FederTerziario Turismo Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/federterziario-turismo/ Network multimediale di informazione turistica Fri, 29 Sep 2023 10:24:58 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 FederTerziario Turismo Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/federterziario-turismo/ 32 32 Over 65, è senior un quinto dei viaggiatori: come conquistarli? https://www.lagenziadiviaggimag.it/over-65-e-senior-un-quinto-dei-viaggiatori-come-conquistarli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=over-65-e-senior-un-quinto-dei-viaggiatori-come-conquistarli https://www.lagenziadiviaggimag.it/over-65-e-senior-un-quinto-dei-viaggiatori-come-conquistarli/#respond Fri, 29 Sep 2023 09:39:43 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=79495 Over 65, è senior un quinto dei viaggiatori: come conquistarli?

Valgono già un quinto dei viaggi in Europa e sono destinati a crescere: sono gli over 65. Secondo l’indagine di Federterziario Turismo, questa fascia di età ha un peso fondamentale per il presente e il futuro del settore. Emerge infatti che, in Italia, nel 2022 abbiano prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni.

Gli over 65 nell’Ue costituiscono circa il 20% della popolazione totale (una percentuale in netta crescita, visto che nel 2001 era il 16%).

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Over 65, è senior un quinto dei viaggiatori: come conquistarli?

Valgono già un quinto dei viaggi in Europa e sono destinati a crescere: sono gli over 65. Secondo l’indagine di Federterziario Turismo, questa fascia di età ha un peso fondamentale per il presente e il futuro del settore. Emerge infatti che, in Italia, nel 2022 abbiano prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni.

Gli over 65 nell’Ue costituiscono circa il 20% della popolazione totale (una percentuale in netta crescita, visto che nel 2001 era il 16%). Nel 2019, ultimo anno pre Covid, circa un quinto del totale dei residenti che ha usufruito di servizi turistici aveva un’età pari o superiore ai 65 anni.

«Dobbiamo essere preparati: i dati della Commissione europea ci dicono che entro il 2030 l’Europa accoglierà 160 milioni di viaggiatori over 65 – spiega Emanuela D’Aversa, vicepresidente di Federterziario Turismo – Sviluppando, inoltre, una destagionalizzazione del fenomeno turistico, considerando che i flussi si concentreranno per quasi la metà in primavera, per un dato pari al 45%, e soltanto per un terzo in estate, poco meno del 20% in autunno e il 7% in inverno. Si tratta di profili di grande rilievo in termini di spesa: il Censis ne determina una ricchezza media di almeno il 13% superiore alla media italiana; inoltre, a fronte di una riduzione della spesa del consumo negli ultimi 25 anni pari al 14%, in questa fascia di età invece lo stesso dato è cresciuto del 23,3%»

D’Aversa aggiunge che, «tramite i rilievi presentati dalla capillare rete di aziende turistiche associate» è emersa «l’importanza di garantire una maggiore flessibilità nelle prenotazioni ma anche un’esigenza di arricchimento culturale da realizzare tramite iniziative dedicate ai tour storici o alla visita dei musei, senza dimenticare gli aspetti legati all’enogastronomia. Pratiche che vanno combinate anche con l’apprendimento di nuove abilità e la possibilità di usufruire di eventi, ad esempio corsi di ballo e di cucina, che consentano di socializzare con persone della stessa età».

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Animatori, contratto rinnovato: intesa Federterziario-Ugl https://www.lagenziadiviaggimag.it/animatori-contratto-rinnovato-intesa-federterziario-ugl/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=animatori-contratto-rinnovato-intesa-federterziario-ugl https://www.lagenziadiviaggimag.it/animatori-contratto-rinnovato-intesa-federterziario-ugl/#respond Mon, 12 Jun 2023 05:00:16 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=76026 Nuovo Contratto collettivo nazionale per oltre 60mila animatori turistici e professionisti del mondo dell’intrattenimento: è stato siglato da Federterziario e Ugl (Unione generale del lavoro), un’iniziativa che interessa quasi 10mila imprese.

Si tratta di una passo significativo per il ritorno alla normalità in settori che stanno ancora risentendo degli effetti della pandemia. Di questo vasto e complesso settore Federterziario ha seguito dinamiche ed esigenze sin dalla firma del primo Ccnl, che risale al 2019.

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Nuovo Contratto collettivo nazionale per oltre 60mila animatori turistici e professionisti del mondo dell’intrattenimento: è stato siglato da Federterziario e Ugl (Unione generale del lavoro), un’iniziativa che interessa quasi 10mila imprese.

