
E questo non è l’unico problema, sottolinea Caramello: «Così com’è la legge non ci soddisfa affatto, soprattutto in alcuni punti essenziali concordati con il ministro negli incontri con le associazioni delle guide e le Regioni. Ad esempio, la norma sul volontariato, senza limiti precisi, non è gestibile. Così come inserire il tirocinio invece di prevedere una prova attitudinale o un esame per riconoscere le guide estere, ma è ancora più grave non riconoscere, tra le finalità della visita guidata, anche lo scopo didattico. Le visite didattiche costituiscono una parte rilevante del lavoro delle guide e il rischio è che siano escluse dai musei come già in diversi casi è successo in questi ultimi anni».
«Chiediamo dunque al ministro Santanchè – conclude Caramello – di intervenire, affinché venga ripristinato lo spirito originario della legge, quello già discusso e mediato nei vari incontri tra i rappresentanti della categoria, le Regioni e lo stesso Mitur».
]]>«Prosegue l’iter per arrivare al più presto alla riforma per le guide turistiche, in settimana l’incontro con assessori regionali e associazioni di categoria». Lo ha annunciato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, nella Giornata internazionale delle guide turistiche. La Santanchè ha evidenziato «l’importanza di queste figure professionali che hanno un ruolo rilevante nel tessuto socio-economico italiano, mettendo ogni giorno a disposizione, con passione e dedizione, le loro competenze per favorire l’incontro tra il turista e lo splendido patrimonio naturale e culturale della nostra nazione».
]]>«Prosegue l’iter per arrivare al più presto alla riforma per le guide turistiche, in settimana l’incontro con assessori regionali e associazioni di categoria». Lo ha annunciato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, nella Giornata internazionale delle guide turistiche. La Santanchè ha evidenziato «l’importanza di queste figure professionali che hanno un ruolo rilevante nel tessuto socio-economico italiano, mettendo ogni giorno a disposizione, con passione e dedizione, le loro competenze per favorire l’incontro tra il turista e lo splendido patrimonio naturale e culturale della nostra nazione».
Santanchè concorda con l’idea di dedicare la giornata offrendo visite guidate gratuite presso mete minori, lontane dai grandi flussi turistici e dall’overtourism, favorendo un turismo sostenibile e di prossimità. «Il governo – sottolinea il ministro – è consapevole di quanto sia rilevante il lavoro svolto dagli operatori del settore, tanto che le guide turistiche rappresentano la prima categoria che abbiamo ricevuto nell’ottica di un percorso improntato a definire una riforma entro la fine del 2023».
La riforma, peraltro, rientra tra i principali obiettivi del Pnrr: l’intervento intende formulare, nel rispetto delle normative locali, un ordinamento professionale dedicato alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza, consentendo l’acquisizione di una qualifica professionale conforme agli standard omogenei a livello nazionale.
«Per noi è un’occasione importante per far capire alle persone quale sia il mestiere della guida turistica – osserva la presidente di Federagit Confesercenti, Micol Caramello – Auspichiamo che nella bozza di legge che il ministro ci sottoporrà a breve si tenga conto delle nostre richieste: l’obiettivo è una legge che ci tuteli nei confronti dei tour operator europei, dell’abusivismo, delle piattaforme online e dei gestori museali, che in questi anni hanno minato il settore, facendo sì che molti colleghi decidessero di chiudere la partita iva e di cercare altrove un lavoro più sicuro».
]]>Non ce l’ha fatta Maria Chiara Ronchi. Pioniera delle guide turistiche di Ferrara, si è spenta a 66 anni dopo aver lottato per mesi contro una malattia che non le ha dato scampo.
Ronchi è stata alla guida di Federagit Confesercenti e tra le fondatrici della “Borsa del turismo delle 100 città d’arte“, che ha diretto per dodici anni, dal 2002 al 2014, prima a Ferrara e poi a Ravenna e Bologna.
]]>Non ce l’ha fatta Maria Chiara Ronchi. Pioniera delle guide turistiche di Ferrara, si è spenta a 66 anni dopo aver lottato per mesi contro una malattia che non le ha dato scampo.
Ronchi è stata alla guida di Federagit Confesercenti e tra le fondatrici della “Borsa del turismo delle 100 città d’arte“, che ha diretto per dodici anni, dal 2002 al 2014, prima a Ferrara e poi a Ravenna e Bologna. Una lunga dirigenza in Confesercenti la sua e un impegno constante come imprenditrice del turismo.
«Abbiamo appreso la notizia con grande dolore. Maria Chiara ha contribuito a scrivere un pezzo di storia della nostra associazione e la sua professionalità e intelligenza hanno reso possibile l’organizzazione di eventi fondamentali per il nostro territorio», il messaggio di commiato del presidente di Confesercenti Emilia Romagna, Dario Domenichini.
L’Agenzia di Viaggi Magazine si unisce al cordoglio di familiari e colleghi, esprimendo loro le più sentite condoglianze.
