Fondazione Italia Cina Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/fondazione-italia-cina/ Network multimediale di informazione turistica Mon, 22 Mar 2021 22:03:54 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Fondazione Italia Cina Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/fondazione-italia-cina/ 32 32 L’Italia va a riprendersi i turisti cinesi tra roadshow, lusso e digital appeal https://www.lagenziadiviaggimag.it/litalia-va-a-riprendersi-i-turisti-cinesi-tra-roadshow-lusso-e-digital-appeal/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=litalia-va-a-riprendersi-i-turisti-cinesi-tra-roadshow-lusso-e-digital-appeal https://www.lagenziadiviaggimag.it/litalia-va-a-riprendersi-i-turisti-cinesi-tra-roadshow-lusso-e-digital-appeal/#respond Mon, 22 Mar 2021 10:29:12 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=49301 Servizi sempre più smart e tecnologicamente avanzati assieme a una richiesta crescente di personalizzazione e sostenibilità. Sono cambiate molto, durante la pandemia, le priorità e le modalità di fruizione dei prodotti turistici da parte della popolazione cinese.

E considerato che la Cina sarà, come confermano anche i dati della China Tourism Academy, tra i primi mercati a ripartire dopo la pandemia, il comparto turistico italiano dovrà essere in grado di «riformulare le strategie di destination marketing destinate alla Cina, analizzando i cambiamenti intervenuti dopo la pandemia nei comportamenti dei consumatori cinesi, e nelle loro modalità d’acquisto di prodotti turistici».

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Servizi sempre più smart e tecnologicamente avanzati assieme a una richiesta crescente di personalizzazione e sostenibilità. Sono cambiate molto, durante la pandemia, le priorità e le modalità di fruizione dei prodotti turistici da parte della popolazione cinese.

E considerato che la Cina sarà, come confermano anche i dati della China Tourism Academy, tra i primi mercati a ripartire dopo la pandemia, il comparto turistico italiano dovrà essere in grado di «riformulare le strategie di destination marketing destinate alla Cina, analizzando i cambiamenti intervenuti dopo la pandemia nei comportamenti dei consumatori cinesi, e nelle loro modalità d’acquisto di prodotti turistici». Queste, le parole di Gianpaolo Bruno, direttore dell’ufficio Ice di Pechino, che ha moderato un incontro online dedicato proprio alle potenzialità di incremento del turismo italiano, in relazione al mercato cinese.

L’evento, organizzato dall’Agenzia Ice, in collaborazione con Federturismo, Confindustria e Enit, ha visto interventi di alti rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale, e di realtà associative, come la Fondazione Italia Cina. A testimonianza della necessità di un approccio sistemico alla promozione del prodotto Italia, specialmente in un mercato complesso come la Cina.

E proprio sul concetto di sistema, ha insistito Carlo Ferro, presidente dell’Agenzia Ice, sottolineando l’importanza, per i diversi attori del sistema export italiano, di agire in sinergia, ripetendo ove possibile lo schema di esperienze efficaci come quella del roadshow del turismo termale in Cina realizzato a inizio 2020, o l’edizione del Vinitaly che ha visto anche la partecipazione di buyers del settore turistico, grazie al coordinamento tra Ice, Enit ed Ambasciata.

LA STRATEGIA ENIT. «La recente apertura di un ufficio Enit a Shanghai – spiega Giorgio Palmucci, presidente dell’ente – va proprio in questa direzione, e conferma quanto previsto dal piano triennale di sviluppo stilato nel 2019, che vede la Cina come uno dei mercati chiave per lo sviluppo del turismo italiano».

Ma non è l’unica iniziativa in tal senso: Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione Enit, ha parlato infatti di una serie di attività che vanno dalla formazione per gli operatori (previste due giornate di formazione già ad aprile, ndr), agli incontri B2B come i recenti meeting e workshop online con buyer cinesi. Si sta ultimando inoltre, l’apertura di un flagship store sulla principale Ota del Paese asiatico, Ctrip, per il quale verranno coinvolti anche gli uffici di promozione del territorio e le Regioni.

