Fto Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/fto/ Network multimediale di informazione turistica Fri, 07 Feb 2025 13:12:27 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Fto Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/fto/ 32 32 Caro carburante, a gennaio jet fuel al +7,9% https://www.lagenziadiviaggimag.it/caro-carburante-a-gennaio-jet-fuel-al-79/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=caro-carburante-a-gennaio-jet-fuel-al-79 https://www.lagenziadiviaggimag.it/caro-carburante-a-gennaio-jet-fuel-al-79/#respond Fri, 07 Feb 2025 09:37:29 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=129813 Caro carburante, a gennaio jet fuel al +7,9%

Sono state pubblicata, dal monitor Iata, le quotazioni settimanali del jet fuel del mese di gennaio. Come di consueto i dati sono stati riassunti, per il turismo organizzato italiano, da Fto Confcommercio.

Il primo mese del 2025 si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 759,08 dollari. Rispetto a dicembre 2024 si segnala un incremento di 55,60 dollari, ovvero del +7,90%.

La media mensile di gennaio si posiziona per il quarto mese consecutivo sopra la barriera dei 700 dollari.

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Caro carburante, a gennaio jet fuel al +7,9%

Sono state pubblicata, dal monitor Iata, le quotazioni settimanali del jet fuel del mese di gennaio. Come di consueto i dati sono stati riassunti, per il turismo organizzato italiano, da Fto Confcommercio.

Il primo mese del 2025 si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 759,08 dollari. Rispetto a dicembre 2024 si segnala un incremento di 55,60 dollari, ovvero del +7,90%.

La media mensile di gennaio si posiziona per il quarto mese consecutivo sopra la barriera dei 700 dollari. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente il decremento è stato di 92,50 dollari, pari al -10,86%.

Quanto al cambio medio del dollaro a gennaio viene dichiarato dalla Bce a 1,03537 dollari per un euro, quindi con un deprezzamento dell’euro del -1,19% rispetto a dicembre 2024.

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Voli, fondo di garanzia: agenzie in pressing https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-fondo-di-garanzia-il-turismo-organizzato-fa-pressing/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=voli-fondo-di-garanzia-il-turismo-organizzato-fa-pressing https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-fondo-di-garanzia-il-turismo-organizzato-fa-pressing/#respond Fri, 10 Jan 2025 10:34:37 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=125530 Voli, fondo di garanzia: agenzie in pressing

È pressing stretto delle associazioni di categoria delle agenzie di viaggi sulla politica, per far sì che l’Italia sostenga presso l’Ue l’istanza di un fondo di garanzia obbligatorio per i vettori in caso di insolvenza o fallimenti, per garantire che i rimborsi non ricadano su soggetti intermediari come le agenzie di viaggi.

Ieri alla IX Commissione Trasporti alla Camera si è infatti tenuta un’audizione cruciale sul tema delle proposte del Parlamento e del Consiglio Ue, in materia di Diritti dei Passeggeri Aerei, che ha visto Fiavet, Fto e Maavi ribadire ai parlamentari l’urgenza di provvedimenti a tutela sia dei consumatori che delle agenzie di viaggi, con memorie incisive.

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Voli, fondo di garanzia: agenzie in pressing

È pressing stretto delle associazioni di categoria delle agenzie di viaggi sulla politica, per far sì che l’Italia sostenga presso l’Ue l’istanza di un fondo di garanzia obbligatorio per i vettori in caso di insolvenza o fallimenti, per garantire che i rimborsi non ricadano su soggetti intermediari come le agenzie di viaggi.

Ieri alla IX Commissione Trasporti alla Camera si è infatti tenuta un’audizione cruciale sul tema delle proposte del Parlamento e del Consiglio Ue, in materia di Diritti dei Passeggeri Aerei, che ha visto Fiavet, Fto e Maavi ribadire ai parlamentari l’urgenza di provvedimenti a tutela sia dei consumatori che delle agenzie di viaggi, con memorie incisive.

Circostanziato l’intervento dell’avvocato Federico Lucarelli, consulente legale di Fiavet, che ha evidenziato la necessità di modifiche sul tema dei rimborsi dei vettori ai passeggeri. Posto che è il vettore responsabile del contratto con il passeggero e non l’intermediario, infatti, diventa importante stabilire che il soggetto tenuto al rimborso è il vettore stesso.

Su questa base, secondo Fiavet Confcommercio, va ripensato il rapporto tra compagnie aeree e agenzie di viaggi, che da troppo tempo si fonda su dinamiche contrattuali rigide imposte dai vettori Iata che uniformano standard commerciali con le agenzie di viaggi a livello mondiale, spesso con logiche impositive che generano oneri a carico dell’intermediazione, fissando dei corrispettivi per le commissioni di vendita sempre più basse.

La formulazione della normativa dovrebbe dunque restituire il giusto valore alle agenzie di viaggi, anche rileggendo il rapporto contrattuale tra vettori e intermediari secondo logiche negoziali e meno impositive. Fiavet propone che il termine per effettuare il rimborso da parte dell’intermediario debba decorrere dall’effettivo accredito del rimborso da parte del vettore, per evitare di attendere 7 giorni entro i quali il vettore stesso deve trasmettere l’importo all’intermediario e altri 7 giorni per l’intermediario per riaccreditare l’importo al passeggero.

Nella normativa – ha poi proseguito l’avvocato Lucarelli – non si indica esplicitamente che il rimborso debba essere pecuniario, e quindi si presta a interpretazioni da parte dei vettori che potrebbero rimborsare in voucher o buoni, senza il consenso del beneficiario, sia passeggero, sia agente di viaggio. Fondamentale, dunque, per Fiavet-Confcommercio l’istituzione di un Fondo di Garanzia a favore degli acquirenti dei biglietti (gli agenti di viaggio ne possono acquistare molti, ad esempio per il business travel, o gruppi) nell’ipotesi di default dei vettori.

Fiavet Confcommercio osserva anche che nei regolamenti non è prevista una disposizione di espressa sussidiarietà dell’applicazione della normativa pacchetti. Una modifica impedirebbe il fenomeno secondo cui i passeggeri che acquistano un pacchetto turistico spesso non si rivolgono al fornitore inadempiente, attivando la responsabilità dell’organizzatore di viaggi, che a sua volta dovrà attivare l’azione di regresso nei confronti del fornitore con tempi, costi e maggiore complessità del contenzioso.

Nella normativa si prevede, inoltre, che il vettore possa effettuare il rimborso tramite l’agente di viaggio, ma non è previsto che questa ipotesi sia condizionata ad un preventivo accordo commerciale tra vettore e agente di viaggio.

Dello stesso tenore la memoria depositata da Fto, presente all’audizione con il direttore Gabriele Milani, nella quale si evidenziala l’urgenza di  una revisione congiunta delle normative Ue, che tenga in considerazione la posizione degli organizzatori di pacchetti, sui quali gravano obblighi che non hanno pari in altri settori.

In buona sostanza, Fto non intende togliere tutele ai viaggiatori, ma invitare a spostare il focus anche su tutti quei servizi che non tutelano in alcun modo i viaggiatori e che rappresentano la grande maggioranza dei casi. Milani ha poi evidenziato che i pacchetti turistici sono garantiti da una copertura in caso di insolvenza, mentre non esiste alcuna tutela per i passeggeri aerei, il cui rischio è sensibilmente maggiore, considerando i numerosi default.

“Il rapporto – si legge nella memoria depositata da Fto – non è sempre diretto passeggero-vettore, ma vede spesso la presenza di agenzie di viaggi, cui il passeggero (consumatore o azienda) decide di affidarsi per l’acquisto di biglietti aerei. Inoltre, è fondamentale tenere presente che l’acquisto di biglietti aerei può avvenire nell’ambito della creazione di un pacchetto turistico da parte di un organizzatore e che la creazione di un pacchetto che include un volo è disciplinata dalla Direttiva Pacchetti Turistici in corso di revisione (Ptd), che prevede obblighi molto stringenti a carico dell’organizzatore.

La revisione della Ptd e del regolamento 261 deve necessariamente avvenire in modo coordinato e armonizzato. Va poi ricordato che la revisione della direttiva sui pacchetti (Ptd) si trova attualmente in uno stato di lavori più avanzato, a livello europeo, rispetto ai due regolamenti oggetto dell’audizione. All’interno della Ptd ci sono molte regole che coinvolgono i rapporti tra vettori, viaggiatori e organizzatori di pacchetti.

Si tratta di regole fortemente tutelanti per il viaggiatore che lasciano però dei vuoti normativi molto impattanti per le aziende che non hanno strumenti per ottenere tutele nei confronti dei vettori. Insistiamo con forza sulla creazione di un pari fondo a carico dei vettori, che garantisca i soggetti che acquistano un biglietto aereo. Sarebbe  un passo decisivo e fondamentale per tutelare veramente i passeggeri”.

La memoria di Fto si conclude con un auspicio: “Desideriamo che venga chiarito nei regolamenti oggetto di revisione che il rimborso debba sempre essere fatto nei confronti del soggetto che ha acquistato il biglietto. Se un biglietto è parte di un pacchetto, il rimborso di un volo cancellato non può/deve essere fatto al passeggero, in quanto egli è garantito ai sensi della Ptd e ha diritto ad ottenere il rimborso da parte dell’organizzatore del pacchetto, che quindi deve veder riconosciuto il suo diritto a ottenere il rimborso dal soggetto da cui lo ha acquistato.

L’organizzatore, ai sensi della Ptd, potrebbe inoltre riuscire a garantire al viaggiatore la prosecuzione del suo viaggio con altri mezzi. Pertanto, il cliente di un pacchetto tutto compreso non dovrebbe mai avere diritto al rimborso ai sensi della legislazione sui diritti dei passeggeri, poiché ciò porterebbe a una situazione in cui il viaggiatore può cancellare unilateralmente il contratto di pacchetto.

La normativa sui diritti dei passeggeri dovrebbe stabilire chiaramente che i clienti di pacchetti hanno diritto a tutti i diritti dei passeggeri, a eccezione dei rimborsi. Allo stesso tempo, la normativa sui diritti dei passeggeri dovrebbe indicare chiaramente che ciò non influisce sull’obbligo del vettore di rimborsare l’organizzatore del pacchetto ai sensi della direttiva sui viaggi tutto compreso. In tema di rimborsi, è quindi indispensabile garantire che il rimborso venga effettuato al soggetto corretto, evitando rimborsi illegittimi”.

In linea anche la posizione di Maavi illustrata in audizione dall’avvocato Vincenzo Irritato, che ha sottolineato soprattutto  la carenza di vigilanza e controllo da parte degli organismi preposti in materia di trasporto aereo e diritti dei passeggeri, proponendo misure per migliorare l’efficacia delle tutele e garantire trasparenza e responsabilità operative.

Nella memoria depositata da Maavi si evidenzia anche la rilevante criticità derivante dall’assenza di sanzioni concrete per i vettori in caso di inadempienza e mancanza di assistenza. E si  propone, pertanto, l’introduzione di sanzioni proporzionate e dissuasive, nonché l’obbligo per i vettori di fornire prova rigorosa e documentata dell’esistenza delle circostanze eccezionali invocate, e ancora l’urgenza di chiarire e regolamentare in modo puntuale il ruolo degli intermediari e di garantire l’obbligatorietà della rappresentanza legale nei territori degli Stati membri per i vettori che battono bandiera in territorio terzo. Tali misure risultano imprescindibili per assicurare una tutela realmente uniforme ed efficace, ponendo fine a prassi elusive che compromettono i diritti dei consumatori europei”.

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Direttiva pacchetti, eppur si muove https://www.lagenziadiviaggimag.it/direttiva-pacchetti-eppur-si-muove/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=direttiva-pacchetti-eppur-si-muove https://www.lagenziadiviaggimag.it/direttiva-pacchetti-eppur-si-muove/#respond Fri, 20 Dec 2024 17:58:55 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=124760 Direttiva pacchetti, eppur si muove

Si può fare di più. Sulla revisione della direttiva pacchetti Ue si registrano passi avanti, ma non sono sufficienti a riequilibrare le tutele per le imprese di viaggio rispetto a quelle già ampie per i consumatori-viaggiatori: questa la valutazione espressa da Ectaa, l’European Council of Travel Agent Associations che rappresenta circa 80mila agenzie di viaggi e t.o. in Europa, a poche settimane dall’avvio della discussione all’Europarlamento della nuova proposta dalla Commissione Ue, dopo il vaglio del Coreper, l’organo preparatorio dei lavori del Consiglio.

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Direttiva pacchetti, eppur si muove

Si può fare di più. Sulla revisione della direttiva pacchetti Ue si registrano passi avanti, ma non sono sufficienti a riequilibrare le tutele per le imprese di viaggio rispetto a quelle già ampie per i consumatori-viaggiatori: questa la valutazione espressa da Ectaa, l’European Council of Travel Agent Associations che rappresenta circa 80mila agenzie di viaggi e t.o. in Europa, a poche settimane dall’avvio della discussione all’Europarlamento della nuova proposta dalla Commissione Ue, dopo il vaglio del Coreper, l’organo preparatorio dei lavori del Consiglio.

Nello specifico l’Ectaa plaude all’eliminazione delle disposizioni che limitano i requisiti di pagamento anticipato con il relativo chiarimento delle definizioni di pacchetto turistico e servizi turistici collegati: cambiamenti che rappresentano un passo avanti nella creazione di un contesto normativo equo e prevedibile per il settore dei viaggi. Ma, sebbene l’Ectaa sostenga l’incorporazione delle regole sui voucher, l’organizzazione invita alla cautela poiché questi cambiamenti potrebbero non riuscire a prevenire le significative interruzioni sperimentate durante la pandemia di Covid. A questo proposito, gli agenti di viaggi e i tour operator sollecitano i politici a includere disposizioni mirate per vere e proprie misure di crisi che possano salvaguardare sia i consumatori che le imprese in circostanze straordinarie.

Nel merito, il presidente di Ectaa, Frank Oostdam, osserva: «Accogliamo con favore la decisione del Consiglio di rimuovere le misure che limitano i requisiti di pagamento anticipato, poiché ciò garantisce la flessibilità necessaria alle aziende per gestire le proprie operazioni in modo efficace. Ma sebbene il testo raggiunga un equilibrio in alcuni settori, determinate disposizioni rischiano di imporre oneri aggiuntivi al settore, che è ancora in fase di ripresa. Esortiamo dunque il Parlamento europeo a rivedere attentamente questi aspetti e a lavorare per una direttiva che supporti sia i consumatori che le imprese».

Inoltre, altri rappresentanti della filiera del turismo organizzato hanno aggiunto che sarebbe necessario chiarire l’inclusione di ragioni personali e soggettive nei casi di annullamento del pacchetto, che potrebbero consentire la risoluzione dei contratti senza penalità. Un’altra preoccupazione degli operatori del settore riguarda l’estensione della protezione in caso di insolvenza ai rimborsi che creerebbe notevoli sfide amministrative e finanziarie per tutte le imprese di viaggi.

A integrazione della posizione di Ectaa e del comparto dei viaggi in genere, sulla revisione della direttiva pacchetti la Fto-Confcommercio, che aderisce all’organismo europeo, chiede di concentrarsi su tutto ciò che esula dai pacchetti stessi e che, secondo stime attendibili, equivale a oltre l’80% dei viaggi, rispetto a cui il consumatore non ha alcuna protezione e ovviamente si fa riferimento a tutti quei servizi turistici erogati da altri soggetti, in primis le compagnie aeree. E in particolare l’associazione cita a titolo di esempio la generale assenza di fondi a copertura dell’insolvenza nell’ambito dei vettori aerei.

A tal proposito Franco Gattinoni, presidente di Fto, spiega: «La nostra mission è da sempre tutelare il cliente, ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare il nostro lavoro. Le regole Ue invece ci costringono a oneri economici e burocratici insostenibili, in particolare rispetto all’articolo 12 della direttiva che disciplina il recesso e all’aleatorietà delle circostanze eccezionali e imprevedibili che giustificano il rimborso e aprono spazi a interpretazioni soggettive e possibili contenziosi. Non vorremmo che i nostri associati diventassero il parafulmine che deve farsi carico di tutti i rischi e le incognite, mentre la stragrande parte del mercato dei viaggi non dà alcuna garanzia al turista. Proteggerlo è il nostro mestiere, ma se si tira troppo la corda, non saremo più in grado di farlo con la professionalità e la dedizione che oggi tutti ci riconoscono».

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Giubileo, a che punto siamo? Nodi trasporti e rincari https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-a-che-punto-siamo-incognita-trasporti-e-rincari/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giubileo-a-che-punto-siamo-incognita-trasporti-e-rincari https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-a-che-punto-siamo-incognita-trasporti-e-rincari/#respond Mon, 16 Dec 2024 10:19:14 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=123912 Giubileo, a che punto siamo? Nodi trasporti e rincari

«La pazienza paga». Così parlò Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, a margine di Atreju, la convention di Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi ha ospitato un panel su “Giubileo e Turismo”, con la Capitale ancora affollata di cantieri. «Adesso abbiamo tante inaugurazioni e i cittadini stanno apprezzando le nuove opere. «È il momento di lavorare pancia a terra. Avremo molto da fare con tanti altri interventi per accogliere al meglio i pellegrini», ha detto il primo cittadino senza negare «qualche timore perché siamo partiti con grande ritardo per la crisi di governo e altro.

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Giubileo, a che punto siamo? Nodi trasporti e rincari

«La pazienza paga». Così parlò Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, a margine di Atreju, la convention di Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi ha ospitato un panel su “Giubileo e Turismo”, con la Capitale ancora affollata di cantieri. «Adesso abbiamo tante inaugurazioni e i cittadini stanno apprezzando le nuove opere. «È il momento di lavorare pancia a terra. Avremo molto da fare con tanti altri interventi per accogliere al meglio i pellegrini», ha detto il primo cittadino senza negare «qualche timore perché siamo partiti con grande ritardo per la crisi di governo e altro. Sono soddisfatto – ha concluso – ma i bilanci si fanno alla fine».

Intanto s’intravede – anzi, si vede – l’inizio dell’Anno giubilare che prenderà il via a brevissimo, ovvero il 24 dicembre 2024 con l’apertura della prima Porta Santa, quella di San Pietro, a cui seguiranno le aperture di San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Un anno di eventi (qui il programma mese per mese) che si concluderà il 6 gennaio 2026. Nell’arco di questi mesi la Chiesa cattolica consente ai fedeli di chiedere l’indulgenza plenaria per sé e per i propri defunti. Un’occasione imperdibile di remissione dei peccati, ma anche di turismo, per cui si prevede l’arrivo nel nostro Paese – e in particolare a Roma – di 32 milioni di pellegrini. Un fiume in piena che ha indotto il foreign office Uk a porre il warning sull’Italia e la Francia a dubitare sul senso di un viaggio in Italia nel 2025.

LAVORI IN CORSO

Intanto, fronte cantieri romani, nei giorni scorsi è stata inaugurata la versione parzialmente pedonale di Via Ottaviano e il 20 dicembre toccherà a piazza Risorgimento, anticamera di San Pietro, che pure sarà semi pedonale. Il 23 sarà la volta di piazza Pia, mentre il giorno prima sarà tagliato il nastro all’entourage di piazza della Repubblica. L’inaugurazione di piazza San Giovanni è fissata invece per il 28 dicembre, mentre giorno 30 – giusto in tempo per la fine dell’anno – si alzerà il velo sulla nuova piazza dei Cinquecento, vicino la stazione Termini.

A Roma, ha sottolineato il presidente della Commissione Giubileo, Dario Nanni – è previsto «il rifacimento di circa 800 km di strade e interventi sulla mobilità per circa 1 miliardo di euro che prevedono tra l’altro l’acquisto di nuovi treni per le metropolitane e nuovi bus ecosostenibili. Un lavoro che lascerà in dote alla città tante opere e soprattutto l’idea che la città è in grado di affrontare le grandi sfide e di vincerle».

GRATTACAPO TRASPORTI

Sul tema è intervenuto nel corso di Atreju anche Franco Gattinoni, presidente di Fto, la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio: «Il Giubileo è un’opportunità oggi, ma è soprattutto un volano e una vetrina per il turismo degli anni a seguire. L’importante è che vada tutto bene. Noi italiani siamo capaci di fare le cose bene, magari un po’ in affanno sui tempi, ma poi raggiungiamo gli obiettivi. Bisogna però mantenere un approccio pragmatico e non ideologico», ha detto.

Gattinoni, con la schiettezza che lo contraddistingue, non ha mancato di soffermarsi sui tasti dolenti, come «tutti questi scioperi» di cui «non abbiamo certo bisogno». E poi ha aggiunto: «Abbiamo chiesto al sindaco Gualtieri un intervento sui bus turistici e siamo lieti di qualche passo avanti, tuttavia resta il problema dei mezzi che portano i turisti dall’aeroporto all’hotel e pagano 600 euro di tassa per entrare in centro. Così non va bene, come non va bene l’intervento sugli Ncc e pesano pure i rapporti tra il turismo organizzato e le compagnie aeree low cost. Insomma, sui trasporti ci sono nodi da risolvere».

«Il turista che viene a Roma – ha ricordato – spesso va poi a visitare anche i luoghi fuori dalla città. Noi siamo importanti perché siamo collettore di servizi. Speriamo perciò di essere messi nelle condizioni di erogarli al meglio».

IL PATTO DELLA CARBONARA

Altro tema spinoso è quello dei prezzi fuori controllo. Da più parti si temono rincari insostenibili a Roma e non solo. Da qui la proposta dell’associazione Consumerismo No Profit tradotta in una mozione approvata nei giorni scorsi in Consiglio comunale per fissare un tetto ai listini dei piatti tipici della tradizione culinaria romana. Un provvedimento già soprannominato “patto della carbonara” che ne fisserebbe a 12 euro il prezzo giusto. L’iniziativa ha fatto discutere e non sarà certamente decisiva nel restituire ai visitatori un’esperienza di pellegrinaggio “onesta” nel nostro Paese.

Intanto, sul fronte degli strumenti ufficiali al servizio dei turisti, sul sito del Giubileo si può ottenere la Carta del pellegrino e scaricare l’app Iubilaeum25. Su Italia.it – il portale dell’Enit – è possibile consultare la sezione ad hoc sull’Anno Santo con la rassegna degli itinerari giubilari fuori Roma.

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Storiaccia Ncc: il decreto che spacca la filiera https://www.lagenziadiviaggimag.it/storiaccia-ncc-il-decreto-che-spacca-la-filiera/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=storiaccia-ncc-il-decreto-che-spacca-la-filiera https://www.lagenziadiviaggimag.it/storiaccia-ncc-il-decreto-che-spacca-la-filiera/#respond Thu, 12 Dec 2024 14:43:55 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=123551 Storiaccia Ncc: il decreto che spacca la filiera

Nuovo decreto interministeriale targato Salvini sugli Ncc, che introduce limitazioni che – sottolineano prontamente in una nota congiunta le associazioni del turismo organizzato Aiav, Cna Turismo, Aidit, Assoviaggi, Fto e Maavi – “compromettono gravemente servizi di qualità per le destinazioni turistiche penalizzando l’intera filiera”. Un provvedimento che ha scatenato proteste in tutta Italia.

Lato trade, il decreto preclude ad agenzie di viaggi e tour operator la possibilità di stipulare contratti duraturi con vettori Ncc regolarmente autorizzati, limitando inspiegabilmente l’esercizio del diritto di impresa.

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Storiaccia Ncc: il decreto che spacca la filiera

Nuovo decreto interministeriale targato Salvini sugli Ncc, che introduce limitazioni che – sottolineano prontamente in una nota congiunta le associazioni del turismo organizzato Aiav, Cna Turismo, Aidit, Assoviaggi, Fto e Maavi – “compromettono gravemente servizi di qualità per le destinazioni turistiche penalizzando l’intera filiera”. Un provvedimento che ha scatenato proteste in tutta Italia.

Lato trade, il decreto preclude ad agenzie di viaggi e tour operator la possibilità di stipulare contratti duraturi con vettori Ncc regolarmente autorizzati, limitando inspiegabilmente l’esercizio del diritto di impresa. “I servizi Ncc sono spesso integrati in pacchetti turistici che includono non solo il trasporto, ma anche alloggi, ristoranti, guide turistiche e ingressi a siti culturali, fondamentali per l’intera filiera – sottolineano le associazioni – Il decreto contraddice anche le iniziative promosse dal ministero del Turismo e dagli operatori del settore per incentivare un turismo sostenibile e la valorizzazione di destinazioni meno conosciute, spesso raggiungibili solo tramite mezzi privati. Ma queste restrizioni penalizzano pure il turismo di qualità e i visitatori extra Ue ad alto valore aggiunto, oltre a segmenti strategici come il business travel, il Mice e gli eventi”.

Le associazioni denunciano inoltre l’impatto burocratico del provvedimento: “L’introduzione di un registro elettronico con la registrazione obbligatoria dei dati dell’utenza solleva problematiche di protezione dei dati sensibili e aumenta la complessità gestionale. Inoltre, l’assenza di un modello semplificato per i viaggi organizzati impedisce una gestione adeguata degli imprevisti, frequenti in questo settore. Esprimiamo forte contrarietà a provvedimenti normativi che danneggiano il turismo italiano e ribadiamo la nostra solidarietà alle associazioni di categoria Ncc, impegnate oggi nella manifestazione nazionale indetta nelle principali città italiane”.

Stessa contrarietà espressa da Fiavet, con il presidente Giuseppe Ciminnisi che ha dichiarato: «Una limitazione di questo diritto impedirebbe a tutto il comparto di lavorare adeguatamente. Non vi sarebbe libero esercizio di impresa economica e impatterebbe negativamente sui principi della libera concorrenza e del libero mercato, in quanto l’acquisizione di singole disponibilità dei servizi Ncc certamente avverrebbe con costi maggiori non potendo prenotare in anticipo e in allotment questo servizio, costi che finiranno purtroppo a carico dei consumatori, come su di loro graverà la pausa di 20 minuti, un tempo che implica minori ricavi a parità di ore lavorate, con ricadute sugli importi delle corse che peseranno sul consumatore in termine di disagi e rincari».

In gioco, ha ribadito Ciminnisi, «c’è il ruolo chiave delle agenzie nella prenotazione dei servizi Ncc per pacchetti turistici. Chiediamo quindi  soprattutto chiarezza per distinguere l’intermediazione tradizionale da quella delle piattaforme tecnologiche, una concorrenza corretta tra servizi per il trasporto, perché il consumatore deve essere libero di scegliere e noi di intermediare il servizio che si adatta alle sue esigenze: per il turismo organizzato, una normativa chiara significa continuità e sicurezza per operatori e viaggiatori».

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Consiglio nazionale Fto, focus sul rapporto agenzie-vettori aerei https://www.lagenziadiviaggimag.it/consiglio-nazionale-fto-focus-sul-rapporto-agenzie-vettori-aerei/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=consiglio-nazionale-fto-focus-sul-rapporto-agenzie-vettori-aerei https://www.lagenziadiviaggimag.it/consiglio-nazionale-fto-focus-sul-rapporto-agenzie-vettori-aerei/#respond Wed, 11 Dec 2024 13:34:04 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=123347 Consiglio nazionale Fto, focus sul rapporto agenzie-vettori aerei

Definire le priorità, e gli obiettivi, per il 2025 ormai alle porte. È stato questo il focus del Consiglio nazionale di Fto-Confcommercio riunitosi a Milano: i consiglieri della federazione guidata da Franco Gattinoni hanno affrontato i principali dossier sul tavolo, a partire dal tema dei rapporti con i vettori aerei.

Le aree di lavoro discusse, in stretta e continua sinergia con le istituzioni italiane ed europee, anche grazie alla partecipazione di Fto in Ectaa, hanno riguardato in particolare: i rapporti di filiera per garantire un equo compenso alle agenzie di viaggi, tour operator, dmc e tmc; la comunicazione al cliente finale del valore aggiunto offerto dal turismo organizzato; la digitalizzazione delle imprese; la risoluzione delle criticità che impediscono di produrre e garantire un’offerta turistica sostenibile e di qualità in Italia, quali ad esempio la carenza di guide turistiche, le nuove pesanti restrizioni per gli ncc, l’accesso ai principali siti culturali, le limitazioni ai bus turistici, la burocrazia per i viaggi di istruzione; il contrasto efficace all’abusivismo tramite l’identificazione degli operatori che rispettano tutti i requisiti normativi e una comunicazione trasparente ed efficace al cliente finale promossa e sostenuta dal ministero del Turismo e dalle Regioni; il rapporto costante e costruttivo con le altre associazioni per garantire una maggiore efficacia nel rapporto con le istituzioni.

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Consiglio nazionale Fto, focus sul rapporto agenzie-vettori aerei

Definire le priorità, e gli obiettivi, per il 2025 ormai alle porte. È stato questo il focus del Consiglio nazionale di Fto-Confcommercio riunitosi a Milano: i consiglieri della federazione guidata da Franco Gattinoni hanno affrontato i principali dossier sul tavolo, a partire dal tema dei rapporti con i vettori aerei.

