Nuova partnership per Ita Airways che ha siglato con Icelandair, la compagnia di bandiera islandese, un accordo di codeshare per collegare i rispettivi network. Un accordo commerciale che permetterà ai clienti di viaggiare attraverso i network delle due compagnie, offrendo maggiori opportunità di viaggio. I voli sono in vendita, con i primi collegamenti previsti dal 20 gennaio 2025.

Per Andrea Benassi, direttore generale di Ita Airways: «Questo accordo rafforza ulteriormente la strategia commerciale di crescita e apre una via di accesso privilegiata a tutti i passeggeri, che beneficeranno della connettività tramite Roma Fiumicino e Reykjavik. Si tratta del 37° codeshare della nostra compagnia, un risultato eccellente raggiunto in poco più di tre anni».

Soddisfatto anche Bogi Nils Bogason, ceo di Icelandair, che ha sottolineato: «Grazie a questa partnership offriremo ai nostri clienti nuove opportunità di viaggio grazie al fatto che Ita Airways dispone di un’estesa rete di destinazioni con un’eccellente esperienza di viaggio. Siamo felici di  estendere la nostra presenza in Italia e oltre».

L’accordo rafforzerà la connettività tra Roma e Reykjavik, consentendo collegamenti con l’ampio network domestico di Ita Airways, che include destinazioni come Catania, Palermo, Napoli, Bologna, Firenze, Bari, Genova, Trieste, Lamezia Terme, Venezia e Torino.

Grazie a questo accordo di codeshare, i passeggeri di Ita e Icelandair potranno viaggiare con un unico biglietto verso la destinazione desiderata, effettuando il check in all’aeroporto di partenza e ritirando il bagaglio direttamente all’aeroporto della destinazione finale. Icelandair opera voli giornalieri verso Milano e Roma durante la stagione estiva e, per rafforzare la partnership, ha annunciato un incremento dei voli invernali verso Roma, garantendo quattro collegamenti settimanali.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Ita Airways

Boeing chiude un anno da dimenticare con un’altra defezione. Icelandair, il vettore privato erede della compagnia di bandiera islandese, ha ricevuto il suo primo Airbus A321LR, con il quale inizia la sua trasformazione strategica e, allo stesso tempo, sancisce il divorzio dal suo partner storico, uscito dal tunnel del lungo sciopero e ora alle prese con la politica di “lacrime e sangue”, impostata dal ceo Robert Kelly Ortberg.

La ragione più probabile di questo cambio di scuderia è che il colosso americano non possiede alcun sostituto per il Boeing 757, che ha operato con successo per tanti anni.

Il 757 (come ora l’A321 a lungo raggio) era un bimotore a corridoio singolo, con una capacità di poco più di 200 passeggeri e con un raggio di volo che consentiva a Icelandair di raggiungere senza problemi Europa, Canada e Stati Uniti. Ma ora che Boeing ha abbandonato il 757, il vettore islandese ha deciso di puntare sul popolare A321.

Già prima di Icelandair anche Jet2 e Klm in Europa, che avevano sempre volato con Boeing, negli ultimi anni hanno cambiato strada e si sono affidate ad Airbus. E nella sfida tra i due rivali presto potrebbe inserirsi la cinese Comac.

È Saudia la compagnia aerea più puntuale del primo semestre 2024 a livello globale. Il vettore di bandiera dell’Arabia Saudita guida la classifica Cirium con l’88,22% di voli puntuali, seguito da Aeromexico (86,18%) e Latam (85,83%).

Alle spalle del tris da podio, Cirium piazza Japan Airlines che nei primi sei mesi di quest’anno ha operato l’85,10% di voli puntuali. Seguono Azul (84,83%), Ana (83,71%), Qatar Airways (81,01%) e Delta (80,05%). Chiudono la top ten Avianca e Iberia, rispettivamente con un tasso di puntualità pari al 79,97% e 77,69%.

A livello europeo, secondo i rilevamenti Cirium si sono distinte Icelandair, con l’84,08% di voli puntuali, e Iberia Express e Iberia, con l’82,50% e il 77,69% di puntualità.

In Europa, al quarto posto troviamo Sas (77,08%), seguita da Finnair (76,11%), Vueling (74,82%), Klm (73,47%), Air Europa (72,48%), Brussels Airlines (72,38%) e Lot (69,28%).