Si tratta di una passo significativo per il ritorno alla normalità in settori che stanno ancora risentendo degli effetti della pandemia. Di questo vasto e complesso settore Federterziario ha seguito dinamiche ed esigenze sin dalla firma del primo Ccnl, che risale al 2019.

Con il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro per i dipendenti delle aziende di animazione, spettacolo turistico, contatto, miniclub, babysitting, ludoteche e sport si gettano così le basi per una ripartenza. Presenti per la firma i vertici di Federterziario, tra cui segnaliamo il presidente Nicola Patrizi e il segretario generale Alessandro Franco, il presidente di Federterziario Turismo, Enzo Carella, e il vicesegretario nazionale Ugl Luca Malcotti.

«Con il rinnovo di questo contratto – spiega Alessandro Franco, segretario generale di Federterziario – abbiamo voluto definire uno strumento strutturato in grado di cogliere le tante complessità ed esigenze di un settore che raccoglie figure professionali variegate e migliaia di imprese. Un contratto che, com’è nella tradizione di Federterziario, vuole offrire ai lavoratori e alle aziende delle risposte concrete alle esigenze riscontrate e che promuove percorsi di formazione finalizzati alla crescita professionale».

Il Contratto collettivo nazionale di lavoro disciplina i rapporti di lavoro dipendente delle aziende che, in qualità di soggetti terzi rispetto alle strutture alberghiere, ai villaggi turistici, agli stabilimenti balneari, alle discoteche, ai pub, ai parchi divertimento, acquatici o tematici, o comunque rispetto ad eventi, spettacoli o intrattenimenti in generale, impieghino personale addetto all’intrattenimento di adulti e bambini. Centralità è data alla promozione di iniziative formative e di inserimento e di riqualificazione professionale che individuano il riferimento in FondIitalia (Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua) per l’accesso agevolato alle risorse destinate dal legislatore al finanziamento di programmi per la formazione continua, nonché a sistemi di bilateralità volti a migliorare il clima aziendale e a sostenere i dipendenti, attraverso l’ente bilaterale Ebintur che offre prestazioni mirate ad imprese e lavoratori e il Fondo di integrazione sanitaria che offre copertura delle spese sanitarie dei dipendenti.

Un’azione che giunge in un periodo strategico dell’anno, proprio nell’imminenza del picco della stagione turistica e dopo gli anni delle restrizioni che hanno pesantemente influito sul comparto. «Con il rinnovo del Ccnl per i lavoratori del settore animazione – aggiunge Luca Malcotti, vicesegretario nazionale Ugl – diamo un segnale importante in vista della nuova stagione estiva che si preannuncia molto intensa. Era indispensabile riconoscere i giusti aumenti retributivi attraverso un contratto che è nato per valorizzare le professionalità degli operatori del settore».

Ed Enzo Carella, presidente FederTerziario Turismo, osserva: «Abbiamo fortemente voluto il nuovo Ccnl per armonizzare le rinnovate necessità sviluppo di un settore molto dinamico, fondamentale per l’intera filiera del turismo leisure. I lavoratori e le imprese che operano nell’ambito dell’intrattenimento, dell’animazione e delle professioni assimilate avranno a disposizione strumenti normativi adeguati per valorizzare le competenze maturate e pianificare lo sviluppo delle risorse. Un passo avanti per far emergere dal cono d’ombra migliaia di lavoratori del settore e fornire alle imprese supporti chiari per gestire professionalità sempre più rilevanti per l’intera filiera».

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Il turismo che verrà: summit di esperti a Travel Hashtag https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-turismo-che-verra-summit-di-esperti-a-travel-hashtag/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-turismo-che-verra-summit-di-esperti-a-travel-hashtag https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-turismo-che-verra-summit-di-esperti-a-travel-hashtag/#respond Fri, 24 Mar 2023 08:47:01 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=73013 Il turismo che verrà: summit di esperti a Travel Hashtag

Una visione sul futuro del turismo nel corso di Travel Hashtag, evento appena concluso a Cremona, con focus su alcuni tra i segmenti con maggiori possibilità di sviluppo come il turismo delle piccole città e dei territori, l’enoturismo, il turismo delle radici e quello inclusivo.

Questa decima edizione dell’evento itinerante prende il via all’Auditorium Arvedi, all’interno del Museo del Violino di Cremona, con un’esibizione unica di Lena Yokoyama con uno stradivari appena tolto dalla teca.

