Papa Francesco Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/papa-francesco/ Network multimediale di informazione turistica Mon, 10 Feb 2025 19:18:18 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Papa Francesco Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/papa-francesco/ 32 32 Operazione pellegrino: viaggio dentro il Giubileo https://www.lagenziadiviaggimag.it/operazione-pellegrino-viaggio-dentro-il-giubileo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=operazione-pellegrino-viaggio-dentro-il-giubileo https://www.lagenziadiviaggimag.it/operazione-pellegrino-viaggio-dentro-il-giubileo/#respond Mon, 10 Feb 2025 06:00:49 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=129241 Operazione pellegrino: viaggio dentro il Giubileo

VATICANO – Vieni dall’altra parte del mondo, macini miglia su miglia, poi tutto si riduce agli ultimi 420 metri. Mettetevi nei panni di un pellegrino a Roma all’alba del 2025, l’anno del Giubileo, quando sbuca in via della Conciliazione, il segmento finale del cammino di fede, che si stende come un tappeto rosso verso San Pietro, tinta dai colori dal crepuscolo. È il momento ideale, che la penna di Victor Hugo ha consegnato all’immortalità: “C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo”.

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Operazione pellegrino: viaggio dentro il Giubileo

VATICANO – Vieni dall’altra parte del mondo, macini miglia su miglia, poi tutto si riduce agli ultimi 420 metri. Mettetevi nei panni di un pellegrino a Roma all’alba del 2025, l’anno del Giubileo, quando sbuca in via della Conciliazione, il segmento finale del cammino di fede, che si stende come un tappeto rosso verso San Pietro, tinta dai colori dal crepuscolo. È il momento ideale, che la penna di Victor Hugo ha consegnato all’immortalità: “C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo”.

Quel pellegrino, oggi, sono io: non arrivo «dalla fine del mondo» – il copyright è di Papa Francesco la sera della sua elezione – ma dalla redazione, distante solo qualche centinaio di metri. In mano il taccuino, non la croce di legno distribuita ai gruppi in preghiera – di almeno 10 persone – alla Pilgrims Reception, collocata sulla destra della rinnovata e pedonalizzata piazza Pia, scortata dalle mura poderose di Castel Sant’Angelo.

Giubileo 2025 Reception Credit Ladv

È una cartolina senza tempo con la musica di sottofondo, l’acqua che zampilla nelle due fontane già zeppe di monetine, destinate a un ente di mutuo soccorso vaticano: Fontana di Trevi non è più sola. Dal terrazzo della Radio Vaticana lo spettacolo di piazza Pia è ancora più scintillante e suggestivo: «È una meraviglia», sottolinea Alessandro Gisotti, vicedirettore dei media vaticani, che stanno profondendo – mi racconta – grandi energie per focalizzare al meglio l’evento principe per eccellenza.

POCHI, MA “BUONI”

In questo momento il corridoio creato per i gruppi e delimitato da fioriere è vuoto. Non c’è una grande folla diretta alla Basilica: troppo tardi come ora del giorno, troppo presto come periodo. Siamo in pieno inverno, l’Anno Santo è appena iniziato, ma sono già oltre un milione i pellegrini transitati sotto la Porta Santa di San Pietro, aperta dal pontefice la notte di Natale. «Nei weekend ovviamente il traffico è più consistente – spiegano i volontari, con giaccone o casacca verde, il colore simbolo dell’evento – e da febbraio i numeri sono destinati a lievitare, per poi esplodere in primavera». A quel punto sarà difficile distinguere tra pellegrini e turisti in una Roma che, da previsioni, si appresta ad accogliere dai 32 ai 35 milioni di visitatori.

Giubileo Credit Ladv

Considerando la grande affluenza annunciata e le lunghe file di fedeli – oltre a quella della Basilica Vaticana, ci sono la Porta Santa di San Paolo Fuori le Mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore – i gruppi devono prenotarsi sul sito ufficiale del Giubileo, iubilaeum2025.va, o sull’app: per scaricarla bastano pochi minuti, all’interno la carta del pellegrino con tanto di Qr code e un vademecum con appuntamenti e indicazioni.

Per tutto il resto c’è l’Info Point, piantato nel cuore di via della Conciliazione. Aperto dalle 7 alle 19, è anche il punto di consegna del Testimonium, il diploma ufficiale rilasciato a chi compie il pellegrinaggio. Ma questo è l’epilogo: la strada per Roma è lunga, prima bisogna “fare i conti” con il viaggio.

IL BUSINESS DELL’ACCOGLIENZA

La ricettività capitolina si frega le mani e sogna incassi da capogiro: perché a Roma, ascoltando Radio Colonna, il costo medio di una stanza doppia può oscillare dai 180 ai 250 euro. L’Albergatore Day, però, ha certificato che l’Anno Santo è partito sottotono, ma resta l’ottimismo per i mesi primaverili. L’alternativa al caro prezzi degli alberghi ai tempi del Giubileo però esiste: le case d’accoglienza gestite da enti religiosi, a tariffe decisamente più contenute. Nella Capitale ce ne sono almeno 450, tra conventi e monasteri, e volendo si può risparmiare ancora deviando sui Castelli Romani.