Nel caso degli aeroporti il più puntuale è sempre in Arabia Saudita: si tratta dell’Aeroporto Internazionale di Riad-Re Khalid, che nel primo semestre 2024 ha visto l’85,60% delle partenze puntuali su 104 rotte servite.

Icelandair, principale compagnia aerea islandese con sede a Keflavik, ha siglato un ordine fermo per 13 Airbus A321Xlr, l’aereo che dovrebbe rivoluzionare il lungo raggio con fusoliera a corridoi singolo. L’ordine fa di Icelandair un nuovo cliente Airbus. Il vettore prevede inoltre di prendere in leasing quattro aeromobili A321Lr.

Grazie alla capacità di lunghissimo raggio, l’A321Xlr consentirà a Icelandair di cogliere nuove opportunità di mercato, soprattutto sul versante dei voli transatlantici. L’aeromobile permetterà inoltre al vettore di ridurre i costi operativi, portare avanti i propri obiettivi di sostenibilità e, allo stesso tempo, offrire ai passeggeri i massimi livelli di comfort in cabina.

L’A321Xlr è il passo evolutivo successivo dell’A320neo offrendo un’autonomia “Xtra Long Range” fino a 4.700 miglia – il 15% in più rispetto all’A321Lr, con consumi di carburante per poltrona inferiori del 30% rispetto agli aeromobili concorrenti della generazione precedente.

Per i passeggeri, la nuova cabina Airspace dell’A321Xlr garantirà la migliore esperienza di viaggio, offrendo posti in tutte le classi dotati degli stessi elevati livelli di comfort di un aereo widebody per il lungo raggio, ma con i costi ridotti di un aeromobile a corridoio singolo. Alla fine di maggio 2023 la Famiglia A320neo aveva totalizzato oltre 8.750 ordini da parte di 136 clienti nel mondo.

Due strategici accordi di codeshare sono stati siglati da Turkish Airlines, oltre a quello con Ita Airways. Il primo riguarda l’intesa operativa con Icelandair che consentirà alle due aerolinee di offrire collegamenti senza soluzione di continuità ai propri clienti e ampliare il numero di indicazioni sulle reti di entrambi i vettori. I passeggeri Icelandair in Nordamerica e Islanda possono collegarsi in direzione est tramite la rete di Turkish Airlines a Istanbul; e i passeggeri di tutto il mondo di Turkish Airlines potranno collegarsi tramite la rete di Icelandair all’Islanda e al Canada.

L’accordo è stato firmato nel corso dell’Annual General Meeting di Iata a Istanbul e aumenta notevolmente l’offerta di entrambe le compagnie aeree per collegamenti convenienti in cui i clienti possono viaggiare con un unico biglietto e il loro bagaglio può essere controllato fino alla destinazione finale.

Commentando l’accordo, il ceo di Turkish Airlines, Bilal Ekşi, ha affermato: «Con questo accordo miriamo a migliorare le opzioni di viaggio offerte ai nostri passeggeri attraverso le nostre reti. Siamo inoltre lieti di sapere che questa partnership con Icelandair porterà un notevole vantaggio a entrambe le compagnie aeree dal punto di vista commerciale».

Da parte sua Bogi Nils Bogason, ceo di Icelandair, ha aggiunto: «Il nostro nuovo partner  Turkish Airlines è la compagnia aerea che vola verso più paesi al mondo di qualsiasi altra,  e così possiamo sviluppare la nostra strategia che è quella di collaborare con compagnie aeree che si concentrano su un servizio clienti che la pensa allo stesso modo e aprire nuove ed entusiasmanti opportunità per i nostri clienti. Con il nuovo accordo, le reti delle due compagnie aeree saranno meglio collegate, aumentando notevolmente i collegamenti aerei possibili per i nostri clienti».

Il secondo accordo codeshare di Turkish Airlines è stato firmato con la Vietnam Airlines, che fa parte dell’alleanza Skyteam e consentirà a entrambe le compagnie aeree di fornire maggiore flessibilità di scelta ai rispettivi passeggeri per volare su settori tra Türkiye, Vietnam e oltre. Turkish Airlines utilizzerà il suo codice “TK” sui voli operati da Vietnam Airlines tra Hanoi-Da Nang e Ho Chi Minh City-Da Nang. Allo stesso modo, Vietnam Airlines inserirà il suo codice “VN” sui voli Istanbul-Hanoi e Istanbul-Ho Chi Minh.