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Il turismo che verrà: summit di esperti a Travel Hashtag

Una visione sul futuro del turismo nel corso di Travel Hashtag, evento appena concluso a Cremona, con focus su alcuni tra i segmenti con maggiori possibilità di sviluppo come il turismo delle piccole città e dei territori, l’enoturismo, il turismo delle radici e quello inclusivo.

Questa decima edizione dell’evento itinerante prende il via all’Auditorium Arvedi, all’interno del Museo del Violino di Cremona, con un’esibizione unica di Lena Yokoyama con uno stradivari appena tolto dalla teca. «Una di quelle esperienze culturali che dovrebbero essere al centro di ogni viaggio del futuro», sottolinea Nicola Romanelli, organizzatore della manifestazione.

Tutto è possibile, fa osservare Dora Paradies, esperta di destination marketing, portando l’esempio di Abu Dhabi che in trenta anni che è stata capace di costruire una destinazione turistica dal nulla: «Una nuova chiave di promozione dovrebbe oggi essere trovata  nell’Italia del post pandemia, dobbiamo cogliere questa occasione di rinascita per definire lo sviluppo andando oltre il turismo tradizionale».

Aderisce a questo concetto anche il presidente di Federterziario, Enzo Carella: «Investire nel turismo è indispensabile per uno sviluppo sostenibile dei territori, poiché il turismo è una filiera che costruisce il tessuto connettivo della nostra società, e dà carattere al territorio».

Il turismo culturale è, in questo quadro, decisivo secondo Alessandra Priante, direttore Europa dell’Unwto, che ha il suo punto di forza nell’enogastronomia, driver principale di spinta al viaggio culturale in un territorio: «Cerchiamo di aiutare i Paesi a sviluppare turismo culturale e sostenibile, perché questo è un punto essenziale nell’Agenda 2030 cui noi tutti dobbiamo fare riferimento».

Da parte sua, Roberta Garibaldi, vicepresidente comitato turismo Ocse, conferma la forte spinta del turismo enogastronomico, sottolineando come, tuttavia, sia mutato anche questo, sempre più abbinato a esperienze di degustazione originali, a richieste di informazioni e infrastrutture specifiche, a combinati con altri target: «Gli abbinamenti diventano sempre più importanti; idee come i treni del gusto, o cicloturismo e food, tour nei caseifici sono sempre più apprezzati e vanno valorizzati».

Anche Valentina Quattro, industry relation director Italy and Spain di TheFork, si è soffermata sull’enogastronomia illustrando i trend in atto tra cui spicca la riscoperta delle radici,  e il nuovo sguardo rivolto al ristorante qual luogo non solo del cibo, ma della socializzazione. Anche TheFork constata la necessità della virata verso il sostenibile prediletto 67% degli utenti che usano l’app.

Essenziale, come aveva fatto notare in apertura anche Dora Paradies, l’approccio data driven, che non sempre è fruttuoso se non è univoco. «Tra pochi giorni saremo a Parigi per definire standard comuni, con tutti i Paesi del mondo, per la misurazione dei dati», ricorda Garibaldi. Dove non c’è uniformità non è possibile programmare, e in alcuni casi diventa fondamentale, come nelle certificazioni di sostenibilità, che ormai sono centinaia. «Misurare in modo univoco è necessario per formulare delle analisi predittive – continua la vp Ocse – è un investimento importante che andrà poi messo a disposizione di aziende e istituzioni».

A inquadrare il turismo nelle città d’arte, tema di fondo di molti interventi, è Alessandro Callari, manager Italia, Malta, Israele, di Booking: «Sicuramente c’è stata una ripresa nel 2021, ma concentrata nei mesi estivi; il 2022 invece ha visto una grande crescita, soprattutto nel secondo e terzo trimestre, ma qualcosa è mancato: il volume di prenotazioni dell’ultimo trimestre, un trend dettato dalla molta incertezza, che ha dirottato i turisti verso il 2023, un anno che si sta rivelando promettente». Le città d’arte nei primi mesi dell’anno sono già cresciute più dello scorso anno, ma quelle più piccole hanno delle difficoltà. Callari vede nelle cause di questo trend negativo la mancanza di offerta ricettiva, costruita per l’80% su strutture medio piccole a gestione familiare: «Il digitale rappresenta, in questa situazione frammentaria, una grande opportunità per la visibilità internazionale, perché basandosi su un piccolo potenziale di investimento si arriva competere sul mercato globale».

Un’acuta lettura delle possibilità di sviluppo territoriali viene da Giorgio Palmucci, vice presidente Th Resorts e dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, il quale avvisa che l’Italia sta attirando sempre più l’interesse degli investimenti internazionali: «Secondo una recente ricerca siamo nell’ordine di 10 miliardi di euro pronti a essere investiti nel settore, come vedremo a  maggio, a Ihif di Berlino, nel dettaglio».