Non siamo ancora al pienone, ma poco ci manca, tanto è vero che per trovare posti liberi qualcuno comincia a fare un pensierino su Umbria e Toscana. Perché a Roma i numeri parlano chiaro: “Le prenotazioni stanno procedendo come o meglio del previsto – riferisce all’Ansa l’associazione Ospitalità Religiosa, che coordina queste strutture di accoglienza – L’aumento medio rispetto allo scorso anno è del 24% ed è chiaramente legato al Giubileo. La nostra offerta è accessibile per quei pellegrini che hanno budget ridotti”.

E allora diamo uno sguardo al listino prezzi, traendo spunto da un’indagine tra i gestori delle case religiose e no-profit di ospitalità: “A Roma – dove le strutture religiose possono accogliere circa due milioni di pellegrini l’anno, per un totale di quasi otto milioni di presenze – una camera doppia viene offerta mediamente a 86 euro a notte, una singola a 54. In provincia i costi si abbassano ulteriormente, con una media di 67 euro per la doppia e 39 per la singola. Ancora più contenuti i prezzi nelle altre province del Lazio, con tariffe rispettivamente di 65 e 39 euro”.

Il presidente dell’associazione, Fabio Rocchi, osserva i dati e annota: «Il Giubileo rappresenta un momento straordinario, non solo per la fede, ma anche per l’accoglienza. Le case religiose si confermano un pilastro insostituibile dell’ospitalità nella capitale, garantendo tariffe accessibili e un’accoglienza autentica. Questa rete di strutture dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità economica e vocazione al servizio, consentendo a milioni di pellegrini di vivere un’esperienza unica nel cuore della cristianità, cui si aggiunge la moltitudine di progetti caritatevoli che questi introiti andranno ad alimentare».

Considerazione a margine fuori dalla “nota spese”: come riferisce RomaToday, “il Comune è a caccia di alloggi per i pellegrini che, dal 28 luglio al 3 agosto, saranno a Roma per il Giubileo dei giovani”. Mobilitate le parrocchie, vanno individuati con urgenza centri sportivi, palazzetti e palestre delle scuole. Si accettano “miracoli”, perché come spiega Agostino Miozzo, responsabile dell’accoglienza del Giubileo, «c’è da trovare posto a circa 450mila pellegrini, anche se ne sono attesi, in totale, almeno un milione. Oltre la metà, comunque, ha già una sistemazione reperita attraverso altre modalità

 TURISMO E COSÌ SIA

Ancora qualche passo verso la piazza e il celebre colonnato, sgorgati dal genio di Gian Lorenzo Bernini. Un capolavoro che stride con la “moderna freddezza” di via della Conciliazione, realizzata nel Ventennio dagli architetti Marcello Piacentini e Attilio Spaccarelli, per celebrare la riconciliazione ufficiale tra il Regno d’Italia e la Santa Sede con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. La strada, guarda caso, viene completata in occasione del Giubileo del 1950 con due file di portalampioni a forma di obelisco. Insomma, ci vuole un Anno Santo per rimettere mano alla Città Eterna, anche a costo dei sacrifici (mal) sopportati dai romani.

Mascotte Giubileo Credit Ladv

Per carità, mugugni più che giustificati, ma è un dato di fatto che l’effetto del Giubileo e degli investimenti del Pnrr costituisca un traino per l’economia della città. L’indicazione arriva da un’indagine della Camera di Commercio capitolina, citata da Il Sole 24 Ore, che ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale locale per capire come hanno affrontato il 2024 e quali aspettative hanno sul 2025.

Bene, l’Anno Santo è appena iniziato, ma ha già un impatto positivo, secondo il 13% delle imprese romane, convinte di aumentare il fatturato proprio grazie all’evento. Il 74% delle aziende, infatti, prevede un fatturato in crescita o stabile per quest’anno, comunque in aumento rispetto al 62% del 2024. Più cauto l’ottimismo sull’occupazione: se il 21% delle aziende vede rosa, il 10% teme un calo. Per quanto riguarda il settore turistico, nello specifico il 2024 ha fatto registrare un rallentamento rispetto al boom del 2023, ma la situazione resta fluida, tanto che a Roma le presenze sono salite del 4,8%. Il report sull’economia regionale, targato Banca d’Italia, evidenzia come l’incremento abbia riguardato italiani e stranieri, (+6% relativo ai turisti americani). La spesa estera è stata pari a quattro miliardi di euro, il 17% del totale di quella nazionale.