Il ceo di Turkish Airlines, Bilal Ekşi, ha sottolineato: «Entrambe le compagnie di bandiera hanno migliorato la loro solida collaborazione firmando questo accordo di codeshare.  Di conseguenza, più ospiti potranno visitare questi due paesi unici nel panorama turistico mondiale e inoltre con  la crescente capacità e varietà di prodotti nel prossimo futuro, questo accordo offrirà un contributo significativo a entrambe le compagnie aeree».

Mentre il ceo di Vietnam Airlines, Lê Hồng Hà, ha commentato «L’accordo di codeshare tra le nostre compagnie aeree offrirà più opzioni e vantaggi interessanti per i passeggeri, oltre a contribuire notevolmente all’espansione della rete di rotte e alla diversificazione dei servizi di Vietnam Airlines e Turkish Airlines. La collaborazione promuove gli scambi economici, culturali e turistici tra Vietnam e Türkiye, poiché più passeggeri potranno visitare i due Paesi».

«Abbiamo sempre dato importanza all’aumento della connettività durante l’inverno – ha spiegato Bogi Nils Bogason, ceo di Icelandair – Poiché è una questione di grande interesse per l’industria del turismo in Islanda, e ci consente anche di utilizzare al meglio la nostra infrastruttura e la nostra flotta. Voleremo verso 36 destinazioni, con un aumento della capacità del 20-25%. La frequenza verso diverse destinazioni è stata aumentata e per la prima volta i voli diurni per New York e Boston vengono aggiunti all’orario invernale, portando fino a 11 i voli settimanali da Reykjavik a Boston e 21 da Reykjavik a New York. La rete, così ampliata, offrirà ai passeggeri maggiore scelta, flessibilità e connettività. I voli diurni operati tutto l’anno per Boston e New York offrono un comodo orario di partenza dall’Islanda e maggiori collegamenti verso destinazioni in tutti gli Stati Uniti, grazie agli accordi di codesharing con la nostra compagnia aerea partner JetBlue».

In quest’ottica i voli da Roma per Keflavik vengono mantenuti anche durante la stagione invernale, partendo nei giorni di lunedì, giovedì e sabato da Fiumicino e rientrando da Keflavik a Roma il mercoledì, venerdì e domenica.

I voli da e per Roma saranno in coincidenza diretta per Boston, New York (Jfk-Ewr), Seattle, Toronto, Baltimora, Washington, Roleigh-Durham, Chicago. I voli sono già disponibili in tutti i sistemi di prenotazione.

Piccoli aeroporti urbani, aerei elettrici in volo, il successo della Premium Economy e tanto altro: i prossimi anni saranno strategici e pieni di novità per il trasporto aereo dopo che pandemia, transizione energetica, rivoluzione tecnologica e nuovi modelli di business hanno imposto un vero e proprio cambio di marcia. Così il portale specializzato Simple Flying ha elencato i nove trend del prossimo decennio che caratterizzeranno l’aviation: una panoramica che attraversa tutti gli ambiti: dalle risorse umane all’intelligenza artificiale, dagli scali elle compagnie, dal carburante alla sostenibilità.

La carenza di piloti

La ripresa dei viaggi quest’anno è stata complicata dalla carenza di personale e le conseguenze si vedranno ancora per un po’ di tempo con ritardi, voli cancellati e bagagli smarriti. La carenza è frutto dei massicci licenziamenti condotti durante la pandemia che hanno interessato personale di terra, personale in volo e controllori del traffico aereo.

La carenza di piloti sta diventando però sempre più evidente per una professione molto specializzata e alcune compagnie come United Airlines hanno messo in piedi una accademia di volo interna per crescere in casa i propri piloti. La crisi pandemica ha infatti dato l’ultimo colpo a una professione che negli anni ha subito un deterioramento dovuto agli stipendi medi in calo uniti a turni di lavoro sempre più massacranti. Proprio perché il settore dell’aviazione continuerà a crescere, la disponibilità di piloti nel prossimo decennio sarà insufficiente a coprire la domanda del settore.