«Sono molti gli investitori asiatici, e non solo, che guardano alle città di piccole e medie dimensioni, ormai predilette nel post Covid», afferma Palmucci. «Ci sono catene che stanno aprendo esclusivamente in location minori, ma attenzione: tutti sono attenti alla qualità degli asset, tra cui la capacità di contenere consumi: la sostenibilità, è ormai veramente decisiva». Secondo Palmucci, abbiamo di fronte  un periodo di sviluppo della ricettività alberghiera ed extralberghiera che potrebbero convivere in modo integrato, facendo attenzione a non snaturare la vita quotidiana nei centri storici, perché nella nostra offerta è fondamentale anche l’italian way of life.

Davide Scarantino, presidente di Italianway, aderisce al concetto di integrazione tra extralberghiero e alberghiero, ma osserva: «Per costruire un albergo ci vogliono anni, mentre in Italia abbiamo 6 milioni di case non utilizzate e moltissime altre sottoutilizzate, un settore che vale diversi miliardi di euro e ha un indotto della stessa portata, con enormi possibilità di sviluppo, perché attualmente abbiamo property manager per 200.000 abitazioni nel Paese». Il maggiore spazio di crescita, secondo Scarantino, è da ricercarsi nella narrazione del prodotto, quindi la comunicazione, e nella gestione professionale. Di fatto, il revenue management è indispensabile anche nell’extralberghiero: «E questo è il nostro compito: diffondere professionalità e conoscenze».

Sulle potenzialità dei piccoli borghi interviene anche Leonardo Cesarini, direttore commerciale di Trenord, il quale legge le ferrovie quale fulcro del territorio. In Europa immagina un futuro con una decina di hub internazionali e un grande sviluppo dell’Alta Velocità, coadiuvata da un sistema ferroviario regionale integrato con le destinazioni. In questo ambito, le gite in treno possono essere una grande opportunità. «Abbiamo in portfolio di destinazioni tra neve, parchi divertimenti e laghi con accordi di comarketing territoriali in pieno sviluppo – afferma Cesarini – Nel 2021 abbiamo venduto 5.600.000 biglietti, lo scorso anno siamo arrivati a 8.800.000 e siamo in crescita del 38% nel 2023. I biglietti integrati con esperienze sono molto apprezzati e nel 2023 sono in crescita del 80%». I tre cluster principali sono neve (comprensivo di skypass e transfer in pista), laghi (con battelli ) e parchi divertimento. Sicuramente un progetto imitabile in altre regioni.

Infine, le opportunità del turismo delle radici vengono rievocate da Antonio Nicoletti, direttore dell’Apt Basilicata, regione che lo scorso anno a novembre ha lanciato la prima edizione della borsa Roots: «Non abbiamo fatto altro che riconoscere un segmento che già esisteva, e dare dignità a questi turisti». La Basilicata è una delle regioni che maggiormente ha sofferto per l’emigrazione e oggi si vuole favorire l’accoglienza per questa nicchia di viaggiatori per cui la Regione svolge un’attività costante, non solo durante la borsa. Sicuramente sono centrali per questi turisti dei personaggi iconici, come Francis Ford Coppola che ha realizzato un relais 5 stelle a Bernalda, in provincia di Matera, trasformandola in una destinazione per artisti di Hollywood. «Chi è partito non è mai andato via davvero – conclude Nicoletti – Rimane un legame intangibile, ma importante con il territorio, un turismo per il quale è anche gratificante adoperarsi».

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Pricing, la grande sfida. E il turismo resta in bilico https://www.lagenziadiviaggimag.it/pricing-la-grande-sfida-e-il-turismo-resta-in-bilico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=pricing-la-grande-sfida-e-il-turismo-resta-in-bilico https://www.lagenziadiviaggimag.it/pricing-la-grande-sfida-e-il-turismo-resta-in-bilico/#respond Wed, 12 Oct 2022 05:00:12 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=67539 Si scrive “pricing”, ma si legge “scommessa”: perché il prezzo, ormai, è diventata in assoluto la componente più volatile di un pacchetto turistico. L’adeguamento tariffario, oggi, non è più legato soltanto agli standard qualitativi dei servizi offerti (trasporto, strutture ricettive e servizi complementari), ma è fortemente condizionato dai rincari astronomici dei costi energetici, dalla galoppante inflazione (8-9%) e dalle bizzarrie del trasporto aereo.