Le aree di lavoro discusse, in stretta e continua sinergia con le istituzioni italiane ed europee, anche grazie alla partecipazione di Fto in Ectaa, hanno riguardato in particolare: i rapporti di filiera per garantire un equo compenso alle agenzie di viaggi, tour operator, dmc e tmc; la comunicazione al cliente finale del valore aggiunto offerto dal turismo organizzato; la digitalizzazione delle imprese; la risoluzione delle criticità che impediscono di produrre e garantire un’offerta turistica sostenibile e di qualità in Italia, quali ad esempio la carenza di guide turistiche, le nuove pesanti restrizioni per gli ncc, l’accesso ai principali siti culturali, le limitazioni ai bus turistici, la burocrazia per i viaggi di istruzione; il contrasto efficace all’abusivismo tramite l’identificazione degli operatori che rispettano tutti i requisiti normativi e una comunicazione trasparente ed efficace al cliente finale promossa e sostenuta dal ministero del Turismo e dalle Regioni; il rapporto costante e costruttivo con le altre associazioni per garantire una maggiore efficacia nel rapporto con le istituzioni.

«È molto impegnativo lavorare su progetti che possono fare la differenza per il nostro settore e risolvere contemporaneamente i mille problemi che le nostre imprese si ritrovano ad affrontare quotidianamente – ha dichiarato Franco Gattinoni – Le attività che stiamo seguendo sono davvero tante, troppe. L’unica soluzione che abbiamo è rimboccarci le maniche e organizzarci per gestirle contemporaneamente. La motivazione ce la dà l’amore per il nostro lavoro. La capacità di riuscirci è legata alla grande partecipazione attiva dei nostri soci e alle competenze e professionalità presenti in Fto. Siamo diventati in poco tempo una grande squadra realmente rappresentativa del turismo organizzato. Tutte le tipologie di attività ne fanno parte: leisure, business travel, eventi, viaggi istruzione, incoming e outgoing, ditte individuali e grandi aziende. Nonostante una crescita rapida e straordinaria del numero dei soci, rimane però fondamentale continuare a mantenere l’attenzione al singolo imprenditore, con servizi adatti alle specificità del suo business e risposte veloci e qualificate alle richieste di ciascuno. Anche il peso istituzionale di Fto è cresciuto significativamente ma c’è sicuramente ancora tanto da fare. Le sfide che ci aspettano sono molto impegnative ma tutti insieme ce la faremo».

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Jet fuel, a ottobre le quotazioni salgono al +11,52% https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-a-ottobre-le-quotazioni-salgono-al-1152/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-a-ottobre-le-quotazioni-salgono-al-1152 https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-a-ottobre-le-quotazioni-salgono-al-1152/#respond Mon, 11 Nov 2024 07:59:08 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=118534 Jet fuel, a ottobre le quotazioni salgono al +11,52%

Iata ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel di ottobre, che si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 709,79 dollari.

Rispetto a settembre – spiega Fto che mensilmente riassume i dati Iata per le agenzie di viaggi e i tour operator – si segnala un incremento di 73,32 dollari, ovvero il +11,52%. Quanto alla media mensile di ottobre, questa si posiziona nuovamente sopra la barriera dei 700 dollari.

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Jet fuel, a ottobre le quotazioni salgono al +11,52%

Iata ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel di ottobre, che si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 709,79 dollari.

Rispetto a settembre – spiega Fto che mensilmente riassume i dati Iata per le agenzie di viaggi e i tour operator – si segnala un incremento di 73,32 dollari, ovvero il +11,52%. Quanto alla media mensile di ottobre, questa si posiziona nuovamente sopra la barriera dei 700 dollari.

Rispetto a ottobre dell’anno precedente il decremento è stato di 247,81 dollari, pari al -25,88%, mentre a livello progressivo annuo la media dei valori è più bassa di quella del 2023 del 10,6%.

Il cambio medio del dollaro viene dichiarato dalla Bce pari a 1,09043 dollari per un euro, quindi con un deprezzamento dell’euro del -1,82% rispetto al mese precedente.

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Disagi aerei, AirHelp: “Bene la sentenza del Tar Piemonte” https://www.lagenziadiviaggimag.it/disagi-aerei-airhelp-bene-la-sentenza-del-tar-piemonte/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=disagi-aerei-airhelp-bene-la-sentenza-del-tar-piemonte https://www.lagenziadiviaggimag.it/disagi-aerei-airhelp-bene-la-sentenza-del-tar-piemonte/#respond Thu, 07 Nov 2024 10:43:42 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=118125 Disagi aerei, AirHelp: “Bene la sentenza del Tar Piemonte”

Il Tar del Piemonte elimina gli ostacoli burocratici e semplifica il processo per ottenere la compensazione per i passeggeri aerei. AirHelp, società che si occupa dell’assistenza ai viaggiatori, ha accolto con favore la recente sentenza – che elimina il passaggio obbligatorio della conciliazione per le controversie inerenti la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento Europeo 261/04 – rendendo automatici gli indennizzi.

Grazie a questa decisione, sottolinea AirHelp, diventa più facile e veloce per i passeggeri far valere i propri diritti.

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Disagi aerei, AirHelp: “Bene la sentenza del Tar Piemonte”

Il Tar del Piemonte elimina gli ostacoli burocratici e semplifica il processo per ottenere la compensazione per i passeggeri aerei. AirHelp, società che si occupa dell’assistenza ai viaggiatori, ha accolto con favore la recente sentenza – che elimina il passaggio obbligatorio della conciliazione per le controversie inerenti la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento Europeo 261/04 – rendendo automatici gli indennizzi.

Grazie a questa decisione, sottolinea AirHelp, diventa più facile e veloce per i passeggeri far valere i propri diritti. «Il verdetto del Tar conferma il diritto dei passeggeri a ottenere una compensazione tempestiva e senza ritardi inutili dovuti a duplicazioni di richieste di indennizzo alla compagnia – commenta l’Avvocato Mariana Giuliano, rappresentante legale di AirHelp – Eliminare questo passaggio obbligatorio ci consente di supportare meglio i passeggeri nell’ottenere il risarcimento attraverso un processo più snello e accessibile, aiutandoli a ricevere ciò a cui hanno diritto senza ostacoli».

La sentenza, rimuovendo l’obbligo del tentativo di conciliazione che costringeva i passeggeri a intraprendere un ulteriore passaggio prima di ricorrere alla via giudiziale, permette ai consumatori un accesso immediato alla giustizia per richiedere l’indennizzo per ritardi, cancellazioni o negato imbarco. Di conseguenza, i viaggiatori potranno beneficiare di un processo meno lungo, in linea con i diritti previsti dal Regolamento Europeo 261.

Il Tar del Piemonte ha rilevato come imporre ai passeggeri un tentativo obbligatorio di conciliazione, limitando l’accesso alla tutela giurisdizionale immediata, sia in contrasto con il Regolamento nella parte in cui stabilisce che gli obblighi nei confronti dei viaggiatori non possano essere soggetti a restrizioni o rinunce.

«La sentenza è perfettamente in linea con la nostra missione di proteggere e sostenere i diritti dei passeggeri aerei – ribadisce l’Avvocato Giuliano – Il nostro obiettivo è accompagnare i passeggeri in ogni fase della loro richiesta, assicurando un percorso chiaro ed efficiente verso l’ottenimento della compensazione in tempi brevi».

Il verdetto ora potrebbe stabilire un importante precedente nell’Ue, evidenziando la necessità di politiche coerenti e favorevoli ai passeggeri tra gli Stati membri. «La decisione dell’Italia – conclude il legale – potrebbe ispirare simili interventi in altri Paesi europei, contribuendo a stabilire un approccio più uniforme e semplificato, evitando di imporre passaggi obbligatori o restrizioni che di fatto limitano la libertà di scelta nell’ottenimento della propria compensazione».

Sul tema era intervenuto anche il presidente di Fto, Franco Gattinoni: «La sentenza ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggi che li rappresentano».

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Traffico aereo, Fto: «Conciliazione inefficace su ritardi e cancellazioni» https://www.lagenziadiviaggimag.it/traffico-aereo-fto-conciliazione-inefficace-su-ritardi-e-cancellazioni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=traffico-aereo-fto-conciliazione-inefficace-su-ritardi-e-cancellazioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/traffico-aereo-fto-conciliazione-inefficace-su-ritardi-e-cancellazioni/#respond Thu, 31 Oct 2024 13:04:17 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=117380 Traffico aereo, Fto: «Conciliazione inefficace su ritardi e cancellazioni»

L’attuale processo di conciliazione per i contenziosi su cancellazioni e ritardi dei voli è inefficace. Il presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio (Fto), Franco Gattinoni, interviene così all’indomani della sentenza del Tar Piemonte, in base alla quale, in caso di compensazione pecuniaria, il passeggero non ha l’obbligo di esperire il tentativo di conciliazione previsto dalla legge e gli indennizzi diventano automatici, senza l’obbligo di alcuna conciliazione.

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Traffico aereo, Fto: «Conciliazione inefficace su ritardi e cancellazioni»

L’attuale processo di conciliazione per i contenziosi su cancellazioni e ritardi dei voli è inefficace. Il presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio (Fto), Franco Gattinoni, interviene così all’indomani della sentenza del Tar Piemonte, in base alla quale, in caso di compensazione pecuniaria, il passeggero non ha l’obbligo di esperire il tentativo di conciliazione previsto dalla legge e gli indennizzi diventano automatici, senza l’obbligo di alcuna conciliazione.

Ecco perché, spiega Gattinoni, «il verdetto ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggi che li rappresentano».

«Innanzitutto c’è carenza di conciliatori rispetto alle domande presentate – osserva il presidente Fto – ma il problema è costituito anche dal ruolo del mediatore stesso, che non richiede evidenze documentali alle compagnie aeree per giustificare eventuali circostanze straordinarie. Pesa anche l’atteggiamento di alcuni vettori che non rispondono o l’assenza di altri dalla piattaforma Conciliaweb. Senza dimenticare i cavilli pretestuosi, come l’onere della presentazione della carta d’imbarco, nonostante sia un’informazione già in possesso del vettore».

Ecco perché l’esito spesso è scontato, sottolinea ancora Gattinoni: «Di frequente ci si limita a ratificare il mancato accordo tra le parti. Se si tratta di compensazioni pecuniarie, è inutile un tentativo di conciliazione su cifre stabilite dal regolamento comunitario, in assenza di un ruolo attivo e un potere effettivo del mediatore per verificare eventuali circostanze straordinarie. Peraltro, se la compagnia nega tale diritto già in fase stragiudiziale, per quale motivo il passeggero dovrebbe ripetere la procedura dopo il reclamo dinanzi a Conciliaweb? È chiaro che il vettore non cambierà idea. Per quanto riguarda invece gli oneri di riprotezione, invece, la mediazione potrebbe essere utile».

«Attualmente – prosegue Gattinoni – alla luce della riforma Cartabia, che impone il tentativo di conciliazione come condizione di procedibilità, ci si limita a procrastinare un eventuale giudizio nella speranza che il viaggiatore desista e rinunci alle proprie rivendicazioni. Sarebbe invece utile un tavolo di confronto con Authority dei trasporti, Enac e i vettori per rendere più efficiente il processo, anche alla luce della revisione in corso delle regole comunitarie, così da tutelare realmente i passeggeri».

Ci sono poi alcuni aspetti che non vanno affatto giù a Gattinoni: «Non è accettabile che ci siano vettori che volano in Italia sprovvisti di pec e che acquisiscono reclami tramite form sui loro siti. Moduli che non possono costituire prove legali per un eventuale procedimento. Così come sarebbe utile che le eventuali sanzioni di Enac scaturissero da controlli più rapidi e automatizzati e non fossero legate solto all’iniziativa del viaggiatore. Magari guardiamo agli Usa, dove è stato appena introdotto l’obbligo di rimborso automatico per cancellazioni e ritardi».

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Digitale, Gattinoni (Fto): «Italia zoppa, più risorse imprese» https://www.lagenziadiviaggimag.it/digitale-gattinoni-fto-italia-zoppa-piu-risorse-imprese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=digitale-gattinoni-fto-italia-zoppa-piu-risorse-imprese https://www.lagenziadiviaggimag.it/digitale-gattinoni-fto-italia-zoppa-piu-risorse-imprese/#respond Fri, 11 Oct 2024 13:18:46 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=114454 Digitale, Gattinoni (Fto): «Italia zoppa, più risorse imprese»

«Si parla tanto di tecnologia e di intelligenza artificiale. Io ho la fortuna di essere un imprenditore che, partendo da zero, ha costruito una grande azienda e presiede una delle maggiori associazioni del turismo organizzato italiano. Noi investiamo tanti soldi in tecnologia, ma sono tutte risorse nostre, perché gli aiuti non ci sono oppure, quando ci sono, implicano procedure troppo complesse e spesso finiscono ai più furbi». Lo ha denunciato Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, durante il suo intervento all’evento di apertura del Ttg Travel Experience 2024, dal titolo ‘The Year of Veritas.

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Digitale, Gattinoni (Fto): «Italia zoppa, più risorse imprese»

«Si parla tanto di tecnologia e di intelligenza artificiale. Io ho la fortuna di essere un imprenditore che, partendo da zero, ha costruito una grande azienda e presiede una delle maggiori associazioni del turismo organizzato italiano. Noi investiamo tanti soldi in tecnologia, ma sono tutte risorse nostre, perché gli aiuti non ci sono oppure, quando ci sono, implicano procedure troppo complesse e spesso finiscono ai più furbi». Lo ha denunciato Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, durante il suo intervento all’evento di apertura del Ttg Travel Experience 2024, dal titolo ‘The Year of Veritas. Scelte imprenditoriali e strategie di sviluppo fra intelligenza generativa e sensibilità crescenti”.

Nonostante gli investimenti, Gattinoni ha spiegato come le aziende rimangano azzoppate da lacci, lacciuoli, complicazioni italiane ed europee. «E di questo – ha aggiunto – beneficiano soltanto le grandi piattaforme internazionali e gli abusivi che nell’era del digitale prosperano come non mai. Per fare un esempio, se voglio vendere un pacchetto di viaggio, io devo avere un direttore tecnico, un fondo di garanzia, una copertura assicurativa professionale, una licenza, una squadra di persone alle mie dipendenze e devo pagare tutte le tasse in Italia. Poi scopro che chiunque fa illegittimamente il mio stesso mestiere senza questi oneri».

Il presidente Fto ha puntato il dito contro «la piattaforma estera che paga un decimo delle mie tasse, l’associazione improvvisata che non garantisce i propri clienti, l’influencer che non risponde al fisco, ma anche la compagnia aerea che, nonostante le centinaia di fallimenti degli ultimi anni, non dispone di un fondo di garanzia».

E poi ci sono i problemi, i deficit di sistema. «Se porto un grande evento o anche solo un americano che spende 20mila euro in Italia, oggi devo vedermela con la carenza e i prezzi folli per trovare guide abilitate, Ncc, ingressi nei musei maggiori. E inoltre rischio che, in quanto acquisto io come operatore il biglietto aereo per suo conto, all’americano di turno venga chiesto un riconoscimento facciale per volare da Milano alle Isole maggiori. Il turismo organizzato porta valore e dovrebbe essere tutelato, ma così non è. Il peso della burocrazia italiana ed europea e le regole folli che inventano ogni giorno non ci consentono di stare al passo con la velocità dell’innovazione e del mondo che ci circonda. In questo modo regaleremo l’Italia a chi opera da altri Paesi. Così è veramente troppo faticoso».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Fto
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Tasse, il concordato preventivo può farti davvero risparmiare? https://www.lagenziadiviaggimag.it/tasse-il-concordato-preventivo-puo-farti-davvero-risparmiare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tasse-il-concordato-preventivo-puo-farti-davvero-risparmiare https://www.lagenziadiviaggimag.it/tasse-il-concordato-preventivo-puo-farti-davvero-risparmiare/#respond Fri, 27 Sep 2024 05:00:36 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=112079 Tasse, il concordato preventivo può farti davvero risparmiare?

Anche le agenzie di viaggi e i tour operator possono optare per il concordato preventivo biennale. Soluzione che il governo ha messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per i contribuenti titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo di minori dimensioni, pertanto tutti coloro che sono tenuti all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) o sono in regime forfettario.

Nel caso delle adv e dei t.o., gli interessati sono quelli con ricavi sotto i 5 milioni e 164.569mila euro e che abbiano applicato gli Isa per il periodo di imposta 2023 (l’Iva non è oggetto di concordato).

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Tasse, il concordato preventivo può farti davvero risparmiare?

Anche le agenzie di viaggi e i tour operator possono optare per il concordato preventivo biennale. Soluzione che il governo ha messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per i contribuenti titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo di minori dimensioni, pertanto tutti coloro che sono tenuti all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) o sono in regime forfettario.

Nel caso delle adv e dei t.o., gli interessati sono quelli con ricavi sotto i 5 milioni e 164.569mila euro e che abbiano applicato gli Isa per il periodo di imposta 2023 (l’Iva non è oggetto di concordato).

L’associazione di categoria Fto, con il suo direttore nazionale Gabriele Milani chiarisce che «il contribuente può verificare, a mezzo di apposito software messo a disposizione dall’AdE, i redditi proposti per le annualità 2024 e 2025, solo il 2024 per i forfettari, e se accetta la proposta può esercitare l’opzione in apposito quadro della dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2023 in scadenza il prossimo 31 ottobre, sia ai fini delle imposte dirette che Irap».

Leggi anche “Fisco d’autunno: tutte le scadenze di ottobre”

Sulla differenza tra questi importi proposti ed accettati e il reddito dichiarato per l’esercizio 2023 viene applicata un’aliquota ridotta, rispetto alle aliquote ordinarie, che infatti può oscillare dal 10% al 15% in funzione del proprio punteggio Isa o 10% (3% in fase di startup) per il regime forfettario.

Secondo Gabriele Milani «i benefici sono la pianificazione, e in alcuni casi riduzione, della tassazione; inoltre non sono previsti accertamenti ex art.39 del dpr 600/73 salvo decadenza dal Cpb e c’è la premialità Isa anche ai fini dell’Iva».

Ogni impresa deve però fare la propria valutazione, spiega il direttore di Fto, che dipende «dagli importi proposti dall’Agenzia delle Entrate che sono influenzati dal proprio punteggio Isa; dalla previsione di crescita dei redditi nel biennio successivo; dalla presenza di vendite che hanno avuto un impatto positivo significativo sul reddito 2023 e che non si prevede di ripetere negli anni successivi; dalla propensione al rischio di ciascuno, in quanto si sta facendo comunque una previsione sul futuro; dall’eliminazione del rischio di essere compreso nelle liste di controllo “potenziato” da parte dell’amministrazione finanziaria».

Il primo consiglio «è di verificare la proposta di concordato e valutarla con il proprio consulente – aggiunge Milani –  Questa valutazione la può fare solo l’imprenditore, adeguatamente supportato dal proprio professionista, ma non può essere delegata per intero al professionista. Per questo motivo è importante che l’imprenditore abbia una giusta visione dell’andamento aziendale».

Facciamo un esempio: sono una impresa in contabilità ordinaria e nel 2023 ho avuto un reddito dichiarato di 100mila euro. La proposta di reddito dell’agenzia delle Entrate è di 120mila euro nel 2024 e 130mila nel 2025. Se accetto tale proposta mi impegno a pagare le imposte pagate nel 2023 più un’imposta sostitutiva (10-15% in funzione del punteggio Isa) sulla differenza tra il reddito concordato e quello del 2023, quindi su 20mila euro e 30mila euro.

Se dovessi a consuntivo fare di più di quanto proposto, per esempio 160mila euro nel 2024, su questa ulteriore differenza con il reddito concordato (40mila euro) non pago imposte. Se viceversa dovessi avere invece un reddito inferiore a quanto proposto comunque devo pagare le imposte concordate.

«Quindi può essere estremamente vantaggioso in caso di redditi 2024 e 2025 che a consuntivo saranno superiori alla proposta, perché beneficio sia di un’aliquota ridotta che addirittura azzerata per quello che eccede la proposta ricevuta. Comunque vantaggioso se faccio leggermente meno della proposta considerando che applico il 10-15% rispetto al 43% che sarebbe l’aliquota ordinaria per questo scaglione di reddito da applicare sul maggior reddito rispetto al 2023. È invece una perdita da un punto di vista economico se nel 2024 o 2025 avrò un reddito inferiore al 2023. Come detto però la parte economica, anche se la più rilevante, è una delle componenti di cui tener conto nella valutazione complessiva», concluce Gabriele Milani, che ribadisce quanto sia importante per agenzie e tour operator conoscere questa nuova misura fiscale e avere tutte le informazioni per poter fare una prima valutazione.

La proposta deve essere eventualmente accettata entro il 31 ottobre 2023 e, al momento, non sono previste deroghe.

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Civitatis entra in Fto: «Vogliamo contribuire allo sviluppo del settore» https://www.lagenziadiviaggimag.it/civitatis-entra-in-fto-vogliamo-contribuire-allo-sviluppo-del-settore/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=civitatis-entra-in-fto-vogliamo-contribuire-allo-sviluppo-del-settore https://www.lagenziadiviaggimag.it/civitatis-entra-in-fto-vogliamo-contribuire-allo-sviluppo-del-settore/#respond Tue, 24 Sep 2024 11:20:04 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=111698 Civitatis entra in Fto: «Vogliamo contribuire allo sviluppo del settore»

Civitatis continua a puntare e a credere nel mercato italiano e aderisce alla Federazione turismo organizzato (Fto), l’associazione di Confcommercio che rappresenta l’intera filiera del turismo organizzato in Italia.

«Entrare a far parte di Fto rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare la nostra presenza in Italia e per entrare in contatto con i principali protagonisti del turismo organizzato – spiega Verónica de Íscar, chief B2B sales officer di Civitatis – Vogliamo contribuire attivamente allo sviluppo del settore».

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Civitatis entra in Fto: «Vogliamo contribuire allo sviluppo del settore»

Civitatis continua a puntare e a credere nel mercato italiano e aderisce alla Federazione turismo organizzato (Fto), l’associazione di Confcommercio che rappresenta l’intera filiera del turismo organizzato in Italia.

«Entrare a far parte di Fto rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare la nostra presenza in Italia e per entrare in contatto con i principali protagonisti del turismo organizzato – spiega Verónica de Íscar, chief B2B sales officer di Civitatis – Vogliamo contribuire attivamente allo sviluppo del settore».

Dà il suo personale benvenuto a Civitatis Franco Gattinoni, presidente di Fto, che sottolinea la volontà dell’organizzazione di accogliere associazioni che portino valore aggiunto: «Crescere per noi non significa solamente aumentare il numero delle imprese aderenti, ma portare valore all’associazione e alla filiera del turismo organizzato, in termini di competenze, esperienza e professionalità, contribuendo anche a facilitare il dialogo con le istituzioni di riferimento e tutti gli altri stakeholder del settore turistico. L’accordo con Civitatis va proprio in questa direzione: crescere tutti insieme e far crescere tutte le aziende del turismo».

Civitatis – tra i principali distributori online di visite guidate, escursioni e attività in spagnolo, con oltre 90.000 attività in 4.000 destinazioni in 160 Paesi – sarà, inoltre, di nuovo presente al Ttg Rimini a ottobre. In quest’occasione l’azienda sarà rappresentata dal suo team locale, oltre a Verónica de Íscar e Alberto Gutiérrez, ceo dell’azienda, ci sarà Óscar Fernández, responsabile della comunicazione.

L’azienda spagnola interverrà nel panel organizzato da Fto “Sostenibilità Autentica: incoming in Italia tra verità e innovazione”, che si terrà giovedì 10 ottobre, dalle 16.50 alle 18, nell’Italy Arena – Padiglione A7. Alla presentazione parteciperanno anche altre organizzazioni e imprese di rilievo, come Etoa, S-Cape, Destination Italia e BehaviorSmart, per discutere delle sfide e le opportunità del turismo sostenibile.

«Partecipare a Ttg – nota Fernández permette di mostrare come Civitatis creda fortemente nell’impatto positivo del turismo, purché sia visto da una prospettiva sostenibile. Lavoriamo con i fornitori locali per rafforzare le comunità e promuovere un turismo autentico. Il nostro impegno per la sostenibilità si riflette nella modernizzazione delle flotte e nella promozione di pratiche responsabili»

La foto è stata inviata dall’ufficio stampa Civitatis
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Ammessi con riserva ai 39 milioni: ultime ore per correggere https://www.lagenziadiviaggimag.it/ammessi-con-riserva-ai-39-milioni-ultime-ore-per-correggere/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ammessi-con-riserva-ai-39-milioni-ultime-ore-per-correggere https://www.lagenziadiviaggimag.it/ammessi-con-riserva-ai-39-milioni-ultime-ore-per-correggere/#respond Thu, 12 Sep 2024 10:45:07 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=110165 Ammessi con riserva ai 39 milioni: ultime ore per correggere

Venerdì 13 settembre alle 12 scade la possibilità di correggere eventuali errori di compilazione delle domande per il contributo Covid da 39 milioni a favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator, con riferimento alle Polizze Rc e insolvenza.

Come noto, tali correzioni sono necessarie in quanto il ministero del Turismo non ha ritenuto valide tutte le domande di adv e t.o. che presentavano un periodo di interruzione, sempre in relazione alle Polizze Rc e insolvenza, dal 1° gennaio 2019 al momento della presentazione dell’istanza.

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Ammessi con riserva ai 39 milioni: ultime ore per correggere

Venerdì 13 settembre alle 12 scade la possibilità di correggere eventuali errori di compilazione delle domande per il contributo Covid da 39 milioni a favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator, con riferimento alle Polizze Rc e insolvenza.

Come noto, tali correzioni sono necessarie in quanto il ministero del Turismo non ha ritenuto valide tutte le domande di adv e t.o. che presentavano un periodo di interruzione, sempre in relazione alle Polizze Rc e insolvenza, dal 1° gennaio 2019 al momento della presentazione dell’istanza.

Oltre alle FAQ del Mitur, consultabili sul sito web del ministero, Fto – Federazione Turismo Organizzato ha pubblicato in merito – sui propri canali social – qualche consiglio utile per ultimare le istanze “errate”:

1. per accedere alla propria domanda è necessario indicare in piattaforma l’Identificativo domanda (Id) e il numero di ricevuta dell’ultima istanza presentata;

2. può accedere e compilare l’istanza direttamente il titolare anche se aveva precedentemente delegato un professionista;

3. in piattaforma vanno inserite tutte le coperture della sezione da correggere (Rc e/o insolvenza) dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023;

4. il sistema non consente di inserire date antecedenti al 1° gennaio 2019 e successive 31 dicembre 2023;

5. qualora tipologia e numero siano sempre gli stessi è possibile inserire un’unica riga con il periodo 1/1/19- 31/12/23;

6. non devono essere caricati pdf delle polizze. Vanno digitati unicamente nei campi predisposti la tipologia, il periodo di copertura e il numero di polizza;

7. anche in caso di delega la firma digitale del documento di rettifica da caricare in piattaforma deve essere quella del titolare/legale rappresentante.

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Jet fuel in discesa: -8,31% nel mese di agosto https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-in-discesa-831-nel-mese-di-agosto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-in-discesa-831-nel-mese-di-agosto https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-in-discesa-831-nel-mese-di-agosto/#respond Tue, 03 Sep 2024 11:15:29 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=108893 Jet fuel in discesa: -8,31% nel mese di agosto

È stato pubblicato, come di consueto, il report di agosto di Iata sulle quotazioni settimanali del jet fuel. Il mese, si legge sulla sintesi di Fto – Federazione Turismo Organizzato per i tour operator e le agenzie di viaggi, si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 741,92 dollari. Rispetto a luglio si segnala un decremento di 67,26 dollari (-8,31%).

La media mensile di agosto si posiziona nuovamente sotto la barriera degli 800 dollari.

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Jet fuel in discesa: -8,31% nel mese di agosto

È stato pubblicato, come di consueto, il report di agosto di Iata sulle quotazioni settimanali del jet fuel. Il mese, si legge sulla sintesi di Fto – Federazione Turismo Organizzato per i tour operator e le agenzie di viaggi, si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 741,92 dollari. Rispetto a luglio si segnala un decremento di 67,26 dollari (-8,31%).

La media mensile di agosto si posiziona nuovamente sotto la barriera degli 800 dollari. Rispetto al mese di agosto dell’anno precedente il decremento è stato di 229,74 dollari, pari al -23,64%.

Il cambio medio del dollaro ad agosto, infine, viene dichiarato dalla Bce a 1,10122 dollari per un euro, quindi con un apprezzamento del +1,55% rispetto a luglio.