Niente voli con un solo pilota

Il secondo trend è legato al primo: per risparmiare sui costi e risolvere il problema della carenza di personale negli ultimi mesi si è aperto il dibattito sull’introduzione di voli con un solo pilota a bordo. Nei prossimi anni, però, questa dovrebbe rimanere solo una piacevole suggestione: sono troppi ancora i rischi legati alla sicurezza, sia a bordo con un solo responsabile dell’aeromobile, sia rispetto ad affidare sempre più compiti di “gestione del volo” alla tecnologia. Inoltre, una scelta del genere presuppone un totale cambio di configurazione dei modelli di aeromobili attualmente in produzione: Boeing e Airbus, i due maggiori produttori mondiali, dovrebbero rivedere le cabine di pilotaggio degli aerei che sono già in produzione da qui ai prossimi anni.

La rivoluzione tecnologica

La pandemia ha accelerato i progressi tecnologici nel travel e nel trasporto aereo: sempre di più abbiamo a che fare con colonnine self service e sistemi di check in autonomo. La tendenza continuerà nel prossimo decennio, quando l’evoluzione dei servizi per i passeggeri diventerà una operazione totalmente automatica grazie alla tecnologia biometrica e al cloud, in cui i passeggeri eseguiranno tutti i servizi fino all’imbarco da soli, e l’aeroporto potrà monitorare ogni movimento.

Alcune compagnie aeree hanno già iniziato l’implementazione di Electronic Flight Bags (Efb) per i loro piloti e l”intelligenza artificiale potrebbe essere implementata anche nelle cabine di volo degli aerei commerciali per aiutare i piloti nel controllo e nei calcoli delle rotte oltre che nei controlli di precisione e nella gestione ordinaria dei voli.

Aerei elettrici in volo

Il debutto degli aerei elettrici nell’aviazione commerciale potrebbe ancora tardare, ma alcuni piccoli modelli hanno già avuto il via libera degli enti per volare e d è molto probabile che nel prossimo decennio vedremo sempre più aerei elettrici anche di medie dimensioni decollare e atterrare dai maggiori aeroporti. Case produttrici come Archer, Heart Aerospace ed Eve Air Mobility hanno già ricevuto ordini significativi da alcune compagnie aeree come United Airlines, Air Canada e Icelandair per il decollo e l’atterraggio elettrico verticale (eVTOL).

Secondo alcune stime dei produttori stessi, infatti, entro il 2028 potremo già vedere un sistema integrato di voli elettrici  nell’aviazione commerciale, una volta che saranno completate tutte le procedure riguardo test, certificazioni e infrastrutture. In un primo momento, ovviamente, l’uso di piccoli aerei elettrici servirà per facilitare la mobilità urbana o per collegare alcune mete e città relativamente vicine.

Piccoli aeroporti urbani crescono

Grandi aeroporti internazionali, ma anche scali regionali più piccoli iniziano a congestionarsi e stentano a sopportare gli enormi flussi di passeggeri soprattutto nei periodi di alta stagione. Con la crescita della mobilità aerea urbana prevista per il prossimo decennio, l’uso degli attuali aeroporti come vertiport per aerei elettrici non è una solzuione fattibile nel lungo periodo. Per questo motivo i piccoli aeroporti urbani potrebbero tornare ad avere un ruolo centrale o rinascere come piattaforme di volo per i taxi elettrici. La mobilità aerea urbana spingerà il sistema aeroportuale  a diventare un vero e proprio ecosistema multimodale. Nasceranno piccoli aeroporti su piattaforme mobili e modulabili vicino ai porti, ai centri d’interesse e perfino su alcune isole al largo delle città di mare.

Le compagnie aeree regional verso il declino

Quella che un tempo era la spina dorsale dei sistemi di trasporto aereo nazionali e regionali rischia di essere in declino: le compagnie aeree regional hanno subito più di tutte la carenza di piloti con questi ultimi che hanno scelto negli ultimi anni di lavorare o con le low cost o con le legacy. Questi ultimi due modelli, inoltre, stanno occupando quote di mercato sia sulle rotte leisure sia sul point-to-point, restringendo i margini di azione delle regional con un mix di taglio dei costi e tariffe aggressive. I costi delle operazioni e le tariffe aeroportuali, infine, stanno aumentano, mettendo in difficoltà proprio gli operativi delle regional e nei prossimi anni potremmo vedere il fallimento o la chiusura di molte compagnie aeree che avevano aderito a questo modello.

I nuovi viaggi d’affari

Quest’anno, quando i viaggi aerei hanno ripreso a crescere, la domanda leisure si è ripresa rapidamente,  i viaggi d’affari invece devono ancora tornare alla metà dei livelli pre pandemici e un declino entro il prossimo decennio è inevitabile per vari motivi, in primis il lavoro da remoto e agile che ha semplificato le relazioni e diminuito le trasferte di lavoro.Così i viaggi d’affari saranno sempre più bleisure e per i businessman potrebbero addirittura sostituire col tempo la vacanza lunga in estate o durante le festività.