La forchetta degli aumenti nell’hôtellerie, al momento, è stimata tra il +15 e il +25%, mentre quella dei biglietti aerei arriva al +110% per taluni voli in Europa e al +70% per il long haul, come denuncia il Codacons.

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Si scrive “pricing”, ma si legge “scommessa”: perché il prezzo, ormai, è diventata in assoluto la componente più volatile di un pacchetto turistico. L’adeguamento tariffario, oggi, non è più legato soltanto agli standard qualitativi dei servizi offerti (trasporto, strutture ricettive e servizi complementari), ma è fortemente condizionato dai rincari astronomici dei costi energetici, dalla galoppante inflazione (8-9%) e dalle bizzarrie del trasporto aereo.

La forchetta degli aumenti nell’hôtellerie, al momento, è stimata tra il +15 e il +25%, mentre quella dei biglietti aerei arriva al +110% per taluni voli in Europa e al +70% per il long haul, come denuncia il Codacons. Di conseguenza, la determinazione del prezzo di vendita dei pacchetti, per i tour operator, è diventata una lotteria.

Con un autunno/inverno caratterizzato da incognite e variabili, c’è poi l’effettiva capacità di spesa di quei target – i senior, ad esempio – che un tempo erano il riferimento dei t.o.

E allora, che approccio avere al pricing? Enzo Carella, oggi presidente di Federterziario, ma con anni di esperienza sul campo e grande attenzione alle dinamiche del mercato, osserva: «A ben vedere, il rimbalzo della domanda è stato generale, con una particolare attenzione per i prodotti high value e per i prodotti vocati ai nuovi capisaldi della sostenibilità, del green e dello slow. Tutte soluzioni ad alto valore aggiunto che necessitano di investimenti, personale specializzato e servizi di qualità. Le imprese più accorte sono alle prese con un resizing dell’offerta e con una revisione organizzativa, entrambe necessarie ad affrontare una congiuntura ormai strutturale. È evidente che, in questo quadro, non si può procedere a un mero ribaltamento dei maggiori costi sul consumatore. Occorre costruire prodotti e servizi sostenibili per le imprese e in grado di essere attrattivi per i consumatori, uscendo da una visione quantitativa dell’offerta».

Scegliere o confezionare «prodotti scadenti pur di rispettare i target price – prosegue l’esperto – restituisce prodotti inadeguati per il mercato. In breve: non basta più confezionare prodotti per generare volumi; meglio qualificare l’offerta e generare valore aggiunto per le imprese e i professionisti collegati».

I modelli di pacchetti con “prezzo finito” aggiunge, «sono frutto di un’operazione coraggiosa che implica un elevato fattore di rischio. Possono portare fiducia nel mercato e un vantaggio all’operatore in termini commerciali. Ma diventa essenziale non gonfiare eccessivamente i markup per “coprire” il rischio. I consumatori, ormai, sono in grado di valutare i prodotti e il loro valore reale. Se spari alto senza un adeguato modello di servizi, non vieni neanche preso in considerazione».

Gli adeguamenti sul pricing, osserva ancora Carella, «investono anche ambiti cruciali per la sua costruzione come il trasporto aereo dove i costi di gestione delle compagnie sono alle stelle. Di conseguenza, le tariffe applicate superano abbondantemente i livelli pre pandemia. Quello aereo sarà l’ambito che rischia di più in termini di avanzamento dei prezzi».
«Il nostro – conclude – è un comparto che programma con mesi di anticipo la propria offerta e siamo abituati a essere flessibili, ma gli esercizi a cui siamo sottoposti in questi ultimi anni necessitano di un sostegno reale e di una solida politica industriale a cui fare riferimento. “Ognuno per sé e Dio per tutti” non può durare in eterno».

E mentre le Ota glissano sulle strategie di pricing per il prossimo inverno, a conferma di una diffusa incertezza, sul fronte dei consumatori le associazioni di riferimento stanno già lanciando fragorosi allarmi per l’ondata di rincari.

«Bisogna distinguere tra i contratti già sottoscritti e quelli ancora da sottoscrivere – spiega l’avvocato Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia – Per i primi, gli aumenti potranno avvenire solo se previsti nel contratto e soltanto per le specifiche e limitate ipotesi contemplate dal Codice del Turismo. In ogni caso, mai nei 20 giorni precedenti la partenza. Per quelli ancora da sottoscrivere, visto che l’aumento è possibile solo se previsto dal contratto, bisogna leggere bene le clausole. Potrebbero infatti contenere delle previsioni di maggior sfavore che autorizzerebbero aumenti ingiustificati. Si tratterebbe di “clausole nulle” in base al Codice del Consumo, se non hanno i requisiti di trasparenza e completa informazione, ma è consigliabile prestare la massima attenzione».