IL VIAGGIO CONTINUA

I numeri scompaiono di fronte alla maestosità di San Pietro, capace di calamitare  fedeli e non. Un magnetismo che attira fatalmente il giornalista-pellegrino, una volta giunto alla fine del percorso. Eppure c’è chi, come Perseo con Medusa, distoglie lo sguardo per paura di restare pietrificato e sceglie altre strade. Ryanair, per esempio, ha deciso di non potenziare l’offerta a Roma nell’anno giubilare. Anzi la low cost irlandese toglierà un aeromobile dall’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino per utilizzarlo, spiegano i vertici della compagnia, “dove ci sono costi di accesso più bassi, condizioni che permettono a Ryanair di offrire ai proprio clienti tariffe più economiche”.

Il riferimento è alla questione irrisolta del tetto dei voli a Ciampino e, soprattutto, all’aumento dell’addizionale comunale che dal primo aprile impatterà sui più grandi scali italiani, Fiumicino compreso. Una vecchia battaglia di Michael O’Leary.

Se ne farà una ragione, immaginiamo, Papa Francesco, che il 25 gennaio, rivolgendosi ai giornalisti convenuti al Giubileo della Comunicazione, ha sottolineato: «Parlate con il cuore, saper comunicare è una grande saggezza». Un’epigrafe più che una riflessione, una lezione da mandare a memoria per i milioni di visitatori che si apprestano a calare su Roma, animati da grande passione. E per il cronista, che anche oggi, in qualche circostanza, ha giocato con le parole indossando i panni del pellegrino per mezzo chilometro, tra fedeli in fila per la Porta Santa, volontari indaffarati e sorridenti e forze dell’ordine impegnate a vigilare 24 ore su 24. Ma l’importante è essere in cammino. Perché come ha notato Jean-Christophe Rufin, medico e scrittore francese, tra i fondatori di Medici senza frontiere: «Un pellegrino non arriva mai da nessuna parte. Passa, semplicemente».

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L’Ai protagonista del G7. Viaggi: un italiano su 10 la usa https://www.lagenziadiviaggimag.it/lai-protagonista-del-g7-viaggi-un-italiano-su-10-la-usa/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lai-protagonista-del-g7-viaggi-un-italiano-su-10-la-usa https://www.lagenziadiviaggimag.it/lai-protagonista-del-g7-viaggi-un-italiano-su-10-la-usa/#respond Thu, 13 Jun 2024 11:06:46 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=100012 L’Ai protagonista del G7. Viaggi: un italiano su 10 la usa

Ha preso il via in Puglia, a Borgo Egnazia (si terrà fino a sabato 15 giugno), il G7 alla cui presidenza c’è l’Italia da gennaio 2024. La premier Giorgia Meloni accoglie leader e ospiti nel lussuosissimo resort pugliese, tra cui anche – per la prima volta al summit – Papa Francesco.

Per la tre giorni, in agenda ci sono anche il turismo – che proprio ieri ha ricevuto il suo endorsement dal Capo dello Stato Sergio Mattarella – e soprattutto l’intelligenza artificiale, argomento cruciale nel travel.

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L’Ai protagonista del G7. Viaggi: un italiano su 10 la usa

Ha preso il via in Puglia, a Borgo Egnazia (si terrà fino a sabato 15 giugno), il G7 alla cui presidenza c’è l’Italia da gennaio 2024. La premier Giorgia Meloni accoglie leader e ospiti nel lussuosissimo resort pugliese, tra cui anche – per la prima volta al summit – Papa Francesco.

Per la tre giorni, in agenda ci sono anche il turismo – che proprio ieri ha ricevuto il suo endorsement dal Capo dello Stato Sergio Mattarella – e soprattutto l’intelligenza artificiale, argomento cruciale nel travel.

Se nello scorso G7 di Hiroshima era stato lanciato un codice etico, su base volontaria, per le aziende e le istituzioni pubbliche che utilizzano l’Ai, il vertice 2024 approfondirà il tema con una serie di espertissimi tra cui un ospite d’eccezione, Papa Francesco, che ha più volte richiamato la necessità di porre paletti etici a una tecnologia che, priva di controllo, rischia di alimentare in modo inedito la disinformazione e pone sfide senza precedenti su questioni come la privacy e l’identità digitale.

IL PRE SUMMIT DI MANDURIA

Di Ai si è parlato anche nel pre G7, in un convegno organizzato a Manduria, nel Tarantino, dall’istituto EuropaIA, nato per raccontare in modo trasversale rischi e vantaggi dell’intelligenza artificiale. Soprattutto quella di tipo generativo.

Per il presidente di EuropaIA, Giovanni Baldassarri, le cui parole sono state riportate dal Corriere della Sera, «Si commette spesso un errore di prospettiva: se da una parte è giusto che tutti i protagonisti che si occupano di intelligenza artificiale conoscano le applicazioni che ne derivano, allo stesso tempo non si può relegarla solo a questo, evitando di raggiungere una consapevolezza tecnica sull’argomento. L’intelligenza artificiale è una delle sfide importanti del Terzo millennio, per la quale occorre formare un gruppo eterogeneo, non solo di filosofi e pensatori, ma anche di ingegneri ed esperti della Silicon Valley. Solo così potremmo fare passare più facilmente il messaggio che l’Ai è per il bene dell’umanità».

