Scuola Italiana di Ospitalità Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/scuola-italiana-di-ospitalita/ Network multimediale di informazione turistica Thu, 24 Oct 2024 12:49:56 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Scuola Italiana di Ospitalità Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/scuola-italiana-di-ospitalita/ 32 32 Egitto, Santanchè inaugura la Scuola italiana di ospitalità https://www.lagenziadiviaggimag.it/egitto-santanche-inaugura-la-scuola-italiana-di-ospitalita-enrico-mattei/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=egitto-santanche-inaugura-la-scuola-italiana-di-ospitalita-enrico-mattei https://www.lagenziadiviaggimag.it/egitto-santanche-inaugura-la-scuola-italiana-di-ospitalita-enrico-mattei/#respond Thu, 24 Oct 2024 10:52:03 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=116273 Egitto, Santanchè inaugura la Scuola italiana di ospitalità

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha inaugurato la mattina del 24 ottobre la Scuola Italiana di Ospitalità “Campus Enrico Mattei” a Hurghada, in Egitto.

L’iniziativa è nata nel contesto del Piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, ed è stata realizzata del ministero del Turismo in collaborazione con Scuola Italiana di Ospitalità, Federturismo Confindustria, l’Ambasciata d’Italia in Egitto, PickAlbatros Holding e il ministero del Turismo egiziano.

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Egitto, Santanchè inaugura la Scuola italiana di ospitalità

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha inaugurato la mattina del 24 ottobre la Scuola Italiana di Ospitalità “Campus Enrico Mattei” a Hurghada, in Egitto.

L’iniziativa è nata nel contesto del Piano Mattei per l’Africa promosso dal governo italiano, ed è stata realizzata del ministero del Turismo in collaborazione con Scuola Italiana di Ospitalità, Federturismo Confindustria, l’Ambasciata d’Italia in Egitto, PickAlbatros Holding e il ministero del Turismo egiziano.

L’obiettivo è supportare il settore turistico locale e internazionale, creando figure professionali altamente qualificate e favorendo lo scambio di competenze tra Italia ed Egitto; si colloca nella più ampia ottica di cooperazione e sviluppo sostenibile con i Paesi africani.

La realizzazione del “Campus Enrico Mattei” punta a sviluppare competenze manageriali, promuovere l’eccellenza operativa, incentivare l’innovazione e la sostenibilità, e assicurare la conformità normativa. Lo farà attraverso la formazione di figure professionali altamente qualificate nel settore dell’ospitalità, con due specializzazioni, rispettivamente nella gestione del Food & Beverage (F&B) e delle attività di cucina e nella gestione dell’esperienza dell’ospite nelle attività di ricevimento e sala.

Scuola Italiana ospitalità Egitto Contini uff st th

«Un momento storico per il comparto turistico in termini di relazioni internazionali tra l’Italia e l’Africa, in un frangente in cui la cooperazione e lo sviluppo sostenibile sono più importanti che mai – ha dichiarato il ministro Santanchè – Diamo da oggi un futuro nuovo ai giovani egiziani che potranno così ricevere una formazione di alto livello, grazie a docenti e formatori italiani, acquisendo e rafforzando le competenze nel settore del turismo per migliorare così le loro opportunità di lavoro e andare incontro alla richiesta di forza lavoro qualificata, anzitutto in Egitto, ma anche in Italia, in particolare fruendo delle norme che favoriscono l’immigrazione del personale formato all’estero».

Santanchè ha aggiunto: «Un’iniziativa che, da un lato, risponde alle esigenze del mercato del lavoro, dall’altro contribuisce alla crescita reciproca. Investire nella formazione e nella professionalizzazione del turismo significa progettare un settore prospero, capace di generare opportunità e di migliorare la qualità. L’Italia, con la sua esperienza e competenza, è pronta a esportare modelli vincenti di formazione e professionalizzazione del comparto. Considerata l’importanza della formazione, il ministero del Turismo si è dotato di una specifica direzione a essa dedicata. E adesso, con questo progetto collocato nel contesto del Piano Mattei, puntiamo a una maggiore internazionalizzazione della formazione, che si porterà a creare migliori esperti anche contaminando con il know how italiano tutta l’area del Mediterraneo».

Orgoglioso della realizzazione del progetto della Scuola Italiana di Ospitalità a Hurghada anche l’Ambasciatore d’Italia Michele Quaroni: «La Scuola, frutto della collaborazione tra vari attori pubblici e privati italiani ed egiziani, è una dimostrazione concreta delle grandi potenzialità del Piano Mattei per l’Africa e delle opportunità che possono scaturire per l’Egitto e per il nostro Paese dalla sua realizzazione. Contribuirà a rinsaldare i legami economici tra i due Paesi e anche a promuovere percorsi di migrazione controllata verso l’Italia, con ricadute positive per gli operatori dell’industria del turismo da ambo i lati del Mediterraneo».

Scuola italiana ospitalità Egitto Santanchè uff st Mitur

Il taglio del nastro

La Scuola Italiana di Ospitalità, nata nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cdp – l’ente no profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e Th Resorts, propone nel Campus Enrico Mattei, due corsi di specializzazione: Food & Beverage Management e Guest Experience Management. Il programma formativo della Scuola Italiana di Ospitalità si sviluppa in due fasi complementari: la prima parte consiste in lezioni teoriche, per un totale di almeno 285 ore, che si tengono presso la sede di Hurghada; il percorso prosegue con una fase di esperienza pratica. Gli studenti partecipano a stage presso aziende del settore, dove possono mettere in pratica le nozioni apprese in aula. Al termine dei corsi, gli studenti ricevono una certificazione valida a livello nazionale e internazionale, che attesta le competenze acquisite, aprendo opportunità di carriera in ruoli come Assistant Food & Beverage Manager, Junior Guest Experience Specialist e Junior Sustainability Coordinator.