Gli operatori, conclude, «possono poi applicare gli aumenti ma devono fornire la giustificazione e le modalità di calcolo, e la relativa comunicazione deve contenere le modifiche proposte e la loro incidenza sul prezzo del pacchetto. Va da sé che, se gli aumenti superano l’8% del prezzo complessivo, il cliente finale può recedere dal contratto senza alcuna penalità».

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Federterziario: «Turismo in una crisi strutturale senza precedenti» https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-turismo-in-una-crisi-strutturale-senza-precedenti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=federterziario-turismo-in-una-crisi-strutturale-senza-precedenti https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-turismo-in-una-crisi-strutturale-senza-precedenti/#respond Mon, 12 Sep 2022 13:32:15 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=66592 Federterziario: «Turismo in una crisi strutturale senza precedenti»

Primo bilancio della stagione turistica 2022 da Federterziario Turismo, che nel contempo lancia anche un allarme per sollecitare interventi tempestivi a sostegno del comparto.

Secondo i dati di Federterziario Turismo, l’inflazione morde imprese e lavoratori a un tasso reale ben superiore al 9%. Le materie prime del comparto agricolo hanno registrato impennate superiori al +45%, i costi energetici si sono quasi decuplicati e il costo del lavoro è diventato insostenibile.

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Federterziario: «Turismo in una crisi strutturale senza precedenti»

Primo bilancio della stagione turistica 2022 da Federterziario Turismo, che nel contempo lancia anche un allarme per sollecitare interventi tempestivi a sostegno del comparto.

Secondo i dati di Federterziario Turismo, l’inflazione morde imprese e lavoratori a un tasso reale ben superiore al 9%. Le materie prime del comparto agricolo hanno registrato impennate superiori al +45%, i costi energetici si sono quasi decuplicati e il costo del lavoro è diventato insostenibile.

«Il turismo nazionale e internazionale – afferma Enzo Carella, presidente di Federterziario Turismo – continua a mostrare segni di una ripresa costante dall’impatto della pandemia, nonostante le crescenti sfide economiche e geopolitiche che rischiano di far precipitare la filiera del turismo già in una crisi strutturale senza precedenti».

Da un lato il turismo nazionale ha visto un forte rimbalzo negli ultimi quattro mesi del 2022, segnando risultati in linea o superiori al pari periodo del 2019, con la spesa dei turisti provenienti da Francia, Germania, Italia e Stati Uniti ormai compresa tra il 70% e l’85% dei livelli pre-pandemia. «Dall’altro – continua Carella – costi energetici fuori controllo, costi delle materie prime alle stelle e situazione politica in stallo rischiano di aggravare irrimediabilmente la salute di imprese che avevano appena assaporato una ventata di ripresa. In questo contesto, complice l’imminente tornata elettorale del 25 settembre, molti imprenditori hanno deciso di sospendere la propria attività o di chiudere anticipatamente la stagione estiva per limitare i costi, con un grave danno per imprese, territori e lavoratori».

In arrivo, dunque, un autunno-inverno ricco di incognite: «alcuni temi sono diventati improrogabili – dichiara Carella – se non affrontati immediatamente, rischiano di provocare uno smottamento insostenibile per la filiera turistica e per l’intera economia italiana che ha beneficiato di un bonus di entusiasmo estivo. L’industria turistica italiana deve poter esprimere la propria forza nei 12 mesi dell’anno e in tutti i territori. In un panorama complicato come quello che si intravede, stridono gli annunci trionfalistici che parlano di stagione record. Siamo tutti felici per gli ottimi segnali riscontrati in estate, siamo altrettanto preoccupati per le nubi all’orizzonte e per i conti economici delle imprese. Ora l’agenda politica non dimentichi che abbiamo bisogno di un ministero del Turismo forte».

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Federterziario, Carella: «Accesso al credito vitale per le Pmi» https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-carella-accesso-al-credito-vitale-per-le-pmi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=federterziario-carella-accesso-al-credito-vitale-per-le-pmi https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-carella-accesso-al-credito-vitale-per-le-pmi/#respond Fri, 08 Apr 2022 05:00:02 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=62007 Federterziario, Carella: «Accesso al credito vitale per le Pmi»

Ripartire nel turismo organizzato, oggi, ha una priorità assoluta, che non significa rimodulare l’offerta, né tornare a intercettare la clientela. Bensì avere liquidità sufficiente per restare sul mercato.