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L’alfabeto del turismo: i grandi temi dalla A alla Z https://www.lagenziadiviaggimag.it/lalfabeto-del-turismo-i-grandi-temi-dalla-a-alla-z/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lalfabeto-del-turismo-i-grandi-temi-dalla-a-alla-z https://www.lagenziadiviaggimag.it/lalfabeto-del-turismo-i-grandi-temi-dalla-a-alla-z/#respond Fri, 09 Aug 2024 13:50:25 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=107701 L’alfabeto del turismo: i grandi temi dalla A alla Z

Vicende controverse, nodi da sciogliere, trend epocali: i grandi temi del travel sono i protagonisti dell’alfabeto d’estate de L’Agenzia di Viaggi Magazine. Una sorta di scarabeo giornalistico con cui proviamo a fornire al trade uno spaccato, quanto più completo, delle principali questioni che in queste ultime, concitate, settimane hanno occupato il “primo palco” – in gergo così si chiama – del nostro giornale online.
Augurando buona lettura e buone vacanze (ai più fortunati), diamo appuntamento ai nostri lettori il 26 agosto, quando torneremo a informarvi con il consueto spirito di servizio.

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L’alfabeto del turismo: i grandi temi dalla A alla Z

Vicende controverse, nodi da sciogliere, trend epocali: i grandi temi del travel sono i protagonisti dell’alfabeto d’estate de L’Agenzia di Viaggi Magazine. Una sorta di scarabeo giornalistico con cui proviamo a fornire al trade uno spaccato, quanto più completo, delle principali questioni che in queste ultime, concitate, settimane hanno occupato il “primo palco” – in gergo così si chiama – del nostro giornale online.
Augurando buona lettura e buone vacanze (ai più fortunati), diamo appuntamento ai nostri lettori il 26 agosto, quando torneremo a informarvi con il consueto spirito di servizio.

A come Affitti brevi 

In dirittura d’arrivo il riordino del macrocosmo affitti brevi composta da oltre 500mila strutture stimate, con il decollo definitivo della piattaforma nazionale che ospiterà l’elenco delle strutture impiegate per locazione turistica in Italia. Dal 1° settembre e con 2 mesi di tolleranza per adeguarsi, i gestori dovranno infatti dotarsi dell’ormai famoso Cin, il Codice identificativo nazionale. Per i trasgressori di questo obbligo, sono previste sanzioni da 500 a 5.000 euro.

B come Booking

Ota nel mirino delle Authority per la concorrenza. Bacchettata a destra e manca Booking, che in Spagna è stata severamente multata. In Italia, nel frattempo, va verso l’epilogo l’istruttoria avviata nei suoi confronti dall’Antitrust per presunto abuso di posizione dominante: era stata accusata di escludere dal mercato dei servizi di intermediazione alberghiera le altre Online Travel Agencies. Ora il Garante ha pubblicato gli impegni assunti da Booking consistenti nell’assicurare che i prezzi applicati dalle strutture su canali di vendita online diversi dal suo portale non vengano presi in considerazione nel funzionamento e nella promozione di determinati programmi.

C come Caldo

Partiamo da un dato: a Roma, negli ospedali del centro, i turisti ricoverati d’urgenza sono aumentati del 10%. Colpa del Grande Caldo, lo stesso che aveva indotto lo scorso anno la Cnn a invitare i lettori a restare a casa e che ha mosso, nelle scorse settimane, i giornali Usa e Uk ad allertare i viaggiatori diretti in Sicilia, terra bollata come arida e inospitale. Campagne mediatiche a parte, il cambiamento climatico è evidente: secondo Copernicus, il servizio meteo dell’Ue, il 2024 si avvia a essere l’anno più rovente di sempre. L’altra faccia della medaglia sono uragani e alluvioni. Indubbie le ripercussioni sul turismo di massa, ora alla ricerca di nuove coolcation: neologismo che indica le vacanze al fresco.

D come Disservizi 

Era il 19 luglio quando abbiamo battuto la notizia del Microsoft down: un crac ai sistemi che ha mandato in tilt aeroporti e compagnie aeree con oltre 3mila voli cancellati in tutto il mondo. Un antipasto degli ormai noti disservizi estivi legati ai trasporti, che hanno coinvolto quest’anno che le ferrovie, interessate da un ampio programma di lavori in corso con conseguenti revisioni dell’operativo estivo dei treni. Buone nuove invece sul fronte degli scioperi con la consueta franchigia estiva (una sorta di “tregua”) in vigore dal 27 luglio al 5 settembre. Ad oggi, comunque, il sistema sembra funzionare meglio rispetto all’estate 2022 del caos voli e alla stagione 2023 dei grandi incendi. Ma è presto per gridare vittoria.

E come Early booking

È tornato. Il format delle prenotazioni anticipate, entrato in crisi con il Covid, è finalmente tornato in auge. Dai tour operator alle crociere, i fornitori del travel hanno marciato a passo spedito nella finestra “advanced”, con la complicità degli intermediari. Ma il prezzo medio delle vacanze è rimasto alto, lasciando una grossa fetta di invenduto tra luglio e agosto. Ha tardato a prenotare quella fetta di viaggiatori, famiglie in primis, schiacciata dal caro vita. Il turismo organizzato, per quanto si aggrappi all’alto di gamma, dovrà fare i conti anche con loro e rivedere già per il prossimo inverno le politiche tariffarie.

F come Fallimento Fti

All’inizio di giugno il turismo organizzato europeo è stato scosso dal fallimento del tedesco Fti Group, cui faceva capo uno dei principali tour operator del vecchio continente. Per settimane la vicenda ha dominata la ribalta mediatica internazionale: è stato il più grave crac del settore dei viaggi dopo quello di Thomas Cook. Con 90 filiali nel mondo, sei brand anche alberghieri, 11mila dipendenti, il Gruppo ha accumulato debiti per oltre 1 miliardo di euro. Il suo flop lascia a terra 175mila clienti. Interviene il Fondo nazionale tedesco (German Travel Security Fund) per la riprotezione dei viaggiatori, ma la copertura è solo parziale. Gli effetti di tale fallimento hanno certamente influenzato l’andamento estivo del travel.

G come Guerra

Non vedo, non sento, non parlo. Nei confronti di conflitti in corso – dall’Ucraina a Gaza, con riverberi in gran parte del Medio Oriente – l’industria turistica sembra comportarsi come le tre scimmiette sagge: evita il problema. O meglio, si limita ad accarezzarlo quando deve fare i conti con i cali a due cifre dell’Egitto, con le modifiche agli operativi dei voli, con i riflessi delle guerre sul jet fuel. Mentre scriviamo, l’Iran ostenta i suoi missili e dal Libano partono razzi alla volta della Terra Santa. Molti voli dall’Italia a Israele sono stati sospesi. Viaggiare nel Middle East è un affare delicato. Parlarne in termini turistici è a dir poco indelicato. Restano validi i consigli contenuti nel vademecum Dammi il cinque! Le 5 regole per Viaggiare Sicuri”, frutto della collaborazione tra l’Unità di Crisi della Farnesina e le associazioni del turismo organizzato Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi.

H come Hi-tech

Avanza anche nel travel l’intelligenza artificiale a supporto di quella umana. Le big tech fanno la parte del leone, ma i grandi player del turismo organizzato made in Italy, in primis Alpitour con il suo chatbot AlpiGpt, non stanno a guardare. Ormai l’Ai – senza tralasciare gli Nft con le prime tariffe rivendibili nell’hôtellerie – è una solida realtà, destinata a semplificare il lavoro di back office e l’esperienza dei viaggiatori. Intanto, sempre sul web, le varie Antitrust alzano il livello di attenzione sulle politiche commerciali scorrette: le rogne principali toccano a Booking in Spagna (ma anche in Italia) e a Google negli Usa, con una sentenza Usa che inchioda Big G come “monopolista”. 

I come Incoming

Sebbene Demoskopika e altri autorevoli osservatori abbiano celebrato il boom del turismo straniero in Italia, qualcosa è andato storto. L’idillio nei nostri confronti in alcuni casi è terminato. Un anno dopo i tweet al vetriolo del ministro tedesco, arriva una nuova stilettata teutonica: in un editoriale da Noto, in Sicilia, lo Spiegel narra di un’Italia «cara e affollata» e di un vero «choc culturale» provocato dall’ormai ex Paese dei desideri. Colpa del caldo sopra la media, degli effetti dell’overtourism e dei prezzi fuori controllo. Tre fattori da gestire. Perché il giocattolo si è rotto: non è più tempo di speculare sulla pelle degli stranieri.

L come Last minute

Un pendolo che oscilla tra l’advanced booking e il last minute. È l’estate 2024 descritta dall’Osservatorio Bluvacanze, che non nega l’evidenza di un mercato turistico che nell’ultimo mese ha arrancato. In concomitanza con il crac di Fti lo avevamo previsto: l’invenduto del t.o. tedesco si sarebbe sommato agli allotment scoperti, portando alcuni player a sganciare “tariffe choc”. Così è stato per alcuni fornitori che hanno agito direttamente sul cliente finale. Altri hanno seguito strade differenti, lavorando a braccetto con gli intermediari per spingere le vendite.

M come Mare Italia

Si scrive Mare Italia, si legge riordino delle concessioni balneari, uno dei dossier più bollenti sul tavolo del governo Meloni che nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie ha rinviato la soluzione a settembre. Ma gli imprenditori delle spiagge si mobilitano con gli ombrelloni chiusi, esprimendo rabbia per una impasse senza fine. Al pressing Ue per indire gare trasparenti e applicare la direttiva Bolkestein, l’Italia risponde con azioni in ordine sparso: Regioni che pubblicano bandi e altre che delegano i singoli Comuni. Un pasticciaccio all’italiana che prende “in ostaggio” le nostre coste e vedrà tanti altri capitoli prima dell’epilogo.

N come Notriphobia

Scandiamolo: no-trip-phobia. In parole povere, è la paura di non aver ancora prenotato le vacanze. Ha colpito nei mesi scorsi, alle porte dell’estate, quattro italiani su dieci. Percentuale – quella del 40% – che ci permette di definirlo nuovo trend. Questo timore ha generato frustrazione soprattutto nella Generazione Z, con un’incidenza del 53%. A tale forma d’ansia si è aggrappato il travel quando, tra giugno e luglio, le vendite hanno subito una decisa battuta d’arresto causata certamente dal gap tra i prezzi delle vacanze e i risicati budget delle famiglie. Per questo avevamo titolato “Notriphobia, salvaci tu”.

O come Overtourism

Il già noto sovraffollamento turistico, altrimenti detto overtourism, è diventato tema caldissimo in Europa nell’estate 2024. In particolare in Spagna, con le proteste in piazza che hanno tenuto banco a Barcellona, Palma di Maiorca, Malaga e Cadice, per citare i casi più rappresentativi. Tra le destinazioni “in rivolta” ci sono anche le isole greche di Santorini e Mykonos, che soffrono il traffico crocieristico estivo. In Italia, dove sono numerose le destinazioni “infastidite” dall’eccessiva presenza di visitatori, il ministro del Turismo Daniela Santanchè, ha invitato alla tolleranza: «Ma quale overtourism. Non lamentiamoci dei troppi turisti. Anche loro hanno diritto di vedere quello che noi ci godiamo tutto l’anno». Intanto, anche in Italia c’è chi pone i primi paletti: in primis Venezia, con l’accesso a pagamento al centro storico e i limiti imposti ai gruppi turistici.

P come Pacchetti turistici

Con il testo di revisione della direttiva Ue sui pacchetti turistici che viene sottoposto alle associazioni di categoria, si apre un ampio e costruttivo dibattito. Le criticità rilevate dalle varie sigle attengono la limitazione dei pagamenti anticipati che rischia di far lievitare i prezzi, la mancanza di una protezione – un vero e proprio Fondo – in caso di fallimento di compagnie aeree e l’individuazione di specifici strumenti volti a garantire insolvenza o fallimenti di operatori che devono sempre essere cofinanziati dagli Stati membri. Tra i suggerimenti per migliorare il testo della riforma, alcune associazioni suggeriscono l’introduzione di voucher come forma di rimborsi pecuniari e nuovi modelli contrattuali di reciproca soddisfazione per operatori e clienti.

Q come Quotazione in Borsa

«Se troviamo il socio giusto, saremmo felici di rimanere soci, anche con una quota importante. Se però le offerte non fossero adeguate al valore dell’unicum che rappresenta, cosa ci sarebbe di meglio di una Ipo per un Gruppo che identifica così bene l’italianità?». Così Giovanni Tamburi, presidente di Tamburi Investment Partners, tuttora socio di maggioranza di Alpitour World, riassume lo stato dell’arte della valorizzazione delle quote del primo Gruppo turistico italiano. Le offerte sul piatto al momento sono due, ma l’ipotesi della quotazione in Borsa non è affatto peregrina.

R come Ryanair

Chi l’avrebbe detto che ci saremmo ritrovati a titolare “C’era una volta super Ryanair”. Così è stato. Colpa degli impietosi numeri del primo trimestre 2024. Pur registrando oltre 50,5 milioni di passeggeri, pari al +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la low cost irlandese ha quasi dimezzato gli utili: 360 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 663 milioni del 2023. Una débâcle dovuta sia al fatto che le partenze per le festività di Pasqua sono “slittate” al trimestre successivo, sia perché sono state mantenute basse le tariffe sul mercato. Prezzi pari al -10% rispetto allo scorso anno, ha ammesso il ceo Michael O’Leary, ora alle prese con una raffica di accordi con le Ota. Segno dei tempi che cambiano.

S come Sostenibilità

La risposta all’overtourism, ma anche al climate change, è una e solo una: l’approccio green all’industria del travel. Fioccano i report di sostenibilità e si moltiplicano le best practice, ma la strada è ancora lunga e ostile: nel trasporto aereo, ad esempio, uno dei grossi limiti è il costo di produzione dei Saf, i carburanti sostenibili. Si stringono intanto i tempi dell’Agenda 2030 dell’Onu, con i suoi 17 obiettivi e 169 “goal”. L’industria turistica non può che fare la sua parte.

T come Tariffe aeree

In un volo pindarico siamo balzati dalle politiche ultra low cost al caro tariffe. Nessuno dei due estremi sembra avere prodotto i risultati di business sperati. Con i conti delle compagnie in sofferenza, la bolla sembra essere esplosa: i vettori dovranno studiare pricing più adeguati alla domanda, ma tali da assicurargli i giusti ricavi. La partita si giocherà certamente sulle ancillary: come dimostrato da easyJet, se piazzati nel giusto modo, saranno tali servizi extra a fare la differenza in bilancio.

U come Unione europea

A Bruxelles tra i dossier che hanno interessato da vicino l’Italia, oltre alla revisione della direttiva pacchetti di viaggio e alle concessioni balneari, spicca quello relativo al matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa che ha ottenuto il via libera da Bruxelles ai primi di luglio, al termine di un tira e molla che ha riguardato le condizioni poste da Bruxelles e i remedies inoltrati dai due vettori. La coppia Ita-Lh cederà 30 slot e avvieranno la connettività indiretta sulle rotte intercontinentali come richiesto dall’Europa. La compagnia italiana arriva alle nozze con ricavi a 1,2 miliardi di euro e investimenti in flotta per 250 milioni di euro, con una cassa operativa che a fine giugno ha toccato i 380 milioni di euro.

V come Voice of Leader

Dibattito di altissimo livello sulle colonne de L’Agenzia di Viaggi Magazine, che ha aperto i suo canali a firme autorevoli nella rubrica Voice of Leader. A inaugurare questa stagione di opinioni è stato Pier Ezhaya, presidente Astoi, seguito dall’esperto di tecnologia Mirko Lalli, fondatore di The Data Appeal Company, dall’imprenditrice e business angel Dina Ravera e dal consulente Onu ai trasporti Andrea Giuricin. Hanno scritto per noi anche Leonardo Massa, numero uno in Italia di Msc Crociere, l’esperto di pagamenti digitali Maurizio Pimpinella e l’ambasciatore italiano dell’International Gay and Lesbian Travel Association, Alessio Virgili. La rubrica crescerà a settembre con l’ingresso di nuove e prestigiose firme.

Z come Generazione Z

Fari accesi sulla Generazione Z, quella dei nati tra la fine degli anni ‘90 e la prima decade del Duemila. Per loro, il dialogo con il turismo organizzato si intensifica: tour operator e agenzie di viaggi, con il supporto della tecnologia, dei social media e dei content creator, corteggiano i giovani viaggiatori per cui nascono pacchetti, strutture ed experience ad hoc. Essendo i viaggiatori del futuro, sono attentissimi alla sostenibilità, al sociale e all’inclusione.

A cura di Roberta Rianna con il contributo di
Andrea Lovelock, Claudia Ceci e Giulia Di Camillo

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Gattinoni (Fto) boccia il Ccnl: «Le agenzie meritano di più» https://www.lagenziadiviaggimag.it/gattinoni-fto-boccia-il-ccnl-le-agenzie-meritano-di-piu/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gattinoni-fto-boccia-il-ccnl-le-agenzie-meritano-di-piu https://www.lagenziadiviaggimag.it/gattinoni-fto-boccia-il-ccnl-le-agenzie-meritano-di-piu/#respond Thu, 08 Aug 2024 10:54:51 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=107499 Gattinoni (Fto) boccia il Ccnl: «Le agenzie meritano di più»

L’aumento salariale non può e non deve essere tutto per un Contratto collettivo nazionale di lavoro. A maggior ragione se questo riguarda un settore, come quello del turismo organizzato, che possiamo definire peculiare e che richiede specifiche esigenze come la reperibilità. È il preambolo, questo, all’insoddisfazione di Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, a margine del rinnovo del Ccnl dedicato alle agenzie di viaggi e con scadenza triennale.

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Gattinoni (Fto) boccia il Ccnl: «Le agenzie meritano di più»

L’aumento salariale non può e non deve essere tutto per un Contratto collettivo nazionale di lavoro. A maggior ragione se questo riguarda un settore, come quello del turismo organizzato, che possiamo definire peculiare e che richiede specifiche esigenze come la reperibilità. È il preambolo, questo, all’insoddisfazione di Franco Gattinoni, presidente di Fto Confcommercio, a margine del rinnovo del Ccnl dedicato alle agenzie di viaggi e con scadenza triennale.

La federazione, nonostante non abbia il potere di firma, ha infatti partecipato ai tavoli con i sindacati presentando una lista di richieste fatta di 13 punti, senza però ottenere nessuna apertura al confronto da parte della controparte sindacale. Ne abbiamo parlato in quest’intervista esclusiva proprio con Franco Gattinoni, che per il comparto desidera un futuro più flessibile e una rinnovata comunicazione sui clienti finali che possa essere più incisiva e mantenere in vita il patrimonio dei negozi fisici, nonostante il necessario sviluppo digitale.

Cosa è successo?
«Ci aspettavamo molto di più da un incontro così importante. Ci sarebbero stati i tempi necessari per lavorare a un contratto più moderno e innovativo, con maggiore attenzione su tutte le novità e metodologie lavorative attuali. Il mondo del lavoro è cambiato, ci siamo definitivamente resi conto che oggi le aziende sono più attente dei sindacati ai lavoratori e questo è veramente un dispiacere. Il nostro settore, che si sta leccando ancora le ferite del Covid ed è costretto a fronteggiare le minacce dei giganti online, ha certamente conosciuto l’ennesima beffa, riducendosi a un incontro limitato a copiare rinnovi contrattuali già firmati e subendo una totale chiusura a un confronto costruttivo».

E infatti, nella nota stampa post firma della vostra associazione, lei ha parlato di “una triste pagina della storia del settore” …
«C’è bisogno di difendere i diritti delle nostre imprese e il benessere dei lavoratori. Come Fto avevamo individuato 13 punti da discutere in fase di rinnovo del contratto: ne sono stati considerati e attuati zero».

A parte l’aumento salariale, immagino. Anche quello vi ha deluso?
«No, anche se avevamo chiesto qualcosa in più (l’aumento, parametrato sul quarto livello, è di 200 euro a regime, ndr) perché le nostre imprese, che a differenza di altri settori non possono giocare sui prezzi, continueranno a subire costi sproporzionati. Però, l’aumento in busta paga lo avevamo volutamente messo in coda per mettere in luce quanto sia prioritario allinearsi al nuovo contesto in cui operiamo e alle mutate esigenze dei dipendenti».

Quindi, cosa avete messo in cima alla lista?
«I nostri collaboratori vogliono lavorare in maniera diversa. Le aziende hanno perfettamente conoscenza di quanto sia importante avere un collaboratore felice e soddisfatto in azienda. Per questo abbiamo messo al centro la questione della disponibilità e reperibilità, puntando sull’esigenza di flessibilità. Le agenzie di viaggi lavorano sette giorni su sette e le persone si pagano, il problema è che non c’è un metodo perché andrebbe normato tutto. Nel Ccnl rinnovato ci sono zero dettagli sulla reperibilità, così come manca un approccio flessibile al part time. Le persone, nel turismo, ci chiedono il tempo a lavoro ridotto in inverno magari, perché ad esempio sono mamme e preferiscono il full time nel periodo estivo. È impossibile non considerare queste esigenze. Non vogliamo flessibilità per pagare meno i lavoratori, ma per permettere loro organizzazione e produttività».

È stata dunque un’occasione persa?
«Il contratto è stato rinnovato, in pratica, come è stato fatto trent’anni fa. È qui la nostra insoddisfazione: secondo me la miopia è non avere il coraggio di confrontarsi con un mondo che cambia. Il settore del turismo organizzato è composto da lavoratori che hanno esigenze diverse, particolari. Non dobbiamo adeguarci ma essere più propositivi. Essere equiparati a tutti gli altri settori è dannoso e le organizzazioni dei lavoratori non lo comprendono, minando dunque le opportunità di creazione e preservazione dei posti di lavoro».

Il settore, tra l’altro, fa i conti con la carenza di personale…
«Quello che non si comprende è che noi stiamo cercando di soddisfare i lavoratori perché abbiamo problemi di carenza di personale, e non possiamo rischiare di avere un dipendente insoddisfatto. Le persone da noi lavorano con la gente, devono stare bene ed essere motivate. Questa mancanza di visione della controparte sindacale penalizza in modo particolare le piccole imprese che oggi non assumono nuove risorse e il settore che non potrà contare su adeguati istituti contrattuali per creare nuove opportunità di impiego».

Sempre nel comunicato stampa a margine della firma contrattuale, avete parlato di continua ricerca autonoma di nuove e adeguate soluzioni. Cosa significa?
«Fto è un’associazione completamente moderna, strutturata e che parla di opportunità. Questo vogliamo, ecco perché mi spendo ancora come se avessi vent’anni. Lo faccio per migliorare un settore che amo. È qui la mia tristezza. Continueremo per cui, in modo autonomo, a trovare soluzioni che permettano di soddisfare e conciliare le nuove esigenze dei nostri collaboratori aumentando l’attrattività per i giovani in possesso delle nuove competenze indispensabili per consentire alle aziende di crescere in uno scenario competitivo, complesso e sempre in evoluzione».

Qual è stato il sentiment dei vostri associati?
«Il nostro, di insoddisfazione. Anche se un mea culpa dovrebbe arrivare anche dalle confederazioni, anche lì c’è bisogno di un cambio di passo. Sono realtà che devono essere più attuali».

Ma oggi il settore come sta?
«Il turismo organizzato si sta ancora leccando le ferite. Nel nostro settore, come già detto, non possiamo ripiegare sui prezzi e per questo dobbiamo capire come essere più elastici e flessibili. Lo stato di salute è quello di un comparto che vuole continuare a dare valori e garanzie grandi al turista. Un settore che si sta innovando ma non a sufficienza: avremmo bisogno di sostegni, anche tecnologici, maggiori. Il settore, pur soffrendo molto, è rimasto in piedi quasi nella sua totalità perché è composto da imprenditori che amano questo lavoro ed è una fortuna. Va supportato seguendo la giusta direzione».

Avete più volte parlato di un grosso problema di comunicazione…
«Sì, perché manca un vero piano di comunicazione sul cliente finale. Che però richiede investimenti di marketing che non abbiamo e per cui dovremmo ricevere il giusto supporto. Ne abbiamo ovviamente parlato con il Mitur, ma ancora non è stato predisposto nulla anche se questo non vuol dire che il ministero non abbia attenzione sul comparto. Dovremmo imparare a fare anche poche cose, ma a metterle in pratica con concretezza. Noi continueremo a evolverci nel digitale, ma i negozi fisici sono fondamentali anche nel futuro, dobbiamo impegnarci a tenerli aperti. Non possiamo immaginarci un domani senza negozi, una risorsa per le nuove generazioni».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Fto
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Voli Sardegna, tavolo regione-Fto su continuità e low cost https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-sardegna-tavolo-regione-fto-su-continuita-e-low-cost/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=voli-sardegna-tavolo-regione-fto-su-continuita-e-low-cost https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-sardegna-tavolo-regione-fto-su-continuita-e-low-cost/#respond Tue, 06 Aug 2024 10:47:39 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=107208 Voli Sardegna, tavolo regione-Fto su continuità e low cost

Fto Confcommercio ha incontrato la Regione Sardegna in piena fase di definizione della nuova continuità territoriale.

«Accogliamo innanzitutto con favore il cambio di passo e di metodo da parte della nuova assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca. L’incontro con lei e il suo staff, e soprattutto la loro attenzione alle nostre istanze, rappresentano l’avvio di un dialogo che speriamo sia fruttuoso», ha dichiarato Stefano Vavoli, referente Sardegna per Fto.

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Voli Sardegna, tavolo regione-Fto su continuità e low cost

Fto Confcommercio ha incontrato la Regione Sardegna in piena fase di definizione della nuova continuità territoriale.

«Accogliamo innanzitutto con favore il cambio di passo e di metodo da parte della nuova assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca. L’incontro con lei e il suo staff, e soprattutto la loro attenzione alle nostre istanze, rappresentano l’avvio di un dialogo che speriamo sia fruttuoso», ha dichiarato Stefano Vavoli, referente Sardegna per Fto.

«Abbiamo discusso della proroga dell’attuale continuità territoriale e abbiamo messo sul tavolo le nostre preoccupazioni circa le regole attuali. Ma – ha proseguito Vavoli – abbiamo riflettuto anche sul nuovo bando pluriennale a partire dal 2025, sottoponendo i punti che auspichiamo vengano presi in considerazione. Infine, non potevamo non affrontare il nodo low cost e abbiamo chiesto alla Regione di sensibilizzare i vettori rispetto alla collaborazione con le agenzie di viaggi, imprescindibile per garantire i dovuti diritti di mobilità ai sardi».

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Caro carburante, quotazioni al +14% a luglio https://www.lagenziadiviaggimag.it/caro-carburante-quotazioni-al-14-a-luglio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=caro-carburante-quotazioni-al-14-a-luglio https://www.lagenziadiviaggimag.it/caro-carburante-quotazioni-al-14-a-luglio/#respond Mon, 05 Aug 2024 09:21:01 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=107014 Caro carburante, quotazioni al +14% a luglio

Come di consueto, sono arrivate le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 26 luglio pubblicate da Iata e riassunte per t.o. e agenzie di viaggi da Fto-Confcommercio.

Relativamente al mese di luglio, si comunica una chiusura con una media per tonnellata metrica pari a 809,18 dollari. Rispetto a giugno si segnala un incremento di 14,01 dollari (+14,01%).

La media mensile di luglio si posiziona nuovamente sopra la barriera degli 800 dollari.

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Caro carburante, quotazioni al +14% a luglio

Come di consueto, sono arrivate le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 26 luglio pubblicate da Iata e riassunte per t.o. e agenzie di viaggi da Fto-Confcommercio.

Relativamente al mese di luglio, si comunica una chiusura con una media per tonnellata metrica pari a 809,18 dollari. Rispetto a giugno si segnala un incremento di 14,01 dollari (+14,01%).

La media mensile di luglio si posiziona nuovamente sopra la barriera degli 800 dollari. Rispetto a luglio dell’anno precedente il decremento è stato di 10,87 dollari, pari al -1,33%.

Il cambio medio del dollaro viene dichiarato dalla Bce a 1,08441 dollari per un euro, quindi con un apprezzamento del +0,79% rispetto a giugno.

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Agenzie, rinnovato il contratto: aumenti in busta paga https://www.lagenziadiviaggimag.it/agenzie-rinnovato-il-contratto-aumenti-in-busta-paga/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=agenzie-rinnovato-il-contratto-aumenti-in-busta-paga https://www.lagenziadiviaggimag.it/agenzie-rinnovato-il-contratto-aumenti-in-busta-paga/#respond Fri, 26 Jul 2024 15:07:19 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=105989 Agenzie, rinnovato il contratto: aumenti in busta paga

Firmato da Fiavet Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle agenzie di viaggi a seguito di una lunghissima trattativa che interesserà circa 25mila lavoratori.

Il nuovo contratto, in vigore dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027, prevede tra le principali novità l’aumento del salario (che sul quarto livello è di 200 euro) che si allinea ai Ccnl di categorie analoghe e verrà corrisposto in busta paga in quattro anni.

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Agenzie, rinnovato il contratto: aumenti in busta paga

Firmato da Fiavet Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle agenzie di viaggi a seguito di una lunghissima trattativa che interesserà circa 25mila lavoratori.