«Cento studenti partecipanti, oltre 600 ore di formazione teorico/pratica con la stessa metodologia di learning by doing che applichiamo in Italia attraverso l’alternanza di lezioni dimostrative, laboratori e tirocini con tutoraggio – ha precisato Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità – E con la consapevolezza dell’impatto sociale derivante dall’inclusione dei giovani locali in progetti di formazione ed inserimento lavorativo. Siamo grati al ministero del turismo e a tutti i partner che hanno collaborato affinché questo progetto si potesse realizzare».

La presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, ha aggiunto: «La formazione è la vera “chiave” in ogni Paese per riavviare il comparto turistico e per fornire ai lavoratori le conoscenze e gli strumenti per potersi orientare in un mondo complesso, ma ricco di opportunità. L’inaugurazione della Scuola Italiana di Ospitalità di Hurghada che formerà i giovani egiziani secondo i nostri standard qualitativi è motivo per noi di grande orgoglio e soddisfazione, frutto di un bel lavoro di cooperazione tra Italia ed Egitto volto a sostenere lo sviluppo del settore dell’ospitalità dei nostri Paesi e a facilitare l’inserimento di queste qualificate risorse nel mercato del lavoro».

Infine, il presidente di Pickalbatros, Kamel Abu Ali, ha commentato: «Sono molto felice di accogliere la delegazione del ministero del Turismo italiano a Hurghada. Questo momento segna il successo degli sforzi positivi che abbiamo compiuto per dare vita a questo progetto. Questa scuola, in collaborazione con i nostri amici italiani, fornirà manodopera qualificata tanto necessaria ai mercati egiziano e italiano. Questa scuola rappresenta chiaramente la storica e fruttuosa amicizia e cooperazione tra l’Egitto e l’Italia».

«TURISMO COSTRUTTORE DI PACE»: LA NOTA CONGIUNTA DEI MINISTRI SANTANCHÈ-FATHY

In occasione dell’inaugurazione del Campus, il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha incontrato a Hurgada Sherif Fathy, ministro del Turismo e delle Antichità della Repubblica Araba d’Egitto, per riaffermare la cooperazione di lunga data tra Egitto e Italia nel settore del turismo.

Durante l’incontro, entrambi i ministri hanno sottolineato l’importanza del turismo come motore fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico. Hanno evidenziato la necessità di formazione professionale e sviluppo delle competenze per migliorare le opportunità di occupazione e sostenere la crescita delle rispettive industrie turistiche.

Hanno inoltre espresso la loro soddisfazione per l’inaugurazione della Scuola Italiana di Ospitalità a Hurghada, che mira a fornire ai giovani egiziani una formazione di livello mondiale nel settore del turismo e dell’ospitalità. Questa iniziativa è stata sviluppata in collaborazione con Federturismo Confindustria, Scuola Italiana di Ospitalità e il gruppo Pickalbatros.

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I ministri del Turismo di Italia ed Egitto Daniela Santanchè e Sherif Fathy

I due ministri hanno accolto con favore questo modello innovativo di collaborazione tra il settore privato e le istituzioni pubbliche di entrambi i Paesi, basato sul reciproco beneficio, ed hanno espresso l’intenzione di esplorare modalità per replicarlo in altri progetti.

Nell’evidenziare l’importanza del turismo come strumento di costruzione di pace i due ministri hanno inoltre ribadito il loro impegno a rafforzare la cooperazione tra i ministeri del turismo di Egitto e Italia attraverso lo scambio di informazioni, competenze e buone pratiche in materia di politiche turistiche, al fine di promuovere una crescita sostenibile e di alta qualità nel settore del turismo, identificando aree di azione congiunta per sfruttare appieno il potenziale dell’industria turistica di entrambi i Paesi e favorendo opportunità di collaborazione tra le industrie turistiche di Egitto e Italia.

Le foto pubblicate sono state inviate dall’ufficio stampa del ministero del Turismo
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I primi 14 laureati del corso in Hospitality Innovation and E-Tourism https://www.lagenziadiviaggimag.it/i-primi-14-laureati-del-corso-in-hospitality-innovation-and-e-tourism/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-primi-14-laureati-del-corso-in-hospitality-innovation-and-e-tourism https://www.lagenziadiviaggimag.it/i-primi-14-laureati-del-corso-in-hospitality-innovation-and-e-tourism/#respond Tue, 16 Jul 2024 09:40:53 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=104420 I primi 14 laureati del corso in Hospitality Innovation and E-Tourism

Sono 14 i ragazzi appena laureati del nuovo corso triennale in Hospitality Innovation and E-Tourism, sviluppato da Ca’ Foscari in collaborazione con la Scuola italiana di ospitalità.

I neo dottori e le neo dottoresse hanno concluso proprio in questi giorni il percorso internazionale e professionalizzante, nato nel 2021 e interamente in lingua inglese, che forma profili specifici per il settore dell’ospitalità in Italia e all’estero.

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I primi 14 laureati del corso in Hospitality Innovation and E-Tourism

Sono 14 i ragazzi appena laureati del nuovo corso triennale in Hospitality Innovation and E-Tourism, sviluppato da Ca’ Foscari in collaborazione con la Scuola italiana di ospitalità.

I neo dottori e le neo dottoresse hanno concluso proprio in questi giorni il percorso internazionale e professionalizzante, nato nel 2021 e interamente in lingua inglese, che forma profili specifici per il settore dell’ospitalità in Italia e all’estero. Il corso combina studi gestionali nell’ambito dell’industria dell’ospitalità e della trasformazione digitale in ambito turistico, con un focus sulla sostenibilità dei servizi turistici e ha ricevuto la nomination per il prestigioso Qs World University Ranking e primo per l’Italia nella classifica top 100 mondiale delle scuole per il settore hospitality and leisure.