E per farlo Enzo Carella, presidente di Federterziario Turismo (associazione datoriale di categoria facente parte della federazione nazionale che rappresenta oltre 90mila piccole e medie imprese), intervenuto al Btm-Puglia a Taranto, dopo aver evidenziato la necessità di una qualificazione delle risorse e contratti perfomanti, ha posto sopra ogni altra necessità l’accesso al credito.

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Federterziario, Carella: «Accesso al credito vitale per le Pmi»

Ripartire nel turismo organizzato, oggi, ha una priorità assoluta, che non significa rimodulare l’offerta, né tornare a intercettare la clientela. Bensì avere liquidità sufficiente per restare sul mercato.

E per farlo Enzo Carella, presidente di Federterziario Turismo (associazione datoriale di categoria facente parte della federazione nazionale che rappresenta oltre 90mila piccole e medie imprese), intervenuto al Btm-Puglia a Taranto, dopo aver evidenziato la necessità di una qualificazione delle risorse e contratti perfomanti, ha posto sopra ogni altra necessità l’accesso al credito.

«Micro imprese, piccole imprese e grandi professionalità fanno fatica ad accedere al credito, a strumenti finanziari efficaci di sviluppo – ha detto – Oggi più di ieri queste realtà della filiera hanno bisogno di un supporto efficace e concreto da parte delle istituzioni riguardo ai rapporti con gli istituti bancari che stanno andando a stringere i cordoni nei confronti proprio delle imprese turistiche; il nuovo Lol, regolamento interno di applicazione e erogazione del credito, prevede che ci sarà un ulteriore restringimento in tal senso e questo vuol dire per le nostre imprese avere un’altra pistola alla tempia».

Carella ha concluso: «E allora diventa sterile da parte degli stessi referenti istituzionali rivolgersi alle imprese del settore chiedendo loro di investire in formazione o nella digitalizzazione, se poi non ci sono i soldi neppure per pagare i propri dipendenti. È bene chiedere con forza di sedersi a un tavolo con istituzioni e referenti bancari per studiare nuovi modelli di sostegno alle Pmi turistiche».

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FederTerziario annuncia il rinnovo del Ccnl Turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-annuncia-il-rinnovo-del-ccnl-turismo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=federterziario-annuncia-il-rinnovo-del-ccnl-turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/federterziario-annuncia-il-rinnovo-del-ccnl-turismo/#respond Thu, 24 Mar 2022 06:00:29 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=61480 FederTerziario annuncia il rinnovo del Ccnl Turismo

Siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del settore turismo. Lo scorso 16 marzo FederTerziario, FederTerziario Turismo e Ugl, con l’assistenza tecnica di Ancl hanno raggiunto l’intesa su un contratto che accoglie le esigenze del momento segnalate da sindacati e associazioni: flessibilità, bilateralità, innovazione e formazione. 

L’obiettivo del nuovo accordo è infatti quello di incentivare la qualificazione professionale e allo stesso tempo migliorare la qualità dei servizi, per una maggiore competitività delle imprese e delle persone. 

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FederTerziario annuncia il rinnovo del Ccnl Turismo

Siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del settore turismo. Lo scorso 16 marzo FederTerziario, FederTerziario Turismo e Ugl, con l’assistenza tecnica di Ancl hanno raggiunto l’intesa su un contratto che accoglie le esigenze del momento segnalate da sindacati e associazioni: flessibilità, bilateralità, innovazione e formazione. 

L’obiettivo del nuovo accordo è infatti quello di incentivare la qualificazione professionale e allo stesso tempo migliorare la qualità dei servizi, per una maggiore competitività delle imprese e delle persone. 

«Il nuovo Ccnl accorda per la prima volta le necessità di flessibilità organizzativa delle imprese con il diritto alla fruizione del tempo libero e alla valorizzazione professionale dei lavoratori – ha detto Enzo Carella, presidente di FederTerziario Turismo – In tal senso si muovono due importanti novità come la possibilità di frazionare la fruizione dei periodi di ferie e l’avanzamento al 6° livello di minimo retributivo per le risorse aziendali. Il contratto mette a disposizione una serie di servizi di welfare bilaterale che, oltre a fornire strumenti di crescita per imprese e lavoratori, possono favorire la creazione di un clima aziendale sereno e produttivo».  

Nello specifico, il contratto si muove lungo direttive fondamentali per rafforzare le prospettive di medio periodo delle imprese grazie a strumenti quali: apprendistato in cicli stagionali, ampliamento del concetto di stagionalità, lavoro intermittente, flessibilità dell’orario di lavoro, banca ore.