I NUMERI DI PHOCUSWRIGHT

Nel frattempo, in Spagna (a Barcellona), durante la conferenza Phocuswright Europe 2024 è emerso che in Italia i viaggiatori che già utilizzano l’Ai generativa per pianificare un viaggio sono il 9%, pari circa a un connazionale su dieci. Nel Regno Unito, invece, la percentuale è dell’11%; 7 e 9% in Germania e Francia, con la Spagna che supera tutti con il 12%. Il nostro Paese si colloca dunque nella top five.

«I nuovi sviluppi di Ai risalgono al 2022 e al lancio di ChatGpt nel 2023 – commenta Alicia Schmid, director of research – e già sono tantissimi i consumatori che la utilizzano. Credo che quest’anno servirà per compiere ulteriori passi in avanti nella pianificazione dei viaggi»

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Giubileo, tsunami pellegrini. Il Papa in Campidoglio: «Collaboriamo» https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-tsunami-pellegrini-il-papa-in-campidoglio-collaboriamo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giubileo-tsunami-pellegrini-il-papa-in-campidoglio-collaboriamo https://www.lagenziadiviaggimag.it/giubileo-tsunami-pellegrini-il-papa-in-campidoglio-collaboriamo/#respond Tue, 11 Jun 2024 11:53:01 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=99601 Giubileo, tsunami pellegrini. Il Papa in Campidoglio: «Collaboriamo»

Una visita per rinnovare il forte legame della Chiesa con Roma, ma anche per avere un aggiornamento sulla stato dei lavori in vista del Giubileo e non solo. Lunedì in Campidoglio per Papa Francesco, che ha incontrato il sindaco Roberto Gualtieri in un vis-à-vis dettato anche dal desiderio di conoscere – seppur in modo sommario –  lo stato dell’arte dei cantieri aperti nella Capitale e magari avere qualche rassicurazione che tutto sarà pronto in tempo utile, ovvero per fine dicembre.

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Giubileo, tsunami pellegrini. Il Papa in Campidoglio: «Collaboriamo»

Una visita per rinnovare il forte legame della Chiesa con Roma, ma anche per avere un aggiornamento sulla stato dei lavori in vista del Giubileo e non solo. Lunedì in Campidoglio per Papa Francesco, che ha incontrato il sindaco Roberto Gualtieri in un vis-à-vis dettato anche dal desiderio di conoscere – seppur in modo sommario –  lo stato dell’arte dei cantieri aperti nella Capitale e magari avere qualche rassicurazione che tutto sarà pronto in tempo utile, ovvero per fine dicembre.

A pochi mesi dall’inizio dell’anno giubilare analisti ed esperti del mondo cattolico hanno già azzardato previsioni sul movimento di pellegrini e turisti in generale che si potrà avere con dati da far tremare i polsi: c’è chi stima 25 o addirittura 40 milioni di visitatori – ovvero una media giornaliera di 110mila persone –  che logisticamente metteranno a dura prova una città già oggi in situazioni di forte criticità.

Ma è lo stesso Francesco a lanciare un messaggio rincuorante: «Rinasca in ciascuno la consapevolezza del valore di Roma, del simbolo che rappresenta in tutti i continenti e si confermi, anzi cresca, la reciproca fattiva collaborazione tra tutti i poteri che vi risiedono, per un’azione corale e costante, che la renda ancora più degna del ruolo che il destino, o meglio la Provvidenza, le ha riservato».

«Il Giubileo – ha sottolineato il pontefice – non può non coinvolgere anche la città sotto il profilo delle attenzioni e delle opere necessarie ad accogliere i tanti pellegrini che la visiteranno, aggiungendosi ai turisti che vengono ad ammirare il suo immenso tesoro di opere d’arte e le grandiose tracce dei secoli passati. Roma è unica. Perciò anche il prossimo Giubileo potrà avere una ricaduta positiva sul volto stesso della città, migliorandone il decoro e rendendo più efficienti i servizi pubblici, non solamente nel centro, ma favorendo l’avvicinamento tra centro e periferie».

Dal canto suo, Gualtieri ha assicurato che la città migliorerà i servizi: «Siamo convinti che il grande evento spirituale sarà l’occasione per rendere Roma più vivibile e sostenibile». A tal proposito ha ricordato una delle grandi opere in via di realizzazione, Piazza Pia, dove si sta allestendo un’unica grande area verde per un suggestivo  percorso pedonale da Castel Sant’Angelo fino a Piazza San Pietro.

Vale la pena ricordare che per il Giubileo sono state avviate ben 87 opere per un investimento complessivo di 1,8 miliardi di euro (tra cui i 500 milioni del Pnrr). Di particolare valore i 32 progetti di riqualificazione che riguardano stazioni metro e ferroviarie, strade, marciapiedi, due nuovi parcheggi interrati, piste ciclabili e piazze in vari quartieri della Capitale.