Per gli studenti, oltre alla formazione teorica, anche la possibilità di effettuare stage e laboratori, di dedicare ore alla conoscenze e gestione dei canali social come strumenti di marketing e di approfondire temi legati all’attualità, come la gestione delle risorse umane nell’epoca dell’intelligenza artificiale e la tecnologia blockchain legata al settore turistico-alberghiero. Tutti i neolaureati sono perfettamente bilingui e hanno una conoscenza livello B1 di una terza lingua, inoltre hanno completato con successo ben 3 tirocini aziendali.

«È un traguardo davvero emozionante non solo per studenti e studentesse che tre anni fa hanno riposto la loro fiducia in noi, investendo il loro tempo e le loro energie, e consentendoci di accompagnarli in questo nuovo percorso formativo, ma anche per me come coordinatore del corso di laurea», afferma Claudio Lucchese, docente di informatica e coordinatore del corso.

«Queste lauree – precisa Giulio Contini, direttore  generale della Scuola italiana di ospitalità – è il coronamento di un progetto in cui la scuola italiana di ospitalità ha riposto grande fiducia sin dall’inizio e dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato, realizzata con criteri di sostenibilità sociale e il coinvolgimento di tutti gli attori chiave nella progettazione didattica di un corso di laurea, sia non solo possibile ma anche auspicabile».

Sono oltre 50 le aziende, italiane e internazionali, con cui sono state stipulate convenzioni negli ultimi tre anni, che collaborano con Scuola italiana di ospitalità e Ca’ Foscari per i tirocini degli studenti.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa Scuola italiana di ospitalità
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Stagionali “controvoglia”: il 70% dei lavoratori del turismo è precario https://www.lagenziadiviaggimag.it/stagionali-controvoglia-il-70-dei-lavoratori-del-turismo-e-precario/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=stagionali-controvoglia-il-70-dei-lavoratori-del-turismo-e-precario https://www.lagenziadiviaggimag.it/stagionali-controvoglia-il-70-dei-lavoratori-del-turismo-e-precario/#respond Tue, 11 Jun 2024 05:00:36 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=99142 Stagionali “controvoglia”: il 70% dei lavoratori del turismo è precario

L’estate alle porte fa aumentare la “fame” di risorse umane nell’industria del turismo e delle vacanze: anche quest’anno, con una stagione di picco che si prospetta performante nonostante le criticità, il fabbisogno nel settore turistico di personale, soprattutto stagionale, si attesterà sui 240mila addetti (oltre 400mila se si considera anche la ristorazione) con una spasmodica ricerca che verrà effettuata anche attraverso le agenzie per il lavoro.

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Stagionali “controvoglia”: il 70% dei lavoratori del turismo è precario

L’estate alle porte fa aumentare la “fame” di risorse umane nell’industria del turismo e delle vacanze: anche quest’anno, con una stagione di picco che si prospetta performante nonostante le criticità, il fabbisogno nel settore turistico di personale, soprattutto stagionale, si attesterà sui 240mila addetti (oltre 400mila se si considera anche la ristorazione) con una spasmodica ricerca che verrà effettuata anche attraverso le agenzie per il lavoro. Assolavoro, l’associazione che raggruppa le agenzie del lavoro, attraverso l’osservatorio Datalab stima che almeno 40mila persone, prevalentemente giovani e under 40, attraverso le agenzie troveranno una collocazione in alberghi, resort, ristoranti, locali e discoteche.

È CACCIA APERTA

Tra i lavoratori più ricercati, anche quest’anno figurano soprattutto animatori e operatori per centri estivi, receptionist, cassieri, camerieri, barman, bagnini, addetti ai servizi di spiaggia e guardiani anche alla prima esperienza. Ma rispetto al recente passato si stanno affacciando anche nuove professionalità per le quali, non a caso, alcune scuole hanno già allestito corsi di formazione ad hoc. Tra queste figure spiccano addetti al booking, yacht concierge, Spa therapist, responsabili rifugi alpini, dj e tecnici suono, audio, luci.

In molti casi, ormai, il reperimento di queste risorse umane avviene attraverso i social e le piattaforme online (LinkedIn, Trovit e Indeed) e tramite analisi dirette, ma rimane sempre aperta l’interlocuzione con le scuole. Per entrare nel dettaglio dei settori maggiormente coinvolti nel recruitment, la recente indagine di TurismoLavoro ha rilevato che le aree con maggior richiesta di lavoratori sono il food & beverage (26%), seguito da front office e reservation (24%), mentre a distanza si piazza l’entertainment (14%).

PROFILI JUNIOR

Secondo Fipe Confcommercio, nel periodo estivo, il mercato turistico e dei servizi offrirà complessivamente in tutti i settori e nelle attività anche non stagionali circa 230mila opportunità di lavoro. Nel contempo, secondo gli stessi rilevamenti, si mantiene alto il parametro della professionalità se si tiene conto che la maggioranza dei lavoratori nel turismo (28,7%) ha un’esperienza di più di 20 anni nel settore, seguita da quelli che hanno alle spalle 10-20 anni di attività (18%) e da quelli che hanno prestato la loro opera da 5-10 anni (16,8%). Percentuali che mostrano chiaramente come il comparto richieda sempre più alte competenze e al tempo stesso risulti meno attraente agli occhi dei più giovani.

IRREGOLARE IL 70%

Il tallone d’Achille rimane comunque la “precarietà”: nel 2023, sette lavoratori su dieci hanno avuto contratti a tempo determinato o stagionale. Questo – secondo gli analisti – riflette la natura ciclica dell’industria turistica, che spesso richiede personale solo in certi periodi dell’anno. Il dato inerente ai lavoratori con contratto indeterminato (14,1%) indica, con alta probabilità, coloro che lavorano in una struttura aperta tutto l’anno.