Sono poi previste nuove ipotesi di assunzione di lavoratori a termine di durata superiore a 12 mesi per giovani di età inferiore a 29 anni soggetti di età superiore ai 45 anni, cassintegrati, percettori del reddito di cittadinanza, disoccupati o inoccupati da almeno 8 mesi e donne residenti in luoghi con una bassa occupazione femminile. 

È cambiato il concetto di stagionalità, sganciato dalla necessaria chiusura annuale, ed è stata introdotta la previsione del “part time ciclico” che consentirà alle imprese di gestire e qualificare al meglio le proprie risorse. 

Le tabelle salariali prevedendo un incremento contributivo medio del 5% per tutti i livelli salariali e una retribuzione di primo ingresso per favorire quei lavoratori non specializzati o senza alcuna esperienza professionale. 

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Enzo Carella è il presidente di FederTerziario Turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/enzo-carella-e-il-presidente-di-federterziario-turismo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=enzo-carella-e-il-presidente-di-federterziario-turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/enzo-carella-e-il-presidente-di-federterziario-turismo/#respond Wed, 16 Feb 2022 10:45:45 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=60146 Enzo Carella è il presidente di FederTerziario Turismo

Tempo di nomine anche per FederTerziario Turismo, la federazione  di categoria di FederTerziario che comprende imprese del turismo e pubblici esercizi, con la nuova presidenza assegnata a Enzo Carella. Imprenditore e manager con una pluriennale esperienza maturata in ambito turistico, Carella ha espresso la sua soddisfazione: «Accolgo questo incarico – ha spiegato – con la consapevolezza della responsabilità sociale e del lavoro necessari a sostenere il rilancio un settore duramente colpito dalla crisi sanitaria».

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Enzo Carella è il presidente di FederTerziario Turismo

Tempo di nomine anche per FederTerziario Turismo, la federazione  di categoria di FederTerziario che comprende imprese del turismo e pubblici esercizi, con la nuova presidenza assegnata a Enzo Carella. Imprenditore e manager con una pluriennale esperienza maturata in ambito turistico, Carella ha espresso la sua soddisfazione: «Accolgo questo incarico – ha spiegato – con la consapevolezza della responsabilità sociale e del lavoro necessari a sostenere il rilancio un settore duramente colpito dalla crisi sanitaria».

54 anni, pugliese, da oltre 30 anni Carella si occupa professionalmente di turismo, in ambito imprenditoriale, accademico ed istituzionale. Ha ricoperto primari ruoli manageriali e di consulenza al fianco di gruppi turistici internazionali, seguendo progetti per lo sviluppo delle destinazioni e delle reti di turismo. Co-fondatore e portavoce della “Filiera Integrata del Turismo”,  think tank nato con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle imprese e dei professionisti del comparto, Carella ha poi aggiunto: «Porto in FederTerziario l’esperienza maturata in questi anni di emergenza, durante i quali, abbiamo rappresentato in maniera propositiva le istanze di imprese e professionisti, rimasti nel cono d’ombra delle nomenclature burocratiche».

I vertici di FederTerziario Turismo evidenziano che attualmente sono oltre 400 mila lavoratori e migliaia di imprese, pari al 12% di tutto il settore rimasti a lungo “invisibili” a livello Istituzionale e la missione della federazione è di riportare  il Turismo al centro della dialettica Politica e Sociale, sostenere lo sviluppo delle differenti anime della Filiera.

I primi passi della presidenza Carella si muoveranno quindi con l’obiettivo di favorire il dialogo tra istituzioni ed il tessuto produttivo del turismo. «Il comparto turistico nella sua interezza, sia esso incoming o outgoing – ha infatti spiegato Carella – rappresenta il tessuto connettivo della nostra economia, con un impatto sul Pil e sull’occupazione ben più ampio del 13% usualmente indicato. La filiera del Turismo conta su professionalità di eccellenza, coinvolge migliaia di imprese e milioni di lavoratori che erogano servizi strettamente correlati tra loro e che restituiscono l’immagine globale del nostro Paese».

Il nuovo Presidente succede a Giuseppe Mallardo, cui vanno i ringraziamenti di tutta la Federazione per l’ottimo lavoro sin qui svolto, e sarà affiancato da un consiglio direttivo composto da 11 membri. vice presidente: Emanuela D’Aversa. consiglieri: Giuseppe Mallardo, Luigi Serrao, Giuseppe Solfa, Alberto Ponte, Massimiliano Liuzzi, Antonino Reina, Laura Ingrosso, Nevio D’Arpa, Nicola Romanelli.

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