La Premium Economy sarà la nuova Business

La tendenza crescente dei viaggiatori bleisure va di pari passo con la crescente popolarità delle cabine Premium Economy. Alcune compagnie aeree hanno gradualmente iniziato a rinunciare alla cabina di prima classe a lungo raggio e la Business è diventata più lussuosa. La Business Class è così diventata la nuova prima classe e la popolarità della Premium Economy di alcune compagnie aeree (tra servizi esclusivi a bordo, sedili reclinabili, spazio extra per le gambe e prezzi concorrenziali) sta spingendo molti viaggiatori d’affari e frequent flyer a scegliere la nuova Premium.

I vettori legacy, ma anche quelli low cost, stanno investendo sempre di più su questo nuovo modello di classe intermedia che permette più guadagni e incentiva i passeggeri a un upgrade conveniente. In futuro, è prevedibile perfino la nascita di lounge in aeroporto dedicate ai passeggeri di Premium Economy.

L’Asia al centro del mondo

Nell’ultimo decennio si prevedeva che la regione Asia-Pacifico sarebbe diventata la più veloce al mondo per quanto riguarda l’attività delle compagnie aeree. La regione avrebbe dovuto rappresentare il 40% delle future produzioni aeree e, sebbene la pandemia abbia rallentato il ritmo, le previsioni parlano di un target che arriverà perfino al 45%. E mentre la Cina rimarrà ancora il mercato più significativo all’interno dell’Asia-Pacifico, nuovi contendenti sono entrati in campo. L’India, attualmente il terzo mercato mondiale dell’aviazione, è ancora relativamente poco penetrato rispetto alla Cina. Tuttavia, questo probabilmente cambierà entro il prossimo decennio, anche grazie al fatto che i produttori di aeromobili come Airbus e Boeing sono sempre più presenti in India, in particolare per le produzioni di motori di aeromobili, del carburante Saf e dei sistemi di difesa aerospaziale.

Un altro probabile concorrente nella regione nel prossimo decennio è l’Indonesia. Il paese è destinato a diventare il quarto più grande mercato dell’aviazione del mondo entro il 2030 e attualmente vanta più di 30 aeroporti internazionali e oltre 200 aeroporti nazionali, con il piano del governo di aprirne almeno altri cinque. L’Indonesia è anche la patria di Lion Air, il secondo più grande vettore low cost del sud-est asiatico dopo AirAsia.

Icelandair ha annunciato una nuova tratta tra Roma Fiumicino e il suo hub di Reykjavik per l’estate 2022.

Roma accoglierà la nuova tratta due volte alla settimana, tutti i mercoledì e la domenica dal 6 luglio al 4 settembre.

Il nuovo volo consentirà anche collegamenti importanti tra Roma e le rotte del Nord Atlantico, permettendo ai passeggeri in transito di usufruire di uno scalo in Islanda senza alcuna tariffa aerea aggiuntiva. Insieme a Roma, Icelandair lancerà quest’estate altre due nuove destinazioni: Nizza (dal 6 luglio al 27 agosto) e Alicante (dal 10 febbraio proseguendo fino all’autunno).

Bogi Nils Bogason, presidente e ceo di Icelandair, ha commentato: «Mentre entriamo nel nuovo anno, vediamo i segnali di ripresa per il settore dei viaggi. Siamo entusiasti di poter aggiungere Roma alla nostra già estesa rete di destinazioni, facilitando ulteriormente la crescita sia in entrata che in uscita. Con le aggiunte di Roma, Nizza e Alicante per l’estate, Icelandair si impegna a offrire ai nostri clienti europei e del Nord Atlantico più scelta e collegamenti convenienti».

«Siamo davvero lieti di dare il benvenuto a Icelandair, la compagnia aerea che opererà verso l’aeroporto di Fiumicino – ha dichiarato Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma – L’inaugurazione del collegamento diretto per Reykjavik previsto per la prossima estate conferma l’efficacia delle iniziative implementate da AdR, nonché il ruolo strategico di Roma, mercato di riferimento in Europa e uno dei più importanti al mondo».