]]>L’annunciato aumento dei canoni del 25,15% e le novità presenti nella riforma delle modalità di assegnazione delle concessioni demaniali scuote il settore degli stabilimenti balneari e Faita-Federcamping, Federalberghi e Assonat lanciano un forte segnale di preoccupazione, chiedendo subito al governo un tavolo di confronto, vista la scarsa attenzione fin qui riservata al comparto turistico ed alla specificità che lo caratterizza.
]]>L’annunciato aumento dei canoni del 25,15% e le novità presenti nella riforma delle modalità di assegnazione delle concessioni demaniali scuote il settore degli stabilimenti balneari e Faita-Federcamping, Federalberghi e Assonat lanciano un forte segnale di preoccupazione, chiedendo subito al governo un tavolo di confronto, vista la scarsa attenzione fin qui riservata al comparto turistico ed alla specificità che lo caratterizza.
In particolare, è l’aumento dei canoni, notevolmente superiore al tasso di inflazione dei prezzi al dettaglio, a essere definito “inaccettabile” dalla categoria interessata perché impatterà profondamente nelle gestioni economico finanziare delle imprese, già colpite e destabilizzate da aumenti dei costi di gestione smisurati e imprevedibili, quali quelli energetici e delle forniture di beni e servizi.
Nella nota si evidenzia che “un’impresa turistica basa il suo equilibrio economico, finanziario e occupazionale su attente pianificazioni e programmazioni gestionali, spesso di carattere pluriennale; pertanto impatti economici improvvisi e destrutturanti ne minano la funzionalità e l’operatività, con conseguenti pesanti tagli nell’erogazione dei servizi e nell’impiego occupazionale, degrado della qualità dell’offerta e aumento delle tariffe. Tutto questo a discapito dei flussi turistici nazionali e internazionali, che potrebbero dirigersi verso destinazioni più competitive”.
La nota prosegue sottolineando che “per le attività turistico ricettive, l’offerta e l’organizzazione dei servizi di balneazione è parte sostanziale e integrante dell’attività aziendale, sia nell’erogazione dei servizi, che nella pianificazione degli investimenti, che nel computo dei relativi costi e ricavi. Va peraltro rimarcato che oltre a un’elevata percentuale di imprese ricettive titolari di concessioni per l’arenile immediatamente prospiciente la struttura, alcune insistono, parzialmente o totalmente, su superfici oggetto di concessioni demaniali marittime per aree diverse rispetto a quelle dedicate alla balneazione”.
Da qui la richiesta urgente degli operatori del settore di aprire subito un tavolo di ascolto e confronto per una interlocuzione chiara e definitiva sull’applicazione della direttiva Bolkestein, che consenta di affrontare le prossime stagioni turistiche pianificando correttamente gli investimenti e senza ulteriori incertezze.
]]>Messaggio augurale di Federagit, la federazione di guide turistiche ai due neo ministri del turismo e del Mibac, Daniela Santanchè e Gennaro Sangiuliano. Rilanciando le istanze della categoria Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, sottolinea: «Siamo felici, in particolare, che il turismo sia rimasto un ministero con portafoglio: lo interpretiamo come un segno della considerazione del governo per un dicastero che riteniamo strategico per tutta l’economia italiana.
]]>Messaggio augurale di Federagit, la federazione di guide turistiche ai due neo ministri del turismo e del Mibac, Daniela Santanchè e Gennaro Sangiuliano. Rilanciando le istanze della categoria Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, sottolinea: «Siamo felici, in particolare, che il turismo sia rimasto un ministero con portafoglio: lo interpretiamo come un segno della considerazione del governo per un dicastero che riteniamo strategico per tutta l’economia italiana. Ci dà fiducia, inoltre, che a guidarlo sia la senatrice Daniela Santanchè, che durante la discussione della legge sulla guida turistica si è dimostrata molto attenta alle reali necessità e alle peculiarità della nostra professione».
Per Caramello, infine, «siamo a disposizione per lavorare in sinergia con la neo ministra, fiduciosi di poter arrivare finalmente, e in tempi brevi, ad una legge che rispetti e tuteli la nostra professione e che tenga in considerazione tutte le nostre problematiche – abusivismo, volontariato, free tour, portali turistici – e che le vada finalmente a normare. Una legge che parta dal presupposto che, negli ultimi anni, la nostra professione è cambiata ed ha assunto un ruolo sempre più importante in quello che è il sistema di accoglienza del turista, collaborando sempre di più con i tour operator soprattutto stranieri come “corrispondente” del territorio dove opera».