Il nuovo contratto, in vigore dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027, prevede tra le principali novità l’aumento del salario (che sul quarto livello è di 200 euro) che si allinea ai Ccnl di categorie analoghe e verrà corrisposto in busta paga in quattro anni.

Fiavet ccnl_uff.st.

Con l’accordo, si ottiene anche l’esclusione del pagamento dell’una tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale dal 2020. Così come sono state inserite nuove figure professionali, connesse alla programmazione e alla gestione dei sistemi informativi di network di agenzie di viaggi, ma soprattutto si rinnovano le dichiarazioni del direttore tecnico, figura centrale del sistema del turismo organizzato e importante per Fiavet Confcommercio perché attinente alla legalità nell’operato di settore in contrasto il dilagante abusivismo.

«È stata una trattativa lunga ma soddisfacente – commenta il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi – Sono particolarmente soddisfatto della definizione idonea del ruolo del direttore tecnico di agenzia di viaggi, un chiarimento necessario atto a contrastare pratiche poco trasparenti e di concorrenza sleale nell’intero settore».

A margine del rinnovo esprime il suo disappunto Fto, associazione del turismo organizzato del circuito Confcommercio che ha assistito alle negoziazioni: «Si è persa un’occasione importante per aggiornare condizioni contrattuali che non sono allineate al nuovo contesto in cui operiamo e alle mutate esigenze dei nostri collaboratori – ha dichiarato il presidente Franco Gattinoni – Pur condividendo in pieno la necessità di riconoscere un adeguato e consistente incremento retributivo a favore dei nostri collaboratori, la controparte sindacale ha avuto un approccio al confronto inaccettabile nei modi e nei tempi. Le nostre imprese continueranno a subire costi sproporzionati, peggio di quanto patito con la pandemia: condizioni che mineranno le reali possibilità di competere in uno scenario sempre più complesso e aggressivo. Essere equiparati a tutti gli altri settori del turismo è miope e dannoso».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Fiavet
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Giubileo 2025, i turisti non rinunceranno a Venezia. Opportunità o minaccia? https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-2025-i-turisti-non-rinunceranno-a-venezia-opportunita-o-minaccia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giubileo-2025-i-turisti-non-rinunceranno-a-venezia-opportunita-o-minaccia https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-2025-i-turisti-non-rinunceranno-a-venezia-opportunita-o-minaccia/#respond Wed, 10 Jul 2024 13:21:44 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=103739 Giubileo 2025, i turisti non rinunceranno a Venezia. Opportunità o minaccia?

Operatori Incoming di Venezia, Fto, Etoa e la Confcommercio della città lagunare sono già in dialogo per trovare soluzioni che trasformino le sfide del Giubileo 2025 in opportunità piuttosto che in minaccia.

Il primo atto è stato proprio la tavola rotonda “Venezia: Giubileo 2025 opportunità o minaccia, una strategia per l’overtourism”, dove è emerso che per l’anno prossimo Roma si prepara ad accogliere oltre 30 milioni di pellegrini, registrando un aumento del 20% rispetto al 2000, con il 30% proveniente dagli Stati Uniti e dal Sudamerica.

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Giubileo 2025, i turisti non rinunceranno a Venezia. Opportunità o minaccia?

Operatori Incoming di Venezia, Fto, Etoa e la Confcommercio della città lagunare sono già in dialogo per trovare soluzioni che trasformino le sfide del Giubileo 2025 in opportunità piuttosto che in minaccia.

Il primo atto è stato proprio la tavola rotonda “Venezia: Giubileo 2025 opportunità o minaccia, una strategia per l’overtourism”, dove è emerso che per l’anno prossimo Roma si prepara ad accogliere oltre 30 milioni di pellegrini, registrando un aumento del 20% rispetto al 2000, con il 30% proveniente dagli Stati Uniti e dal Sudamerica. Questo avvenimento avrà un impatto significativo anche su Venezia. L’impatto stimato è che circa il 10% dei turisti non rinuncerà a vedere Venezia (che ora prevede l’ingresso a pagamento proprio per arginare il sovraffollamento turistico), visto il lungo viaggio intrapreso.

Parliamo di un incremento di circa 800mila ulteriori ospiti pernottanti, che dovranno essere sommati al ritorno degli asiatici ai livelli pre-Covid, stimato in un ulteriore 800mila. Si prevede quindi un incremento del 25% nel numero di turisti che pernotteranno a Venezia. Tutti questi flussi si aggiungeranno a quelli esistenti, che sono stati fondamentali per il recupero post-pandemia.

APPROCCIO GLOBALE E COORDINATO

Quale strategia adottare per evitare che tutto ciò diventi un boomerang per la reputazione della città, già afflitta dall’overtourism? Arduino Paniccia, analista di strategia e di geopolitica, fondatore e Presidente della Scuola di Competizione Economica Internazionale di Venezia Asce, ha aperto la tavola rotonda evidenziando le opportunità e le sfide che il Giubileo 2025 rappresenta per Venezia: «Affrontare i flussi turistici futuri richiede un approccio globale e coordinato. I flussi continueranno ad aumentare portando a una maggiore competizione per l’accesso alle strutture turistiche, come alberghi e monumenti, e a un conseguente aumento dei prezzi. L’unica strategia attuabile risiede nella gestione collaborativa del territorio tra pubblico e privato, poiché non si può lasciare tutto al libero mercato. La nuova globalizzazione impone, dal green all’uso del suolo e delle risorse, l’introduzione di norme e correttivi per salvaguardare il territorio e le risorse. Questo vale anche per il turismo: non basta pensare al Giubileo, ma è necessario pianificare già i flussi anche dopo tale evento. Evitare che Venezia nel 2025 diventi simbolo dell’overtourism è importante, il danno reputazionale avrebbe conseguenze durature, e ci vorranno tempo e investimenti per superare i luoghi comuni negativi. La tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, sarà inoltre un’opportunità da sfruttare per far crescere le aziende, strutture, competenze, il capitale umano contribuendo alla crescita del territorio».

Il territorio, dunque, deve prendere in mano le redini del suo destino pretendendo la collaborazione delle istituzioni e di tutti gli altri attori per poter sviluppare l’economia territoriale. Quali modelli usare? È importante che siano i tecnici a suggerirli, ma l’esperienza dei distretti in Italia ed in Europa è un buon punto di riferimento. «Venezia – ha proseguito Paniccia – deve tornare a essere un centro che crea nuovi modelli di business turistici. È qui che è stata fondata la Ciga, il primo aeroporto in Italia è stato il Nicelli, è stata istituita la Biennale di Venezia ed è stato creato il “modello” di Palazzo Grassi. Bisogna parlare di nuove strategie e di modelli per attuarle».

La nostra cultura, i nostri monumenti, il modo di vivere, le nostre tradizioni sono un patrimonio inestimabile vanno preservati, non devono essere vista come un mero strumento di marketing, bensì il valore su cui costruire un modello per far convivere turismo e popolazione. “Venezia – ha concluso – può ritrovare il suo ruolo centrale di guida, di laboratorio di competenza, essendo per vocazione una capitale culturale millenaria del Mediterraneo. Si può riuscirci, le problematiche emerse ad Amsterdam o anche a Barcellona, così come in altre città europee, richiederanno soluzioni per l’overtourism. I segnali di allarme sono evidenti; è necessaria una svolta strategica complessiva. Il Giubileo, che è imminente, rappresenta l’occasione ideale per iniziare a sviluppare un vero coordinamento».

Etoa, la European Tourism Association, ha ribadito l’impegno di Venezia come laboratorio strategico per affrontare il fenomeno dell’overtourism. «Il turismo – ha dichiarato Tim Fairhurst, general manager – necessita di un supporto adeguato dall’Ue a livello locale per prosperare, ma è nelle destinazioni che viene vissuto, dalla comunità e dai visitatori. Etoa apprezza la continua collaborazione trasparente delle autorità locali di Venezia con il settore. Venezia è l’emblema delle destinazioni turistiche culturali storiche europee, con attrazioni concentrate in un’area ridotta. Anche senza promozione, rimane una meta ambita a livello globale. È necessaria una gestione dinamica delle destinazioni che includa pianificazione intelligente, diversificazione dei prodotti e adeguate infrastrutture, oltre a un’apertura al cambiamento. Il successo richiede strategie coerenti e pratiche efficaci».

Fto, rappresentata dal direttore Gabriele Milani e dal referente per Venezia Andrea Gersich, ha esposto le strategie per fare sistema in risposta alle nuove sfide introdotte, come il contributo di accesso, i limiti ai gruppi turistici e la gestione del trasporto. «Il Giubileo – ha spiegato Milani – rappresenta un banco di prova importantissimo e una sfida da vincere, anche per Venezia, verso l’obiettivo di un turismo di qualità che valorizzi le bellezze della città e aiuti in modo sostenibile l’economia. Per noi di Fto bisogna innanzitutto applicare regole chiare che consentano agli operatori professionali di gestire i gruppi da massimo 25 persone. Questo va di pari passo con una lotta serrata all’abusivismo che alimenta inevitabilmente il fast tourism. È necessario poi dialogare con l’amministrazione sulla tassa d’accesso e fare sinergia con gli operatori del territorio in relazione a musei e altre attrazioni. Serve quindi molta attenzione sui trasporti acquei, anche dall’aeroporto, per superare le difficoltà e migliorare i flussi, che saranno sempre maggiori tenendo anche conto del rilancio dei mercati del Far East. Tutto ciò, comunque, può avvenire solo grazie a una stretta osservanza del codice deontologico degli operatori del turismo per una fruizione autentica e di qualità dei tesori inestimabili di Venezia».

IL “MODELLO VENEZIA”

Il Giubileo del 2025 è un evento di portata internazionale che sta già suscitando grande interesse e preparativi in molte città italiane. In questo contesto, Simone Venturini, assessore al Turismo del Comune di Venezia, sottolinea l’importanza di affrontare le sfide imminenti con un approccio integrato e strategico: «Fare sistema per affrontare insieme le sfide più importanti che si prospettano all’orizzonte è il modo migliore per farsi trovare pronti a eventi epocali come il prossimo Giubileo. Un appuntamento che indurrà numerosi visitatori a raggiungere da ogni parte del mondo, oltre che la Capitale e la Città del Vaticano, anche la nostra città. Serve tempo per analizzare da ogni prospettiva, attraverso il dialogo tra stakeholders e amministratori, questioni complesse come questa, e l’evento di oggi va proprio in questa direzione. Vogliamo farci trovare pronti puntando sulla qualità più che sulla quantità sia per quanto riguarda i servizi garantiti dagli operatori del settore, sia in fatto di eventi ospitati in città. Non esistono bacchette magiche né tantomeno ricette miracolose, ma la collaborazione tra pubblico e privato è l’unica strada per costruire, col tempo, quel “modello Venezia” in grado di affrontare con successo i principali interrogativi che ci pone il futuro».

«Confcommercio – ha commentato Roberto Panciera, presidente Confcommercio Ascom Venezia – si compiace di essere capofila, assieme a Etoa e Fto, di questa stretta collaborazione tra gli operatori del turismo e l’amministrazione comunale di Venezia. La gestione e il governo dei flussi turistici legati al Giubileo 2025 sarà un importante banco di prova per verificare se un’attenta programmazione possa consentire un impatto dei flussi in ingresso più graduato e sostenibile. Ci auguriamo che possa finalmente vedersi attuata, nelle strategie di tutti gli operatori coinvolti, l’esigenza di alzare la qualità dell’offerta al fine di intercettare un turismo più qualificato e rispettoso della unicità e della fragilità di Venezia».

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Jet fuel stabile, quotazioni medie sotto gli 800 dollari https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-stabile-quotazioni-medie-sotto-gli-800-dollari/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-stabile-quotazioni-medie-sotto-gli-800-dollari https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-stabile-quotazioni-medie-sotto-gli-800-dollari/#respond Thu, 04 Jul 2024 12:46:40 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=103012 Jet fuel stabile, quotazioni medie sotto gli 800 dollari

Iata, alla scheda jet fuel monitor, ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 28 giugno scorso.

I numeri, riassunti da Fto-Confcommercio, indicano che il mese scorso si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 795,17 dollari. Il dato è in linea con maggio.

La media mensile di giugno si posiziona sotto la barriera degli 800 dollari per la seconda volta dopo 5 mesi.

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Jet fuel stabile, quotazioni medie sotto gli 800 dollari

Iata, alla scheda jet fuel monitor, ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 28 giugno scorso.

I numeri, riassunti da Fto-Confcommercio, indicano che il mese scorso si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 795,17 dollari. Il dato è in linea con maggio.

La media mensile di giugno si posiziona sotto la barriera degli 800 dollari per la seconda volta dopo 5 mesi. Rispetto a giugno 2023 l’incremento è stato di 43,81 dollari, il +5,83%.

Il cambio medio del dollaro a giugno viene dichiarato dalla Bce pari a 1,07590 dollari per un euro, quindi con un deprezzamento dello -0,49% rispetto al mese precedente.

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Jet fuel, quotazioni in discesa a maggio https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-discesa-a-maggio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-quotazioni-in-discesa-a-maggio https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-discesa-a-maggio/#respond Tue, 04 Jun 2024 13:18:10 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=98647 Jet fuel, quotazioni in discesa a maggio

Sono state pubblicate, da Iata, le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 31 maggio. Come riassunto di consueto da Fto, i dati relativi al mese scorso parlano di una media per tonnellata metrica pari a 795,57 dollari.

Rispetto ad aprile si segnala un decremento di 61,92 dollari pari al -7,22%. La media mensile di maggio si posiziona sotto la barriera degli 800 dollari per la prima volta dopo cinque mesi.

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Jet fuel, quotazioni in discesa a maggio

Sono state pubblicate, da Iata, le quotazioni settimanali del jet fuel fino al 31 maggio. Come riassunto di consueto da Fto, i dati relativi al mese scorso parlano di una media per tonnellata metrica pari a 795,57 dollari.

Rispetto ad aprile si segnala un decremento di 61,92 dollari pari al -7,22%. La media mensile di maggio si posiziona sotto la barriera degli 800 dollari per la prima volta dopo cinque mesi.

Rispetto al mese di maggio dell’anno precedente, invece, l’incremento è stato di 73,25 dollari (+10,14%).

Il cambio medio del dollaro viene dichiarato dalla Bce a 1,08122 dollari per un euro, quindi con un apprezzamento del 0,79% rispetto al mese scorso.

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Ryanair-Antitrust, Fto: “O’Leary non ha vinto, indagini in corso” https://www.lagenziadiviaggimag.it/ryanair-antitrust-fto-oleary-non-ha-vinto-indagini-in-corso/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ryanair-antitrust-fto-oleary-non-ha-vinto-indagini-in-corso https://www.lagenziadiviaggimag.it/ryanair-antitrust-fto-oleary-non-ha-vinto-indagini-in-corso/#respond Tue, 04 Jun 2024 10:28:42 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=98569 Ryanair-Antitrust, Fto: “O’Leary non ha vinto, indagini in corso”

L’Antitrust ha deciso di non procedere con la misura cautelare ai danni di Ryanair così come richiesto dall’ota spagnola eDreams nell’ambito dell’indagine principale sull’abuso di posizione dominante della low cost in Italia. A cui si uniscono, inoltre, le presunte restrizioni alla vendita di voli della compagnia da parte delle agenzie online e fisiche, che vede tra le “denunce” anche quelle delle associazioni di categoria del turismo organizzato.

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Ryanair-Antitrust, Fto: “O’Leary non ha vinto, indagini in corso”

L’Antitrust ha deciso di non procedere con la misura cautelare ai danni di Ryanair così come richiesto dall’ota spagnola eDreams nell’ambito dell’indagine principale sull’abuso di posizione dominante della low cost in Italia. A cui si uniscono, inoltre, le presunte restrizioni alla vendita di voli della compagnia da parte delle agenzie online e fisiche, che vede tra le “denunce” anche quelle delle associazioni di categoria del turismo organizzato.

Sull’ultima decisione dell’Antitrust, infatti, interviene proprio Fto Confcommercio al fine di portare chiarezza: «La decisione di non emettere un procedimento cautelare è tutt’altro che una vittoria per Ryanair. Il procedimento stesso è ancora regolarmente in corso e attendiamo di vedere quale sarà la decisione finale», ha commentato il presidente Franco Gattinoni.

«Negli ultimi mesi Ryanair ha sottoposto accordi di partnership ad alcune ota per consentire a queste ultime di vendere i biglietti alle condizioni imposte dal vettore stesso – prosegue Gattinoni – Il contenuto di queste intese è stato acquisito di recente dall’Antitrust e richiede un tempo di valutazione non compatibile con l’adozione di una misura cautelare. Resta però il blocco che la compagnia aerea ha posto in essere nei confronti degli acquisti delle agenzie di viaggi per conto dei clienti. Quindi si protraggono danni, disagi e quella che a nostro avviso è una violazione delle leggi della concorrenza».

All’avvio della stagione estiva, gli agenti di viaggi si trovano in grande difficoltà e non possono soddisfare le richieste dell’utenza, che spesso non ha alternative all’utilizzo dei voli Ryanair. «Tutto ciò è ancora più grave alla luce degli incentivi e delle agevolazioni che il vettore intasca dalle società aeroportuali e dagli enti locali – rincara il presidente Fto – La stessa sentenza della Corte d’Appello di Milano che Ryanair continua impropriamente a citare a supporto della propria posizione, tra l’altro, dà atto che la compagnia operi in monopolio o in condizione di dominio su moltissime rotte, come d’altronde verificato anche dall’Agcm nella sua analisi istruttoria. Tale sentenza riguarda peraltro un giudizio civile iniziato nel 2010 per condotte poste in essere dal vettore a partire dal 2005, nei rapporti però con una specifica ota».

In ogni caso, conclude Gattinoni, la sentenza «non è dirimente rispetto alle questioni sollevate da Fto nel procedimento avanti l’Antitrust, per cui non resta che attendere le determinazioni dell’Autorità garante».

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Il caos voli è (in)finito: le incognite dell’estate https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-caos-voli-e-infinito-le-incognite-dellestate/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-caos-voli-e-infinito-le-incognite-dellestate https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-caos-voli-e-infinito-le-incognite-dellestate/#respond Tue, 04 Jun 2024 05:00:34 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=98462 Il caos voli è (in)finito: le incognite dell’estate

E la chiamano estate. Rischia di diventare uno dei leit motiv più gettonati di chi sceglie un aereo per andare in vacanza, se non verranno sciolte in fretta le tante riserve legate ai voli: dall’impennata delle tariffe ai ritardi, dalla sicurezza ai disservizi negli aeroporti. Occhio, perché tirando troppo la corda finisce che si spezza e i turisti si orienteranno verso altre scelte per viaggiare.

ALTOLÀ DELL’ENAC

Lo ha ben capito l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che ha esortato i gestori degli scali a fare massima attenzione ai servizi erogati durante i picchi estivi: si profila, infatti, un’altissima stagione caratterizzata da un forte incremento dei movimenti aerei e del numero di passeggeri in tutti gli aeroporti.

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Il caos voli è (in)finito: le incognite dell’estate

E la chiamano estate. Rischia di diventare uno dei leit motiv più gettonati di chi sceglie un aereo per andare in vacanza, se non verranno sciolte in fretta le tante riserve legate ai voli: dall’impennata delle tariffe ai ritardi, dalla sicurezza ai disservizi negli aeroporti. Occhio, perché tirando troppo la corda finisce che si spezza e i turisti si orienteranno verso altre scelte per viaggiare.

ALTOLÀ DELL’ENAC

Lo ha ben capito l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che ha esortato i gestori degli scali a fare massima attenzione ai servizi erogati durante i picchi estivi: si profila, infatti, un’altissima stagione caratterizzata da un forte incremento dei movimenti aerei e del numero di passeggeri in tutti gli aeroporti.

Nello specifico, quindi, Enac chiede di prestare cura alle attività di security e di handling, nel rispetto dei parametri di qualità ed efficienza inseriti nel regolamento degli scali, per scongiurare eventuali sanzioni. Vietato, inoltre, trascurare la tutela dei diritti dei viaggiatori, soprattutto persone diversamente abili, anziani e soggetti non autosufficienti. Perché, è vero che il sistema aeroportuale è abituato a lavorare sotto pressione, ma è meglio tenere le antenne dritte ed evitare di sborsare fior di quattrini per i risarcimenti provocati dai disagi aerei, che in estate si moltiplicano, tra voli cancellati o in ritardo, overbooking e problemi relativi ai bagagli.

RISCHIO RITARDI A CATENA

Per la precisione, sono stati 163 milioni quelli stimati dal report 2023 di Italia Rimborso Data, che attribuisce il 50% dei voli con disservizi a Wizz Air e Ryanair: il vettore irlandese si è confermato quello con più ritardi. Milano Malpensa, Catania e Lamezia Terme gli scali con il numero di disagi più alto: non a caso la tratta con maggiori problemi è stata Catania-Malpensa.

I dati fotografano ciò che è stato fino a ieri, ma cosa dobbiamo attenderci dall’estate che verrà? Il ceo Felice D’Angelo prende il toro per le corna: «I dati statistici rivelano che aumentando le rotazioni dei voli crescono i disservizi, perché un aeromobile viene usato per fare diverse rotte nell’arco della stessa giornata. È lecito, ma secondo me gli aerei dovrebbero corrispondere al numero dei collegamenti. Se infatti si verifica un problema e l’aeromobile non può decollare, scattano ritardi a catena che si ripercuotono su tutte le rotte previste quel giorno».

PASSEGGERI INCONSAPEVOLI

Non è un rischio per le compagnie? «Senza dubbio: scelgono di sfidare la sorte. Ovviamente il discorso cambia da periodo a periodo: in bassa stagione non succede. Se un aeromobile è costretto a restare fermo ad aprile, i passeggeri vengono fatti salire su un altro, ma questo non accadrà mai in estate, dove c’è penuria di aerei».

Il film lo conosciamo bene, andiamo incontro a un’altra estate che potrebbe riproporre gli stessi rischi, ma i cittadini sono consapevoli dei propri diritti? «Poco. Parlo con cognizione di causa, perché la nostra azienda è la prima per assistenza passeggeri: in base ai dati dello scorso marzo, 700.000 viaggiatori, che ne avevano diritto, non hanno mai inoltrato legittima richiesta di rimborso. Il nostro compito è stabilire se ci siano responsabilità del vettore, grazie al nostro sistema brevettato».

IL PARADOSSO DEI PREZZI

Inutile girarci intorno, però: anche quest’anno è il caro voli la vera incognita dell’estate aerea. «Pesa tantissimo e non da oggi – ammette Felice D’Angelo – Con il costo della vita sempre più alto ci può anche stare che gli italiani decidano di fare scelte diverse per le vacanze, optando per una meta più vicina. Di certo chi, all’interno dei vettori, promuove queste politiche non mi pare che sia sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda della società, anzi acuisce una distanza profonda dal punto di vista sociale ed economico. So che quest’estate le low cost punteranno su Tirana: ecco, fossi il titolare di un vettore con 20 aeromobili, pur di metterli in funzione abbasserei il costo. Ma non mi pare sia aria».

LOW SERVICE, ALTRO CHE LOW COST

Low cost, la lingua batte dove il dente duole. Ma poi ha ancora senso parlare di compagnie “low cost” a tutto tondo? Parola a Franco Gattinoni, presidente di Fto, la Federazione turismo organizzato che fa capo a Confcommercio: «Assolutamente no, va detto in maniera chiara. Cambiano le strategie di marketing e di comunicazione, ma di fatto molte compagnie aeree, fortunatamente non tutte, sono orientate verso servizi “low’’ e prezzi “high’’. Chiamiamole allora compagnie “low service”».

Non c’è allora il pericolo che si finisca per portare all’esasperazione i clienti? «Sicuramente si sta facendo di tutto per complicare la vita dei passeggeri: controlli di sicurezza spesso fastidiosi e inutili, anche se alcuni aeroporti stanno lavorando per migliorarli e velocizzarli. Prezzi alti, disservizi con poca o nessuna assistenza ai passeggeri: su questo punto i vettori low cost vincono alla grande».

CATTIVI E BUONI ESEMPI

Nel cahiers de doléances di Gattinoni c’è ancora spazio: «L’aspetto peggiore è l’instabilità di alcune rotte, con voli inseriti e tolti seguendo logiche di redditività dei vettori, senza attenzione verso la necessità effettiva delle destinazioni e dei passeggeri prenotati. Forse sarebbe meglio capire che volare costa, ma deve costare il giusto. Dico basta alle tariffe da 30 o da 700 euro sulla medesima tratta, dove chi viaggia a 30 euro non ha nessuna necessità effettiva di viaggiare e chi invece ce l’ha è costretto a pagare cifre spropositate. Bisogna capire che un volo da Milano a Parigi o dalla stessa Milano a Catania non può costare come un cappuccino al bar, ma neppure come un volo intercontinentale».

Nonostante tutto, chiude Gattinoni, «rimango ottimista: alcuni vettori si muoveranno verso costi corretti e servizi adeguati, consapevoli di trasportare persone e non valigie, invertendo la tendenza dei vettori “low service”».

SCIOPERI E CONSEGNE-LUMACA

Musica per le orecchie, si fa per dire, di Ryanair, che comunque vola nell’anno finanziario, chiuso a marzo: un revenue per 13,4 miliardi di euro, +25% rispetto al precedente, 183,7 milioni di passeggeri in confronto ai 168 milioni del periodo precedente, +9%, e un load factor incrementato al 94% rispetto al 93%. A conti fatti, parliamo di profitti per 1,9 miliardi di euro, pari a una crescita del 34%, la più alta registrata negli ultimi anni. Nei numeri monstre anche 200 nuove rotte aperte nel 2023 e la flotta che a fine 2024 raggiungerà 584 aeromobili.

Ma non c’è rosa senza spine e nel caso di Ryanair ci sono i 67 giorni di sciopero che hanno causato la cancellazione di migliaia di voli, provocando enormi disagi ai passeggeri. Michael O’Leary chiede all’Ue una riforma urgente dell’Atc (Air traffic control) per regolamentare meglio il diritto allo sciopero, come in Grecia, Italia e Spagna. La domanda dei viaggi in Europa resta forte, nonostante i ritardi nelle consegne di Boeing, ma la Iata avverte che in estate sarà ridotta del 19% l’offerta che veniva allestita per il picco delle vacanze.

CI MANCAVANO LE TURBOLENZE

Turbolenze all’orizzonte, quindi, e non solo dal punto di vista metaforico. Due voli piuttosto “agitati” hanno causato un morto per lo spavento e oltre 100 feriti. Niente allarmismi può capitare, specie quando i passeggeri non hanno la cintura di sicurezza allacciata, anche se proprio su questo Singapore Airlines ha cambiato le regole. Da cosa dipende allora? Secondo gli esperti, una risposta plausibile è il climate change, che farà raddoppiare le turbolenze da qui al 2050. E la chiamano estate.

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Yemen, appello del turismo organizzato ai clienti: “Viaggiate in sicurezza” https://www.lagenziadiviaggimag.it/yemen-appello-del-turismo-organizzato-ai-clienti-viaggiate-in-sicurezza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=yemen-appello-del-turismo-organizzato-ai-clienti-viaggiate-in-sicurezza https://www.lagenziadiviaggimag.it/yemen-appello-del-turismo-organizzato-ai-clienti-viaggiate-in-sicurezza/#respond Tue, 07 May 2024 14:22:35 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=94479 Yemen, appello del turismo organizzato ai clienti: “Viaggiate in sicurezza”

Viaggiare in sicurezza è fondamentale. È l’appello sottoscritto in una nota congiunta dalle associazioni del turismo organizzato, a proposito della vicenda dei 15 turisti italiani bloccati per alcuni giorni sull’isola di Socotra, in Yemen.

Il gruppo era partito da Abu Dhabi il 23 aprile con l’unico volo settimanale che porta all’isola. A causa però della guerra civile in atto da anni e le conseguenti difficoltà sui voli, nessuno di loro era potuto rientrare nei tempi previsti.

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Yemen, appello del turismo organizzato ai clienti: “Viaggiate in sicurezza”

Viaggiare in sicurezza è fondamentale. È l’appello sottoscritto in una nota congiunta dalle associazioni del turismo organizzato, a proposito della vicenda dei 15 turisti italiani bloccati per alcuni giorni sull’isola di Socotra, in Yemen.

Il gruppo era partito da Abu Dhabi il 23 aprile con l’unico volo settimanale che porta all’isola. A causa però della guerra civile in atto da anni e le conseguenti difficoltà sui voli, nessuno di loro era potuto rientrare nei tempi previsti. Domenica mattina il volo era poi riuscito a rientrare negli Emirati Arabi Uniti.

Socotra, lo ricordiamo, resta una destinazione esplicitamente sconsigliata sul sito dell’Unità di Crisi della Farnesina Viaggiare Sicuri e per questo Fto, Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Maavi hanno colto l’occasione per ricordare quanto sia “cruciale seguire le indicazioni del ministero degli Esteri italiano quando si valuta una meta o si programma un viaggio in aree del mondo che possono presentare rischi, anche solo potenziali, di varia natura”.