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Venezia, il debutto del ticket benedetto dal Papa (e non solo) https://www.lagenziadiviaggimag.it/venezia-il-debutto-del-ticket-benedetto-dal-papa-e-non-solo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=venezia-il-debutto-del-ticket-benedetto-dal-papa-e-non-solo https://www.lagenziadiviaggimag.it/venezia-il-debutto-del-ticket-benedetto-dal-papa-e-non-solo/#respond Mon, 29 Apr 2024 11:24:04 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=93389 Venezia, il debutto del ticket benedetto dal Papa (e non solo)

Lo sponsor più gradito e inatteso per il ticket da 5 euro? Papa Francesco. Erano 13 anni che un pontefice non si recava in visita a Venezia e l’appuntamento è caduto proprio nel weekend del 25 aprile, primo step sperimentale del biglietto per i visitatori giornalieri nel cuore della Serenissima, dalle 8,30 alle 16.

L’endorsement è arrivato durante l’omelia nella messa di domenica celebrata davanti a 10.000 fedeli in Piazza San Marco, dove Bergoglio era giunto scortato da uno sciame di gondole che solcavano la laguna.

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Venezia, il debutto del ticket benedetto dal Papa (e non solo)

Lo sponsor più gradito e inatteso per il ticket da 5 euro? Papa Francesco. Erano 13 anni che un pontefice non si recava in visita a Venezia e l’appuntamento è caduto proprio nel weekend del 25 aprile, primo step sperimentale del biglietto per i visitatori giornalieri nel cuore della Serenissima, dalle 8,30 alle 16.

L’endorsement è arrivato durante l’omelia nella messa di domenica celebrata davanti a 10.000 fedeli in Piazza San Marco, dove Bergoglio era giunto scortato da uno sciame di gondole che solcavano la laguna. Francesco ha messo in guardia dai pericoli dell’overtourism e dall’impatto che può generare sull’ambiente: «Venezia è tutt’uno con le acque su cui è adagiata e, senza la cura e la protezione di questo ambiente naturale, potrebbe addirittura cessare di esistere». Musica per le orecchie del sindaco Luigi Brugnaro, che soprattutto negli ultimi giorni di polemiche ne ha dovute sorbire parecchie per l’ingresso a pagamento.

I PRIMI DATI

Nel giorno del “battesimo”, il 25 aprile, in oltre 15.000 si sono messi in coda ai 15 accessi organizzati mostrando il codice Qr ai 60 controllori del Comune. Erano stati invece 113.000 quelli che, nei giorni precedenti, si erano prenotati sulla piattaforma online del Comune, per un incasso di 78.000 euro: di questi, 15.700 hanno pagato il contributo, 40.000 in hotel o b&b e 4.100 di parenti o amici, 5.300 proprietari di seconde case, 1.152 giovani in gita scolastica, 13.000 studenti universitari e 20.400 lavoratori.

I primi dati non sembrano aver sortito l’effetto desiderato, cioè scoraggiare i turisti a fermarsi un solo giorno, anche se è troppo presto per tracciare un bilancio: la fase sperimentale prosegue fino al 5 maggio e nei weekend fino al 14 luglio. «Finora non si era mai fatto nulla per regolare il turismo, noi ci stiamo provando», ha sottolineato Brugnaro, ribadendo che «non sarà introdotto il numero chiuso. Questa non è una caserma, il primo obiettivo è difendere la città e riuscire a renderla vivibile». In effetti già in due circostanze il comitato World Heritage dell’Unesco, l’agenzia culturale dell’Onu, ha chiesto di inserire Venezia nella cosiddetta danger list, la lista dei patrimoni mondiali dell’umanità in pericolo.

“MISURA INCOSTITUZIONALE”

Fatto sta che l’ingresso a pagamento a Venezia – la prima grande città italiana a introdurlo e tra le prime al mondo – ha però provocato critiche e proteste. “È incostituzionale, perché non rispetta la libertà di circolazione”, lo slogan di comitati e associazioni civiche scesi in piazza per protesta. Qualche momento di tensione durante un corteo nel sestiere di Santa Croce, mentre l’associazione “Venessia” ha diffuso messaggi in più lingue per esortare i turisti a chiedere il rimborso dei 5 euro se non avevano gradito la visita. L’Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana) del Veneto distribuisce una sorta di passaporto che replica il biglietto.

Alzano la voce anche gli imprenditori dell’immobiliare: «Il ticket d’accesso a Venezia è un caso unico al mondo, l’ennesima tassa sul settore – osserva il presidente di Property Managers, Lorenzo Fagnoni: la soluzione per disincentivare il turismo “mordi e fuggi” è intervenire sui flussi, a partire da un cambiamento dai modelli di prenotazione ai musei e altri centri di attrazione».