Il tutto, con l’obiettivo di adeguare l’offerta alle nuove caratteristiche della domanda del mercato cinese, sempre più orientato al digital (come dimostra l’enorme successo di fenomeni come il live streaming) ed alla personalizzazione del viaggio, che avviene in gruppi sempre più piccoli, e in modalità sempre più indipendente. Nuove opportunità anche per segmenti come l’outdoor, gli sport invernali – anche grazie alle olimpiadi di Pechino del 2022 – e il lusso, specie da parte dei Millennial, vero driver della ripresa di consumi in Cina.

IL RUOLO DELLE OTA. In un contesto così dinamico e in costante cambiamento, è fondamentale rivolgersi a player cinesi che guidino istituzioni e aziende italiane nell’articolato panorama turistico locale. Il gruppo Trip(.com), ad esempio – che comprende, oltre a Ctrip, anche Skyscanner, la Ota Qunar, e Tripadvisor Cina, e che detiene il 60% del mercato turistico online cinese – è molto attiva in questo ambito, e supporta enti di promozione nelle operazioni di promozione e marketing in Cina.

Sofia Canali, business development manager del Gruppo, ha illustrato i vari strumenti disposizione, che comprendono anche advertising, digital marketing, e analisi dei Big Data basati sugli oltre 400 milioni di utenti del gruppo. Oltre allo store di Enit, il team di Trip(.com), ha recentemente realizzato anche la landing page su Ctrip della Regione Toscana, collegata a banner pubblicitari a tema campagna, con il payoff “Rinascimento senza fine”.

Certamente, sebbene una ripresa dei flussi turistici dalla Cina potrebbe avvenire già per la seconda metà del 2021, questo sarà un anno di transizione, che vedrà inizialmente la ripresa di viaggi di lavoro e visite ad amici e parenti, e solo in un secondo momento la ripresa del leisure.

Il 2022, però, sottolinea l’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Luca Ferrari, offre all’Italia una grande opportunità, che è quella delle celebrazioni per l’Anno della Cultura e del Turismo Italia- Cina, precedentemente previsto per il 2020 ma rimandato a causa della pandemia, e grazie al quale l’Italia può riproporsi sotto una nuova luce ai turisti cinesi e «usare il proprio soft power culturale come rete per attrarli verso un turismo di ritorno in Italia».

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Costa battezza Venezia e scommette sulla Cina https://www.lagenziadiviaggimag.it/costa-battezza-venezia-e-scommette-sulla-cina/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=costa-battezza-venezia-e-scommette-sulla-cina https://www.lagenziadiviaggimag.it/costa-battezza-venezia-e-scommette-sulla-cina/#respond Thu, 28 Feb 2019 10:18:38 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=25795 Costa battezza Venezia e scommette sulla Cina

Ori, specchi, gondole e maschere del magico Carnevale ricreano l’atmosfera della Serenissima a bordo di Costa Venezia, consegnata in queste ore da Fincantieri a Costa Crociere negli stabilimenti di Monfalcone.
135.500 tonnellate lorde, una lunghezza di 323 metri e una capacità di oltre 5.200 ospiti, Costa Venezia è la prima nave progettata da Costa appositamente per il mercato cinese e fa parte di un piano di espansione che prevede 7 nuove navi in arrivo per il gruppo entro il 2023, con un investimento di oltre 6 miliardi di euro.

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Costa battezza Venezia e scommette sulla Cina

Ori, specchi, gondole e maschere del magico Carnevale ricreano l’atmosfera della Serenissima a bordo di Costa Venezia, consegnata in queste ore da Fincantieri a Costa Crociere negli stabilimenti di Monfalcone.
135.500 tonnellate lorde, una lunghezza di 323 metri e una capacità di oltre 5.200 ospiti, Costa Venezia è la prima nave progettata da Costa appositamente per il mercato cinese e fa parte di un piano di espansione che prevede 7 nuove navi in arrivo per il gruppo entro il 2023, con un investimento di oltre 6 miliardi di euro.