“Il turismo organizzato – prosegue il comunicato – è il primo fautore dei viaggi sostenibili sotto ogni aspetto, non solo ambientale o sociale, ma anche dal punto di vista geopolitico e della sicurezza in senso lato. Non a caso, nel dicembre scorso è stata lanciata la campagna congiunta ‘Dammi il 5!’ in sinergia con l’Unità di crisi della Farnesina, nella quale sono state enucleate le cinque regole chiave per viaggiare sicuri”.

Le associazioni del turismo organizzato le ribadiscono una per una: “Rendere sempre disponibile il proprio numero di cellulare anche al tour operator e non solo all’agenzia di viaggi; prima di decidere di partire, informarsi il più possibile sulla eventuale destinazione attraverso il sito Vaggiaresicuri.it; registrare il proprio viaggio anche su Dovesiamonelmondo.it, in modo da dare ogni elemento utile di conoscenza all’Unità di crisi, in caso di eventi gravi e imprevedibili; scaricare l’app Viaggiare sicuri per ricevere gli aggiornamenti in tempo reale della Farnesina sulla situazione nel Paese che si visita; scegliere tour operator e agenzie di viaggi intermediarie di sicuro affidamento, in regola con gli obblighi di legge e che dimostrino professionalità, competenza ed esperienza”.

In calce alla nota la raccomandazione finale: “Viaggiare è la cosa più bella del mondo, ma il senso di responsabilità è imprescindibile, come in tutte le altre attività. Peraltro, il Codice del turismo prevede che, in caso di scelte imprudenti o comunque non diligenti, il viaggiatore possa vedersi accollare da parte delle istituzioni le spese di soccorso e rimpatrio. Prendendo le mosse dalla vicenda, ribadiamo ancora una volta quanto sia importante conoscere e agire con avvedutezza, scegliendo di farsi guidare e accompagnare da seri professionisti del viaggio”.

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Jet fuel, quotazioni in aumento ad aprile https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-aumento-ad-aprile/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-quotazioni-in-aumento-ad-aprile https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-aumento-ad-aprile/#respond Thu, 02 May 2024 13:01:04 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=93840 Jet fuel, quotazioni in aumento ad aprile

Il sito Iata, alla scheda Jet fuel monitor, ha pubblicato le quotazioni settimanali fino al 26 aprile scorso. Come di consueto, i dati sono stati riassunti dall’Ufficio studi di Fto-Confcommercio.

Il mese di aprile si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 857,49 dollari. Rispetto a marzo si segnala un incremento di 7,78 dollari (il +0,92%).

La media mensile di aprile si posiziona sotto la barriera dei 900 dollari per il quinto mese consecutivo.

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Jet fuel, quotazioni in aumento ad aprile

Il sito Iata, alla scheda Jet fuel monitor, ha pubblicato le quotazioni settimanali fino al 26 aprile scorso. Come di consueto, i dati sono stati riassunti dall’Ufficio studi di Fto-Confcommercio.

Il mese di aprile si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 857,49 dollari. Rispetto a marzo si segnala un incremento di 7,78 dollari (il +0,92%).

La media mensile di aprile si posiziona sotto la barriera dei 900 dollari per il quinto mese consecutivo. Rispetto al mese di aprile dell’anno precedente l’incremento è stato di 74,40 dollari, pari al +9,50%.

Il cambio medio del dollaro viene dichiarato dalla Bce pari a 1,07278 dollari per un euro, quindi con un deprezzamento del 1,33% rispetto al mese scorso.

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Gite, il turismo organizzato a Valditara: “Stop abusivismo” https://www.lagenziadiviaggimag.it/gite-il-turismo-organizzato-a-valditara-stop-abusivismo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gite-il-turismo-organizzato-a-valditara-stop-abusivismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/gite-il-turismo-organizzato-a-valditara-stop-abusivismo/#respond Fri, 19 Apr 2024 16:13:41 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=92560 Gite, il turismo organizzato a Valditara: “Stop abusivismo”

Resta rovente l’asse gite scolastiche-agenzie di viaggi. Dopo il caso del Trevigiano, dove un un professore di Montebelluna, tale Massimo Frana, ha pubblicato sui media una lettera che incita gli studenti alla preparazione del viaggio di istruzione senza l’ausilio delle adv per bypassare costi e tempi, il turismo organizzato va subito in allarme e richiama la pronta attenzione del ministro in capo all’Istruzione, Giuseppe Valditara.

Le associazioni di categoria della distribuzione organizzata, Astoi, Assoviaggi, Fto, Fiavet, Aidit e Maavi, hanno fatto infatti fronte comune e dichiarato quanto segue: “Il ministro Valditara dovrebbe intervenire con urgenza per contrastare i fenomeni di abusivismo che, incoraggiati platealmente da taluni docenti e dirigenti scolastici, ormai proliferano nel settore dei viaggi di istruzione.

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Gite, il turismo organizzato a Valditara: “Stop abusivismo”

Resta rovente l’asse gite scolastiche-agenzie di viaggi. Dopo il caso del Trevigiano, dove un un professore di Montebelluna, tale Massimo Frana, ha pubblicato sui media una lettera che incita gli studenti alla preparazione del viaggio di istruzione senza l’ausilio delle adv per bypassare costi e tempi, il turismo organizzato va subito in allarme e richiama la pronta attenzione del ministro in capo all’Istruzione, Giuseppe Valditara.

Le associazioni di categoria della distribuzione organizzata, Astoi, Assoviaggi, Fto, Fiavet, Aidit e Maavi, hanno fatto infatti fronte comune e dichiarato quanto segue: “Il ministro Valditara dovrebbe intervenire con urgenza per contrastare i fenomeni di abusivismo che, incoraggiati platealmente da taluni docenti e dirigenti scolastici, ormai proliferano nel settore dei viaggi di istruzione. Inoltre bisogna mettere fine a una sorta di criminalizzazione di tour operator e agenzie di viaggi che invece operano in un contesto normato e organizzano questi viaggi assicurando importanti diritti e tutele per gli utenti, in particolare per i minori coinvolti”.

In particolare, come anticipato, le sei sigle del turismo organizzato sono rammaricate per le dichiarazioni del personale scolastico “che possono incoraggiare comportamenti non conformi alle normative vigenti e mettere a rischio la sicurezza degli studenti durante i viaggi di istruzione”.

Astoi, Assoviaggi, Fto, Fiavet, Aidit e Maavi spiegano come “da molto tempo chiediamo una semplificazione e revisione dei processi di aggiudicazione dei viaggi di istruzione stessi. Tale revisione non solo comporterebbe una riduzione dei prezzi dei servizi acquistati, ma anche una minor burocrazia per scuole e imprese, consentendo la realizzazione di un numero maggiore di viaggi a cui oggi istituti e famiglie devono spesso rinunciare a causa della complessità del processo e delle tempistiche necessarie”.

Le rappresentanze del turismo organizzato ribadiscono infine la loro disponibilità a collaborare con il ministero per affrontare le sfide attuali legate ai costi dei viaggi di istruzione e per garantire che tali iniziative rimangano un’opportunità preziosa per la formazione dei giovani.

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Contesa Ryanair-adv: ora interviene l’Antitrust https://www.lagenziadiviaggimag.it/contesa-ryanair-adv-interviene-lantitrust/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=contesa-ryanair-adv-interviene-lantitrust https://www.lagenziadiviaggimag.it/contesa-ryanair-adv-interviene-lantitrust/#respond Fri, 05 Apr 2024 07:07:35 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=90090 Contesa Ryanair-adv: ora interviene l’Antitrust

Ryanair resta nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato su indirizzo delle agenzie di viaggi italiane e di alcune ota, che accusano la compagnia irlandese di abuso di posizione dominante e di mancata trasparenza e concorrenzialità delle vendite (in primis riguardo l’impossibilità di prenotare ticket aerei sul sito ryanair.com per conto dei clienti). Proprio per questo, l’Antitrust ha avviato un procedimento cautelare contro il vettore, che dovrebbe essere inserito nel prossimo bollettino settimanale in arrivo.

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Contesa Ryanair-adv: ora interviene l’Antitrust

Ryanair resta nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato su indirizzo delle agenzie di viaggi italiane e di alcune ota, che accusano la compagnia irlandese di abuso di posizione dominante e di mancata trasparenza e concorrenzialità delle vendite (in primis riguardo l’impossibilità di prenotare ticket aerei sul sito ryanair.com per conto dei clienti). Proprio per questo, l’Antitrust ha avviato un procedimento cautelare contro il vettore, che dovrebbe essere inserito nel prossimo bollettino settimanale in arrivo.

L’avvio dell’istruttoria c’è stato a settembre scorso con la misura cautelare deliberata invece nell’adunanza dell’Antitrust del 2 aprile, ed è volta a verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari a ripristinare e mantenere condizioni concorrenziali nel mercato, fissando l’audizione dinnanzi al Collegio per il 18 aprile.

A segnalare l’atteggiamento “scorretto” della low cost irlandese all’Autorità sono state in primissima battuta Aiav e Fto Confcommercio, seguite a ruota da Advunite e Fiavet in rappresentanza delle agenzie di viaggi. A rincarare la dose, le associazioni dei consumatori Codici e Federconsumatori e le ota Booking, eDreams, Kiwi (con cui però Ryanair a gennaio ha ripristinato gli equilibri con un accordo), Lastminute, Fru e l’associazione europea Travel Tech, che promuove gli interessi dei gds ma anche delle stesse online travel agency.

L’ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rilevato che la condotta di Ryanair – che fa leva sulla sua posizione dominante per estendere il suo potere all’offerta degli altri servizi turistici detenuta su molti mercati del trasporto aereo (in Italia, secondo Enac, Ryanair è il primo vettore con una quota passeggeri del 50% per i voli domestici e del 39% considerando tutti i collegamenti; anche in questo caso la compagnia e Michael O’Leary sono in piena contesa) –, appare arrecare un pregiudizio grave e irreversibile «per le agenzie viaggi e, di conseguenza, per i consumatori, essendo loro preclusa, nel pieno della stagione di prenotazione dei voli per le vacanze estive, la possibilità di avere accesso in maniera ampia, effettiva, continua e trasparente ai voli Ryanair», fa sapere il presidente di Fto Confcommercio Franco Gattinoni, che accoglie ovviamente con favore l’avvio di tale procedimento cautelare.

IL NODO SITO WEB E I GDS

Tra le condotte contestate nel provvedimento di avvio, vi sarebbe la circostanza che Ryanair impedirebbe alle agenzie di viaggi – sia fisiche che online – di utilizzare il suo sito web per l’acquisto dei biglietti aerei per conto della propria clientela. Allo stesso tempo, la low cost forniva solo a un sottogruppo di adv che non includeva le ota la possibilità di accesso all’inventario dell’operativo nelle piattaforme gds con condizioni sostanzialmente agevolate.

Inoltre, i consumatori che vorrebbero acquistare i voli presso delle agenzie, oltre a non poter acquisire un volo Ryanair al prezzo più conveniente e/o collegamenti aerei combinati e prodotti composti, sono privati delle tutele assicurate dalla normativa consumeristica applicabile, per esempio quelle previste per i pacchetti turistici dal Codice del Turismo, offerte invece dalle agenzie di viaggi.

LE INTENZIONI DELL’AUTORITÀ GARANTE

In attesa della conclusione del procedimento in corso, che dovrebbe terminare entro dicembre 2024, l’Autorità ha ritenuto che sussistano i presupposti per valutare nel frattempo l’adozione di una misura finalizzata a sospendere le azioni di Ryanair volte a bloccare del tutto o in parte la vendita di voli del vettore da parte delle agenzie fisiche e online. Tale misura permetterebbe alle agenzie di accedere all’offerta di voli Ryanair alle medesime condizioni tecnico-economiche offerte ai consumatori finali sul sito della compagnia e senza che Ryanair debba remunerare in alcun modo le agenzie fisiche e/o le ota.

Nel frattempo, lo scorso 11 marzo Ryanair ha siglato una storica alleanza in Spagna con il gruppo Viajes El Corte Inglés per vendere i suoi voli tramite Logitravel.

LA NOTA CONGIUNTA DI FIAVET E AIAV

Sulla mossa dell’Antitrust si è pronunciata anche Fiavet con il presidente Giuseppe Ciminnisi: «È un provvedimento che attendevamo essendo convinti della correttezza di quanto abbiamo denunciato alle autorità competenti. I tempi ordinari del procedimento, molto complesso, non avrebbero consentito di salvaguardare i diritti degli agenti di viaggi per la prossima stagione estiva e per tutto il corrente anno. La misura cautelare, invece, consente una risposta immediata ed efficace e dimostra che c’è fondatezza nelle contestazioni mosse».

Fulvio Avataneo, presidente Aiav, prosegue: «È un momento importante nel percorso che ci porterà a ristabilire un rapporto più equilibrato tra gli attori della filiera turistica, ridimensionando lo strapotere dei big player che in passato hanno dettato unilateralmente le regole del gioco. Un risultato che dimostra il valore e la forza di una collaborazione proficua e sinergica tra associazioni che hanno lo stesso obiettivo: la tutela dei diritti delle agenzie di viaggi».

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Jet fuel, quotazioni in calo: -5% nel mese di marzo https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-calo-5-nel-mese-di-marzo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-quotazioni-in-calo-5-nel-mese-di-marzo https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-calo-5-nel-mese-di-marzo/#respond Thu, 04 Apr 2024 13:26:56 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=89979 Jet fuel, quotazioni in calo: -5% nel mese di marzo

Iata ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel del mese di marzo, riportate in sintesi per gli operatori di settore dal consueto report di Fto Confcommercio.

Secondo Iata, il mese si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 849,71 dollari. Rispetto a febbraio si segnala un decremento di 44,40 dollari (-4,97%).

La media mensile di marzo si posiziona sotto la barriera dei 900 dollari per il quarto mese consecutivo.

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Jet fuel, quotazioni in calo: -5% nel mese di marzo

Iata ha pubblicato le quotazioni settimanali del jet fuel del mese di marzo, riportate in sintesi per gli operatori di settore dal consueto report di Fto Confcommercio.

Secondo Iata, il mese si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 849,71 dollari. Rispetto a febbraio si segnala un decremento di 44,40 dollari (-4,97%).

La media mensile di marzo si posiziona sotto la barriera dei 900 dollari per il quarto mese consecutivo. Rispetto al mese di marzo dell’anno precedente l’incremento è stato di 5,15 dollari (+0,61%).

Infine, il cambio medio del dollaro a marzo viene dichiarato a 1,08722 dollari per un euro, quindi con un apprezzamento dello 0,72%.

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Voli Sardegna, continuità a caro prezzo. Fto: «Inaccettabile» https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-sardegna-continuita-a-caro-prezzo-fto-inaccettabile/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=voli-sardegna-continuita-a-caro-prezzo-fto-inaccettabile https://www.lagenziadiviaggimag.it/voli-sardegna-continuita-a-caro-prezzo-fto-inaccettabile/#respond Fri, 22 Mar 2024 12:06:22 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=88237 Voli Sardegna, continuità a caro prezzo. Fto: «Inaccettabile»

Saranno una Pasqua e soprattutto un’estate salatissime per i cittadini sardi che usufruiranno delle rotte in continuità territoriale. Una tegola “pasquale”, questa, che si inserisce sul generale caro voli che si è innescato ora sull’isola (e anche sulla Sicilia), come spiegato in questo articolo dello scorso 12 marzo.

A definire «inaccettabile il rincaro delle tariffe sulla continuità aerea tra l’isola e i maggiori aeroporti italiani (che in questo caso sono Roma Fiumicino e Milano Linate collegati a Cagliari, Olbia e Alghero, ndr)» è Fto Confcommercio con il suo referente per la Sardegna Stefano Vavoli, che aggiunge: «È ancor di più inaccettabile che vengano fatte scelte del genere da ministero e Regione senza consultare le associazioni del turismo organizzato».

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Voli Sardegna, continuità a caro prezzo. Fto: «Inaccettabile»

Saranno una Pasqua e soprattutto un’estate salatissime per i cittadini sardi che usufruiranno delle rotte in continuità territoriale. Una tegola “pasquale”, questa, che si inserisce sul generale caro voli che si è innescato ora sull’isola (e anche sulla Sicilia), come spiegato in questo articolo dello scorso 12 marzo.

A definire «inaccettabile il rincaro delle tariffe sulla continuità aerea tra l’isola e i maggiori aeroporti italiani (che in questo caso sono Roma Fiumicino e Milano Linate collegati a Cagliari, Olbia e Alghero, ndr)» è Fto Confcommercio con il suo referente per la Sardegna Stefano Vavoli, che aggiunge: «È ancor di più inaccettabile che vengano fatte scelte del genere da ministero e Regione senza consultare le associazioni del turismo organizzato».

«Ci lamentiamo della carenza di programmazione dei vettori come Ryanair – prosegue Vavoli – ma anche in questo caso non c’è stato alcun preavviso. Il bando in essere contempla la possibilità di assumere decisioni come questa, ma nel frattempo le nostre aziende hanno già venduto pacchetti con prezzi dei voli definiti, che ora comportano danni economici per gli operatori».

Oltre ai normali disagi che da tempo i sardi devono subire, «si assiste adesso a un improvviso, repentino e sconcertante cambio di carte in tavola. Un metodo – conclude il responsabile territoriale Fto – che offende la dignità del lavoro di chi cerca di offrire alla Sardegna le migliori condizioni di mobilità nazionale e internazionale».

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A Venezia il primo codice deontologico per il turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/a-venezia-il-primo-codice-deontologico-per-il-turismo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=a-venezia-il-primo-codice-deontologico-per-il-turismo https://www.lagenziadiviaggimag.it/a-venezia-il-primo-codice-deontologico-per-il-turismo/#respond Wed, 13 Mar 2024 14:52:28 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=87041 A Venezia il primo codice deontologico per il turismo

Fto imprime una svolta storica alla gestione dei flussi turistici a Venezia – dove si è già deciso di sperimentare il ticket d’ingresso – per contrastare l’overtourism. Per la prima volta in Italia è stato approvato un codice deontologico dagli operatori di incoming che lavorano in città e aderenti alla Federazione turismo organizzato di Confcommercio.

In questo modo operatori e associazioni del settore si impegnano a promuovere il turismo con un’offerta di servizi in grado di apportare valore alla città in modo sostenibile, con visite programmate e prenotate, per ridurre l’impatto del sovraffollamento.

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A Venezia il primo codice deontologico per il turismo

Fto imprime una svolta storica alla gestione dei flussi turistici a Venezia – dove si è già deciso di sperimentare il ticket d’ingresso – per contrastare l’overtourism. Per la prima volta in Italia è stato approvato un codice deontologico dagli operatori di incoming che lavorano in città e aderenti alla Federazione turismo organizzato di Confcommercio.

In questo modo operatori e associazioni del settore si impegnano a promuovere il turismo con un’offerta di servizi in grado di apportare valore alla città in modo sostenibile, con visite programmate e prenotate, per ridurre l’impatto del sovraffollamento.

Tra le indicazioni principali, l’incentivo a proporre itinerari alternativi a quelli più battuti – Piazza San Marco e Rialto – l’uso di auricolari per ascoltare le spiegazioni delle guide per diminuire il disturbo acustico e la visita ai musei cittadini.

I turisti sono chiamati a dare il loro contributo, tenendo la destra nelle calli per evitare di intralciare il passaggio, non spostandosi da un lato all’ altro dei vaporetti affollati per scattare foto, cedendo il posto agli anziani, ai disabili e alle mamme e non occupando in maniera inopportuna i posti a sedere. Oltre, ovviamente, a non incidere graffiti su monumenti e muri o tuffarsi nei canali.

«Il codice ha avuto una lunga e meditata gestazione – ha spiegato Andrea Gersich, referente degli operatori Fto per la città di Venezia – ma siamo contenti del risultato. Vuole essere uno strumento per comunicare ai clienti le regole da seguire, per permettere al turismo di essere una risorsa e una grande opportunità ed esprime linee guida cui dovranno attenersi tutti gli operatori. Un primo passo per favorire le sinergie tra operatori, enti ed istituzioni, che sono fondamentali nella gestione delle attività turistiche del territorio».

«Il codice – ha commentato Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto – è forse il primo caso in cui emerge una volontà degli operatori di farsi parte attiva nel tutelare la città e ridurre o controllare l’impatto di grandi flussi di turisti»

«Confcommercio di Venezia – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Ascom Venezia, Roberto Panciera – ha affiancato gli operatori turistici in questa difficile fase di attuazione di nuove normative, dovute da un lato dal contributo d’accesso, dall’altro dalla delibera che porta a 25 il numero massimo di persone di un gruppo accompagnato e l’evoluzione di questo percorso è stata la stesura di questo codice etico. Un passo importante per la città, perché richiede una convivenza serena tra cittadini e turisti e le aziende dedicate all’ incoming hanno la responsabilità di costruire questa armonia tra la città e il mondo del turismo».

«Saluto l’adozione di questo codice deontologico con soddisfazione – ha sottolineato l’assessore comunale al Turismo, Simone Venturini – È la dimostrazione che la città sa fare sistema per costruire il suo futuro di cui la gestione dei flussi turistici è uno dei temi più importanti. Un lavoro di squadra che si aggiunge alla campagna di sensibilizzazione del Comune #EnjoyRespectVenezia e alle altre misure sperimentali che abbiamo introdotto».

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Patto Etoa-Fto per il turismo organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/patto-etoa-fto-per-il-turismo-organizzato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=patto-etoa-fto-per-il-turismo-organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/patto-etoa-fto-per-il-turismo-organizzato/#respond Tue, 12 Mar 2024 11:57:54 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=86730 Patto Etoa-Fto per il turismo organizzato

Protocollo d’intesa tra Fto – Federazione Turismo Organizzato ed Etoa, l’associazione europea del turismo. L’obiettivo? Sviluppare congiuntamente attività a favore dell’industria turistica organizzata: tra i principali contenuti del documento c’è la possibilità di avviare azioni condivise a livello istituzionale e di creare occasioni di networking tra i propri associati.

«Negli ultimi due anni la nostra federazione ha fatto un progresso straordinario a livello di rappresentanza territoriale e internazionale – ha dichiarato il presidente di Fto, Franco Gattinoni – Queste due aree di sviluppo, che viaggiano in parallelo, ci consentono di accrescere il valore offerto ai nostri soci e di comunicare in modo più efficace il valore aggiunto del turismo organizzato.

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Patto Etoa-Fto per il turismo organizzato

Protocollo d’intesa tra Fto – Federazione Turismo Organizzato ed Etoa, l’associazione europea del turismo. L’obiettivo? Sviluppare congiuntamente attività a favore dell’industria turistica organizzata: tra i principali contenuti del documento c’è la possibilità di avviare azioni condivise a livello istituzionale e di creare occasioni di networking tra i propri associati.

«Negli ultimi due anni la nostra federazione ha fatto un progresso straordinario a livello di rappresentanza territoriale e internazionale – ha dichiarato il presidente di Fto, Franco Gattinoni – Queste due aree di sviluppo, che viaggiano in parallelo, ci consentono di accrescere il valore offerto ai nostri soci e di comunicare in modo più efficace il valore aggiunto del turismo organizzato. Grazie a un contatto diretto e costante con le associazioni e gli operatori di tutto il mondo e al nostro ruolo attivo in Ectaa, possiamo favorire occasioni di networking, condividere le informazioni e best practice e presidiare le attività istituzionali a livello europeo. In questa direzione va anche la nuova collaborazione con Etoa, che ci permetterà di accrescere ulteriormente il nostro ruolo e il contribuito nel dialogo con le destinazioni italiane, nella definizione della governance e delle regole che tengano in debito conto il ruolo e l’importanza che agenzie di viaggi e tour operator possono offrire in un’ottica di promozione e sostenibilità dei territori e di chi ci vive e lavora».

Così, invece, Tim Fairhurst, direttore generale Etoa: «Il turismo organizzato dovrebbe essere parte della soluzione per i destination manager che cercano di destagionalizzare i flussi e diversificare l’offerta turistica sui territori. I buyer internazionali di Etoa portano in Italia il turismo culturale durante tutto l’anno. Affrontano crescenti sfide operative, dalla bigliettazione agli accessi alle città. Una sostenibile economia del turismo è importante per l’Italia e diventa quindi essenziale che sia meglio integrata nella pianificazione strategica. Siamo lieti di collaborare con Fto per mantenere gli interessi del settore in cima all’agenda delle priorità del turismo, fornire opportunità commerciali e lavorare con gli stakeholder locali per massimizzare il vantaggio reciproco».

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Jet fuel, quotazioni in crescita del 5% a febbraio https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-crescita-del-5-a-febbraio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-quotazioni-in-crescita-del-5-a-febbraio https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-quotazioni-in-crescita-del-5-a-febbraio/#respond Mon, 04 Mar 2024 09:56:08 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=85575 Nuove quotazioni settimanali (fino al 23 febbraio) alla scheda Jet Fuel Monitor di Iata, riassunte mensilmente da Fto Confcommercio per i tour operator e le agenzie di viaggi.

Quanto ai dati relativi al a febbraio, Fto fa sapere che il mese si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 894,10 dollari. Rispetto al mese precedente si segnala un incremento pari a 42,53 dollari, che equivale al +4,99%.

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Nuove quotazioni settimanali (fino al 23 febbraio) alla scheda Jet Fuel Monitor di Iata, riassunte mensilmente da Fto Confcommercio per i tour operator e le agenzie di viaggi.

Quanto ai dati relativi al a febbraio, Fto fa sapere che il mese si chiude con una media per tonnellata metrica pari a 894,10 dollari. Rispetto al mese precedente si segnala un incremento pari a 42,53 dollari, che equivale al +4,99%.

La media mensile di febbraio si posiziona dunque sotto la barriera dei 900 dollari per il terzo mese consecutivo. Rispetto al mese di febbraio dell’anno precedente la diminuzione è stata di 17,09 dollari, pari al -1,88%.

Infine, il cambio medio del dollaro a febbraio viene dichiarato dalla Bce a 1,07947 dollari per un euro, con un deprezzamento del 1,01% rispetto al mese precedente.

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Ncc verso il divieto di vendita in adv. No del turismo organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/ncc-verso-il-divieto-di-vendita-in-adv-no-del-turismo-organizzato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ncc-verso-il-divieto-di-vendita-in-adv-no-del-turismo-organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/ncc-verso-il-divieto-di-vendita-in-adv-no-del-turismo-organizzato/#respond Fri, 01 Mar 2024 10:09:32 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=85495 Ncc verso il divieto di vendita in adv. No del turismo organizzato

Ncc in piazza davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) lo scorso giovedì 29 febbraio. Al centro delle proteste, i decreti attuativi che Matteo Salvini è in procinto di varare nel contesto della riforma dei trasporti e che penalizzerebbe non di poco i lavoratori del noleggio con conducente e, aggiungiamo noi, anche il settore del turismo.

I decreti su cui si sta discutendo negli uffici del Mit, imporrebbero cose come il foglio di servizio elettronico, l’attesa di un’ora tra un servizio e l’altro e l’impedimento delle attività di intermediazione per la fruizione dei servizi Ncc.

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Ncc verso il divieto di vendita in adv. No del turismo organizzato

Ncc in piazza davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) lo scorso giovedì 29 febbraio. Al centro delle proteste, i decreti attuativi che Matteo Salvini è in procinto di varare nel contesto della riforma dei trasporti e che penalizzerebbe non di poco i lavoratori del noleggio con conducente e, aggiungiamo noi, anche il settore del turismo.

I decreti su cui si sta discutendo negli uffici del Mit, imporrebbero cose come il foglio di servizio elettronico, l’attesa di un’ora tra un servizio e l’altro e l’impedimento delle attività di intermediazione per la fruizione dei servizi Ncc. Ed è soprattutto per questo che arriva il pronto commento di Fto Confcommercio con il suo presidente Franco Gattinoni: «Solidarizziamo e condividiamo la giusta protesta degli Ncc che si trovano di fronte a una ipotesi di riforma discriminatoria nei loro confronti e persino peggiorativa rispetto al quadro normativo attuale. Oltre ai rischi di violazione della privacy dei clienti e agli assurdi appesantimenti burocratici, in particolare, ci sembra inaccettabile la previsione normativa che non consentirebbe agli Ncc di avvalersi di servizi di intermediazione, tra cui le stesse agenzie di viaggi».

Si tratterebbe di un handicap molto grave per la filiera del turismo organizzato, di cui il noleggio con conducente rappresenta un segmento rilevante. «Peraltro, la norma primaria fa riferimento al divieto del ricorso all’intermediazione di piattaforme tecnologiche, che non c’entra nulla con i tradizionali pacchetti che l’agente di viaggi fornisce ai clienti e che possono includere servizi Ncc – conclude il presidente – Ecco perché appoggiamo la loro protesta, e chiediamo al governo di rivedere e ripensare radicalmente i provvedimenti in discussione».