IL COMUNE: “NESSUNA TASSA, VOGLIAMO GESTIRE I FLUSSI”

Insomma, si tratta solo di un ulteriore balzello per garantire più soldi al Comune senza risolvere il problema del sovraffollamento. Parola all’assessore al Bilancio, Michele Zuin: «Lo scopo è gestire i flussi dei turisti, non è un modo di fare cassa facile a loro spese».

Duri attacchi anche dall’estero, il quotidiano britannico The Guardian ad esempio: “La ricetta per il disastro”. Ecco perché: “Da più di 160 anni – si legge – i visitatori arrivano alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia e sbarcano direttamente nel cuore di una delle città più belle e storiche del mondo. Fino a giovedì, però, non erano mai stati accolti da un gruppo di steward in pettorali bianco e giallo che chiedevano se avessero scaricato il loro codice Qr. Il progetto sembra aver avuto un inizio traballante, sconcertando molti visitatori e suscitando persino le proteste di alcuni residenti”.

Gioca in difesa Simone Venturini, assessore al Turismo di Venezia: «Questa non è una misura con la bacchetta magica, ma dopo 60 anni di discussioni su come gestire il turismo, questa è la prima volta che qualcuno agisce».

E se per Gian Paolo Dolso, docente di Diritto costituzionale all’Università di Trieste, «la misura tutela un patrimonio culturale inestimabile e quindi è del tutto legittima», l’ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ci va giù pesante e definisce il biglietto «pura follia, del tutto illegittima, incostituzionale, perché in nessuna città al mondo si paga per entrare».

I SINDACI DELLE PERLE CAMPANE

E a proposito di amministratori locali, ecco come la pensano – sul portale sorrentopress.it – i sindaci di Sorrento, Positano e Capri, che qualche problema con l’overtourism ce l’hanno.

Guarda con attenzione alla “svolta” di Brugnaro il suo collega Massimo Coppola di Sorrento. «Non sono aprioristicamente contrario a un provvedimento che può migliorare la vivibilità di un territorio, anche se parliamo di realtà molto diverse tra loro. Per poter applicare un meccanismo analogo qui, dovremmo coinvolgere tutte le amministrazioni del comprensorio. Quella introdotta a Venezia potrebbe essere la strada giusta».

Di parere opposto, invece, il sindaco di Positano, Giuseppe Guida: “Sono contrario per principio a imporre il numero chiuso, in particolare in un territorio come la Costa d’Amalfi che ha sempre fatto dell’accoglienza il proprio stile. Senza dimenticare che ci sarebbero anche oggettive difficoltà logistiche considerato che abbiamo più punti di accesso che non potrebbero essere monitorati tutti in modo semplice».

Un sistema simile a quello di Venezia è in vigore a Capri con la tassa di sbarco, quest’anno raddppiata da 2,50 a 5 euro. «Abbiamo previsto questo meccanismo invece dell’imposta di soggiorno perché è più controllabile – spiega il sindaco Marino Lembo – Tra noi e Anacapri ricaviamo un gettito di circa due milioni di euro all’anno. A Ischia, invece, poiché c’è un numero maggiore di alberghi, hanno preferito mantenere l’imposizione tradizionale che ricade sui turisti ospiti delle strutture ricettive».

Certo, oltre ai problemi ambientali, l’overtourism può anche dare alla testa e provocare problemi di ordine pubblico. Come è successo sabato scorso ad Amalfi al capolinea dei bus Sita Sud, dove un turista italiano, che cercava di salire su un autobus diretto ad Agerola, ha preso a pugni la porta del mezzo infrangendone un vetro. Il conducente si era rifiutato di prenderlo a bordo a causa dell’eccessivo sovraffollamento. I frammenti hanno colpito l’autista e alcuni passeggeri.

Overtourism or not overtourism? Meditate, gente, meditate.

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L’Estonia vieta l’ingresso ai russi (anche con visto) https://www.lagenziadiviaggimag.it/lestonia-vieta-lingresso-ai-russi-anche-con-visto/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lestonia-vieta-lingresso-ai-russi-anche-con-visto https://www.lagenziadiviaggimag.it/lestonia-vieta-lingresso-ai-russi-anche-con-visto/#respond Thu, 08 Sep 2022 13:20:09 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=66525 L’Estonia vieta l’ingresso ai russi (anche con visto)

Mentre l’Unione europea si appresta a complicare l’ingresso ai russi introducendo, probabilmente già dai prossimi giorni, le nuove e più restrittive norme decise da Bruxelles, dal Baltico arriva ciò che in molti si aspettavano: chiusura totale.

A partire dal 19 settembre, l’Estonia vieterà l’ingresso sul suo territorio a tutti i cittadini russi, compresi quelli in possesso di visto Schenghen rilasciato da Paesi terzi.