«L’intervento legislativo – continua Caramello – dovrà anche definire gli ambiti in cui i professionisti del turismo possono operare senza sovrapporsi, in modo da permettere alle regioni di indire corsi ed esami senza ‘illudere o sottintendere’ che al termine si possa andare a operare in qualità di guida turistica. Altresì vanno sanate una volta per tutte le criticità legate alla mancanza di controlli circa la libera circolazione delle “guide” europee ed extraeuropee che operano spesso sul territorio italiano in maniera continuativa e non temporanea ed occasionale, andando a sottrarre lavoro alle guide abilitate in Italia e gettito fiscale allo stato italiano. Sappiamo che Fratelli d’Italia nel suo manifesto elettorale ha inserito tra i punti cardine del turismo anche la nostra professione, e quindi speriamo che questo impegno venga rispettato, tenendo conto che la revisione della nostra professione è stata inserita anche nel Pnrr».
«Auspichiamo altresì che il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, possa mettere un punto alle tante criticità che ogni giorno subiamo dai gestori museali”, continua la presidente di Federagit. “La nostra professione è trasversale tra turismo e cultura e noi dovremmo essere considerati un valore aggiunto e non un “concorrente” come ci considerano i grandi gestori che effettuano visite guidate rivolte ai turisti proponendole come se fossero delle visite didattiche».
]]>Visite guidate ed eventi culturali gratuiti in tutta Italia (e simultaneamente in tutto il mondo), curati da guide turistiche regolarmente abilitate. Così, si celebra la Giornata internazionale della guida turistica, che ufficialmente cade oggi 21 febbraio, ma che quest’anno ha visto eventi organizzati anche il 19, 20 e 21 febbraio, oltre al 5 e 6 marzo (queste ultime due giornate, in particolare, dedicate a visite per il personale sanitario, per ringraziarlo dopo due anni di pandemia).
]]>Visite guidate ed eventi culturali gratuiti in tutta Italia (e simultaneamente in tutto il mondo), curati da guide turistiche regolarmente abilitate. Così, si celebra la Giornata internazionale della guida turistica, che ufficialmente cade oggi 21 febbraio, ma che quest’anno ha visto eventi organizzati anche il 19, 20 e 21 febbraio, oltre al 5 e 6 marzo (queste ultime due giornate, in particolare, dedicate a visite per il personale sanitario, per ringraziarlo dopo due anni di pandemia).
Istituita nel 1990 dalla World Federation Tourist Guide Associations, la giornata è promossa in Italia dalla Associazione Nazionale Guide Turistiche (Angt), e vede tradizionalmente impegnate le sigle di categoria nell’offrire visite guidate gratuite nelle rispettive città. Ma quest’anno l’evento è l’occasione, non soltanto per valorizzarne la professionalità, ma anche per accendere i riflettori su quanto le guide siano state penalizzate dall’emergenza sanitaria e sul fatto che in Italia vivano ormai da anni una situazione di stallo normativo.
Sono due, per il momento, i disegni di legge sulla professione di guida turistica che sono stati depositati in Senato (e che hanno ricevuto alcune critiche dalla conferenza delle regioni): uno presentato dalla Lega (firmato dal senatore Paolo Ripamonti e, tra gli altri, dall’ex ministro Gian Marco Centinaio), e un altro presentato dal senatore Marco Croatti del M5S. Oltre a questi, ci sono altri due ddl depositati alla Camera. Per il momento, però, il tema non sembra essere in cima all’agenda politica.
«Le celebrazioni 2022 della Giornata della guida turistica, dopo quasi due anni in cui non abbiamo potuto organizzare quasi nulla in presenza, portano speranza e voglia di rinascita – dichiara a L’Agenzia di Viaggi Magazine Michela Ceccarini, segreteria nazionale di Angt, e coordinatrice delle iniziative connesse alla Giornata – Sono anche un’occasione per reiterare l’auspicio che si arrivi a una riforma condivisa in tempi brevi, superando questa situazione di stallo che non giova a nessuno: né alle guide turistiche stesse, che non vedono valorizzate le proprie competenze, né agli altri operatori del settore che, non sapendo come evolverà il quadro normativo, non riescono a programmare».
La questione della riforma delle professioni di guida e accompagnatore turistico è abbastanza complessa e nasce dal fatto che alle guide turistiche – come ai balneari e agli ambulanti – è stata applicata fin dal 2013 la Direttiva Europea Servizi (2006/123/Ce, chiamata Bolkestein), che ha sancito che l’abilitazione di guida valida debba essere valida su tutto il territorio nazionale, sulla base del presupposto che quanto fino ad allora previsto dall’ordinamento italiano fosse in contrapposizione con i principi di concorrenza e circolazione dei lavoratori previsti dall’Unione europea.
Con l’entrata in vigore della legge 6 agosto 2013, n. 97 (legge europea 2013), è stato chiuso il contenzioso con l’Europa, stabilendo che le guide turistiche nazionali dovessero garantire la libera prestazione di servizi su tutto il territorio nazionale e, allo stesso modo, grazie al regime di libera prestazione dei servizi in vigore nell’Ue, che l’abilitazione ottenuta dalle guide turistiche straniere nei loro Paesi di provenienza fosse valida anche in Italia.