Con l’accordo, ora i clienti JetBlue possono prenotare voli tra Reykjavik e Glasgow, Manchester, Helsinki, Oslo, Amsterdam, Copenhagen e Stoccolma. I due vettori, come si apprende da Travel Weekly, hanno avviato la loro partnership di codeshare nel 2011.

Sempre in termini di codeshare, sul giornale Usa viene riportata anche l’estensione dell’accordo tra Alaska Airlines e British Airways con 16 nuove rotte con collegamenti su Seattle, San Francisco e Los Angeles.

Sono partite nella mattinata di lunedì, infatti, le prime cancellazioni dei voli che hanno lasciato a terra numerosi passeggeri. La situazione si è fatta ancor più critica dopo la smentita della  compagnia di bandiera islandese Icelandair di voler tentare un ultimo accordo per l’acquisizione, in seguito al ritiro di Indigo.

Già lo scorso novembre Icelandair aveva abbandonato le trattative per l’acquisizione di Wow dopo aver rilevato una situazione finanziaria poco stabile. A questo punto non restano ulteriori opzioni per il salvataggio della ultra low cost. In attesa di ulteriori risvolti, la compagnia islandese ha annunciato di aver compiuto vari colloqui con alcuni creditori per tentare un accordo che eviti il fallimento di Wow.

Il Milano-Reykjavík partirà alle 20.40 e arriverà a destinazione alle 22.45. Il collegamento Reykjavík-Milano è previsto invece alle 13.55 con arrivo alle 19.40.
Icelandair è rappresentata in Italia da Discover the World.

Indigo Partners, gruppo statunitense di private equity e venture capital, dovrebbe acquisire infatti il 49% delle azioni della compagnia aerea. La notizia è stata comunicata direttamente dal ceo di Wow Air, Skuli Mogensen, con una lettera inviata agli obbligazionisti del vettore annunciando l’accordo con il Gruppo Usa.

Indigo, che ha già numerosi investimenti nel settore dell’aviazione (Wizz Air, Volaris e Frontier Airlines) era già emersa come potenziale investitore lo scorso dicembre, dopo che Icelandair aveva abbandonato l’idea di acquisire Wow per una cifra di 75 milioni di dollari in seguito alle notizie sulla difficoltà finanziaria del vettore guidato da Mogensen.  L’investimento di Indigo sarà, inizialmente, stabilito in un prestito convertibile a 10 anni.

Il ceo di Wow Air, Skuli Mogensen, aveva infatti giustificato la mossa come «parte della necessaria ristrutturazione in atto, dovuta anche al fatto che il concessionario (lessors, ndr) ha richiesto termini di pagamento più stretti che stanno mettendo a dura prova il flusso di cassa della compagnia».

Secondo il giornale The Indipendent, la cessione dei 4 aeromobili ha di fatto ridotto di un quinto la flotta e di un quarto il numero di posti messi a disposizione da Wow Air.

Dal canto suo, Icelandair Group ha interrotto il processo di acquisizione a causa “delle mutuate condizioni della compagnia che non rispettano gli accordi preventivi” e ha rimarcato che non prenderà nemmeno in considerazioni un eventuale riapertura delle trattative.

«L’acquisizione di Wow Air non avverrà. Il tavolo tra i manager delle due compagnie   ha lavorato sul progetto in totale trasparenza, ma la conclusione è stata deludente. Ringraziamo il management di Wow Air per la loro collaborazione nel scorse settimane», ha dichiarato Bogi Nils Bogason, ceo e presidente ad interim di Icelandair.

In ogni caso, Wow Air ha annunciato che la riduzione della flotta non cambierà i piani di iniziare ad operare nei prossimi mesi i suoi voli ultra low cost verso l’India. Wow Air è stata lanciata nel 2011 come diretta competitor di Icelandair e nel tempo ha spostato il suo focus come compagnia a basso costo per i voli verso gli Usa. Negli ultimi mesi, però, ha dovuto cancellare numerose rotte per gli States a causa della forte concorrenza europea e del caro carburante.

Wow Air, inoltre, gioca la sua partita anche sul segmento low cost lungo raggio, che però ha evidenziato negli ultimi tempi delle difficoltà finanziarie.

In attesa dei dettagli sulle sinergie che Icelandair e Wow Air realizzeranno, quel che è certo è che le due compagnie aeree manterranno i due brand separati sul mercato. Il nuovo Gruppo potrà contare su una flotta di oltre 50 aeromobili, di cui circa la metà destinati al long haul.