Anche nell’ultima edizione di FareTurismo, marketplace di domanda-offerta di lavoro per i giovani, è emerso che le tendenze percentuali del lavoro nel turismo, ancora oggi, sono sconfortanti: per il 70% il personale è irregolare, per il 60% a tempo parziale, per il 55% a chiamata, per il 40% precario e per più della metà degli addetti è stagionale. Le retribuzioni, poi, sono sempre notevolmente inferiori rispetto alla media degli altri settori economici e produttivi: l’80% dei lavoratori è inquadrato ai livelli più bassi dei contratti nazionali di lavoro di settore. Nonostante tutto questo, però, le prospettive per il 2024 sono improntate al cauto ottimismo: le aziende sarebbero disposte a pagare stipendi più alti, in aggiunta a condizioni contrattuali più trasparenti e chiare e a un orario di lavoro che si avvicinerà alle 40-48 ore settimanali.

BENEFIT IN AUMENTO

E sempre in vista di una “calda” stagione estiva 2024, gli osservatori prevedono un incremento dei benefit per venire incontro alle esigenze dei lavoratori tra cui, ad esempio, un miglioramento medio della qualità degli alloggi, agevolazioni per i parenti e plus come mezzi di spostamento e servizi riservati alla clientela estesi al personale, cui verrà anche garantito sempre più spesso anche il vitto.
Anche per questo si dovrebbe verificare un fenomeno di overstaffing, con le aziende più propense ad assumere più personale per cautelarsi in caso di eventuali defezioni.

Una tendenza spiccata soprattutto nelle strutture di medio-alto target dove non ci si può permettere di rimanere sotto organico nel pieno della stagione. A tal proposito Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turismo di Firenze, si limita a osservare che «ascoltando le imprese ci sono ancora un po’ di problemi che devono trovare soluzione, ma di certo non siamo in alcun modo ai livelli degli anni precedenti; in particolare per la ristorazione e per alcune tipologie di impiego nelle strutture ricettive. A fine estate partiremo con un’indagine proprio per capire su quali nuove figure professionali emergenti si intende investire maggiormente».

Ma per Lorenzo Bighin, direttore Hr e Operation Th Group l’emergenza è sempre alta: «Il deficit di personale rimane significativo. I settori più colpiti sono quelli legati alla ristorazione, che richiedono una reinterpretazione, essendo anche i comparti più esigenti in termini di orari e turni di lavoro». Un’altra criticità trasversale a tutti i reparti alberghieri è il tema degli alloggi per il personale, problema troppo a lungo trascurato.

TRATTENERE TALENTI

Bighin spiega ancora: «Chi sta già lavorando su questo fronte, come noi, ha un vantaggio competitivo nel trattenere talenti: sviluppando le competenze dei propri dipendenti si migliora la qualità del servizio offerto agli ospiti e si promuove una cultura aziendale forte e coesa. È poi necessario un nuovo approccio all’organizzazione del recruiting e della selezione. Le aziende devono essere presenti in modo intelligente e aggiornato sui canali maggiormente utilizzati dai futuri collaboratori come i social media. Così come è il momento di riprogettare il modo di lavorare. Ad esempio, in Th abbiamo introdotto la figura del “commis gourmet”, una persona che lavora con passione per creare un collegamento tra ospite e territorio, in modo innovativo. E giovani laureati hanno subito colto l’opportunità. La collaborazione che abbiamo con la Scuola Italiana di Ospitalità, la prima hotel school in Italia, ci permette poi di delineare figure professionali ricercate nel settore quali marketing, Ict, food and beverage, guest relation, eventi, nel revenue management, nella lettura del big data e nella gestione dei canali di vendita dei servizi e delle Ota».

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Metamorfosi della montagna: il turismo estivo batterà la neve? https://www.lagenziadiviaggimag.it/metamorfosi-della-montagna-il-turismo-estivo-battera-la-neve/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=metamorfosi-della-montagna-il-turismo-estivo-battera-la-neve https://www.lagenziadiviaggimag.it/metamorfosi-della-montagna-il-turismo-estivo-battera-la-neve/#respond Tue, 23 Apr 2024 05:00:22 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=92756 Metamorfosi della montagna: il turismo estivo batterà la neve?

Il turismo montano sta cambiando, o meglio, si è già trasformato con un radicale capovolgimento di scenari operativi. Se prima il prodotto-neve, e con esso la stagione invernale, rappresentava la colonna portante dell’offerta turistica di località alpine e appenniniche, ora, con lo stravolgimento climatico e la penuria di neve, è l’estate a essere diventata un asset strategico per operatori e albergatori, con una domanda in costante crescita.

RIVOLUZIONE

Una vera e propria “rivoluzione copernicana” resa tangibile dal cambio di equilibri ben fotografato dal recente report “Il Turismo della montagna” redatto a fine 2023 da Th-Cdp e Sio (Scuola italiana di ospitalità) che ha rilevato come rispetto al rapporto di quote-mercato al 70% per la stagione bianca e 30% per la stagione estiva di appena 10 anni fa, subito dopo la pandemia questo rapporto si è ribaltato con un peso specifico della stagione invernale ridimensionato al 55% e uno share della montagna estiva al 45%.

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Metamorfosi della montagna: il turismo estivo batterà la neve?

Il turismo montano sta cambiando, o meglio, si è già trasformato con un radicale capovolgimento di scenari operativi. Se prima il prodotto-neve, e con esso la stagione invernale, rappresentava la colonna portante dell’offerta turistica di località alpine e appenniniche, ora, con lo stravolgimento climatico e la penuria di neve, è l’estate a essere diventata un asset strategico per operatori e albergatori, con una domanda in costante crescita.

RIVOLUZIONE

Una vera e propria “rivoluzione copernicana” resa tangibile dal cambio di equilibri ben fotografato dal recente report “Il Turismo della montagna” redatto a fine 2023 da Th-Cdp e Sio (Scuola italiana di ospitalità) che ha rilevato come rispetto al rapporto di quote-mercato al 70% per la stagione bianca e 30% per la stagione estiva di appena 10 anni fa, subito dopo la pandemia questo rapporto si è ribaltato con un peso specifico della stagione invernale ridimensionato al 55% e uno share della montagna estiva al 45%.