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L’Estonia vieta l’ingresso ai russi (anche con visto)

Mentre l’Unione europea si appresta a complicare l’ingresso ai russi introducendo, probabilmente già dai prossimi giorni, le nuove e più restrittive norme decise da Bruxelles, dal Baltico arriva ciò che in molti si aspettavano: chiusura totale.

A partire dal 19 settembre, l’Estonia vieterà l’ingresso sul suo territorio a tutti i cittadini russi, compresi quelli in possesso di visto Schenghen rilasciato da Paesi terzi. L’annuncio ufficiale arriva dal ministro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu, il quale ha anticipato che anche gli altri Stati baltici adotteranno la medesima linea.

Proprio nelle scorse ore a Vilnius, infatti, c’è stato un vertice a tre tra i ministri degli Esteri di Lituania, Lettonia e della stessa Estonia. Le tre Repubbliche baltiche hanno deciso, insieme, di chiudere le frontiere ai russi, con la sola eccezione per motivi umanitari, diplomatici e per gli autisti di camion.

Il governo di Tallinn è stato il più veloce a varare la misura, accompagnando la misura con il seguente monito del ministro ai concittadini di Putin: «Non venite in Estonia con visti Schengen, non siete i benvenuti qui!».

Uno scontro tra popoli, quello a cui stiamo assistendo, che Papa Francesco non ha esitato a definire Terza Guerra Mondiale “a pezzi”, con riferimento anche al rischio di un’escalation nucleare.

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Trasporto aereo in Vaticano. Il Papa: «Preservare i lavoratori» https://www.lagenziadiviaggimag.it/trasporto-aereo-in-vaticano-il-papa-preservare-i-lavoratori/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=trasporto-aereo-in-vaticano-il-papa-preservare-i-lavoratori https://www.lagenziadiviaggimag.it/trasporto-aereo-in-vaticano-il-papa-preservare-i-lavoratori/#respond Fri, 13 May 2022 13:04:13 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=63290 Trasporto aereo in Vaticano. Il Papa: «Preservare i lavoratori»

(CITTÀ DEL VATICANO) Ci voleva il Papa. Ci voleva Jorge Mario Bergoglio a riportare l’industria dei voli con i piedi per terra. Nella rituale udienza privata, che questa volta ha visto protagonista l’Enac con l’aviazione civile, Papa Francesco – giunto in carrozzina sul palco della colossale Aula Nervi – lo ha detto chiaro e tondo ai 3mila in sala: «Il trasporto aereo è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia.

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Trasporto aereo in Vaticano. Il Papa: «Preservare i lavoratori»

(CITTÀ DEL VATICANO) Ci voleva il Papa. Ci voleva Jorge Mario Bergoglio a riportare l’industria dei voli con i piedi per terra. Nella rituale udienza privata, che questa volta ha visto protagonista l’Enac con l’aviazione civile, Papa Francesco – giunto in carrozzina sul palco della colossale Aula Nervi – lo ha detto chiaro e tondo ai 3mila in sala: «Il trasporto aereo è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia. Per questo va sostenuto e incoraggiato. È un’attività delicata e faticosa, soprattutto quando si deve ridurre il personale o unirsi ad altre società: vi prego, in questi casi, di custodire le persone. Vi prego di preservare il lavoro».

Uno «spirito di solidarietà e amicizia» richiesto a un comparto che Bergoglio definisce «prezioso bene sociale» per la sua capacità di fare da «ponte tra culture». Ai player del settore, riuniti in Vaticano, il Pontefice ricorda il vero grande valore del trasporto aereo: «Offrite alla popolazione un servizio indispensabile. Grazie a voi migliaia di persone possono raggiungere altri Paesi. Così si accostano culture, si favoriscono scambi e conoscenze».

Ma l’aviazione è «multiforme», lo ha detto lo stesso Bergoglio, che non manca neanche in quest’occasione di lanciare un messaggio di pace: «Di fronte alla ricorrente tentazione di innalzare barriere tra i popoli – incalza – la vostra opera favorisce l’incontro. Ma c’è un’eccezione: l’aviazione al servizio della guerra. In questo periodo si sente continuamente parlare di bombardamenti aerei (qui il Papa scandisce ogni singola lettera, per far arrivare più forte il messaggio, ndr). Noi non vogliamo questo. Vogliamo solo cieli di pace. Vogliamo che si possa volare in pace. Perché l’aviazione è amicizia e incontro».

L’intervento del Santo Pontefice, chiuso con un sentito «vi benedico il cuore, non dimenticatevi di pregare per me», è stato preceduto dall’intervento, tra gli altri, di Adele Scarani Pesapane, presidente del Comitato 8 ottobre 2001, giorno della strage di Linate in cui perse la vita il marito Maurizio insieme ad altre 117 persone. Questa data diventerà la Giornata ufficiale in memoria di tutte le vittime dei disastri aerei. Con il preciso scopo di rendere sempre attuale e prioritario il tema della sicurezza in volo.