«Costa Venezia ci aiuterà a sviluppare ulteriormente la nostra leadership in Cina – ha dichiarato Michael Thamm, amministratore delegato del gruppo Costa e Carnival Asia – un mercato dal grandissimo potenziale, destinato a diventare il primo al mondo: i cinesi in crociera sono attualmente 2,5 milioni, cioè meno del 2% dei cinesi che viaggiano all’estero».

«Costa Venezia propone una serie di innovazioni mai viste prima – ha aggiunto Mario Zanetti, direttore generale di Costa Group Asia – Sono pensate in maniera specifica per la clientela cinese, che porteranno gli ospiti alla scoperta della cultura, dello stile di vita e delle eccellenze italiane, per offrire un’esperienza italiana che va al di là del tempo e dello spazio».

La prima crociera di Costa Venezia partirà da Trieste il 3 marzo 2019, diretta in Grecia e Croazia. L’8 marzo la nave sarà nuovamente a Trieste per la partenza della crociera inaugurale: un viaggio eccezionale, lungo ben 53 giorni, sulle orme di Marco Polo, che attraverserà il Mediterraneo, il Medio Oriente, il sud-est asiatico e l’Asia orientale, prima di arrivare a Tokyo. Dal 18 maggio 2019 Costa Venezia sarà dedicata esclusivamente agli ospiti cinesi, offrendo crociere in Asia con partenza da Shanghai.

IL BUSINESS DEL GIGANTE ASIATICO. Di Cina e crociere si è parlato molto durante il forum “The China-Italy business relationship – partnerships building the future”, promosso a Roma dalla Fondazione Italia Cina e dal Gruppo Costa Crociere, in collaborazione con PwC Italia. Le previsioni indicano che il prossimo decennio sarà il periodo del definitivo decollo del turismo in/out per la Cina e tra i segmenti destinati a un boom senza precedenti figura quello crocieristico.

Se negli ultimi 15 anni l’Italia ha rappresentato la terza nazione europea (dopo Uk e Germania), dove la Cina ha investito maggiormente con 13,7 miliardi di euro, il periodo 2020-2030 vedrà il consolidamento dell’interscambio commerciale tra i due Paesi, che già si assesta su un volume d’affari di 48 miliardi di euro. Il dato più vistoso riguarda proprio il turismo, identificato come il comparto che registrerà un autentico boom e in particolare il settore crocieristico che ha già vissuto in un arco di tempo ravvicinato (soli 5 anni) una crescita ingente e velocissima.

Gli analisti ritengono, inoltre, che la Cina diventerà il polo più importante al mondo, con 20 milioni di passeggeri nel 2030, pari a 10 volte o quasi quelli attuali. E in tale scenario Costa Crociere sembra essere in pole position. Sbarcata per prima nei porti cinesi, la compagnia crocieristica gialloblu intende presidiare al meglio questo immenso bacino di clienti: «Il mercato delle crociere in Cina ha iniziato a svilupparsi dal 2006, proprio grazie all’arrivo di Costa – ha dichiarato Thamm – e lo scorso anno si sono registrati oltre 2,5 milioni di cinesi in crociera. Ma il potenziale di sviluppo futuro è ancora enorme: basti pensare che a oggi i crocieristi in Cina rappresentano meno del 2% dei cinesi che fanno vacanze all’estero».

Oltre a navi su misura per il mercato cinese, come Costa Venezia, nel piano di espansione della compagnia figura anche la recente partnership siglata tra Carnival e China State Shipbuilding Corporation, una delle più grandi aziende cinesi di costruzioni navali, finalizzata alla creazione di un vero e proprio brand di crociere per la Cina.