Valori pressoché equiparati che hanno indotto un radicale cambio di registro nell’allestimento dell’offerta, al quale si stanno adeguando gran parte dei 2,1 milioni di micro e piccole imprese legate al turismo montano, nonché i 5,2 milioni di addetti nell’hôtellerie, nella ristorazione, nell’impiantistica e nel mondo dei servizi al turista. A voler sintetizzare con delle simbologie possiamo dire che nel giro di 20 anni si è passati dal fenomeno della “settimana bianca” – prodotto di punta per t.o. e adv – al fenomeno dell’outdoor, al turismo lento e del benessere, che impera da maggio a settembre con soggiorni all’insegna dello sport, dell’escursionismo accessibile, dell’enogastronomia.

GIRO D’AFFARI

Un passaggio obbligato perché il turismo montano, come giro d’affari, vale oltre 16 miliardi di euro (di cui 10 miliardi solo per il prodotto-neve) e in termini occupazionali rappresenta il 14% della forza-lavoro nazionale. Ma è sul volume delle presenze, stimato sempre nel report di Cdp-Sio, che si comprende bene quanto sia diventata importante la montagna estiva perché nel 2022, riguardo al turismo montano sono stati certificati 71 milioni di pernottamenti nel periodo da maggio a ottobre e solo 32 milioni di pernottamenti in inverno.

Dunque, dati alla mano, la riconversione del turismo montano che non dipende più dal prodotto-neve è un fatto acquisito e tutti si devono adeguare. Oltre l’inverno e l’estate, poi, c’è la cosiddetta “terza stagione” – ovvero da ottobre a dicembre e da aprile a maggio – che potrebbe diventare un altro asset per il comparto turistico-ricettivo delle Alpi e degli Appennini, assicurando agli operatori un insperato allungamento della stagionalità, risolvendo in parte anche il fenomeno dell’overtourism del periodo natalizio e di Ferragosto.

NUOVI FORMAT

E il nuovo tipo di offerta che si sta delineando, secondo gli autori del report sul turismo montano, Alberto Beggiolini, Giorgio Vittadini e Vincenzo Zulli, si declina in format di soggiorni brevi, utilizzo di strutture ricettive diffuse e anche extra-alberghiere (come Airbnb), in offerte “ibride” tra natura e cultura.
Tra i testimonial del cambiamento alcuni nomi noti come Henri Giscard d’Estaing, presidente di Club Med, che osserva come «noi, nel ruolo di player internazionali, lavoriamo quotidianamente per estendere la durata della stagione e portarla almeno a otto mesi e diversificare l’offerta per caratterizzare almeno tre stagioni, le due picco e quella di spalla. A questo proposito l’aumento delle vacanze scolastiche e l’armonizzazione degli orari europei, potrebbero aiutare molto e convincere gli operatori montani a tenere aperte le loro imprese».

Mentre Magda Antonioli, docente alla Bocconi con un’esperienza nel cda Enit, evidenzia come «le risorse aggiuntive del Pnrr potranno finanziare interventi non solo “risarcitori”, ma anche diversificare l’offerta montana, considerando che quella che può definirsi “montagna turistica” non si limita alle classiche regioni alpine, ma comprende anche le comunità appennini che della Toscana (Abetone), Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio».

E Valeria Ghezzi, presidente di Anef (l’associazione nazionale di esercenti funiviari), aggiunge: «Il turismo montano è cambiato perché in questi ultimi anni si è trasformato il mercato della domanda: ad esempio, la stagione invernale non è più solo basata sullo sci, ma è stata diversificata con altre proposte, come, tra le altre, le passeggiate con le ciaspole. Inoltre credo che i centri montani debbano saper offrire, tutto l’anno, un’adeguata connettività e una serie di servizi essenziali per gli ospiti. Come gli “eco parchi”, che offrono ad adulti e bambini opportunità di conoscere il territorio, la flora e la fauna, ma anche la geologia».

Dello stesso tenore la riflessione di Graziano Debellini, presidente di Th Resorts (che conta 10 strutture in montagna): «La classica vacanza da pacchetto, anche per la montagna, ormai non esiste più e bisogna ripensare il concetto di ospitalità e di servizi. Sicuramente sarebbe di grande utilità un maggior coordinamento tra tutti gli attori che operano all’interno della filiera e una garanzia di risorse da investire sul territorio, in particolare per sviluppare un’offerta variegata in estate, che vada dai bike park al wellness, dai family park, fino all’escursionismo esperienziale».

A ben vedere, dalle considerazioni di questi testimonial, c’è l’occasione di reinventare un prodotto che l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa a poter vantare con una invidiabile ricchezza paesaggistica e infrastrutturale.

E sempre secondo gli autori del report Cdp-Sio, in questo momento, ci sono due opportunità irripetibili: le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 che saranno una vetrina internazionale di grande impatto promozionale per tutte le aziende del settore e le risorse del Pnrr che possono fare la differenza in un’ottica di potenziamento e riqualificazione di certe aree montane.

IL MARKETING SI EVOLVE

Ma c’è anche un ruolo decisivo che devono giocare gli operatori turistici, partendo da un nuovo approccio nell’attività di promo-marketing, come evidenzia Hannes Gasser, fondatore di Brandnamic, agenzia full-service specializzata nel marketing di hotel e destinazioni: «Le aree montane, soprattutto nei periodi in cui c’è carenza di neve, devono trovare il modo di investire in occasioni di visita e soggiorno che valgano sia d’inverno che in estate come nuovi luoghi d’interesse, offerte culturali, musei ed eventi. Occorre reinventare il turismo montano con offerte che siano flessibili e accessibili, con un forte appeal per i viaggiatori e con modalità sempre più digital per le prenotazioni».