Questo però, secondo molte associazioni e guide, oltre ad andare a discapito della specificità del patrimonio culturale italiano, e quindi del servizio offerto ai turisti, andrebbe contro la Bolkestein, in quanto un articolo della stessa direttiva stabilisce che uno Stato membro può subordinare l’accesso di un’attività a un regime di autorizzazione se sussiste un “motivo imperativo di interesse generale”, e per “motivi riconosciuti come tali dalla Corte di Giustizia Europea”, e include tra questi la “tutela del patrimonio culturale”. La disciplina della guida turistica, quindi, strettamente legata alla promozione e conservazione del patrimonio nazionale, secondo questo principio, risponderebbe appieno a tali requisiti e non dovrebbe pertanto essere inclusa nella direttiva Bolkenstein.
In un quadro così complesso, quindi, si rende sempre più necessaria una riforma nazionale delle professioni turistiche che chiarisca e disciplini le zone d’ombra e dia una direzione più chiara al settore.
«Noi come associazione auspichiamo che l’iter legislativo porti a una licenza su base regionale – aggiunge Ceccarini – anche in un’ottica di conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale di un territorio, che in un Paese come l’Italia è molto variegato e incredibilmente ricco».
È dello stesso avviso anche Francesca Duimich, Federagit Confesercenti – Guide e Accompagnatori Turistici di Roma e Lazio, che dichiara al nostro giornale: «Le guide turistiche abilitate, che per due anni sono rimaste quasi completamente senza lavoro e, al momento, non vedono ancora segni di ripresa, intendono anche richiamare l’attenzione sul fatto che, dal 2013, la loro professione è nel caos legislativo. È sempre più urgente l’approvazione di una legge nazionale che tuteli la corretta illustrazione del patrimonio culturale e che dia certezza di regole, per coloro che già operano e per coloro che desiderano accedere alla professione».
Duimich concorda anche sulla necessità di una riforma che valorizzi e promuova la conoscenza dei singoli territori: «Noi riteniamo che la professionalità della guida turistica debba essere umanamente conseguibile. Per gli esami futuri, se un candidato deve dimostrare di saper effettuare visite guidate in tutta Italia (sono stati censiti 500mila monumenti), c’è il rischio che l’esame non sia sostenibile, si rende l’accesso alla professione più arduo e viene meno il concetto di guida specializzata, Pensiamo quindi che la specializzazione auspicabile sia quella regionale. Per accompagnare e assistere il gruppo su tutto il territorio nazionale c’è la figura dell’accompagnatore turistico».
Spinge per un’accelerazione del dibattito parlamentare sulla professione di guida anche Simone Fiderigo Franci, presidente Gti – Guide Turistiche Italiane, che afferma: «È indispensabile procedere a stretto giro alla riforma della professione di guida turistica per giungere a una qualificazione univoca nel rispetto delle direttive europee. Il fatto che il ministro Massimo Garavaglia, nella recente audizione parlamentare, abbia posticipato al 31 dicembre 2023 il termine per giungere alla riforma, ci fa pensare che sulla nostra figura ci sia ben poco interesse. Auspichiamo che come dal ministro stesso dichiarato, in risposta alle istanze di alcuni parlamentari, si tenti a giugno una sintesi delle proposte di legge oggi esistenti e ancora ferme in Commissione. La sensazione è che si invochi sempre il turismo senza conoscerne la filiera».
Quanto alla valenza territoriale o nazionale dell’eventuale licenza, però – e a testimonianza della complessità e multisfaccettatura della questione – Gti ha una posizione diversa dalle altre associazioni: «Noi crediamo che la riforma consentirebbe prassi semplificate per l’accesso e l’esercizio di una professione il cui requisito fondamentale è la competenza, non la territorialità intesa come luogo in cui si è sostenuta l’abilitazione. Quindi, patentino nazionale a superamento di quelli territoriali e realizzazione di un elenco nazionale delle guide abilitate, con valore di censimento. Siamo in Europa, di cui siamo cittadini, non si può più ragionare per campanili e feudi. La stessa nostra professione, fatta di aggiornamento continuo, implica l’assenza di confini nella conoscenza».
]]>Si unisce anche Federagit, associazione nazionale di guide e accompagnatori turistici facente parte di Confesercenti, alle associazioni del turismo organizzato che chiedono a gran voce aiuti immediati per far fronte al drammatico calo di lavoro dovuto alle restrizioni legate alla pandemia.
«Guide turistiche e accompagnatori turistici, questi sconosciuti. Le ultime misure restrittive sui viaggi in Italia introdotte dalla nuova ordinanza del ministro Speranza per la sicurezza del Paese sono comprensibili, ma le categorie che compongono la filiera del turismo meritano tutte la stessa attenzione: per questo chiediamo subito indennizzi per le nostre attività economiche coinvolte dai provvedimenti».