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Lusso e turismo cinese, i trend di Montenapoleone District https://www.lagenziadiviaggimag.it/lusso-e-turismo-cinese-i-trend-di-montenapoleone-district/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lusso-e-turismo-cinese-i-trend-di-montenapoleone-district https://www.lagenziadiviaggimag.it/lusso-e-turismo-cinese-i-trend-di-montenapoleone-district/#respond Thu, 07 Feb 2019 05:44:58 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=25146 Tra pochi anni, con 250 milioni di cittadini benestanti, la Cina diventerà il primo mercato mondiale per i beni di consumo e, tra 15 anni, i cinesi appartenenti a una fascia di reddito alta o medio alta passeranno dal 10 al 35%, con una classe medio alta che andrà a triplicare (dal 7 al 20%) e una fascia di reddito alta che andrà a quintuplicarsi (dal 3 al 15%). Con l’elevarsi della classe media e delle esigenze delle famiglie cinesi, la qualità è sempre più richiesta e questo apre scenari allettanti per l’Italia, Paese capofila a livello mondiale, e per le sue eccellenze, in primis moda, accessori e beni ad alto valore aggiunto.

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Tra pochi anni, con 250 milioni di cittadini benestanti, la Cina diventerà il primo mercato mondiale per i beni di consumo e, tra 15 anni, i cinesi appartenenti a una fascia di reddito alta o medio alta passeranno dal 10 al 35%, con una classe medio alta che andrà a triplicare (dal 7 al 20%) e una fascia di reddito alta che andrà a quintuplicarsi (dal 3 al 15%). Con l’elevarsi della classe media e delle esigenze delle famiglie cinesi, la qualità è sempre più richiesta e questo apre scenari allettanti per l’Italia, Paese capofila a livello mondiale, e per le sue eccellenze, in primis moda, accessori e beni ad alto valore aggiunto.

È per questo che MonteNapoleone District – che rappresenta prestigiosi global luxury brand presenti nelle vie Montenapoleone, Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, Gesù, Borgospesso e Bagutta di Milano – ha ideato la tavola rotonda dal titolo: “Consumi, turismo, lusso: i driver dell’economia cinese all’epoca di Xi Jinping”.

Organizzata in occasione del primo “Montenapoleone Chinese New Year”, evento voluto dal distretto per celebrare il Capodanno cinese, con la collaborazione della Fondazione Italia Cina e con la partecipazione di Global Blue, Tencent Ibg/Digital Retex e Class Editori, si è svolta in ConfCommercio Milano.

Focus è il mercato cinese nel settore retail, data la forte spinta ai consumi che arriva anche dall’incremento dei viaggi all’estero da parte del popolo cinese, che negli ultimi anni ha avuto un forte impatto in termini di vendite al di fuori della Cina. I turisti cinesi sono sempre più facoltosi, acculturati e tecnologici, oltre che sono sempre più donne e giovani. I Millennial – i nati negli anni Novanta e Duemila che rappresentano circa il 30% del totale – e la “she economy” sono ormai parte importante nell’evoluzione dei trend dei consumi. Ma a loro si aggiungono ormai anche le nuove generazioni.

Secondo i dati Global Blue, i turisti cinesi nel 2018 si sono confermati la prima nazionalità per acquisti tax free anche in Italia. Con un peso del 30% del totale del mercato hanno fatto registrare anche uno degli scontrini medi più alti a livello nazionale: 1.070 euro. Milano è stata la loro principale destinazione per lo shopping nel nostro Paese: nel 2018, infatti, il 42% degli acquisti dei viaggiatori provenienti dalla Cina sono stati effettuati proprio nel capoluogo lombardo.

Nel calendario di eventi che fanno da cornice alla celebrazione del capodanno cinese, fino al 10 febbraio lungo via Montenapoleone è allestita la mostra fotografica organizzata con il Patrocinio dell’Ambasciata Cinese e del Comune di Milano “Liu Bolin. Hiding in the fashion districts” dell’artista cinese di fama internazionale conosciuto anche come The Invisible Man.