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Egitto, apre sul Mar Rosso la prima Scuola italiana di ospitalità https://www.lagenziadiviaggimag.it/egitto-apre-sul-mar-rosso-la-prima-scuola-italiana-di-ospitalita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=egitto-apre-sul-mar-rosso-la-prima-scuola-italiana-di-ospitalita https://www.lagenziadiviaggimag.it/egitto-apre-sul-mar-rosso-la-prima-scuola-italiana-di-ospitalita/#respond Mon, 18 Mar 2024 13:10:13 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=87564 Egitto, apre sul Mar Rosso la prima Scuola italiana di ospitalità

Nasce la prima Scuola italiana di ospitalità in Egitto. L’accordo è stato siglato tra Federturismo Confindustria e il gruppo turistico egiziano Pickalbatros, in occasione della visita ufficiale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

L’iniziativa rappresenta un ulteriore rafforzamento dei legami bilaterali tra i due Paesi e rientra tra gli obiettivi legati alla formazione professionale e allo sviluppo di nuove competenze, promosso dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

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Egitto, apre sul Mar Rosso la prima Scuola italiana di ospitalità

Nasce la prima Scuola italiana di ospitalità in Egitto. L’accordo è stato siglato tra Federturismo Confindustria e il gruppo turistico egiziano Pickalbatros, in occasione della visita ufficiale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

L’iniziativa rappresenta un ulteriore rafforzamento dei legami bilaterali tra i due Paesi e rientra tra gli obiettivi legati alla formazione professionale e allo sviluppo di nuove competenze, promosso dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

“Lo scopo principale – si legge in una nota ufficiale di Federturismo Confindustria – è promuovere la cooperazione nel campo dell’ospitalità e del turismo con l’apertura di una scuola professionale a Hurghada, sul Mar Rosso,  che operi formando i giovani locali con standard qualitativi italiani, certificati dalla Scuola italiana di ospitalità».

«Il progetto prevede lo sviluppo di programmi professionali educativi di alta qualità in ambito turistico, lo scambio culturale e professionale tra Italia ed Egitto e una più forte cooperazione nella gestione dei flussi migratori regolari per motivi di lavoro. Il Memorandum of understanding stabilisce le basi per la collaborazione in ambiti quali: la formazione e gli stage internazionali per studenti, la condivisione di risorse didattiche e la cooperazione in progetti di ricerca, l’inserimento nel mercato del lavoro in entrambi i Paesi».

«La realizzazione della scuola – precisa ancora il comunicato – è affidata al gruppo Pickalbatros, che si impegna a completare la costruzione dell’edificio entro sei mesi dalla valutazione tecnica finale.

«Con il Piano Mattei sosteniamo centralità del turismo per lo sviluppo delle Nazioni – sottolinea Santanchè – È naturale, quindi, che il piano che porta il suo nome preveda  importanti accordi su un comparto che, oltre a essere un traino per l’economia italiana, rappresenta la principale fonte di entrate, ed è pertanto essenziale, per l’Egitto».

Il binomio Italia-Egitto, dunque, si rafforza, spiega ancora la titolare del Mitur: «Dal progetto del primo treno turistico di lusso creato da Arsenale spa per la tratta Cairo-Assuan alla collaborazione sui pacchetti turistici, passando per i programmi di formazione professionale e istruzione e l’obiettivo di aprire una scuola di formazione alberghiera e turistica a Hurgada: tutti gli impegni sono volti a consolidare la collaborazione italo-egiziana, da un lato contribuendo allo sviluppo sostenibile dei settori turistico e infrastrutturale del Paese, dall’altro incentivando l’esportazione del made in Italy e dei servizi».

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Th Resorts riapre La Thuile Planibel e reinventa la montagna https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-riapre-la-thuile-planibel-e-reinventa-la-montagna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=th-resorts-riapre-la-thuile-planibel-e-reinventa-la-montagna https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-riapre-la-thuile-planibel-e-reinventa-la-montagna/#respond Mon, 26 Jun 2023 10:54:21 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=76647 Th Resorts riapre La Thuile Planibel e reinventa la montagna

Non è una semplice riapertura quella del Th La Thuile Planibel Hotel & Resort, in provincia di Aosta. Per Th Resorts – Gruppo che gestisce 32 strutture, impiega circa 9mila persone e quest’anno prevede un fatturato di oltre 200 milioni di euro – questo momento sancisce il terzo round (ovvero la terza stagione) della “grande sfida”: il rilancio e la destagionalizzazione del turismo di montagna, tema al centro di una tavola rotonda organizzata a margine del reopening della struttura reduce da un importante restyling.

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Th Resorts riapre La Thuile Planibel e reinventa la montagna

Non è una semplice riapertura quella del Th La Thuile Planibel Hotel & Resort, in provincia di Aosta. Per Th Resorts – Gruppo che gestisce 32 strutture, impiega circa 9mila persone e quest’anno prevede un fatturato di oltre 200 milioni di euro – questo momento sancisce il terzo round (ovvero la terza stagione) della “grande sfida”: il rilancio e la destagionalizzazione del turismo di montagna, tema al centro di una tavola rotonda organizzata a margine del reopening della struttura reduce da un importante restyling.

Il limite che il presidente Graziano Debellini intende superare una volta per tutte è consentire la fruizione delle località montane anche nei mesi considerati di “bassa”, come ottobre o maggio, a patto che ci siano prodotti e servizi di qualità. «Noi siamo in Val d’Aosta da 35 anni e da La Thuile vogliamo avviare un vero e proprio laboratorio, che poi estenderemo in Veneto e Trentino Alto Adige, per innovare l’ospitalità in linea con i cambiamenti di comportamento e necessità del cliente – dichiara il numero uno di Th – Oggi l’ospite della montagna, sia in inverno che in estate, non chiede più una vacanza monotematica, bensì pluriesperenziale. Così come sono cambiati alcuni parametri: ad esempio, per il prodotto neve si è abbassata dai 50 ai 40 anni la fascia d’età degli sciatori, che di conseguenza hanno nuove esigenze; mentre per il prodotto estivo si è ampliata la gamma dei nuclei familiari con bisogni sempre più diversificati».