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Passaporti, Gattinoni: «Richiesta danni al ministero della Giustizia» https://www.lagenziadiviaggimag.it/passaporti-gattinoni-richiesta-danni-al-ministero-della-giustizia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=passaporti-gattinoni-richiesta-danni-al-ministero-della-giustizia https://www.lagenziadiviaggimag.it/passaporti-gattinoni-richiesta-danni-al-ministero-della-giustizia/#respond Mon, 26 Feb 2024 13:34:51 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=85280 Passaporti, Gattinoni: «Richiesta danni al ministero della Giustizia»

Dalle parole ai fatti. Tra i firmatari della lettera del turismo organizzato al ministro dell’Intero, Matteo Piantedosi, sul caso passaporti, Franco Gattinoni minaccia una richiesta danni al ministero della Giustizia. «È una cosa incomprensibile in un Paese moderno come il nostro – attacca il presidente Fto Confcommercio, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24 – Non è nemmeno pensabile, è inimmaginabile».

Monta la polemica non è più tempo di sconti, incalza Gattinoni: «Nel nostro settore abbiamo perso circa 300 milioni di fatturato, a questo punto chiederemo i danni al ministero della Giustizia, qualcosa dovranno pur fare».

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Passaporti, Gattinoni: «Richiesta danni al ministero della Giustizia»

Dalle parole ai fatti. Tra i firmatari della lettera del turismo organizzato al ministro dell’Intero, Matteo Piantedosi, sul caso passaporti, Franco Gattinoni minaccia una richiesta danni al ministero della Giustizia. «È una cosa incomprensibile in un Paese moderno come il nostro – attacca il presidente Fto Confcommercio, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24 – Non è nemmeno pensabile, è inimmaginabile».

Monta la polemica non è più tempo di sconti, incalza Gattinoni: «Nel nostro settore abbiamo perso circa 300 milioni di fatturato, a questo punto chiederemo i danni al ministero della Giustizia, qualcosa dovranno pur fare».

Eppure, come già veniva segnalato nella lettera, ne è passata di acqua sotto i ponti, ma la situazione sembra tornata al punto di partenza. «Abbiamo segnalato il problema più di un anno fa – ricorda Gattinoni – Questo mi fa arrabbiare: possibile che non si riesca a intervenire? È comprensibile che ci vogliano diversi mesi per tornare a regime, ma dopo un anno e mezzo non possiamo essere ancora a questo punto».

Invece sì, a quanto pare. E allora Gattinoni ricorda che è finito il tempo delle parole, il turismo organizzato ora attende i fatti: «Abbiamo sollecitato il ministero del Turismo, che è intervenuto in diverse occasioni, adesso abbiamo scritto direttamente, per l’ennesima volta, a Piantedosi. Noi e tutte le associazioni del turismo italiano ci aspettiamo almeno una risposta, ma più che altro la soluzione dei problemi».

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Gite “impossibili”, nodo appalti nelle scuole https://www.lagenziadiviaggimag.it/gite-impossibili-nodo-appalti-nelle-scuole/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gite-impossibili-nodo-appalti-nelle-scuole https://www.lagenziadiviaggimag.it/gite-impossibili-nodo-appalti-nelle-scuole/#respond Fri, 23 Feb 2024 11:23:28 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=85204 Gite “impossibili”, nodo appalti nelle scuole

Pesa la debole preparazione degli istituti scolastici sulle procedure del MePa, il mercato elettronico per l’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche. Ma i problemi riguardano anche la scarsa chiarezza del Codice degli appalti. Sono i principali nodi individuati dalle agenzie di viaggi specializzate nelle gite scolastiche e nei pacchetti per l’istruzione, secondo una survey realizzata da Fto – Federazione turismo organizzato di Confcommercio guidata da Franco Gattinoni.

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Gite “impossibili”, nodo appalti nelle scuole

Pesa la debole preparazione degli istituti scolastici sulle procedure del MePa, il mercato elettronico per l’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche. Ma i problemi riguardano anche la scarsa chiarezza del Codice degli appalti. Sono i principali nodi individuati dalle agenzie di viaggi specializzate nelle gite scolastiche e nei pacchetti per l’istruzione, secondo una survey realizzata da Fto – Federazione turismo organizzato di Confcommercio guidata da Franco Gattinoni.

Per il 79,5% del campione interpellato, le scuole non sono pronte a gestire l’aggiudicazione tramite MePa. Oltre la metà di coloro che la pensano così (il 51,6%) ritiene che influisca la carenza di formazione del personale, mentre per il 9,7% degli operatori gli istituti non conoscono l’utilizzo della piattaforma. Il 22,6% giudica invece poco comprensibili le regole del nuovo Codice degli appalti e il 59,6% crede che le scuole ignorino la normativa aggiornata.

Oltre quattro agenzie su dieci (41,9%) hanno, infatti, evidenze di istituti bloccati con le procedure del MePa, considerate da molti macchinose e confuse. E ben il 66% degli imprenditori teme che lo stesso Codice dei contratti e l’utilizzo del MePa possano far diminuire le opportunità dei viaggi d’istruzione nel 2024.

«Ci sono nodi che da molti anni complicano la relazione tra scuole e agenzie e che si ripercuotono sulle famiglie – spiega Franco Gattinoni, presidente di Fto – I tempi lunghi delle procedure fanno lievitare i costi, dato che gli altri mercati, beneficiati da maggiore snellezza, arrivano prima di noi su hotel e servizi meno cari. Anche le stazioni appaltanti abilitate contribuiscono all’impennata dei prezzi. Poi c’è il problema dei voli: il monopolio delle low cost rende difficile ed esoso andare all’estero. Le istituzioni dovrebbero stimolare queste compagnie a collaborare con le agenzie specializzate su pacchetti e tariffe ad hoc per gli studenti. Abbiamo condiviso le nostre proposte a un tavolo con i dicasteri interessati, oltre all’Istruzione, anche l’Economia e il Turismo, e ci auguriamo ci sia un’effettiva semplificazione delle procedure, a beneficio soprattutto dei ragazzi che devono poter vivere i viaggi d’istruzione come un momento fondamentale della loro crescita».

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Passaporto, chi l’ha visto? T.o. e adv incalzano il ministro https://www.lagenziadiviaggimag.it/passaporto-chi-lha-visto-t-o-e-adv-incalzano-il-ministro/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=passaporto-chi-lha-visto-t-o-e-adv-incalzano-il-ministro https://www.lagenziadiviaggimag.it/passaporto-chi-lha-visto-t-o-e-adv-incalzano-il-ministro/#respond Thu, 22 Feb 2024 09:13:21 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=85117 Passaporto, chi l’ha visto? T.o. e adv incalzano il ministro

Carta, penna e passaporto. Come nel gioco dell’Oca si torna alla casella di partenza e il turismo organizzato – Fto, Astoi, Federturismo, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Maavi – scrive al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sapere in quale cunicolo burocratico sia rotolato il “documento per l’espatrio”, il più ricercato dagli italiani. Perché un anno di promesse, battaglie e solleciti non è bastato e a nulla sono valsi i ripetuti interventi dello stesso Piantedosi e del ministro del Turismo, Daniela Santanchè: la caccia al tesoro prosegue, del passaporto ancora nessuna traccia e il gioco ormai è diventato stucchevole.

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Passaporto, chi l’ha visto? T.o. e adv incalzano il ministro

Carta, penna e passaporto. Come nel gioco dell’Oca si torna alla casella di partenza e il turismo organizzato – Fto, Astoi, Federturismo, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Maavi – scrive al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sapere in quale cunicolo burocratico sia rotolato il “documento per l’espatrio”, il più ricercato dagli italiani. Perché un anno di promesse, battaglie e solleciti non è bastato e a nulla sono valsi i ripetuti interventi dello stesso Piantedosi e del ministro del Turismo, Daniela Santanchè: la caccia al tesoro prosegue, del passaporto ancora nessuna traccia e il gioco ormai è diventato stucchevole. Riavvolgiamo il nastro, quindi, il caso si riapre. O forse non si è mai chiuso.

Per denunciare – si legge in una nota congiunta diffusa dal turismo organizzato e indirizzata al Viminale – quella che è diventata “un’assuefazione all’inefficienza della Pubblica amministrazione, non sono bastati servizi di Striscia la Notizia e Report, centinaia di articoli sulla carta stampata, scandali su truffe ai danni dei cittadini, appelli accorati per trovare una soluzione a una burocrazia che fa male ai cittadini e alle imprese dei viaggi, rimaste inascoltate”.

Il vero problema? Il nodo gordiano sui tempi di rilascio o rinnovo dei passaporti non è stato sciolto, serve un taglio netto, perché la situazione “a due anni dall’uscita dall’emergenza Covid, rimane purtroppo scandalosamente inaccettabile”. E non ci si può nemmeno consolare con la carta d’identità elettronica – a Fiumicino e Ciampino si può accedere agli e-gate con la Cie, ad esempio – sottolineano le associazioni di categoria: “Come se non bastasse, anche per il rilascio della Cie si verificano problemi analoghi. Il tempo passa, ci si stanca di segnalare e chiedere soluzioni. Ma assuefarsi alla mediocrità vuol dire che l’Italia sta perdendo e noi Italiani non dobbiamo permetterlo”.

Il messaggio è forte è chiaro, l’estate è già dietro l’angolo e Big Ben sta per dire stop. Caro Piantedosi, se ci sei, batti un colpo: “Il turismo organizzato, già proiettato sulla vendita delle vacanze estive, a nome dei presidenti delle principali associazioni di categoria, chiede ancora una volta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, cui ha inviato oggi un’ulteriore lettera sollecitando una richiesta di incontro, di intervenire per tutelare il diritto degli italiani di viaggiare e a difesa degli imprenditori del comparto che continuano a perdere fatturato a causa della burocrazia”.

Se non siamo all’ultimatum, poco ci manca, d’altronde i player del comparto fanno due conti e c’è davvero poco da ridere: “Secondo una stima effettuata, i tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d’affari di 300 milioni di euro. Purtroppo, anche la soluzione “Polis”, che riguarda esclusivamente i Comuni con meno di 15mila abitanti, rischia di essere un’ulteriore comunicazione priva di efficacia reale e rappresentare solo una proroga di questa agonia legata alla Pubblica amministrazione”.

“Agonia”, dunque, termine duro per rimarcare un vulnus grave e continuo. E se pensa al passaporto italiano definito di recente “il più potente del mondo”, Franco Gattinoni, presidente Fto di Confcommercio, vede rosso: «Ci vantiamo di avere il passaporto più forte del mondo: peccato che sia una chimera riceverlo a causa della complessità e delle tempistiche per fissare un semplice appuntamento».

Ma non c’è più tempo, ribadisce Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi, «perché il mondo del travel ha bisogno di velocità e fluidità e non può essere frenato da intoppi burocratici che lo costringono a subire danni ingenti direttamente causati dallo Stato».

C’è anche un altro aspetto da non sottovalutare sottolinea invece Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet di Confcommercio: «Si sta violando un diritto costituzionale alla mobilità e si discriminano i cittadini in base al loro luogo di residenza. Alcune questure, a distanza di pochi chilometri, offrono servizi totalmente diversi, ma con le regole attuali si lavora a compartimenti stagni».

Batte su un altro tasto importante Enrica Montanucci, presidente Maavi Conflavoro Pmi: «Siamo un settore di microimprese a conduzione prevalentemente femminile, con altissimo tasso di occupazione di donne e dover perdere opportunità di lavoro per una burocrazia incomprensibile non è più tollerabile».

Questione di tempi, ma anche di modi, osserva Domenico Pellegrino, presidente Aidit Confindustria: «In un’era in cui si parla di digitalizzazione e intelligenza artificiale, è paradossale metterci due anni per risolvere un problema che in tutti gli altri Paesi europei non esiste».

Ottenere il passaporto, dunque, equivale a centrare un terno al lotto di questi tempi. Concorda Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confersercenti: «Gli italiani sono costretti a giocare quotidianamente con la lotteria degli appuntamenti per ottenere il passaporto. In questo caso non si vince niente, ma perdiamo come sistema Paese».

Paese inizia per P, come passaporto. E come paradosso. Ma un terno così, al lotto, non paga.

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Venezia, un codice deontologico per il turismo organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/venezia-un-codice-deontologico-per-il-turismo-organizzato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=venezia-un-codice-deontologico-per-il-turismo-organizzato https://www.lagenziadiviaggimag.it/venezia-un-codice-deontologico-per-il-turismo-organizzato/#respond Fri, 09 Feb 2024 11:39:59 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=84596 Venezia, un codice deontologico per il turismo organizzato

Sul tema della gestione dei flussi turistici a Venezia, scendono in campo insieme le associazioni del turismo organizzato Fiavet e Fto.

«Entro febbraio il turismo organizzato presenterà i principi del codice deontologico al quale vorranno attenersi gli operatori del settore per favorire la gestione dei flussi turistici a Venezia, nel rispetto delle esigenze della popolazione e del territorio», annunciano in una nota congiunta Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet, e Franco Gattinoni, presidente Fto.

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Venezia, un codice deontologico per il turismo organizzato

Sul tema della gestione dei flussi turistici a Venezia, scendono in campo insieme le associazioni del turismo organizzato Fiavet e Fto.

«Entro febbraio il turismo organizzato presenterà i principi del codice deontologico al quale vorranno attenersi gli operatori del settore per favorire la gestione dei flussi turistici a Venezia, nel rispetto delle esigenze della popolazione e del territorio», annunciano in una nota congiunta Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet, e Franco Gattinoni, presidente Fto.

«Agenzie di viaggi e tour operator regolano circa un terzo degli arrivi nella città lagunare – aggiungono – Portiamo ricchezza, ma al tempo stesso governiamo i movimenti, in sinergia con gli operatori locali, in modo da destagionalizzare, garantire sostenibilità ed evitare l’overtourism. È nel nostro interesse che i flussi siano ben gestiti, perché quando questo non accade siamo i primi a essere danneggiati. L’amministrazione locale si è mostrata disponibile negli incontri che abbiamo avuto, ma deve esserci maggiore consapevolezza delle dinamiche e del ruolo del nostro comparto. Ecco perché auspichiamo più continuità nel tavolo tecnico per verificare le modalità di applicazione del contributo di accesso e delle norme che limitano a 25 persone la dimensione dei gruppi in transito in città».

I presidenti di Fiavet e Fto concludono l’appello ricordando che «le nostre imprese danno un grande contributo all’economia del territorio e della Regione Veneto facendo lavorare le guide locali, i ristoranti, gli alberghi, i musei e molte altre attività. Ci auguriamo che non si concentri l’attenzione sull’operato del turismo organizzato a favore dei viaggi fai da te e dei visitatori “mordi e fuggi” che invece consumano un tesoro inestimabile come Venezia senza portare un reale valore aggiunto».

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E ora Htms International entra in Fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/e-ora-htms-international-entra-in-fto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=e-ora-htms-international-entra-in-fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/e-ora-htms-international-entra-in-fto/#respond Tue, 06 Feb 2024 06:00:47 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=84372 E ora Htms International entra in Fto

Htms International ha annunciato ufficialmente la sua adesione alla Federazione Turismo Organizzato. Con oltre 1.900 aziende aderenti, Fto riunisce le principali figure del turismo in Italia, inclusi tour operator, agenzie di viaggi e società di servizi.

Società leader nel settore delle rappresentanze turistiche che coprono oltre 50 destinazioni nel mondo – guidata da Paolo Affer, Marco Innocenti e Emanuele Nasti – Htms diventa così parte integrante e attiva della comunità del Turismo Organizzato, cui si rivolge quotidianamente in qualità di storico rappresentante di Dmc, Hotels e Destinazioni.

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E ora Htms International entra in Fto

Htms International ha annunciato ufficialmente la sua adesione alla Federazione Turismo Organizzato. Con oltre 1.900 aziende aderenti, Fto riunisce le principali figure del turismo in Italia, inclusi tour operator, agenzie di viaggi e società di servizi.

Società leader nel settore delle rappresentanze turistiche che coprono oltre 50 destinazioni nel mondo – guidata da Paolo Affer, Marco Innocenti e Emanuele Nasti – Htms diventa così parte integrante e attiva della comunità del Turismo Organizzato, cui si rivolge quotidianamente in qualità di storico rappresentante di Dmc, Hotels e Destinazioni.

«Siamo entusiasti di diventare membri della Federazione Turismo Organizzato e siamo grati a Fto per averci accolto nella sua casa – il commento dell’amministratore di Htms, Marco Innocenti – Un’associazione che, oltre a rappresentare per noi un evidente opportunità di business networking, riconosciamo come rappresentante istituzionale dell’intera filiera del turismo organizzato e un ambiente votato alla consulenza e alla formazione continua. Valori in cui ci ritroviamo. Abbiamo seguito il ruolo crescente di Fto nella nostra industria e apprezzato il supporto fornito ai suoi associati. Per questo riteniamo di poter arricchire le nostre competenze e fornire agli altri associat, un contributo di conoscenza importante nell’ambito del nostro vasto portfolio di rappresentanze».

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Abusivismo, low cost e altri mali. Video intervista a Gabriele Milani (Fto) https://www.lagenziadiviaggimag.it/abusivismo-low-cost-e-altri-mali-video-intervista-a-gabriele-milani-fto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=abusivismo-low-cost-e-altri-mali-video-intervista-a-gabriele-milani-fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/abusivismo-low-cost-e-altri-mali-video-intervista-a-gabriele-milani-fto/#respond Mon, 29 Jan 2024 14:49:01 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=84050 Abusivismo, low cost e altri mali. Video intervista a Gabriele Milani (Fto)

L’abusivismo nel settore del turismo, soprattutto dell’intermediazione, è stato al centro della convention di Fto – Federazione turismo organizzato che si è tenuta a Malta. E non si tratta più solo di chi opera senza licenza o trascurando qualcuno dei tanti obblighi previsti per agenzie di viaggi e tour operator. L’accusa di abusivismo adesso arriva alle compagnie aeree che, denunciano a Fto, sulle loro piattaforme vendono ai propri clienti anche alberghi e noleggi.

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Abusivismo, low cost e altri mali. Video intervista a Gabriele Milani (Fto)

L’abusivismo nel settore del turismo, soprattutto dell’intermediazione, è stato al centro della convention di Fto – Federazione turismo organizzato che si è tenuta a Malta. E non si tratta più solo di chi opera senza licenza o trascurando qualcuno dei tanti obblighi previsti per agenzie di viaggi e tour operator. L’accusa di abusivismo adesso arriva alle compagnie aeree che, denunciano a Fto, sulle loro piattaforme vendono ai propri clienti anche alberghi e noleggi. Un’attività che per la rete distributiva regolare prevede obblighi e costi che, invece, per i vettori aerei non sono previsti. Una concorrenza asimmetrica che si unisce alle compagnie low cost, che in Italia hanno quote di mercato molto maggiori del resto d’Europa.

Come mai l’Italia ha dato tanto spazio alle low cost e non riesce a garantire una competizione ad armi pari? Lo spiega Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto, associazione che comprende tutta la filiera del turismo, in questa video-intervista concessa a L’Agenzia di Viaggi Magazine a conclusione della convention maltese.

Per il vostro evento avete scelto Malta all’ultimo momento perché in realtà era stata programmata in Israele.
«Sì, siamo stati costretti a posticipare l’evento in Israele per ovvie ragioni, vista la situazione, e abbiamo trovato la disponibilità di Malta, che sicuramente sarebbe arrivata dopo».

Quanti partecipanti ci sono stati sui 1.900 iscritti a Fto?
«Erano presenti in 60, individuati tra i soci nazionali e i nostri responsabili a livello regionale. Non siamo ancora in grado di poter offrire una convention così grande, per 1.900 soci, però abbiamo il lavoro costante dei referenti regionali che coordinano l’attività nelle singole regioni».

Avete presentato i risultati di un’indagine condotta fra i vostri soci. Viene fuori un grande ottimismo: si aspettano quasi tutti un 2024 di grandi successi. E poi avete parlato dei problemi da risolvere, ma la cosa che sembra impegnarvi di più è la formazione. Cioè preparare questi professionisti ai grandi sconvolgimenti che stanno travolgendo il settore; come l’intelligenza artificiale di cui si parla tanto, che però non è l’unica novità che cambia il modo di lavorare.
«Sicuramente la formazione è un nostro pilastro, un valore aggiunto che abbiamo sempre ritenuto opportuno mettere in campo per le imprese. Perché comunque il nostro settore è fatto da grandi imprese ma soprattutto da microimprese e imprese individuali. Quindi pensiamo che, come federazione, sia utile e necessario dare la formazione adeguata a un mondo che cambia alla velocità della luce e dove la singola impresa, indaffarata nel suo business quotidiano, ha difficoltà a stare al passo con l’innovazione, con la tecnologia e con la digitalizzazione. Dato che abbiamo la fortuna l’opportunità di lavorare comunque in modo trasversale con tutti i soci, di conoscere i professionisti che sono in grado di erogare la formazione adeguata alle imprese del nostro settore, quindi che conoscono le agenzie di viaggi, investiamo tantissimo in formazione per mettere a disposizione degli strumenti che consentano loro di avere più opportunità. Inclusa l’intelligenza artificiale».

Facciamo qualche esempio pratico?
«Siamo partiti con un corso sull’utilizzo di ChatGpt in agenzia a 360 gradi, dalla creazione immagine alla gestione dei social alla realizzazione di contenuti, di itinerari, in risposta ai clienti. Oggi pensiamo che l’intelligenza artificiale sia un aiutante esterno all’agenzia che possa in tempi istantanei fare quello per cui una persona impiega qualche minuto, mezz’ora o anche ore: realizzare un contenuto, un testo, una traduzione. Il fatto di poterla utilizzare per liberare tempo da dedicare al proprio cliente, attività a valore raggiunto, secondo noi è la strada giusta da intraprendere».

Altre cose che avete in cantiere, sempre nell’ambito della formazione?
«Continuiamo a fare formazione su tutta la parte legale e fiscale, perché non è mai sufficiente. Sappiamo benissimo quali sono le responsabilità che attaccate al mondo del turismo organizzato. Purtroppo tante, forse troppe. Ed è importante conoscere quali sono le regole del gioco e applicarle correttamente. Per cui: come si fa un contratto di viaggio, che cosa bisogna dire al cliente, come si gestisce un’eventuale controversia che capiterà sempre, purtroppo o per fortuna. Bisogna essere dalla parte del giusto, anche perché oggi i clienti sono abituati a trovare un avvocato che possa fare un’azione nei confronti dell’agenzia».

Avete parlato dei danni che arrivano dall’abusivismo. Perché tale fenomeno nel turismo organizzato sembra raggiungere livelli patologici?
«Direi che nel nostro caso è patologico perché come dicevo prima è un settore fatto di tante regole, responsabilità, oneri. Siamo un settore forse eccessivamente regolato. Perché comunque le agenzie viaggi hanno un direttore tecnico, pagano una RC, pagano un fondo insolvenza, pagano correttamente i propri dipendenti, e sappiamo purtroppo in Italia quanto costano in termini di contributi accessori. Quindi in un settore in cui la marginalità non è altissima, chi non rispetta le regole ha un vantaggio competitivo enorme rispetto alle imprese che sono in regola. Questo purtroppo per noi è un grande problema perché le nostre imprese sono in regola con le imposte, le tasse e le norme che conseguono, e poi c’è qualcuno che le sorpassa a destra perché, non rispettando quelle regole o addirittura lavorando in altri Paesi con fiscalità diverse, può avere un vantaggio a livello economico con tutti noi».

Il problema quindi sono le norme eccessivamente capillari e puntigliose o la mancanza di controlli per chi non le rispetta?
«Sicuramente anche la seconda. Norme senza controlli alimentano la presenza di operatori abusivi. I controlli oggi in Italia, con così tante regole, sono delegati allw Amministrazioni locali. Con il titolo quinto della Costituzione, la responsabilità di tutto questo è passata dal governo centrale a quelli regionali e, con la scomparsa delle province, si è passati anche al livello comunale. E non c’è una preparazione adeguata nei singoli Comuni per capire chi non rispetterà regole e quali sono le regole. Non ci sono nemmeno le risorse umane sufficienti a fare questi controlli. Ecco perché dilaga l’abusivismo».

Le norme qualcuno le scrive. E un’associazione ha fra i propri principali ruoli quello di interloquire con le istituzioni, con il legislatore o con chi aiuta il legislatore. Che tipo di lavoro fate su questo piano in Italia e in Unione europea?
«C’è un lavoro preventivo, finalmente, soprattutto a livello europeo. Si stanno ripensando le regole della direttiva pacchetti turistici, che deve essere coordinata con il regolamento di trasporti a livello europeo. Perché le due cose comunque vanno di pari passo. Nel momento in cui abbiamo la responsabilità sui pacchetti, uno dei nostri principali fornitori sono i vettori aerei. Per cui se abbiamo tante responsabilità a livello di tour operator, di organizzatori, di agenzie di viaggi, dobbiamo far sì che, quando qualcun altro non sta lavorando bene, a cascata si prenda certe responsabilità che non devono restare attaccate alle nostre imprese. Nell’ambito della revisione della direttiva pacchetti, a nostro avviso, oggi, la bilancia Ue pende troppo dalla parte del consumatore finale, a danno delle imprese. Già nella direttiva pacchetti attuale ci sono degli oneri eccessivi per le aziende. Guardando al Covid, è evidente come sia insostenibile economicamente il fatto che un tour operator sia costretto a rimborsare il cliente e poi sia quasi impossibilitato a recuperare quanto ha pagato ai fornitori a cui ha già anticipato tutti i soldi che aveva ricevuto dai clienti. C’è il pericolo che l’Unione europea peggiori ulteriormente questa situazione: un male che dobbiamo prevenire. Lo stiamo facendo con la nostra presenza in Ectaa, che sta lavorando ormai da qualche anno per evitare una revisione non corretta della direttiva. In Italia la situazione è complicata perché bisogna lavorare in modo capillare a livello regionale, provinciale comunale per aumentare ad esempio i controlli sull’abusivismo».

È sul piatto anche un ripensamento della normativa fiscale sul 74ter, visti i rischi di non essere competitivi in Italia rispetto ad altri Paesi che regolano l’Iva sui singoli servizi. Ricordiamo cosa prevede questo articolo?
«Il 74ter oggi è un’imposta sul margine del pacchetto venduto. Per cui si va a scorporare un 22% della marginalità generata da un singolo pacchetto turistico. Nel momento in cui dentro quel pacchetto turistico ci sono dei servizi sui quali vige invece un’aliquota al 10%, come nel caso di trasporti e degli alberghi, la differenza diventa significativa in termini di quanta imposta vado a pagare a parità di offerta. E se le regole non sono omogenee, questo diventa un problema. Noi più  sosteniamo da sempre un tema di “stesso mercato stesse regole”. Questo è un principio guida che è corretto e che dovrebbe essere applicato e bisogna vigilare sull’applicazione di questo principio. Per cui il nostro stesso lavoro non lo può fare l’abusivo, non lo può fare chi non ha i nostri stessi requisiti o i medesimi oneri. Ad esempio, alcuni vettori aerei tendono a vendere servizi che diventano quasi pacchetti turistici. Ma tali compagnie non hanno un fondo insolvenza come le agenzie viaggi e i tour operator. Quindi è importante che le regole siano il più possibile chiare per evitare poi controversie con il cliente finale e soprattutto che, una volta definite, siano applicate».

Vogliamo chiudere con le compagnie aeree? La cosa curiosa è che sullo stesso mercato, ovvero l’Unione europea, voi vi trovate con le compagnie aeree meno bene di quanto vi troviate, per esempio, con le compagnie americane.
«Ci troviamo meno bene con le compagnie aeree soprattutto in Italia. Perché l’Italia è un mercato molto differente, quasi dopato dalla presenza di vettori low cost. Oggi in Italia a novembre siamo intorno al 55-56% di peso delle low cost sul mercato. Nel 2022 superavano il 60% e questa è un’anomalia che non esiste in nessun altro Paese europeo, dove la media è del 30%. In Germania siamo sotto il 30%».