]]>Si unisce anche Federagit, associazione nazionale di guide e accompagnatori turistici facente parte di Confesercenti, alle associazioni del turismo organizzato che chiedono a gran voce aiuti immediati per far fronte al drammatico calo di lavoro dovuto alle restrizioni legate alla pandemia.
«Guide turistiche e accompagnatori turistici, questi sconosciuti. Le ultime misure restrittive sui viaggi in Italia introdotte dalla nuova ordinanza del ministro Speranza per la sicurezza del Paese sono comprensibili, ma le categorie che compongono la filiera del turismo meritano tutte la stessa attenzione: per questo chiediamo subito indennizzi per le nostre attività economiche coinvolte dai provvedimenti». Queste le parole di Micol Caramello, Presidente nazionale di Federagit Confesercenti.
Caramello sottolinea poi la mancata attenzione da parte del governo, non soltanto riguardo i ristori per la categoria, ma anche riguardo la legislazione e l’ormai urgente cambio di normativa per regolare la figura della guida turistica.
«La crisi generata dalla pandemia – prosegue la Presidente – dura ormai da quasi due anni, gli operatori attendono ancora il nuovo ristoro, peraltro integrativo rispetto a quello dello scorso anno, mentre ben 4 disegni di legge sulla disciplina della figura della guida turistica giacciono in Parlamento senza alcuna prospettiva a breve termine sulle tempistiche del completamento dell’iter. Non siamo figli di un dio minore, ma un tassello fondamentale dell’accoglienza turistica, soprattutto in questo momento delicato, il trait d’union tra i nostri territori ed il turista in cerca di informazioni e sicurezza, per questo chiediamo al Governo di ascoltare la nostra voce: senza interventi a favore del settore il lavoro di migliaia di professionisti è a rischio».
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Sempre più difficile per guide ed accompagnatori turistici, svolgere il proprio lavoro in maniera serena. E oltre alla difficoltà di una domanda praticamente ferma e richieste di tariffe ribassate, questi lavoratori si trovano ora a dover gestire l’incertezza imposta loro dall’obbligo di certificato vaccinale. O meglio, dalla mancanza di chiarezza sulle regole che lo riguardano. È l’allarme lanciato da Federagit Confesercenti, associazione nazionale delle guide e accompagnatori turistici.
]]>Sempre più difficile per guide ed accompagnatori turistici, svolgere il proprio lavoro in maniera serena. E oltre alla difficoltà di una domanda praticamente ferma e richieste di tariffe ribassate, questi lavoratori si trovano ora a dover gestire l’incertezza imposta loro dall’obbligo di certificato vaccinale. O meglio, dalla mancanza di chiarezza sulle regole che lo riguardano. È l’allarme lanciato da Federagit Confesercenti, associazione nazionale delle guide e accompagnatori turistici.
«Tra tutti gli operatori della cultura – spiega la presidente nazionale di Federagit, Micol Caramello – l’obbligo colpisce solo le guide: a dipendenti e ricercatori degli enti museali, infatti non viene imposto alcun pass».
Ma più che l’obbligo in sé, è la poca chiarezza sui dettagli che preoccupa l’associazione: «A pochi giorni dall’avvio della misura – prosegue Caramello – ancora non è chiaro se le guide e gli accompagnatori turistici che non sono stati ancora vaccinati, per lavorare con lo stesso gruppo per più giorni, debbano ripetere il tampone ogni 48 ore oppure no. Una grave mancanza di chiarezza che rischia di creare seri problemi ad un settore già al limite. Per questo chiediamo al Governo regole certe e definite, insieme ad indennizzi che compensino il crollo di fatturato dovuto alle limitazioni anti-Covid».
]]>Faccia a faccia virtuale tra le guide turistiche, ferite dalla crisi, e il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. A incontrarlo in videoconferenza la presidente di Federagit Confesercenti, Micol Caramello, che ha chiesto una serie di azioni a sostegno della categoria.
Nel dettaglio: sostegno economico costante e concreto fino alla ripresa; ma anche interventi per risolvere la questione del bando Mibact; progetti finanziati per la valorizzazione dei luoghi d’arte e delle destinazioni in Italia ancora non considerate come località turistiche; regolamentazione dell’intermediazione turistica online; lotta all’abusivismo e concorrenza sleale offline e online.
]]>Faccia a faccia virtuale tra le guide turistiche, ferite dalla crisi, e il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. A incontrarlo in videoconferenza la presidente di Federagit Confesercenti, Micol Caramello, che ha chiesto una serie di azioni a sostegno della categoria.
Nel dettaglio: sostegno economico costante e concreto fino alla ripresa; ma anche interventi per risolvere la questione del bando Mibact; progetti finanziati per la valorizzazione dei luoghi d’arte e delle destinazioni in Italia ancora non considerate come località turistiche; regolamentazione dell’intermediazione turistica online; lotta all’abusivismo e concorrenza sleale offline e online.