RESTYLING DA 20 MILIONI DI EURO

In altre parole, il turista chiede esperienze, attività outdoor, arricchimenti, e il tutto all’insegna della sostenibilità. Uno scenario che trova anche la proprietà del Planibel, Colliers Global Investors Italy Sgr, perfettamente in linea con il gestore Th Resorts, come spiega il ceo Ofer Arbib: «Vogliamo valorizzare i nostri immobili con opere di riqualificazione in linea con le richieste del mercato turistico e dotate di servizi e tecnologie all’avanguardia. Su Planibel abbiamo investito oltre 20 milioni di euro per una ristrutturazione importante, rinnovando così una location che tornerà a essere protagonista del turismo in Val d’Aosta».

Ne è convinto anche il presidente della Regione, Renzo Testolin, intervenuto all’evento: «Dietro questo restyling del Planibel c’è un grande impegno imprenditoriale, oltre che finanziario. La seconda e la terza stagione sono al centro di un dibattito più ampio con le comunità montane, ma bisogna dare una visione nazionale a quelle che sono priorità di investimento non solo economico, ma anche di contenuti dell’offerta turistica. L’amministrazione regionale valdostana sta facendo sforzi importanti per sostenere lo sviluppo invernale che ci consente di avere 3 milioni di arrivi sugli 800 km di piste che abbiamo, ma anche per l’estate, un periodo nel quale occorre saper offrire adeguati luoghi di vacanza e svago. Chi, come Th Resorts, è in questi luoghi da parecchi anni è   un interlocutore importante. E con attori di questo profilo possiamo davvero mettere in campo nuove opportunità di rilancio del patrimonio ambientale e ricettivo».

LA SCALATA PARTITA DAL RIFUGIO SULL’ADAMELLO

Intanto, questa estate si parte con il “nuovo” Planibel: una struttura nella quale sono stati realizzati ampliamenti in 80 camere, con un riadattamento del teatro da 350 posti e un nuovo centro wellness con piscine, stanze del sale, saune, docce emozionali. Un resort che si avvale di un team di 450 persone, che quest’anno punta a oltre 70mila ospiti, e che a pieno regime, nell’arco di un intero anno operativo, sarà in grado di ospitarne fino a 160mila.

Ma quella del turismo montano 3.0 è di fatto una scommessa che per Debellini si rinnova, visto che iniziò 45 anni fa da un piccolo rifugio all’Adamello gestito con la moglie e alcuni amici. Ovviamente oggi la mission è ben più impegnativa, e le idee il presidente di Th continua ad averle ben chiare: «Dobbiamo lavorare su due fronti: il primo è quello dell’intrattenimento, per cui abbiamo creato una apposita business unit per allestire un’offerta di qualità per i nostri ospiti; l’altro è quello della ristorazione perché è cambiata anche l’alimentazione, e per questo ci stiamo avvalendo del contributo professionale di un “ingegnere degli ingredienti”, Matteo Florian, che è il nostro responsabile del settore ristorativo. In altre parole, stiamo cercando di interpretare al meglio la rivoluzione culturale in atto anche tra i nostri ospiti-clienti».

Altro passaggio-chiave, affrontato da Debellini è quello della svolta digitale: «È un’area di investimento per la quale abbiamo già previsto la realizzazione di diverse app che permetteranno, una volta a regime, di guidare il cliente nelle nostre strutture accedendo ai vari servizi. Sarà anche una modalità efficace per fronteggiare l’overtourism, dirottando prenotazioni in altri periodi dell’anno».

SIMEI: «ANNO IN CRESCITA, IL 2024 ANDRÀ ANCHE MEGLIO»

Intanto, un primo consuntivo in termini di prenotazioni e vendite per il primo semestre dell’anno, è stato abbozzato dal direttore commerciale di Th Resorts, Stefano Maria Simei: «Nei primi tre mesi di quest’anno abbiamo registrato numeri incredibili in termini di prenotazioni, c’è poi stato un rallentamento a maggio, ma ora il trend sta repentinamente risalendo. Di questo stato di grazia ne beneficeremo tutti e questo favorirà anche diverse politiche tariffarie. Arriveremo ad adottare un pricing dinamico su tutta la filiera, e sapremo essere flessibili grazie ai prodotti Th che sono comunque multitarget. Siamo poi molto fiduciosi per l’immediato futuro, al punto da azzardare la previsione che il 2024 sarà quasi sicuramente ancora più performante dell’anno in corso».

INVESTIMENTI SU PERSONALE E FORMAZIONE

A completare l’approccio propositivo di Th Resorts al mercato post pandemIa, la valorizzazione di tutte le professionalità, attraverso la cura delle risorse, come spiegato dallo stesso Debellini: «Alle polemiche di questi tempi sulla carenza di personale o sul fatto che nel turismo non ci sono remunerazioni appaganti, rispondo che occorre investire nel benessere di tutti i lavoratori di una impresa come Th Resorts, a partire dai loro alloggi nelle strutture ricettive, per proseguire con la formazione, le specializzazioni, creando così il giusto equilibrio tra ciò che un lavoratore deve dare e ciò che deve ricevere».

Non a caso Giulio Contini, direttore della Scuola Italiana dell’Ospitalità fondata da Th Resorts e Cassa Depositi e Prestiti, intervenuto alla tavola rotonda, ha avuto modo di ribadire che «quanto fatto fino ad oggi, incluso il progetto formativ  in collaborazione con Ca’ Foscari dell’Hospitality Innovation and e-Tourism, con un apposito corso di laurea, dimostra ampiamente la volontà di formare nuove figure professionali, a vari livelli, dal management alle altre risorse umane indispensabili nelle strutture ricettive».

Tanto diffuso ottimismo è trapelato anche nel corso della presentazione del libro sull’analisi del turismo di montagna curato da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che al termine della tavola rotonda moderata da Giorgio Palmucci ha tracciato una sorta di roadmap: «L’immenso patrimonio naturale che è la montagna italiana, che vanta ben il 62% delle aree montane europee, può rappresentare una opportunità solo se si riuscirà a mettere in atto progetti sostenibili che valorizzino i territori, le loro specificità, anche con l’utilizzo virtuoso della tecnologia».