Perché?
«Perché non è stato consentito loro di conquistare quei mercati, come purtroppo hanno potuto fare in Italia per molti motivi. Uno su tutto la capillarità degli aeroporti che abbiamo in Italia che non ha eguali negli altri Paesi. Oggi ci sono forse troppi aeroporti, nati sulla base di esigenze delle amministrazioni locali e che pagano contributi ai vettori per portare traffico: perché se l’aeroporto non ha traffico non ha un futuro. In Italia ci sono troppi aeroporti che pagano oltre 500 milioni, oltre mezzo miliardo di euro, ai vettori aerei per volare sulle singole destinazioni. Questa situazione non è uguale negli altri Paesi e per noi diventa un problema nel momento in cui determinate compagnie non vogliono lavorare con la distribuzione, con le agenzie viaggi, con i tour operator. Che, viceversa, ricevono un mandato dai loro clienti per comprare biglietti per loro conto e invece si trovano le porte sbarrate da compagnie che bloccano i pagamenti e impongono il riconoscimento facciale. Questo non è ammissibile. Uno, perché l’Italia vive di incoming. Pensiamo a un cliente che arriva dall’America con una compagnia legacy, a cui vogliamo far vivere esperienze in Italia prevedendo spostamenti interni. Ebbene, non è accettabile il fatto che quel cliente sia obbligato a fare un riconoscimento facciale o che il tour operator non possa gestire quello stesso cliente, che magari ha pagato decine di migliaia di euro, per via di un volo che costa qualche centinaio di euro, offerto da una compagnia che non ci consente di lavorare. Ci sono aeroporti che sono fortemente sbilanciati su questi vettori. Tra le città coinvolte penso a Torino, Pisa, Bologna. Le agenzie che lavorano in quei territori hanno enormi difficoltà a svolgere al meglio il servizio per i loro clienti».

Ma tutta questa attività che vi danneggia è o non è legale? Perché voi avete fatto anche una class action nei confronti di uno di questi operatori…
«Noi abbiamo fatto una segnalazione all’Autorità garante della concorrenza del mercato evidenziando tutti questi problemi per cui è stata aperta un istruttoria. Ed è già un passaggio importante da parte del Garante. In un mercato dove esiste una situazione di monopolio su centinaia di tratte aeree in Italia e nel resto d’Europa, non è torrebile un monopolio anche nella gestione del cliente. Bisognerebbe giocare più di squadra per il bene di tutti. Per il bene del turismo e per il bene del nostro Paese. È questo che ci aspettiamo. Non è nel dna di Fto fare la guerra ai propri partner. In questo caso siamo stati obbligati».

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Malta, il ministro del Turismo: «Fiducia nel trade» – VIDEO INTERVISTA https://www.lagenziadiviaggimag.it/malta-il-ministro-del-turismo-fiducia-nel-trade-video-intervista/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=malta-il-ministro-del-turismo-fiducia-nel-trade-video-intervista https://www.lagenziadiviaggimag.it/malta-il-ministro-del-turismo-fiducia-nel-trade-video-intervista/#respond Thu, 25 Jan 2024 06:00:20 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=83906 Malta, il ministro del Turismo: «Fiducia nel trade» – VIDEO INTERVISTA

Nel 2023 a Malta si è registrato il sorpasso degli italiani sui britannici: per la prima volta, i turisti che hanno scelto il piccolo stato a 100 chilometri sotto la Sicilia venivano in gran parte dall’Italia e non dal Regno Unito. I legami con gli ex colonialisti sono ovviamente sempre saldi e l’inglese rimane, dopo il maltese, la lingua più parlata. Ma l’italiano è sempre diffusissimo, soprattutto tra gli over 30 che da bambini, prima dell’avvento delle tv satellitari e delle piattaforme internazionali, guardavano  i programmi televisivi italiani Rai e Mediaset.

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Malta, il ministro del Turismo: «Fiducia nel trade» – VIDEO INTERVISTA

Nel 2023 a Malta si è registrato il sorpasso degli italiani sui britannici: per la prima volta, i turisti che hanno scelto il piccolo stato a 100 chilometri sotto la Sicilia venivano in gran parte dall’Italia e non dal Regno Unito. I legami con gli ex colonialisti sono ovviamente sempre saldi e l’inglese rimane, dopo il maltese, la lingua più parlata. Ma l’italiano è sempre diffusissimo, soprattutto tra gli over 30 che da bambini, prima dell’avvento delle tv satellitari e delle piattaforme internazionali, guardavano  i programmi televisivi italiani Rai e Mediaset.

Quest’informazione è stata data dallo stesso ministro del turismo maltese, Clayton Bartolo, alla convention di FtoFederazione Turismo Organizzato, che si è tenuta proprio in quest’isola. L’Agenzia di Viaggi Magazine lo ha intervistato e lui ha risposto in un italiano molto disinvolto.

Un turismo in crescita in tutta Europa, però Malta sta facendo veramente il boom…
«Sì, nel 2023 abbiamo visto un record del numero di turisti che stanno venendo a Malta e un record delle notti trascorse qui, nelle nostre isole. Ma anche un record di spesa. Questo secondo noi è l’aspetto più importante perché vogliamo aumentare anche la qualità del turismo a Malta e stiamo investendo molto nel prodotto turistico locale, in modo da avere un prodotto diverso ogni volta che un turista decide di venire da noi per la sua vacanza».

Gli italiani sono di casa e voi vi sentite un po’ nostri cugini, però poi tutti parlano inglese…
«Sì, l’inglese è il maltese sono le nostre lingue ufficiali, poi molti da noi parlano anche l’italiano perché siamo vicinissimi. Nei primi 11 mesi dell’anno scorso abbiamo avuto più di 500mila turisti italiani, che rappresentano circa 19% del nostro mercato. Per questo noi continuiamo a lavorare molto in Italia. Abbiamo la nostra rappresentanza della Mta – Malta tourism authority, che ha gli uffici a Roma. Poi facciamo marketing in tutt’Italia e lavoriamo molto sulle connessioni. Dobbiamo essere più connessi perché noi siamo un’isola e il 99% dei turisti che vengono qua ci arrivano con l’aereo. L’impegno per garantire la connettività è molto importante».

Quella a cui ha partecipato è l’assemblea della Federazione Turismo Organizzato. Quanto è importante ancora oggi questa fetta di mercato rispetto al fai da te?
«Malta è una destinazione per tutti, ma dopo il Covid abbiamo visto aumentare l’importanza delle destinazioni che valorizzano i viaggi organizzati, come quelli che vengono proposti dai soci di Fto. Ecco che abbiamo scelto di dare importanza a questo tipo di turismo. E ringrazio la federazione per aver scelto Malta per la loro conferenza. Spero che li vedremo anche negli anni prossimi in modo da tenerli aggiornati su quello che stiamo facendo qui a Malta per tutti i turisti. Noi non diamo importanza solo ai turisti internazionali, ma sappiamo che c’è anche il turista locale, il maltese. E tutto quello che facciamo lo facciamo per tutti».

Le agenzie di viaggi sono ovviamente un terminale importante per parlare con il turista. Ed è in crescita il business travel. Malta è candidata in tutte le occasioni a ospitare eventi. Qui c’è una presenza notevole del settore della finanza e si organizzano eventi di tutti i generi. Qual è il rapporto vostro con le adv in Italia?
«Noi lavoriamo molto con le agenzie e sappiamo che nei mesi fuori dall’estate abbiamo comunque un clima meraviglioso, quindi si può lavorare davvero tutto l’anno. Quando si organizzano delle conferenze a Malta possono unire il lavoro a un po’ di turismo. E in questo periodo gli eventi sono molto importanti per noi perché, oltre ad aumentare il prodotto turistico, il business travel ci aiuta anche ad aumentare la nostra sostenibilità perché ci aiuta ad avere il turismo durante tutto l’anno».

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Gattinoni (Fto): «Il turismo faccia squadra» – VIDEO INTERVISTA https://www.lagenziadiviaggimag.it/gattinoni-fto-il-turismo-faccia-squadra-video-intervista/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gattinoni-fto-il-turismo-faccia-squadra-video-intervista https://www.lagenziadiviaggimag.it/gattinoni-fto-il-turismo-faccia-squadra-video-intervista/#respond Mon, 22 Jan 2024 11:38:17 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=83773 Gattinoni (Fto): «Il turismo faccia squadra» – VIDEO INTERVISTA

MALTA – Fto ha tenuto a Malta la sua convention nazionale, che ha visto la partecipazione di circa 60 delegati e ha permesso di fare il punto sulle prospettive del settore nel 2024, individuando le problematiche sulle quali l’associazione dovrà impegnarsi, soprattutto in ambito politico.

Nella sua relazione, il presidente Franco Gattinoni ha riportato i dati di un’indagine condotta fra gli associati dalla quale risulta un’aspettativa di crescita della domanda di viaggi, ma al contempo la preoccupazione per le incertezze della situazione geopolitica internazionale.

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Gattinoni (Fto): «Il turismo faccia squadra» – VIDEO INTERVISTA

MALTA – Fto ha tenuto a Malta la sua convention nazionale, che ha visto la partecipazione di circa 60 delegati e ha permesso di fare il punto sulle prospettive del settore nel 2024, individuando le problematiche sulle quali l’associazione dovrà impegnarsi, soprattutto in ambito politico.

Nella sua relazione, il presidente Franco Gattinoni ha riportato i dati di un’indagine condotta fra gli associati dalla quale risulta un’aspettativa di crescita della domanda di viaggi, ma al contempo la preoccupazione per le incertezze della situazione geopolitica internazionale. E rimangono, naturalmente, le problematiche più locali legate soprattutto all’abusivismo nell’ambito dell’intermediazione e dei servizi per l’incoming. Oltre, naturalmente, al problema del trasporto aereo che in Italia è in mano alle compagnie low cost per oltre il 60%.

L’Agenzia di Viaggi Magazine – in una videointervista – ha chiesto a Gattinoni di spiegare meglio quali sono le cause di questi squilibri di mercato e cosa pensa di fare l’associazione che guida.

Sembra che i numeri siano in crescita, ma anche i problemi. A cominciare dalle compagnie aeree…
«Sì, abbiamo presentato una situazione positiva per il 2023 e per il 2024 rimaniamo positivi. Tra le problematiche che sono irrisolte o si aggravano, quella del trasporto aereo è fondamentale. Vive di programmazione e noi abbiamo bisogno di interlocutori che non vogliono gestire e monopolizzare il tutto. Non abbiamo niente contro nessuno, ma dobbiamo lavorare di squadra. Il turismo, e soprattutto quello di qualità, ha bisogno non solamente di spostare le teste da una città all’altra, ma anche di dare un senso a tutto un indotto di alberghi, di musei che il turismo organizzato ha molto a cuore».

Ma perché qualche compagnia aerea pensa di poter fare tutto da sola? Una Ryanair, che è diventata celebre per la sua invadenza nel settore, pensa di potersi sostituire addirittura i tour operator?
«Questo perché punta solamente al guadagno e ha voglia, oltre che trasportare persone, anche di vendere il turismo, vendere alberghi e fare tutto. Queste compagnie vivono di contributi: ottengono più di 500 milioni di contributi dallo Stato italiano. Allora noi dobbiamo immaginare qualcuno che porti i passeggeri qui, d’accordo, ma che voglia anche collaborare con tutte le realtà organizzate. E poi non facciamo un errore che è fondamentale: il turismo importante arriva da oltreoceano. Le origini del turismo che a noi interessa in Italia sono negli Stati Uniti. E con queste compagnie noi collaboriamo. Poi magari abbiamo delle rotte interne, delle piccole rotte della un’isola con l’altra, che non sappiamo chi opera, quando apre e in che mesi opera. E così ci mettono spesso in difficoltà. Abbiamo già più volte attenzionato il ministero perché dobbiamo lavorare di squadra, altrimenti il Paese Italia non usufruirà di questa opportunità».

A questa convention avete invitato anche le altre associazioni di categoria. Come mai?
«Crediamo che quando abbiamo tante associazioni si dia poco valore alla rappresentanza presso le istituzioni. Dobbiamo riuscire a compattarle e portare un messaggio unico. Sappiamo che spesso facciamo fatica a farci comprendere, a presentare i nostri progetti a far capire anche le problematiche. Quindi abbiamo bisogno di unità, abbiamo bisogno di compattare. Oggi noi crediamo come Fto di avere un’organizzazione che è cresciuta. Abbiamo presentato tanti progetti e abbiamo una struttura anche organizzativa di direzione e segreteria che può essere un’opportunità anche per altre associazioni di lavorare insieme. E non soltanto a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. Abbiamo visto l’importanza delle leggi europee, ad esempio. Noi siamo presenti in Ectaa e con tutti magari portare un messaggio, di focalizzare poche cose e cercare di essere pragmatici».

Voi siete consapevoli del valore aggiunto che date al viaggiatore. Ma come si fa a far capire al cliente che con il turismo organizzato c’è una convenienza, che non è solo economica, ma anche di altra natura?
«Più che altro c’è un servizio, c’è un aiuto, c’è un supporto. Abbiamo visto, banalmente, l’attività che stiamo facendo con gli aeroporti per la mobility delle persone con disabilità. Che spesso sono un problema per alcune compagnie aeree e che noi invece dobbiamo aiutare con delle prassi di imbarco e di assistenza che vanno portate. Spesso gli anziani non usano Internet. C’è un insieme di gente che deve muoversi e che oggi sarebbe esclusa se non ci fosse l’aiuto e il supporto anche dell’agenzia di viaggio».

Eppure il turista è disposto a pagare per un personal shopper o un wedding planner, mentre per i viaggi vuole risparmiare comprando online dai singoli fornitori…
«Direi che i turisti fanno bene a risparmiare. Ma spesso rivolgersi a un’agenzia di viaggi o un tour operator non vuol dire spendere di più. Vuol dire avere sicurezza. E questo ci porta ancora al discorso di prima. Cioè quando c’è la cancellazione, quando un subisce delle problematiche, l’agenzia o il tour operator se ne fanno carico. Quando un turista ha prenotato per conto suo ce l’ha sulle spalle e non ha nessun con cui parlare. Noi quotidianamente abbiamo visto anche quante problematiche ci sono oggi in giro per il mondo. E noi ce ne facciamo carico anche con delle persone che fisicamente sono lì per risolvere per supportare problematiche del turista. Succede anche a me, che viaggio moltissimo normalmente. Chiamo il mio numero in Italia, che dà un servizio 24 ore, e me lo risolve. Perché spesso in questi grandi hub aeroportuali in giro per il mondo non c’è più nessuno che ti dà retta. Quindi dobbiamo tornare a rivalutare il valore di professionisti che lavorano nel turismo».

Per finire, un consiglio alle agenzie su come può far capire al proprio potenziale cliente il valore del servizio che sta vendendo…
«Le agenzie di viaggi e i tour operator stanno facendo grandi passi anche dal punto di vista tecnologico. Stiamo usando l’intelligenza artificiale. Stiamo compiendo evoluzioni enormi in questo senso e vogliamo liberare le nostre risorse umane anche per dare consulenza per supportare il viaggiatore in tutte le problematiche che si possono incontrare. Questo è il passaggio del futuro. Non dobbiamo immaginarci l’adv di dieci anni fa, ma agenti che possono utilizzare le nuove tecnologie per dare l’assistenza giusta al momento giusto».

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Convention Fto a Malta: la roadmap di Gattinoni https://www.lagenziadiviaggimag.it/convention-fto-a-malta-la-roadmap-di-gattinoni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=convention-fto-a-malta-la-roadmap-di-gattinoni https://www.lagenziadiviaggimag.it/convention-fto-a-malta-la-roadmap-di-gattinoni/#respond Fri, 19 Jan 2024 12:40:59 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=83716 Convention Fto a Malta: la roadmap di Gattinoni

MALTA – Grande ottimismo per il 2024, che potrà finalmente aiutare a recuperare i tre anni di blocco a causa del Covid, ma anche consapevolezza che ci saranno problemi di capacità di spesa da parte dei consumatori. Il maggiore ostacolo da superare è quello delle risorse umane che continuano a non essere sufficienti e adeguate alla richiesta. Questo il profilo del settore del turismo tratteggiato dal presidente di Fto, Franco Gattinoni, all’apertura della Convention della federazione al Dragonara hotel di Malta con circa 60 delegati in rappresentanza dei 1.900 iscritti  all’associazione.

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Convention Fto a Malta: la roadmap di Gattinoni

MALTA – Grande ottimismo per il 2024, che potrà finalmente aiutare a recuperare i tre anni di blocco a causa del Covid, ma anche consapevolezza che ci saranno problemi di capacità di spesa da parte dei consumatori. Il maggiore ostacolo da superare è quello delle risorse umane che continuano a non essere sufficienti e adeguate alla richiesta. Questo il profilo del settore del turismo tratteggiato dal presidente di Fto, Franco Gattinoni, all’apertura della Convention della federazione al Dragonara hotel di Malta con circa 60 delegati in rappresentanza dei 1.900 iscritti  all’associazione. Tra i presenti anche il ministro del Turismo di Malta, Clayton Bartolo.

A fronte di un ottimismo preponderante tra tutti i soci (l’80% si aspetta una crescita del business nel 2024), Gattinoni ha sottolineato il problema dei rapporti con le compagnie aeree. Soprattutto con quelle europee che hanno quasi azzerato le commissioni, a differenza di quella del mondo anglosassone. E questo impedisce di recuperare anche i semplici costi vivi di chi nel proprio prodotto turistico vende consulenza e garanzie per chi viaggia.

Il turismo produce risorse economiche che, però, vanno reinvestite sul territorio. Invece le amministrazioni comunali lo considerano una fonte per ripianare i propri bilanci. E questo provoca, poi, malumori tra i residenti i quali vedono solo i disagi che derivano dalle presenze turistiche e, in certi casi, dall’overtourism. Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto, nella sua relazione di apertura della convention ha fatto una carrellata delle problematiche sulle quali l’organizzazione di rappresentanza della filiera del turismo organizzato si sta impegnando.

L’INCOMING E IL NODO COMPAGNIE AEREE

I rapporti con la pubblica amministrazione sono sicuramente un elemento importante soprattutto per l’incoming, dato che è all’interno dei territori che poi si trovano ostacoli normativi che impediscono di offrire ai turisti servizi efficienti. Come le aree sosta per i pullman o le decisioni sulle limitazioni agli ingressi in determinate aree, o perfino interi territori comunali, prese senza ascoltare il punto di vista degli operatori.

Sull’altro versante, ci sono le compagnie aeree, che offrono il servizio fondamentale per raggiungere le proprie destinazioni di vacanza o di lavoro, ma sono sempre meno collaborative e sembrano voler giocare la partita da soli. Milani ha citato, nello specifico, il caso delle low cost che ricevono contributi dall’Italia per 500 milioni di euro, dei quali circa il 60% destinati a Ryanair: «Abbiamo dovuto dare corso a una class action – ha detto Milani – Nonostante nel nostro Dna non ci sia il conflitto ma piuttosto la collaborazione con tutti gli interlocutori di questo settore. Ma siamo arrivati al punto che una compagnia aerea non ci lascia accedere alle sue prenotazioni e prova a vendere i servizi accessori, come se fosse un tour operator».

Oltre a queste iniziative nei confronti delle istituzioni, con una presenza negli organismi politici italiani ed europei che devono determinare le nuove normative del settore, e le relazioni continue con gli altri player coinvolti nel complesso business del turismo, Milani ha accennato alle varie iniziative che la federazione sta già realizzando o ha in cantiere per adeguare la preparazione dei propri associati alla richiesta di un mercato che cambia continuamente e che chiede servizi sempre più complessi.

Ha citato quindi le iniziative formative e l’attenzione alle nuove tecnologie, a cominciare dall’intelligenza artificiale, per le quali sono state già avviate delle attività grazie alle quali questi non saranno più dei concorrenti del lavoro di agenzie di viaggi e tour operator ma, piuttosto, degli alleati che consentiranno loro di offrire servizi sempre più adeguati alla domanda.

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Il Gruppo Volonline entra in Fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-gruppo-volonline-entra-in-fto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-gruppo-volonline-entra-in-fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-gruppo-volonline-entra-in-fto/#respond Tue, 16 Jan 2024 12:57:20 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=83550 Il Gruppo Volonline entra in Fto

Primo nuovo socio dell’anno per Fto, che riunisce oltre 1.900 realtà del turismo organizzato: si tratta di Volonline, guidato da Luigi Deli.

«Siamo molto soddisfatti di entrare a far parte di una federazione estremamente rappresentativa del settore a livello nazionale – dichiara Deli – Fto rispecchia il Dna del Gruppo Volonline, che ha più aspetti, non soltanto un tour operator che da solo genera un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro.

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Il Gruppo Volonline entra in Fto

Primo nuovo socio dell’anno per Fto, che riunisce oltre 1.900 realtà del turismo organizzato: si tratta di Volonline, guidato da Luigi Deli.

«Siamo molto soddisfatti di entrare a far parte di una federazione estremamente rappresentativa del settore a livello nazionale – dichiara Deli – Fto rispecchia il Dna del Gruppo Volonline, che ha più aspetti, non soltanto un tour operator che da solo genera un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro. Abbiamo sempre pensato che Fto sia molto dinamica ed efficiente e con un’ottima gestione e siamo quindi onorati di esserne ora parte. Tra i vantaggi che ci aspettiamo, sicuramente il confronto costruttivo con gli altri imprenditori e intendiamo contribuire con le nostre specificità al dialogo con tutti gli associati».

Così, invece, il presidente di Fto, Franco Gattinoni: «È per noi un piacere accogliere un operatore con le competenze e la passione di Volonline. La sua adesione è il segno dell’efficacia del lavoro che Fto sta svolgendo come associazione, cercando di rappresentare e valorizzare al meglio le istanze dei nostri aderenti, favorendo il dialogo e le sinergie a beneficio del Turismo organizzato e del sistema Paese. Siamo sicuri che Volonline arricchirà ulteriormente le nostre esperienze e contribuirà a rafforzare la nostra azione a beneficio delle imprese associate e di tutto il comparto».

Il Gruppo Volonline prenderà parte alla Convention 2024 dell’associazione, in programma il prossimo 19 gennaio a Malta.

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Jet fuel, prezzi in discesa anche a dicembre https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-prezzi-in-discesa-anche-a-dicembre/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=jet-fuel-prezzi-in-discesa-anche-a-dicembre https://www.lagenziadiviaggimag.it/jet-fuel-prezzi-in-discesa-anche-a-dicembre/#respond Wed, 03 Jan 2024 10:19:35 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=83038 Sono state pubblicate le quotazioni settimanali del jet fuel (fino al 29/12/2023) di Iata, che comunica la chiusura del mese di dicembre con una media per tonnellata metrica di 841,46 dollari.

Rispetto a novembre, riporta Fto Confcommercio che riassume mensilmente il jet fuel monitor di Iata, si segnala un decremento pari a 77,42 dollari, ovvero il -8,4%. La media mensile di dicembre si posiziona nuovamente sotto la barriera dei 900 dollari.

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Sono state pubblicate le quotazioni settimanali del jet fuel (fino al 29/12/2023) di Iata, che comunica la chiusura del mese di dicembre con una media per tonnellata metrica di 841,46 dollari.

Rispetto a novembre, riporta Fto Confcommercio che riassume mensilmente il jet fuel monitor di Iata, si segnala un decremento pari a 77,42 dollari, ovvero il -8,4%. La media mensile di dicembre si posiziona nuovamente sotto la barriera dei 900 dollari.

Guardando al mese di dicembre dell’anno precedente, il decremento è stato di 107,48 dollari (-11,33%). Mentre il cambio medio del dollaro viene dichiarato dalla Bce a 1,09031 dollari per un euro, quindi con un apprezzamento dello 0,88% rispetto al mese precedente.

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Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese https://www.lagenziadiviaggimag.it/fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese https://www.lagenziadiviaggimag.it/fatti-dellanno-2023-il-racconto-mese-per-mese/#respond Fri, 22 Dec 2023 06:00:19 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82889 Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese

Inizia l’era post Covid e il turismo riparte con numeri record, leggermente frenati nel corso dell’anno da caro prezzi (e voli), inflazione, nuovo conflitto in Israele.

Ma è anche un anno di acquisizioni, colpi di mercato, fusioni, privatizzazioni, patti, dimissioni, debutti, riforme e nuovi forum. Ecco le principali notizie del 2023 raccontate al trade mese per mese dalla redazione de L’Agenzia di Viaggi Magazine. 

Per viaggiare insieme tra i fatti di quest’anno.

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Fatti dell’anno 2023: il racconto mese per mese

Inizia l’era post Covid e il turismo riparte con numeri record, leggermente frenati nel corso dell’anno da caro prezzi (e voli), inflazione, nuovo conflitto in Israele.

Ma è anche un anno di acquisizioni, colpi di mercato, fusioni, privatizzazioni, patti, dimissioni, debutti, riforme e nuovi forum. Ecco le principali notizie del 2023 raccontate al trade mese per mese dalla redazione de L’Agenzia di Viaggi Magazine. 

Per viaggiare insieme tra i fatti di quest’anno.

GENNAIO – Blue Panorama in liquidazione. Fine dell’era Covid

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Il 2023 inizia con l’avvio del matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa tramite la pubblicazione del dpcm in Gazzetta Ufficiale che spiana la strada alla privatizzazione della compagnia aerea. Il colosso tedesco presenta la lettera d’intenti al ministero dell’Economia e Finanza, ma il matrimonio dovrà passare attraverso le forche caudine dell’Antitrust. Il trasporto aereo italiano saluta Blue Panorama che va in liquidazione e manda in cassa integrazione i dipendenti. Intanto prosegue il recupero del settore con oltre cinque milioni di italiani in viaggio durante l’Epifania e il caro tariffe che colpisce i voli, soprattutto in Europa e Nord America. Nel frattempo, torna in scena il mercato asiatico, il più colpito dalle restrizioni pandemiche: Hong Kong elimina test e tamponi, la Thailandia cancella l’obbligo di vaccino per i turisti e la Cina si prepara alla riapertura delle frontiere. Le rivolte sociali in Peru provocano la chiusura del Machu Picchu e dell’Inka Trail, le maggiori attrazioni turistiche del Paese, che riapriranno dopo più di un mese. In Italia, il ministro del Turismo Daniela Santanchè annuncia l’apertura della piattaforma per la misura del Pnrr che prevede un Fondo Rotativo per il Turismo (Fri-Tur) per 1 miliardo e 380 milioni di euro.

FEBBRAIO – Passaporti, Italia nel caos. Accordo Iberia-Air Europa

passaporto passaporti

La Bit 2023 a Milano celebra il rimbalzo dell’incoming con prospettive di crescita superiori al pre Covid per l’estate 2023. Tiene banco il caos passaporti in Italia con tempi di rilascio lunghissimi e le associazioni di adv e t.o. che spingono per il riconoscimento del turismo come “motivo d’urgenza” per il rilascio. Il ministero degli Interni elabora un piano anti-ritardi che prevede open day, più personale e l’agenda elettronica. Intanto il ministro del Turismo, Daniela Santanché, presenta il Piano strategico 2023-27 con l’obiettivo di far uscire il settore fuori dalla crisi provocata dalla pandemia. Il comparto continua però a restringersi: sono 366 le imprese del turismo organizzato che nel 2022 in Italia hanno chiuso secondo i dati rilevati da L’Annuario del Turismo de L’Agenzia di Viaggi Magazine. Nel trasporto aereo chiudono i battenti l’inglese Flybe e la norvegese Flyr mentre Iberia definisce l’acquisizione del 100% di Air Europa. L’aeroporto di Amsterdam Schiphol, il più colpito dal caos nel 2022, prevede il ritorno al tetto ai voli e rischia una riduzione sistemica degli slot. Nel tour operating Ruta40 acquisisce CarréBlu; nell’hospitality Mangia’s sigla una partnerhsip con Marriott e porta il marchio Autograph Collection in Sicilia.

MARZO – I cinesi tornano a viaggiare. Travel senza personale

marzo cinesiIl travel guarda al 2023 con ottimismo, ma deve fare i conti anche con la carenza di personale che potrebbe mettere a rischio la ripresa. Solo in Italia il settore lamenta la mancanza di 50mila addetti (con ripercussioni su altri 200mila legati all’indotto). Un allarme che spinge il Mitur ad aprire un tavolo con le associazioni. La Cina, a tre anni dall’inizio della pandemia, riapre le frontiere ai viaggi di gruppo verso l’Italia e le prime stime parlano di due milioni di cinesi in arrivo nel nostro Paese. Gli Usa, infine, si avviano ad abolire in anticipo il green pass per i turisti. Nasce Riyadh Air, nuova compagnia aerea dell’Arabia Saudita, con l’obiettivo di far decollare il turismo nel Paese – che è il vero protagonista turistico nel post Covid –  facendo concorrenza ai vettori del Golfo. Alla guida c’è Tony Douglas, ex ceo di Etihad Airways. Grande movimento, infine, nelle imprese italiane: il Gruppo Gattinoni festeggia 40 anni, avvia un piano di riorganizzazione con tre società distinte – Travel, Business Travel ed Eventi – e lancia il rebranding delle oltre 1.200 agenzie di viaggi. Welcome Travel Group conclude le operazioni di incorporo con l’acquisizione del 100% di Welcome Travel Sud, una scelta che segue le identiche mosse operate con il network Geo e le Welcome Travel Store guidate fino a dicembre scorso da Luca Caraffini. Il t.o. del Gruppo Bluvacanze, Going, sceglie il manager ex-Uvet Beppe Pellegrino alla guida della divisone Resort. Il turismo italiano saluta l’imprenditore Franco Rosso, scomparso all’età di 94 e fondatore dell’omonimo Gruppo.