Per loro, per le vittime, per i 3mila professionisti in sala e per tutti coloro che si impegnano per un trasporto aereo più sicuro e affidabile, è risuonata nell’Aula Nervi “Con te partirò” di Andrea Bocelli.

L’udienza privata concessa da Papa Bergoglio resterà negli annali dell’aviazione civile. A volerla con forza il direttore generale dell’Enac (ente nazionale per l’aviazione), Alessio Quaranta, con la delegazione pontificia della Santa Casa di Loreto. Una giornata che il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, non esita a definire «un privilegio unico».

La vicinanza dell’industria dei voli alla chiesa era stata già sancita dal Giubileo Lauretano, avviato nel 2019 nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto patrona degli aeronauti.

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La missione italiana del presidente Unwto: incontro con Centinaio https://www.lagenziadiviaggimag.it/la-missione-italiana-del-presidente-unwto-incontro-con-centinaio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-missione-italiana-del-presidente-unwto-incontro-con-centinaio https://www.lagenziadiviaggimag.it/la-missione-italiana-del-presidente-unwto-incontro-con-centinaio/#respond Thu, 23 May 2019 11:58:37 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=28582 Uno sguardo al futuro, per fare del turismo sempre più un driver per la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. A questo e a celebrare una partnership storica come quella tra l’Unwto e l’Italia, è servito l’incontro avvenuto a Roma tra il segretario generale dell’Agenzia per il turismo delle Nazioni Unite, Zurab Pololikashvili, e il ministro del Mipaaft Gian Marco Centinaio.

«Questa visita rinforza ulteriormente i legami tra l’Unwto e il governo italiano, in particolare per ciò che riguarda la decisione di investire risorse sul segmento del turismo gastronomico, come strumento per creare posti di lavoro e preservare l’eredità culturale del Paese», ha detto Pololikashvili .

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Uno sguardo al futuro, per fare del turismo sempre più un driver per la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. A questo e a celebrare una partnership storica come quella tra l’Unwto e l’Italia, è servito l’incontro avvenuto a Roma tra il segretario generale dell’Agenzia per il turismo delle Nazioni Unite, Zurab Pololikashvili, e il ministro del Mipaaft Gian Marco Centinaio.

«Questa visita rinforza ulteriormente i legami tra l’Unwto e il governo italiano, in particolare per ciò che riguarda la decisione di investire risorse sul segmento del turismo gastronomico, come strumento per creare posti di lavoro e preservare l’eredità culturale del Paese», ha detto Pololikashvili .

«Crediamo nel ruolo dell’Italia all’interno di Unwto anche nei prossimi anni. Dal focus sul turismo legato all’enogastronomia all’importanza di posti di lavoro nel settore turistico, il nostro Paese p fortemente impegnato a fare del settore del travel uno strumento fondamentale per lo sviluppo sostenibile della sua economia rurale», ha commentato Centinaio.

Durante la sua permanenza a Roma, Pololikashvili ha anche programmato un incontro con Papa Francesco e la visita della Cappella Sistina, oltre a un meeting con l’assessore al Turismo della Capitale, Carlo Cafarotti.

 

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Papa Francesco sposa in volo hostess e steward Latam https://www.lagenziadiviaggimag.it/papa-francesco-sposa-in-volo-hostess-e-steward-latam/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=papa-francesco-sposa-in-volo-hostess-e-steward-latam https://www.lagenziadiviaggimag.it/papa-francesco-sposa-in-volo-hostess-e-steward-latam/#respond Thu, 18 Jan 2018 16:24:44 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=14193 Matrimonio davvero indimenticabile quello di Paula Podest e Carlos Ciuffard. Hostess la prima e steward il secondo della compagnia Latam che con un suo volo ha portato Papa Francesco a Iquique da Santiago del Cile, sono stati sposati dal pontefice durante la traversata. Già uniti in matrimonio civilmente, Paula e Carlos non avevano potuto celebrare le nozze in chiesa perchè la loro parrocchia era andata distrutta nel terremoto che colpì Santiago nel 2010, poche ore prima della cerimonia.

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Matrimonio davvero indimenticabile quello di Paula Podest e Carlos Ciuffard. Hostess la prima e steward il secondo della compagnia Latam che con un suo volo ha portato Papa Francesco a Iquique da Santiago del Cile, sono stati sposati dal pontefice durante la traversata. Già uniti in matrimonio civilmente, Paula e Carlos non avevano potuto celebrare le nozze in chiesa perchè la loro parrocchia era andata distrutta nel terremoto che colpì Santiago nel 2010, poche ore prima della cerimonia.

La coppia, che in questi anni ha avuto due bambine di 6 e 3 anni, si è avvicinata al Papa per chiedere una benedizione e ha finito con raccontare l’aneddoto al Papa che a quindi proposto all’uomo se fosse intenzionato a sposare subito la sua compagna. Secondo Repubblica.it a fare da testimone alle nozze è stato Ignazio Cueto, proprietario della Latam, mentre un foglio della compagnia è stato usato per il certificato di matrimonio.

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