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Design, lusso e sport invernali: i trend del gigante asiatico https://www.lagenziadiviaggimag.it/design-lusso-e-sport-invernali-i-trend-del-gigante-asiatico/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=design-lusso-e-sport-invernali-i-trend-del-gigante-asiatico https://www.lagenziadiviaggimag.it/design-lusso-e-sport-invernali-i-trend-del-gigante-asiatico/#respond Wed, 06 Feb 2019 06:00:27 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=25068 Design, lusso e sport invernali: i trend del gigante asiatico

Design, sport invernali e lusso: saranno questi i nuovi asset del turismo cinese che spingeranno il Paese verso il primo gradino del podio delle destinaizoni mondiali. Tre grandi settori che beneficieranno anche della spinta della nuova classe media d’Asia e dell’allentarsi delle restrizioni sui visti, oltre ai piani di sviluppo messi in campo dal governo di Pechino. Secondo uno studio della società di consulenza McKinsey & Company, infatti, la Cina quest’anno supererà gli Stati Uniti nel mercato del lusso, ma un ruolo nella crescita dei flussi potrebbero giocarlo anche gli investimenti sulle attrazioni legate al design.

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Design, lusso e sport invernali: i trend del gigante asiatico

Design, sport invernali e lusso: saranno questi i nuovi asset del turismo cinese che spingeranno il Paese verso il primo gradino del podio delle destinaizoni mondiali. Tre grandi settori che beneficieranno anche della spinta della nuova classe media d’Asia e dell’allentarsi delle restrizioni sui visti, oltre ai piani di sviluppo messi in campo dal governo di Pechino. Secondo uno studio della società di consulenza McKinsey & Company, infatti, la Cina quest’anno supererà gli Stati Uniti nel mercato del lusso, ma un ruolo nella crescita dei flussi potrebbero giocarlo anche gli investimenti sulle attrazioni legate al design.

È stato infatti inaugurato a novembre dell’anno scorso il nuovo iADC, International Art Design Center di Shenzhen, un centro espositivo di oltre 1,5 milioni di metri quadrati che punta a diventare il riferimento di tutta la Cina meridionale offrendo esposizioni, mostre e locali tematici, dall’arredamento al lifestyle all’interior design. Il centro offre anche un accesso al mercato e una vetrina per le aziende italiane. Grazie all’accordo con Federlegno, infatti, il complesso dà ospitalità a decine di showroom dei più noti brand del made in Italy. All’interno di iADC è presente anche un Art Town – un distretto commerciale con boutique, laboratori artigiani, gallerie di belle arti e ristoranti – con l’obiettivo di attrarre giovani artisti e designer. Non manca, naturalmente, il quartiere residenziale, ed è in cantiere anche la costruzione di alcuni boutique hotel e un museo a tema.

Il China Design Museum di Hangzhou, invece, è un imponente complesso di marmo e arenaria rossa  aperto recentemente nel campus della Chinese Academy of Art ed è firmato dagli architetti portoghesi Álvaro Siza e Carlos Costanheira. Con 16mila metri quadri di superficie totale, punta a essere una destinazione multi-funzione, con sale espositive (compresa una collezione del Bauhaus), spazi per laboratori, design store, caffè e roof garden. Ma i riflettori del Paese del Dragone sono già puntati anche su altri settori.

Nel febbraio del 2022, infatti, Pechino ospiterà i Giochi Olimpici invernali insieme alle aree di Yanqing e a Chongli. I cantieri sono aperti? Sì, ma non in maniera grandiosa. Perché l’obiettivo è quello di spendere praticamente un decimo rispetto alle Olimpiadi estive del 2008. Lo ricorda anche Focus Cina, il progetto di Fondazione Italia Cina e Ispi, rivolto alle imprese che intendono investire nella Repubblica Popolare.