APRILE – Svolta Santanchè: dall’Enit Spa alla Venere-influencer

santanchèL’Enit cambia pelle e diventa una Spa interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e controllata da quello del Turismo. La nuova Agenzia parte con un capitale sociale di 10 milioni di euro e annuncia una pioggia di assunzioni. Ma ciò che tiene banco è il lancio della campagna di promozione Italia Open to Meraviglia, voluta dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, tutta incentrata sulla figura della Venere-influencer. Non mancano polemiche e attacchi, ma la campagna ottiene una gigantesca esposizione mediatica. Nel frattempo, la Cina abolisce il test Pcr per tutti i turisti; la Francia è nel caos a causa degli scioperi a oltranza dei controllori di volo. Al lungo elenco delle destinazioni che combattono contro l’overtourism si aggiunge l’Alto Adige che annuncia l’introduzione del numero chiuso per l’estate. La cruise industry viaggia con il vento in poppa: Clia prevede che il numero di passeggeri 2023 supererà i livelli del 2019. Michael Thamm saluta Costa, lasciando il ruolo di amministratore, che ricopriva dal 2012. Msc World Europa, l’ammiraglia green di Msc Crociere – dopo il battesimo a Doha – debutta anche nel Mediterraneo. L’aeroporto di Fiumicino inaugura l’Area A del Terminal 1: un nuovo spazio che può accogliere fino a sei milioni di persone l’anno.

MAGGIO – Lufthansa vuole Ita. L’alluvione piega la Romagna

Ita Airways A320neoArriva la firma tra il Gruppo Lufthansa e il ministero dell’Economia che avvia il processo di privatizzazione di Ita Airways, compagnia aerea di bandiera nata sulle ceneri di Alitalia. L’accordo prevede un primo ingresso dei tedeschi con una quota di minoranza pari al 41%. Negli stessi giorni è suggellato il matrimonio fra Destination Italia e Portale Sardegna con la fusione per incorporazione tra la Travel Tech italiana e la Ota specializzata nel settore incoming. Nel mondo dei trasporti, infine, Italo-Ntv compra Itabus e spinge sull’intermodalità ferro-gomma. Albatravel Whl, storica azienda del trade turistico B2B, è ammessa al concordato preventivo dopo un periodo di forte tensione economica e finanziaria. L’alluvione in Emilia-Romagna mette in ginocchio l’intera regione incluso il comparto turistico alle porte della stagione estiva. Agenzie, operatori e strutture ricettive non solo devono intraprendere una corsa contro il tempo per ripristinare le strutture e l’operatività, ma fronteggiano anche le numerose cancellazioni e disdette operate anche dall’estero. Intanto la Spagna continua a essere una destinazione turistica all’avanguardia e si prepara alla summer lanciando una nuova campagna promozionale tutta incentrata sulla sostenibilità.

GIUGNO – L’Ai corteggia il travel. Schiavon lascia Costa

giugno-intelligenza-artificialeL’intelligenza artificiale entra nel turismo organizzato. Dai colossi Expedia e Booking fino all’italiana Volonline e alla spagnola Travel Compositor: si moltiplicano i servizi di chatbot, marketing e self booking tool che implementano l’Ai generativa. Intanto in Italia continua la saga dei passaporti-lumaca; nonostante l’intervento del ministero degli Interni, vengono segnalati in tutto il Paese enormi ritardi sia nei tempi di prenotazione che di rilascio. L’Osservatorio Astoi sancisce il recupero dei tour operator italiani che in estate supereranno i ricavi rispetto al 2019 e proseguiranno gli investimenti. Al Tornabuoni hotel di Firenze l’ad del Gruppo Alpitour, Gabriele Burgio, annuncia la scalata nell’ospitalità di lusso di VRetreats – linea up level di Voihotels – con l’apertura di cinque nuove strutture in Italia: oltre a Firenze ci sono Siracusa, Lecce, Olbia e Cervinia.  Il Gruppo Nicolaus, invece, alza il velo sul Valtur Gallipoli Beach Resort 5 stelle, seconda struttura della linea Italian Lifestyle Collection dopo Cervinia. Msc Crociere accoglie Euribia, 22ª nave del Gruppo, e affida a Leonardo Massa anche il mercato italiano di Explora Journeys, il brand lusso pronto ad esordire a luglio. Novità anche in casa Costa Crociere: Carlo Schiavon lascia il ruolo di country manager Italia. Al suo posto la compagnia sceglie Luigi Stefanelli, come responsabile per l’Europa del sud. L’estate è iniziata ma il caro tariffe nei trasporti e nei servizi mette a dura prova il booking in agenzia. “L’Emilia-Romagna ti aspetta” con questo slogan – e 10 milioni di euro elargiti dal Mitur – il turismo nella regione rialza la testa dopo gli ingenti danni provocati dall’alluvione di maggio.

LUGLIO – Caro voli e roghi nell’estate più calda di sempre

incendio rogoÈ un mese caldissimo per il travel, non solo per le temperature. In Italia tiene banco il tema del caro-voli con l’Antitrust che indaga sul balzo delle tariffe sulle tratte domestiche e chiede spiegazioni a Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia, Ita Airways e Neos. Si muove anche il governo che promette interventi legislativi ad hoc. Nel frattempo, Fabio Lazzerini (artefice della nascita di Ita Airways) lascia il vettore e passa il timone ad Andrea Benassi. Aeroitalia, invece, ottiene i voli in continuità territoriale da Roma e Milano per Alghero. Il gruppo Ferrovie dello Stato investe nel business turistico con il lancio del Frecciarossa Roma-Pompei e la nascita della società Treni Turistici Italiani. Continuano i movimenti nel tour operating: Valtur annuncia il decollo dei voli all business per la Sardegna e ingaggia l’ex Welcome Travel Massimo Segato. Idee per Viaggiare, invece, acquisisce il brand Chinasia. Inizia l’era lusso di Msc Crociere con la consegna della nave Explora I a Monfalcone. Il caldo e l’emergenza incendi piegano la Grecia e la Sicilia. Nell’isola vengono colpiti gli aeroporti con lo scalo di Catania che tornerà alla normalità dopo quasi un mese. Innumerevoli i danni al turismo in un momento clou della stagione.

AGOSTO – Msc vuole i treni Italo. Il governo sfida i vettori

agosto Gianluigi-Aponte

In piena estate il governo interviene sul caro voli: sotto accusa l’algoritmo e le tariffe dinamiche che farebbero impennare i prezzi. L’intervento – che propone un “tetto” alle tariffe in base all’andamento medio dei prezzi – viene criticato da compagnie aeree e dall’Europa. Il governo Meloni, intanto, vara la riorganizzazione del ministero del Turismo, che si doterà di più risorse (umane ed economiche), dell’Osservatorio nazionale e di quattro direzioni generali. Proprio il Mitur pubblica il bando per l’accesso di agenzie e t.o. agli ultimi 39 milioni di euro di sostegni Covid. Il ministro Santanchè annuncia per novembre 2023 il primo Forum internazionale del turismo. Le isole di Rodi, in Grecia, e Sicilia tornano alla normalità dopo i vasti incendi che hanno messo in fuga i turisti e arrecato danni ad alcuni hotel (Rodi) e scali aeroportuali (Sicilia). Il Gruppo Msc (in foto il fondatore Gianluigi Aponte) conferma i piani sull’intermodalità puntando all’acquisizione di Italo-Ntv per oltre quattro miliardi di euro. Luca Caraffini, dopo aver lasciato a dicembre scorso Welcome Travel (Gruppo in cui era confluita Geo) lancia il suo network Istante Viaggi partendo da una base di agenzie nel nord-est italiano.

SETTEMBRE – Ryanair minaccia l’Italia. Colosseo in mano alle Ota

settembre Colosseo

Ryanair e easyJet attaccano a tamburo battente il decreto anti caro voli emanato dal governo Meloni. Michael O’Leary, ceo della compagnia irlandese leader in Europa, minaccia il taglio di rotte sulle isole italiane e chiede la testa del presidente Enac, Pierluigi Di Palma. Mentre le associazioni di agenzie e tour operator implorano maggiore confronto nella filiera, il governo corre ai ripari annunciando la revisione del decreto che era stato fortemente criticato anche dall’Unione Europea. Intanto a Bruxelles si studia una norma ad hoc che uniformi le dimensioni e le regole sui bagali a mano, “obbligando” tutti i vettori operanti nel vecchio continente a comprenderlo di diritto in tutte le tipologie di tariffe dei biglietti aerei. Una norma che mette i bastoni tra le ruote dei profitti extra generati dalle compagnie aeree low cost. Il Mitur proroga fino al 2 ottobre il termine per presentare domanda per accedere ai 39 milioni di sostegni Covid per adv e tour operator italiani. L’Antitrust indaga, inoltre, sulle Ota che acquistano in massa i biglietti per il Colosseo, rivendendoli poi a cifre più alte e limitando, di fatto, la possibilità di acquisto diretto per il turismo organizzato. Venezia annuncia l’introduzione della tassa d’ingresso (5 euro a persona) per i turisti a partire dal 2024; mentre il visto elettronico (Etias) per i turisti extra Schengen che entrano in Europa slitta nuovamente di un anno, ovvero al 2025. Dopo l’accordo con Marriott, Mangia’s stipula una partnership con Hilton sulla Sardegna con il Santa Teresa Resort che avrà l’insegna Curio Collection.

OTTOBRE – Alpitour World sul mercato. Guerra in Israele

ottobre Israele

Il più grande Gruppo italiano del turismo, Alpitour World, è sul mercato. Tamburi Investment Partners Spa – che ne detiene la maggioranza – annuncia infatti di aver dato incarico a Goldman Sachs di avviare un processo esplorativo per la valorizzazione delle proprie quote. Scatta il toto-investitori: dal Gruppo Msc al fondo Certares (già in ballo per Ita Airways), dagli spagnoli Wamos e Barcelò, al gigante tedesco del turismo Tui. Nel frattempo, proprio Msc Group entra nel settore ferroviario con l’acquisto del 50% delle quote di Italo-Ntv. Il network Welcome Travel (controllato da Alpi e Costa) annuncia la partnership con i supermercati Conad ed entra nella gdo, seguendo quel filo rosso che unisce agenzie di viaggi e supermercati. Sul piano internazionale, dopo gli attentati del 7 ottobre, Israele invade la Palestina e l’Europa assiste a un altro scenario di guerra alle porte che si aggiunge al conflitto tra Russia e Ucraina. Chiude lo spazio aereo israeliano e Giordania, Egitto e in generale il Medio Oriente subiscono un importante contraccolpo turistico. Dopo le minacce delle compagnie aeree e le raccomandazioni europee, il Parlamento italiano smonta l’impianto del decreto anti caro voli del governo Meloni. In pratica, il decreto lascia margini d’intervento rispetto all’aumento repentino delle tariffe solo all’Antitrust (in caso di segnalazione). Una vittoria preannunciata per le compagnie aeree low cost. Per risolvere i ritardi nel rilascio dei passaporti, infine, il governo italiano studia la possibilità di richiedere i documenti di viaggio anche negli uffici postali. Dopo numerose difficoltà economiche, la compagnia aerea Air Malta chiude i battenti e lascia il posto alla newco Km Malta Airlines – una forma di avvicendamento simile al modello Alitalia/Ita – le cui operazioni di volo saranno avviate il 31 marzo 2024.

NOVEMBRE – Nuova direttiva pacchetti. Arriva il forum di Baveno

novembre-direttiva-pacchetti-Ue

L’Unione europea vara l’aggiornamento della direttiva sui pacchetti turistici. La norma garantisce maggiori tutele per i tour operator, ma per le associazioni di settore è troppo customer oriented e il testo va migliorato. Accolte con favore le misure per migliorare la chiarezza e accelerare i rimborsi, ma agenzie e t.o. giudicano negativamente sia la limitazione dei pagamenti anticipati dei pacchetti sia la mancanza di garanzie per gli intermediari in caso di fallimento di una compagnia aerea. Il 24 e 25 novembre a Baveno si tiene “Meraviglia – gli Open”, ovvero il Forum internazionale del turismo fortemente voluto dal ministro Santanchè. Una sorta di consiglio dei ministri in trasferta – tra promesse di nuovi fondi e investimenti – per ridare centralità all’industria turistica. Ma le associazioni presenti chiedono di più “coniugando le eccellenze in un piano organico”, come sottolinea il presidente di Astoi, Pier Ezhaya. Intanto il network Welcome Travel si allea con Fiera di Milano annunciando che porterà le 1.600 agenzie di viaggi della rete alla Bit di febbraio 2024. La Ota Booking sfida ancora la distribuzione organizzata entrando nel mondo delle crociere con il lancio del portale Cruises (inizialmente solo per gli Usa); mentre anche Alpitour si affida all’intelligenza artificiale con il lancio di AlpiGpt. Si avvicina il Natale e il caro-voli si abbatte di nuovo sulla Sicilia: la Regione propone delle tariffe scontate per i residenti, una mossa che si avvicina alla continuità territoriale in vigore in Sardegna. Continua il gran ritorno della Cina nel travel con l’abolizione del visto d’ingresso anche per i turisti italiani. Nel Regno Unito, in seguito alla Brexit, debutta il visto elettronico: nei prossimi due anni sarà introdotto per gli europei. Il gruppo Oltremare lancia Caleidohotels, piattaforma B2B per la prenotazione di servizi alberghieri per le agenzie.

DICEMBRE – Sicilia, voli scontati. Ed è riforma per le guide turistiche

voli sicilia

Dopo quasi un anno di tira e molla, il Mef e Lufthansa notificano alla direzione generale della Concorrenza della Commissione Ue l’operazione che prevede l’ingresso del colosso tedesco nel capitale di Ita Airways. Entro l’inizio del prossimo anno Bruxelles autorizzerà la vendita, salvo clamorosi colpi di scena. Dopo il via libera dell’Enac e la tempestiva adesione di Ita, il 4 dicembre entra ufficialmente in vigore il contributo economico – che consiste nella riduzione del 25% del costo del biglietto aereo – per i residenti della Regione Sicilia. Un’ulteriore azione promossa dal governo locale per contrastare il caro-voli in vista delle vacanze natalizie. Il 7 dicembre la riforma che disciplina la professione di guida turistica è legge. Il provvedimento è uno dei collegati alla legge di Bilancio e tra gli obiettivi del Pnrr turismo, da attuare entro il 31 dicembre. Una legge che contribuisce a fare luce dopo 10 anni di attesa in un settore in cui le regioni, in assenza di una norma chiara a livello nazionale, si sono mosse in ordine sparso. Tra i punti principali c’è l’obbligo di superare un esame di abilitazione nazionale, l’istituzione di un albo, l’attribuzione di un codice Ateco e sanzioni da applicare in caso di esercizio abusivo. La strada che conduce alla Vision 2030 dell’Arabia Saudita passa anche da Rocco Forte Hotels. Il noto Gruppo alberghiero cede il 49% delle azioni a Pif, il Public Investment Fund saudita, per una valutazione che si aggira sui 1,5 miliardi di euro. Il turismo chiude l’anno con numeri da capogiro, in linea con tutti gli ultimi 12 mesi. Solo per il Ponte dell’Immacolata Federalberghi stima 13,3 milioni di italiani in viaggio. Tiene banco, intanto, il caso del cambio di nome della nota località di Cervinia. Prima la Regione Val d’Aosta sceglie di tornare all’antico nome francese Le Breuil, poi dopo numerose polemiche il toponimo torna a essere Le Breuil-Cervinia.
A sorpresa, poi arriva l’acquisizione di Shiruq da parte del t.o. Mappamondo di Andrea Mele. E il 21 dicembre è finalmente sdoganato dalla Farnesina il documento elaborato con le associazioni del del turismo “Dammi il cinque! Le 5 regole per Viaggiare Sicuri.

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Avrebbe dovuto chiamarsi Give me Five, ma si è scelta l’opzione italiana “Dammi il cinque! Le 5 regole per Viaggiare Sicuri”. Si tratta dell’atteso “breviario” frutto dell’asse operatori-Farnesina. Ed è stato il ministro degli Esteri in persona, Antonio Tajani, ad annunciare nelle scorse ore la pubblicazione del documento frutto della collaborazione tra l’Unità di Crisi e le associazioni del turismo organizzato Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi, “contenente – come sottolineato dal ministero stesso – importanti indicazioni per utilizzare consapevolmente i servizi della Farnesina”, anche in vista delle feste di Natale.

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Viaggiare sicuri, le 5 regole del pool Farnesina-operatori

Avrebbe dovuto chiamarsi Give me Five, ma si è scelta l’opzione italiana “Dammi il cinque! Le 5 regole per Viaggiare Sicuri”. Si tratta dell’atteso “breviario” frutto dell’asse operatori-Farnesina. Ed è stato il ministro degli Esteri in persona, Antonio Tajani, ad annunciare nelle scorse ore la pubblicazione del documento frutto della collaborazione tra l’Unità di Crisi e le associazioni del turismo organizzato Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi, “contenente – come sottolineato dal ministero stesso – importanti indicazioni per utilizzare consapevolmente i servizi della Farnesina”, anche in vista delle feste di Natale.

DAMMI IL CINQUE

L’infografica riprende il claim e vede due mani battersi il cinque. Le regole sono così sintetizzate:

1. Dai sempre il tuo numero di telefono al tour operator/agenzia di viaggi per ogni necessità;

2. Consulta il sito ViaggiareSicuri per ogni informazione sul Paese che intendi visitare;

3. Registra il tuo viaggio sul portale DoveSiamoNelMondo;

4. Scarica la app “Viaggiare Sicuri” dell’Unità di Crisi della Farnesina;

5. Prima di sottoscrivere il contratto, valuta con attenzione tutti gli aspetti che lo regolano con il tuo agente di viaggi o tour operator.

Si tratta di cinque mosse di buon senso. Ma si tratta, innanzitutto, di una delle prime di comunicazione congiunte tra il turismo organizzato e il ministero degli Esteri, che per una volta mette nero su bianco la necessità di rivolgersi al trade per viaggiare, appunto, sicuri. Un grande risultato, frutto di anni di dialogo tra le principali sigle di settore – Astoi in testa – e il dicastero di riferimento per l’outgoing.

CONSULTA IL DOCUMENTO INTEGRALE “DAMMI IL CINQUE! LE 5 REGOLE PER VIAGGIARE SICURI”

Sotto l’albero di Tajani anche la nuova app Unità di Crisi – Farnesina nata dalla collaborazione fra il ministero e l’agenzia di comunicazione Pixell, che permette di navigare con più facilità dai dispositivi Android, iOS e Windows Phone sulle piattaforme Dove siamo nel mondo e Viaggiare Sicuri.

“Con la nuova app – si legge nella nota ufficiale – sarà possibile potranno registrare i propri dati personali e quelli relativi al viaggio che intendono intraprendere sul sito dovesiamonelmondo.it e accedere alle informazioni presenti su viaggiaresicuri.it”.

I due siti, inoltre, sono stati rinnovati nella grafica e nei contenuti “per favorire scelte di viaggio consapevoli e responsabili in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti fattori di rischio”: dalle guerre in Ucraina e in Israele alle possibili azioni di terrore, passando dalle catastrofi naturali esacerbate dai cambiamenti climatici.

Intanto, il canale YouTube di Palazzo Chigi ha diffuso uno spot con testimonial Alberto Angela che passa l’assist alla Farnesina invitando gli spettatori a seguire e registrarsi sui canali ministeriali per viaggiare in modo più consapevole e responsabile. Una campagna che sarà veicolata sulle rete Rai, dove – almeno per ora – non trova spazio il turismo organizzato.

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Bus turistici, la difesa a spada tratta di Gattinoni https://www.lagenziadiviaggimag.it/bus-turistici-la-difesa-a-spada-tratta-di-gattinoni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bus-turistici-la-difesa-a-spada-tratta-di-gattinoni https://www.lagenziadiviaggimag.it/bus-turistici-la-difesa-a-spada-tratta-di-gattinoni/#respond Thu, 14 Dec 2023 11:23:54 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82608 Bus turistici, la difesa a spada tratta di Gattinoni

Ci sono i bus turistici tra le priorità attuali di Fto Confcommercio. La federazione guidata da Franco Gattinoni torna a farsi sentire: «Il governo e il ministero dei Trasporti non stanno mostrando la dovuta sensibilità. Avevamo chiesto una riforma che omogeneizzasse a livello nazionale i criteri di definizione e di accesso alle Zone a traffico limitato, uscendo dal caos delle iniziative estemporanee affidate ai singoli comuni. Invece stiamo andando incontro a una norma che discrimina in modo inaccettabile soltanto la categoria del trasporto turistico su gomma», dichiara il presidente.

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Bus turistici, la difesa a spada tratta di Gattinoni

Ci sono i bus turistici tra le priorità attuali di Fto Confcommercio. La federazione guidata da Franco Gattinoni torna a farsi sentire: «Il governo e il ministero dei Trasporti non stanno mostrando la dovuta sensibilità. Avevamo chiesto una riforma che omogeneizzasse a livello nazionale i criteri di definizione e di accesso alle Zone a traffico limitato, uscendo dal caos delle iniziative estemporanee affidate ai singoli comuni. Invece stiamo andando incontro a una norma che discrimina in modo inaccettabile soltanto la categoria del trasporto turistico su gomma», dichiara il presidente.

La bozza in discussione delle misure attuative del decreto legge del governo Draghi dovrebbe stabilire quali città possono avvalersi delle Ztl e dovrebbe ridurre gli oneri amministrativi a carico dell’utenza. «Invece il testo alleggerisce i costi per tutte le categorie – aggiunge Gattinoni – tranne che per i bus turistici. I coefficienti a loro applicati finiscono per moltiplicare in modo sproporzionato le tariffe sia rispetto ai veicoli leggeri che addirittura rispetto ai camion. Eppure un bus turistico, a parità di classe di emissioni, non inquina certo più di un altro mezzo pesante e, anzi, contribuisce a decongestionare il traffico di auto private. Non a caso, il servizio svolto con autobus turistici è spesso integrativo del trasporto pubblico locale. Allora, chiediamo, perché devono pagare cinque o sei volte di più? Perché solo il turismo deve diventare la mucca da mungere a beneficio dei bilanci comunali”?

Da Fto si ribadisce poi il peso dei bus turistici per l’importante segmento dei viaggi di gruppo e anche di istruzione: «Già oggi un bus M3 paga 150 euro per varcare la Ztl a Milano e 160 euro a Roma. Con queste norme le cifre potrebbero schizzare fino a 480 euro. Altro che riduzione degli oneri amministrativi – conclude il presidente Gattinoni – Queste aziende hanno bisogno di certezza e trasparenza regolatoria per poter programmare il loro lavoro».

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Citofonare Santanchè: il turismo organizzato non molla i 105 milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/citofonare-santanche-il-turismo-organizzato-non-molla-i-105-milioni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=citofonare-santanche-il-turismo-organizzato-non-molla-i-105-milioni https://www.lagenziadiviaggimag.it/citofonare-santanche-il-turismo-organizzato-non-molla-i-105-milioni/#respond Wed, 06 Dec 2023 10:39:25 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82328 Citofonare Santanchè: il turismo organizzato non molla i 105 milioni

Bene, ma non benissimo, gli oltre 13 milioni di euro degli ultimi sostegni Covid finalmente erogati. Una porzione di quei famosi 39 milioni che con tutta probabilità – secondo gli addetti ai lavori – dovrebbero entrare in toto nelle casse di agenzie e tour operator non prima del prossimo giugno. L’attesa, già di per sé estenuante, dunque, non è ancora terminata.

Bene, seppur con qualche remora, anche la firma da parte del ministero del Turismo del decreto che sdoganerà i 15 milioni di ristori relativi ai danni causati in estate dagli incendi in Sicilia e Sardegna.

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Citofonare Santanchè: il turismo organizzato non molla i 105 milioni

Bene, ma non benissimo, gli oltre 13 milioni di euro degli ultimi sostegni Covid finalmente erogati. Una porzione di quei famosi 39 milioni che con tutta probabilità – secondo gli addetti ai lavori – dovrebbero entrare in toto nelle casse di agenzie e tour operator non prima del prossimo giugno. L’attesa, già di per sé estenuante, dunque, non è ancora terminata.

Bene, seppur con qualche remora, anche la firma da parte del ministero del Turismo del decreto che sdoganerà i 15 milioni di ristori relativi ai danni causati in estate dagli incendi in Sicilia e Sardegna. Il trade attende, infatti, l’avviso pubblico e il testo definitivo del Mitur: solo allora potrà dirsi soddisfatto o meno del provvedimento.

Ma ci sono due spine nel fianco che non smettono di tormentare il turismo organizzato. La prima è il mancato rilancio del portale Infotrav, oggi affidato alla Zecca dello Stato e carente in forma e contenuto. «Soldi buttati, è una storia che grida vendetta», incalzano gli esperti. «Dilaga l’abusivismo tra le adv e ad oggi manca uno strumento pubblico di controllo», è l’affondo che arriva alla vigilia di un probabile prossimo servizio tv sull’annoso tema del “far west dei viaggi”.

Seconda spina, che addolora altrettanto: quei 105 milioni di risorse residue, di cui il trade aveva chiesto la redistribuzione. Un “tesoretto” – composto dagli 80 milioni di Digitour, orfani di bando 2023, e dai 25 milioni avanzati dal primo decreto Ristori – che è stato oggetto di una lettera inviata i primi di novembre al ministero del Turismo dalle principali sigle di categoria: Astoi, Aidit, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi.

Una missiva a cui non è seguita alcuna comunicazione né formale, né informale da parte del Mitur, neanche nelle stanze più opportune: quelle del Forum internazionale del turismo di Baveno. Tutto tace, insomma. E il turismo organizzato è pronto a citofonare Santanchè per “andarsi a prendere” quella risposta che ancora attende.

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Dall’overtourism ai bus turistici: presa di posizione di Gattinoni (Fto) https://www.lagenziadiviaggimag.it/dallovertourism-ai-bus-turistici-presa-di-posizione-di-gattinoni-fto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dallovertourism-ai-bus-turistici-presa-di-posizione-di-gattinoni-fto https://www.lagenziadiviaggimag.it/dallovertourism-ai-bus-turistici-presa-di-posizione-di-gattinoni-fto/#respond Fri, 01 Dec 2023 07:27:00 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=82203 Dall’overtourism ai bus turistici: presa di posizione di Gattinoni (Fto)

«I numeri in grande crescita del turismo italiano devono spingerci a raccogliere al meglio la sfida di contemperare l’espansione del settore con la sostenibilità economica, sociale e ambientale»: lo dice in una nota Franco Gattinoni, presidente di Fto – Federazione Turismo Organizzato, secondo cui «su questo fronte la filiera del turismo organizzato è l’alleato migliore del sistema Paese».

«Prendiamo la vicenda del ticket di ingresso a Venezia – prosegue Gattinoni – noi orientiamo i flussi verso nuove destinazioni meno conosciute e contribuiamo alla destagionalizzazione.

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Dall’overtourism ai bus turistici: presa di posizione di Gattinoni (Fto)

«I numeri in grande crescita del turismo italiano devono spingerci a raccogliere al meglio la sfida di contemperare l’espansione del settore con la sostenibilità economica, sociale e ambientale»: lo dice in una nota Franco Gattinoni, presidente di Fto – Federazione Turismo Organizzato, secondo cui «su questo fronte la filiera del turismo organizzato è l’alleato migliore del sistema Paese».

«Prendiamo la vicenda del ticket di ingresso a Venezia – prosegue Gattinoni – noi orientiamo i flussi verso nuove destinazioni meno conosciute e contribuiamo alla destagionalizzazione. Facciamo leva sulla programmazione e vendiamo il prodotto Italia in tutto il mondo, intercettando in anticipo i trend globali di mercato. Contro l’overtourism e il mordi e fuggi le agenzie di viaggi lavorano per alzare le permanenze e per favorire i big spender, dunque a beneficio delle qualità».

Ecco perché, continua il presidente di Fto, «chiediamo, ad esempio, di non discriminare le aziende di bus turistici che alleggeriscono il traffico dei mezzi privati. Bisogna consentire loro una corretta operatività attraverso una regolazione chiara e stabile degli accessi e dei transiti nelle località turistiche».

E sempre in tema di gestione dei gruppi, Fto sta lavorando con le istituzioni di riferimento per una semplificazione delle procedure di affidamento dei viaggi di istruzione che generano flussi costanti fuori dai periodi di picco. «Infine ricordiamoci che il turismo è bidirezionale e contano molto anche i movimenti degli italiani che vanno fuori. Secondo i dati Iata, ad esempio, l’outbound extra Ue è stato pari al 47% nel 2019 ed è al 46% nel 2023, dunque vicino alla parità con l’inbound. I viaggi all’estero incidono sulla sostenibilità delle tratte aeree e non è trascurabile la spesa dei connazionali prima di partire, basti pensare allo shopping dedicato e alla fruizione dei servizi aeroportuali. Ecco perché chiediamo sempre la giusta considerazione: il turismo organizzato è in grado di esaltare i lati positivi della crescita del comparto – conclude Gattinoni – riducendo inconvenienti ed esternalità negative».

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