Novità in arrivo anche da Sas, che nella summer serve cinque nuove destinazioni, di cui due italiane: Verona e Genova. E non è tutto, perché sempre sulle rotte italiane sono previsti alcuni aumenti di frequenza. Così, dall’aeroporto svedese di Arlanda, Sas volerà a Verona, e potenzierà i collegamenti per Roma; da Copenhagen offrirà voli diretti per Genova, e frequenze moltiplicate per Roma.

Immutati, poi, i collegamenti nostop tra Milano Malpensa e Reykjavík da parte di Icelandair, mentre per arrivare alle isole Fær Øer bisogna passare proprio dalla capitale islandese, e poi imbarcarsi su un volo di Atlantic Airways.

Tra le nuove rotte dell’estate c’è quella di Alitalia tra Milano Linate e Stoccolma, capitale svedese che sarà raggiunta per la prima volta anche da easyJet, questa volta da Milano Malpensa, scalo su cui il vettore ha esteso, dopo Londra Gatwick, il suo servizio Worldwide by easyJet (l’offerta per i voli a lungo raggio delle compagnie partner).

Punta invece sulla Lituania Ryanair, che amplia ulteriormente la rete dei collegamenti per le Repubbliche Baltiche con la new  entry per Kaunas, seconda città per importanza della nazione, che sarà raggiungibile sia da Orio al Serio che da Bologna.

Ma l’offensiva più ampia per tutto ciò che riguarda il Nord Europa arriva, e non poteva essere altrimenti, da Norwegian Air, che aumenta del 37% i posti disponibili in Italia per la prossima estate. Il vettore opererà 30 rotte in partenza dal nostro Paese, 26 verso l’Europa (e 4 verso gli Stati Uniti), per un totale di 1.350.300 posti in vendita.

Presente con i suoi voli in 8 aeroporti italiani – Roma Fiumicino (base del vettore nella Penisola), Milano Malpensa, Catania, Olbia, Palermo, Pisa, Venezia e Verona – la compagnia aumenta oltre ai voli a lungo raggio l’offerta alla volta di Danimarca (23,7% posti in più rispetto all’estate 2017), Finlandia (+14,3%) e Norvegia (+10,9% posti in più).

Le tre rotte con maggiore disponibilità di posti in vendita saranno Roma-Copenhagen (oltre 157.700 posti), Roma-Stoccolma (oltre 135.400 posti) e Roma-New York (oltre 124.500 posti).

Durante l’estate 2018, quindi, con Norwegian sarà possibile raggiungere mete come Bergen e Oslo in Norvegia (per un totale di 8 collegamenti con l’Italia), Stoccolma e Göteborg (sempre 8 voli a settimana), Copenhagen (5 collegamenti), Helsinki (2 frequenze).

Per il Giappone sono diverse le proposte di viaggio suggerite dall’operatore: dai tour di gruppo con guida parlante italiano a quelli individuali, fino ad arrivare ai programmi in libertà muovendosi con i treni ad alta velocità, «che posizionano il prodotto più alla portata di tutti come rapporto qualità prezzo e permettono di trovare la giusta idea di viaggio per scoprire il Paese del Sol Levante», prosegue Guerra.

Tutta da esplorare è, poi, l’Islanda, «che sta vivendo un boom eccezionale meritato», sottolinea il manager. La nazione del Nord Europa è visitabile con diversi itinerari di gruppo con partenze a date fisse e guida parlante italiano, o individualmente in self drive con prenotazioni dei pernottamenti e noleggio auto. All’interno del monografico anche una sezione dedicata alle crociere, tra ghiacci e fuoco a bordo di un’imbarcazione a vela con 24 cabine».

Alla scoperta della cultura asiatica e dei sapori locali si aprono i programmi di viaggio dedicati al Vietnam: «Una novità soprattutto in termini di approccio al prodotto, attività che Going sta mettendo in opera su tutte le sue destinazioni orientali – illustra Guerra – Abbiamo ridisegnato i programmi dei tour di gruppo con un nuovo approccio esperienziale che privilegia le opportunità di contatto con la popolazione locale e quindi lo street food. Anche in questo caso guide selezionate, in lingua italiana, vi faranno scoprire Hanoi e Saigon. È possibile combinare i tour presenti nel monografico anche con estensioni in Cambogia, Thailandia e Maldive».