E Pechino lavorerà per riutilizzare le strutture già esistenti, come il Nido d’uccello, lo stadio Olimpico che ospiterà le cerimonie di apertura e chiusura, mentre le gare indoor saranno in strutture riadattate, come le vecchie aree industriali per il freestyle, o la piscina olimpica che potrebbe essere riconvertita per il curling. Gli yuan risparmiati, probabilmente, verranno investiti in uno degli obiettivi legati ai Giochi: promuovere il turismo sportivo invernale.

Il piano nazionale punta a coinvolgere fino a 300 milioni di persone entro l’anno delle Olimpiadi: si concentra la spinta su sci, hockey su ghiaccio e pattinaggio, con la creazione di centinaia di piste e resort. La Fondazione Italia Cina riporta i dati di China Tourism Academy secondo cui, mentre a fine 2017 erano 26 le località cinesi sedi di sport invernali con 170 milioni di utenti, entro l’anno prossimo dovrebbero salire a una quarantina con un raddoppio degli interessati.

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Capodanno cinese, a Roma e Milano eventi per turisti e operatori https://www.lagenziadiviaggimag.it/capodanno-cinese-a-roma-e-milano-eventi-per-turisti-e-operatori/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=capodanno-cinese-a-roma-e-milano-eventi-per-turisti-e-operatori https://www.lagenziadiviaggimag.it/capodanno-cinese-a-roma-e-milano-eventi-per-turisti-e-operatori/#respond Tue, 05 Feb 2019 11:55:29 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=25029 Capodanno cinese, a Roma e Milano eventi per turisti e operatori

Un omaggio al Capodanno cinese con l’obiettivo di attrarre i turisti asiatici e coinvolgere le aziende: il 5 febbraio si festeggia Chinese New Year; secondo l’oroscopo cinese si fa ingresso nell’Anno del maiale, e Roma e Milano non si lasceranno sfuggire l’occasione con un pacchetto di appuntamenti per turisti e aziende in contemporanea.

APPUNTAMENTI A ROMA. Nella Capitale, dal 2 al 10 febbraio, il centro storico concentrerà una serie di iniziative pensate per creare un connubio tra arte, fashion e lusso: all’interno di alcune boutique del luxury district saranno esposte opere fotografiche di Liu Bolin, l’artista noto per gli autoritratti fotografici caratterizzati dalla fusione del suo corpo con l’area circostante attraverso il body painting.

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Capodanno cinese, a Roma e Milano eventi per turisti e operatori

Un omaggio al Capodanno cinese con l’obiettivo di attrarre i turisti asiatici e coinvolgere le aziende: il 5 febbraio si festeggia Chinese New Year; secondo l’oroscopo cinese si fa ingresso nell’Anno del maiale, e Roma e Milano non si lasceranno sfuggire l’occasione con un pacchetto di appuntamenti per turisti e aziende in contemporanea.

APPUNTAMENTI A ROMA. Nella Capitale, dal 2 al 10 febbraio, il centro storico concentrerà una serie di iniziative pensate per creare un connubio tra arte, fashion e lusso: all’interno di alcune boutique del luxury district saranno esposte opere fotografiche di Liu Bolin, l’artista noto per gli autoritratti fotografici caratterizzati dalla fusione del suo corpo con l’area circostante attraverso il body painting. Una sorta di “mostra diffusa” con circa 30 esemplari selezionati tra gli scatti realizzati a Roma e dedicati alla pop art. E Liu Bolin arriverà a Roma il 7 febbraio per una live performance, con la produzione di uno scatto creato appositamente dall’artista per l’occasione, presso la Galleria Borghese (ore 19).

Alla stampa e agli operatori del mondo della consulenza e dei servizi alla moda e al lusso è stato invece dedicato un appuntamento formativo, lunedì 4 febbraio, dalle 10 alle 13, al Grand Hotel Plaza, in collaborazione con WeChat, Fondazione Italia Cina, Il Sole 24 ore, Digilat Retex e Stamp, nuova realtà del mondo del tax refund. L’obiettivo delle iniziative è fornire ai professionisti e alle aziende strumenti e contenuti tecnici, statistici, comportamentali e funzionali indispensabili per migliorare le performance di vendita e di servizio alla clientela cinese.