Inoltre, pur esprimendo apprezzamento per aver previsto nel Pnrr una legge di riordino della professione di guida turistica, l’associazione ha rimarcato al ministro le gravi difficoltà di guide e accompagnatori, fermi da novembre 2019 e che hanno esaurito i risparmi e si sono indebitati per sostenere partita Iva e famiglie.
«Bisogna fare di più. Il protrarsi della crisi che avanza in questa prima metà del 2021 ha reso assolutamente insufficienti i sostegni finora destinati alle guide turistiche, e i colleghi sono sempre più in difficoltà – afferma Caramello – Occorrono aiuti urgenti e, nel contempo, bisogna prevedere progetti specifici che permettano alle guide di poter riprendere a esercitare la propria professione».
La presidente Federagit ricorda anche come «siano necessari anche interventi per ripristinare l’equilibrio concorrenziale del settore. Dal 2013 – fa notare – siamo in attesa di una legge di riordino che, tra le altre cose, vada a sanare le criticità legate alla mancanza di controlli circa la libera circolazione delle guide europee».
«Il ministro – conclude Caramello – ci ha rassicurato sul prosieguo dei sostegni, sull’arrivo di una legge di settore che non ha bisogno di decreti applicativi e sull’impegno dell’esecutivo per velocizzare l’iter del lasciapassare europeo. Garavaglia ha infine confermato l’apertura dell’Hub digitale del turismo anche alle guide e agli accompagnatori turistici».
]]>«Ripristinare il tavolo di confronto con il nuovo ministero del Turismo»: è l’appello lanciato da Micol Caramello, neo presidente di Federagit – la federazione di Confesercenti che rappresenta le guide turistiche – eletta al termine dell’assemblea generale tenutasi in streaming.
«Accogliamo con grande favore il nuovo ministero – ha dichiarato la presidente – e chiediamo subito una legge organica di riordino del settore che disciplini, finalmente, il corretto esercizio delle professioni turistiche in generale e della professione di guida in particolare, ora urgente più che mai con l’incertezza e le difficoltà economiche che, ormai da un anno a causa della pandemia, i professionisti del settore stanno affrontando, insieme alla necessità di sostegni adeguati, anche per tutte le situazioni meritevoli di tutela che sono rimaste fuori, oltre alla programmazione della ripartenza».
]]>«Ripristinare il tavolo di confronto con il nuovo ministero del Turismo»: è l’appello lanciato da Micol Caramello, neo presidente di Federagit – la federazione di Confesercenti che rappresenta le guide turistiche – eletta al termine dell’assemblea generale tenutasi in streaming.
«Accogliamo con grande favore il nuovo ministero – ha dichiarato la presidente – e chiediamo subito una legge organica di riordino del settore che disciplini, finalmente, il corretto esercizio delle professioni turistiche in generale e della professione di guida in particolare, ora urgente più che mai con l’incertezza e le difficoltà economiche che, ormai da un anno a causa della pandemia, i professionisti del settore stanno affrontando, insieme alla necessità di sostegni adeguati, anche per tutte le situazioni meritevoli di tutela che sono rimaste fuori, oltre alla programmazione della ripartenza».
Nel ringraziare poi la presidente uscente Valentina Grandi, la neo presidente di Federagit Confesercenti, già vice presidente della associazione, durante il suo intervento in occasione della apertura dei lavori che hanno portato alla nomina delle nuove cariche dirigenziali della Giunta e Presidenza Nazionale, ha aggiunto: «Serve un segnale forte alla categoria, abbiamo bisogno di certezze e di una normativa chiara che affronti, come chiediamo da tempo, tre punti fondamentali per i professionisti del settore: i titoli, gli ambiti e dove queste professioni turistiche operano senza sovrapporsi. Auspichiamo, inoltre, che lo Stato definisca in modo preciso, in merito alla direttiva Bolkestein in cui erroneamente sono state inserite le guide turistiche, il concetto di lavoro temporaneo ed occasionale: non vogliamo bloccare le guide con titolo straniero ma chiediamo che operino, a tutela del nostro lavoro, in linea con le leggi italiane».
Caramello ha poi ricordato che: «In merito ai fondi del Recovery Fund, il ministro Massimo Garavaglia ci coinvolga attivamente nei progetti di promozione turistica, insieme agli enti pubblici e alle istituzioni, nella piena consapevolezza dell’importante ruolo e funzione che la guida abilitata svolge nella divulgazione delle eccellenze dei nostri territori. Federagit raccoglie con grande responsabilità la sfida del rilancio del comparto seppur in un momento certamente difficile, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per tutelare i professionisti del settore, dalla formazione alla tutela assicurativa».
RINNOVO DEI VERTICI. Oltre alla neo presidente Micol caramello, tre donne emiliano romagnole entrano negli organismi dirigenti dell’associazione guide turistiche Federagit: Maria Chiara Ronchi, ferrarese e Presidente Federagit Emilia-Romagna, è stata riconfermata membro di Giunta Nazionale; mentre Elena Scheda, presidente Federagit Bologna, e Giulia Marinelli, presidente Federagit Parma, entrano per la prima volta a far parte della Presidenza Nazionale.