Capodanno cinese Capodanno cinese

 

LE INIZIATIVE A MILANO. Non solo Roma: lo stesso format viene adottato in contemporanea anche da Milano, in collaborazione con l’Associazione Montenapoleone. Il meneghino MonteNapoleone District (che rappresenta diversi luxury brand nel quadrilatero della moda milanese e ha anche un account ufficiale WeChat) organizzerà per la prima volta, dal 3 al 10 febbraio, il “MonteNapoleone Chinese New Year”: è in programma anche a Milano la mostra di Liu Bolin “The Invisible Man”, e un forum sull’economia cinese. E Class Editori, Global Blue e Tencent IBG/Digital Retex saranno i partner, mercoledì 6 febbraio (dalle 15 alle 18), del forum “Consumi, turismo, lusso: i driver dell’economia cinese all’epoca di Xi Jinping”, presso la sede delll’Unione Confcommercio, con focus sul retail.

Con il patrocinio dell’Ambasciata cinese e del Comune di Milano sono in calendario anche una serie di eventi: la mostra fotografica di Liu Bolin sarà allestita dal 3 al 10 febbraio lungo via Montenapoleone, mentre le boutique aderenti alla manifestazione allestiranno vetrine a tema e proporranno una serie di servizi dedicati alla clientela cinese.

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China Day, appuntamento a Orvieto il 6 dicembre https://www.lagenziadiviaggimag.it/china-day-appuntamento-orvieto-6-dicembre/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=china-day-appuntamento-orvieto-6-dicembre https://www.lagenziadiviaggimag.it/china-day-appuntamento-orvieto-6-dicembre/#respond Mon, 27 Nov 2017 06:00:53 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=12831 Ancora un passo avanti verso l’Anno del Turismo Europa-Cina 2018. Si terrà a Orvieto, il 6 dicembre, il primo incontro nazionale China Day 2017, organizzato da Mibact, Regione Umbria e Comune di Orvieto in collaborazione con la Fondazione Italia Cina.

I lavori della giornata saranno focalizzati su analisi e prospettive di sviluppo dei flussi turistici dalla Cina verso l’Italia – 3,7 milioni gli arrivi registrati lo scorso anno con un incremento di oltre il 5% – flussi che hanno assunto dimensioni importanti, non solo per l’industria turistica, ma per tutta l’economia del Paese.

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Ancora un passo avanti verso l’Anno del Turismo Europa-Cina 2018. Si terrà a Orvieto, il 6 dicembre, il primo incontro nazionale China Day 2017, organizzato da Mibact, Regione Umbria e Comune di Orvieto in collaborazione con la Fondazione Italia Cina.

I lavori della giornata saranno focalizzati su analisi e prospettive di sviluppo dei flussi turistici dalla Cina verso l’Italia – 3,7 milioni gli arrivi registrati lo scorso anno con un incremento di oltre il 5% – flussi che hanno assunto dimensioni importanti, non solo per l’industria turistica, ma per tutta l’economia del Paese.

Il China Day 2017 si articolerà in due distinti momenti. Nella sessione mattutina, una serie di esperti condivideranno le best practice sull’accoglienza cinese e predisporranno raccomandazioni sul tema del flussi turistici dalla Cina all’Italia sotto tre diversi punti di vista: l’accoglienza di turisti cinesi in Italia; la promozione del turismo italiano in Cina; l’analisi della domanda e dei flussi dal gigante asiatico.