«Le nostre elezioni e tutto il lavoro che le ha precedute, sono il risultato della volontà diffusa di dare continuità, nei massimi organismi dirigenti nazionali, alle rappresentanze locali, a chi di noi ha maturato esperienza nella professione e nella sua tutela e nel contempo di aprire a nuovi inserimenti giovani e qualificati ,come accade anche per Federagit Emilia Romagna che vede l’ingresso in presidenza nazionale di Elena Scheda e Giulia Marinelli oltre alla mia conferma in giunta e in presidenza. Per quel che concerne i problemi da affrontare – ha affermato Maria Chiara Ronchi – non ci manca certo il lavoro nè la costante preoccupazione di riuscire o meno a rimanere sul mercato e a quali condizioni. Legge Nazionale di inquadramento e disciplina delle professioni turistiche, formazione, aggiornamenti tecnologici, coinvolgimento delle guide turistiche per progetti di promozione e rilancio turistico, ristori e adempimenti fiscali, sono alcuni dei principali temi su cui del resto ci stiamo spendendo da diverso tempo».
Soddisfazione espressa anche da Giulia Marinelli, nuovo membro della presidenza: «Sono contenta della scelta unanime espressa dalle varie delegazioni sul nome di Micol Caramello, e ho in lei piena fiducia perché molto attenta alle necessità e alle emergenze della categoria molto provata da questi mesi di pandemia. Le auguro davvero buon lavoro».
Uguale consenso sulla scelta della neopresidente anche da Elena Scheda, anch’essa nuovo membro della presidenza: “Ringrazio Valentina Grandi per il lavoro svolto durante il suo mandato ma anche per il supporto e l’incoraggiamento che mi ha fornito circa un anno fa quando decisi di candidarmi presidente di Federagit Bologna. Auguro buon lavoro alla neoeletta Micol Caramello che ho avuto modo di conoscere e apprezzare durante alcuni incontri online della Presidenza Nazionale in cui sono stata ufficialmente inserita ieri durante l’assemblea elettiva».
]]>Via libera ai contributi a favore delle guide turistiche e Federagit, tra le principali rappresentanze di categoria, ringrazia il governo Conte e lancia una diretta facebook per fare assistenza sulla compilazione delle domande.
Per l’accessibilità ai ristori, infatti, il Mibact ha comunicato che fino al 3 dicembre alle ore 14.00 sarà possibile accedere alla piattaforma che la direzione generale Turismo del Ministero, con la collaborazione di Invitalia, ha predisposto per l’assegnazione ed erogazione di contributi per il ristoro di guide turistiche e accompagnatori turistici a seguito delle misure di contenimento da Covid-19.
]]>Via libera ai contributi a favore delle guide turistiche e Federagit, tra le principali rappresentanze di categoria, ringrazia il governo Conte e lancia una diretta facebook per fare assistenza sulla compilazione delle domande.
Per l’accessibilità ai ristori, infatti, il Mibact ha comunicato che fino al 3 dicembre alle ore 14.00 sarà possibile accedere alla piattaforma che la direzione generale Turismo del Ministero, con la collaborazione di Invitalia, ha predisposto per l’assegnazione ed erogazione di contributi per il ristoro di guide turistiche e accompagnatori turistici a seguito delle misure di contenimento da Covid-19.
Per l’ammissione al contributo – precisa in una nota il Mibact – non dipenderà l’ordine di presentazione delle istanze. Non si tratta di un click day. La concessione dei fondi è prevista per tutti coloro che sono in possesso dei requisiti di accesso specificati all’articolo 3 del bando.
Per tutte le informazioni è possibile consultare la pagina delle Faq o contattare il call center al numero 848.886.886 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 dal 28 ottobre al 31 dicembre 2020 oppure scrivere una mail all’indirizzo [email protected].
A seguito del provvedimento Valentina Grandi, presidente di Federagit ha commentato: «Apprezziamo lo stanziamento di 40 milioni di euro a favore del nostro settore e auspichiamo un veloce accredito del contributo a fondo perduto: siamo indebitati per aver dovuto sostenere, senza reddito, le nostre famiglie e i costi connessi alla tenuta di una partita Iva».
Grandi, inoltre annuncia che l’associazione «farà una diretta Facebook, sulla pagina ufficiale, per spiegare ed agevolare la compilazione della domanda. In concreto molti di noi hanno ricevuto ad oggi solo 1.200 euro a fronte di oneri previdenziali per circa 4.000 euro dovuti allo Stato e mai sospesi! Abbiamo chiesto al governo di aumentare di ulteriori 60 milioni la quota del Fondo Emergenza assegnata alle guide turistiche e agli accompagnatori e, soprattutto, ribadiamo che, in vista del Recovery Plan, si attivi affinché il Mibact finanzi progetti di visite guidate gratuite accessibili a tutti, per valorizzare i nostri luoghi d’arte e accrescere la conoscenza del nostro impareggiabile patrimonio artistico e del suo valore anche a livello sociale ed educativo».