La sessione plenaria, nel pomeriggio, darà invece spazio alla presentazione delle conclusioni dei tavoli tecnici del mattino, seguita da due momenti di dialogo e approfondimento sui temi dell’interscambio Italia-Cina e sull’Anno del Turismo Europa-Cina.
 Quest’ultima sessione, aperta al pubblico, si terrà nella Sala dei 400 del Palazzo del Popolo (Centro Congressi di Piazza del Popolo) e sarà chiusa dall’intervento finale del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

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Incoming, il 50% dei turisti cinesi ha meno di 40 anni https://www.lagenziadiviaggimag.it/incoming-50-dei-turisti-cinesi-meno-40-anni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=incoming-50-dei-turisti-cinesi-meno-40-anni https://www.lagenziadiviaggimag.it/incoming-50-dei-turisti-cinesi-meno-40-anni/#comments Thu, 02 Nov 2017 11:38:50 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=12076 Una classe media destinata a crescere del 35% entro il 2030. Già adesso, con quasi 128 milioni nel 2016, la Cina ha il più alto numero di turisti in giro per il mondo di qualsiasi altro Paese.

In attesa del 2018, Anno del Turismo tra Cina e Unione europea  – che sarà aperto ufficialmente il prossimo 19 gennaio a Venezia, snodo fondamentale della nuova Via della Seta e città particolarmente amata dai viaggiatori cinesi – l’Italia si porta avanti e con la Fondazione Italia Cina dedica l’ultimo numero di Mondo Cinese, la rivista scientifica di studi sulla Cina contemporanea dell’associazione, alle «Vacanze italiane», ovvero alla voglia di Belpaese da parte dei giovani dell’Impero di Mezzo.

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Una classe media destinata a crescere del 35% entro il 2030. Già adesso, con quasi 128 milioni nel 2016, la Cina ha il più alto numero di turisti in giro per il mondo di qualsiasi altro Paese.

In attesa del 2018, Anno del Turismo tra Cina e Unione europea  – che sarà aperto ufficialmente il prossimo 19 gennaio a Venezia, snodo fondamentale della nuova Via della Seta e città particolarmente amata dai viaggiatori cinesi – l’Italia si porta avanti e con la Fondazione Italia Cina dedica l’ultimo numero di Mondo Cinese, la rivista scientifica di studi sulla Cina contemporanea dell’associazione, alle «Vacanze italiane», ovvero alla voglia di Belpaese da parte dei giovani dell’Impero di Mezzo.

«È un bacino che cresce a ritmo vertiginoso», ha detto Roberto Perocchio, consigliere di presidenza Federturismo Confindustria, durante la presentazione del volume avvenuta al Politecnico di Milano. E i numeri sono lì a dimostrarlo, visto che sono 3,79 milioni i visitatori arrivati in Italia da Oriente l’anno scorso (+12%) secondo i dati Confturismo-Istat, e i prossimi anni si annunciano ancora più positivi, grazie alle prospettive di crescita della middle class con gli occhi a mandorla.

E non è tutto, perché l’Italia è il primo Paese fra le destinazioni europee quando si parla di shopping (+12% nel primo trimestre 2017), con Milano ideale porta d’accesso all’intero stivale grazie alla sua proposta turistica di servizi integrati. Per conquistare il mercato cinese, serve però almeno la conoscenza della lingua inglese, oltre che una politica delle infrastrutture (in particolare aeroportuali), essere presenti su canali come We Chat, proporre piattaforme digitali più ricche per quanto riguarda musei e borghi e incentivare la rete di collegamenti anche verso le località minori.

«Dobbiamo riuscire a valorizzare l’interesse che il nostro Paese esercita su quel bacino – ha affermato Giuliano Noci, protettore del polo territoriale cinese – anche se in questo non siamo favoriti dalla frammentazione della nostra offerta». Attualmente, Il 50% dei turisti cinesi ha meno di 40 anni e sempre di più si muove dalle città minori per venire in Italia. Solo il 4% della popolazione possiede un passaporto, ma Goldman Sachs stima che entro il 2025 saranno tra i 55 e i 125 milioni i cinesi ad averne uno.

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