]]>Ora, prosegue la nota di Federagit, si deve intervenire anche sulle leggi nazionali, e “sul pasticcio che ha stritolato la categoria finita erroneamente nel calderone della Bolkestein. Con l’applicazione di tale direttiva Europea (che sta provocando danni seri all’occupazione di varie categorie), nel 2013 le abilitazioni di guida, che erano valide su un territorio limitato, sono state dichiarate valide su tutto il territorio nazionale, senza verifica delle competenze, annullando la qualificazione professionale delle guide turistiche”.
Da sempre Federagit sostiene che per il grandissimo numero di beni culturali presenti in Italia, “non è umanamente possibile saper effettuare visite guidate in tutta Italia. Il diritto europeo non imponeva al governo italiano di approvare tale annullamento delle competenze. Da cinque anni la categoria si trova nel caos legislativo che permette alle guide europee (vere o presunte) di illustrare tutta l’Italia, senza alcun accertamento di competenze, a detrimento della corretta illustrazione del patrimonio e dell’identità culturale italiana, dell’occupazione delle guide turistiche qualificate e dell’erario italiano.
L’emendamento approvato dalla Regione Lazio ripristina la necessità della qualificazione professionale delle guide turistiche. Ci auguriamo che sia da stimolo per arrivare in tempi brevi ad una legge nazionale sulla professione di guida che riconosca la necessità di competenze specifiche, che non possono prescindere dalla conoscenza approfondita del territorio.”
La federazione si dichiara “fiduciosa che l’obiettivo comune delle istituzioni sia quello di dare risposte che forniscano garanzie di professionalità e di sicurezza ai visitatori. Dopo questo atteso provvedimento, confidiamo che, attraverso un percorso partecipato, si giunga in tempi brevi ad una deliberazione che restituisca senso e dignità a tanti anni di studi”.
]]>Per Federagit “l’intesa Stato-Regioni è una forma del tutto inadeguata per regolamentare la professione di guida turistica” perché “una professione deve essere disciplinata da un’apposita legge dello Stato”. La categoria contesta l’estensione a tutte le Regioni del sistema toscano dei corsi di formazione privati abilitanti. Tale sistema prevede corsi ancorati all’esame finale svolto all’interno dell’ente formatore privato. “Dall’approvazione dell’intesa partiranno corsi in tutta Italia e gli esami di abilitazione per guida saranno in mano a enti privati. Federagit – prosegue la nota – chiede esami di abilitazione svolti mediante bando pubblico, fuori dal sistema di enti formatori privati. Inoltre la professione di guida deve essere considerata una professione intellettuale, la sua qualificazione deve essere di alto livello. Riteniamo che il titolo di studio per l’accesso all’esame di guida deve essere almeno una laurea triennale”.
E ancora: “No ai corsi obbligatori effettuati da enti privati. Per i candidati di madrelingua non italiana deve essere richiesta un’ottima conoscenza dell’ italiano. Sì all’urgente definizione della guida specializzata e dei siti di particolare interesse storico, artistico e archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione (in applicazione della legge 97/ 2013, articolo 3, comma 3). Le guide turistiche ricadono sotto la Direttiva Europea Professioni e non sotto la Bolkestein”.
Come è stato garantito ad ambulanti e balneari, Federagit chiede “almeno un rinvio dell’applicazione della Bolkestein“.
Per Valentina Grandi, neopresidente di Federagit Confesercenti «l’aggravamento della situazione dopo la pubblicazione della sentenza del Tar del Lazio che annulla i decreti del Mibact e del parere dell’Antitrust, impone questa decisione.
]]>Per Valentina Grandi, neopresidente di Federagit Confesercenti «l’aggravamento della situazione dopo la pubblicazione della sentenza del Tar del Lazio che annulla i decreti del Mibact e del parere dell’Antitrust, impone questa decisione. Dopo tre anni di riunioni con ministero e Regioni si era arrivati a questi decreti che, seppur non perfetti, permettevano alle guide già abilitate in un territorio, di vedere riconosciute le competenze specifiche professionali. E per questo motivo, Federagit Confesercenti si era presentata in opposizione al ricorso e quindi a favore dei dm».
«Ora – conclude Valentina Grandi – con un tale caos normativo è sempre più urgente sapere che cosa vuole fare il ministero, se ricorrere al Consiglio di Stato, se accelerare sulla legge di riordino oppure entrambi».
Da anni Federagit Confesercenti sostiene la specializzazione della professione di guida turistica e della corretta divulgazione del patrimonio culturale italiano, a tutela della categoria e del consumatore, e non mancherà di continuare a rappresentare tali posizioni nelle sedi internazionali, nazionali e locali.
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