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Th Resorts scalda i motori in vista dell’estate con l’Academy in Calabria https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-scalda-i-motori-in-vista-dellestate-con-lacademy-in-calabria/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=th-resorts-scalda-i-motori-in-vista-dellestate-con-lacademy-in-calabria https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-scalda-i-motori-in-vista-dellestate-con-lacademy-in-calabria/#respond Tue, 09 May 2023 08:55:52 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=74700 Th Resorts scalda i motori in vista dell’estate con l’Academy in Calabria

Th Resorts fa le prove generali in vista della stagione estiva e dal 2 al 12 maggio, nella cornice del Th Simeri Village in Calabria, si svolge il consueto momento di formazione annuale con Th Academy. In dieci giorni si alternano momenti “learn by doing”, dedicati al lavoro sul prodotto, a moduli formativi incentrati sul potenziamento delle soft skill, sul relation management, gestione della leadership e motivazione, competenze manageriali importanti per direttori e capiservizio chiamati a formare e coordinare decine di collaboratori.

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Th Resorts scalda i motori in vista dell’estate con l’Academy in Calabria

Th Resorts fa le prove generali in vista della stagione estiva e dal 2 al 12 maggio, nella cornice del Th Simeri Village in Calabria, si svolge il consueto momento di formazione annuale con Th Academy. In dieci giorni si alternano momenti “learn by doing”, dedicati al lavoro sul prodotto, a moduli formativi incentrati sul potenziamento delle soft skill, sul relation management, gestione della leadership e motivazione, competenze manageriali importanti per direttori e capiservizio chiamati a formare e coordinare decine di collaboratori.

Alcuni dei contenuti sono curati dalla Scuola Italiana di Ospitalità – nata in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e in sinergia con l’Università Ca’ Foscari – per promuovere programmi di formazione specializzata in un settore, quello del turismo, strategico per il Paese.

Durante la Th Academy si lavora insieme per affinare le competenze, migliorare la qualità del servizio offerto e promuovere una cultura aziendale forte e coesa. La formazione è organizzata su diversi livelli: durante le prime giornate i capi settore lavorano sul prodotto e per la seconda parte dell’Academy diventano poi formatori delle figure junior. Sono state organizzate 23 aule, 5 eventi in teatro e un pomeriggio di team building, eventi gastronomici e di degustazione e un approfondimento sull’app Th a supporto dell’organizzazione delle giornate di lavoro. Alla formazione si affiancano momenti di convivialità e di confronto tra colleghi dello stesso settore, con la possibilità di entrare in sinergia con le persone con cui si lavorerà nei prossimi mesi. Quest’anno, per la prima volta, anche un momento aperto alle famiglie dei collaboratori: per un’intera giornata tutti vengono coinvolti nelle attività e possono divertirsi in compagnia della Th Crew.

Oltre 560 le persone coinvolte – hotel manager, responsabili di reparto delle strutture, figure apicali dello staff dedicato all’intrattenimento e vertici di sede – che prendono parte attivamente a questo percorso di aggiornamento e formazione che, all’apertura delle strutture, si troveranno a gestire altre 3.500 risorse, che partiranno tra pochi giorni per tutti i villaggi Th. Per la prima volta hanno partecipato anche alcuni allievi degli Istituti Alberghieri, tra cui 13 allievi delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Alberghiero Don Pino Puglisi di Centuripe, che faranno parte della squadra Th per la stagione estiva 2023. I ragazzi, accompagnati da alcuni docenti, hanno partecipato alla formazione con grande entusiasmo.

«Stiamo vivendo quest’esperienza con entusiasmo ed energia, per far partire la stagione al massimo delle sue potenzialità – sottolinea Lorenzo Bighin, direttore centrale hr e operations di Th Resorts – Abbiamo uno staff preparato e pronto a soddisfare le esigenze di una clientela fidelizzata che ci sceglie con rinnovato entusiasmo e per conquistare quella che per la prima volta si trova a vivere la sua vacanza firmata Th. Questi giorni di formazione in Academy ci hanno restituito le ragioni profonde di un lavoro che ha al centro le persone siano esse ospiti o lavoratori. Mentre oggi si parla tanto della mancanza di personale nel nostro settore, in questi giorni abbiamo sperimentato che esiste la soluzione per vivere con passione il proprio lavoro».

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Th Resorts rinnova il cda: tutti gli uomini di Debellini https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-rinnova-il-cda-tutti-gli-uomini-di-debellini/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=th-resorts-rinnova-il-cda-tutti-gli-uomini-di-debellini https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-rinnova-il-cda-tutti-gli-uomini-di-debellini/#respond Thu, 06 May 2021 09:16:48 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=51011 Th Resorts rinnova il cda: tutti gli uomini di Debellini

Ha aspettato la primavera, quella vera, e i primi accenni di ripartenza del turismo, per svelare la sua nuova squadra. Il presidente di Th Resorts Graziano Debellini presenterà domani (venerdì), al Th Lazise Parchi del Garda, il nuovo consiglio di amministrazione, nominato proprio ieri.

Volti che saranno svelati agli oltre 250 partecipanti – tra hotel manager, responsabili di reparto, figure apicali dell’intrattenimento e vertici di sede – all’annuale Th Academy, annuale appuntamento di formazione organizzato nell’ambito delle iniziative della Scuola Italiana di Ospitalità (realtà nata in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e in sinergia con l’Università Ca’ Foscari).

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Th Resorts rinnova il cda: tutti gli uomini di Debellini

Ha aspettato la primavera, quella vera, e i primi accenni di ripartenza del turismo, per svelare la sua nuova squadra. Il presidente di Th Resorts Graziano Debellini presenterà domani (venerdì), al Th Lazise Parchi del Garda, il nuovo consiglio di amministrazione, nominato proprio ieri.

Volti che saranno svelati agli oltre 250 partecipanti – tra hotel manager, responsabili di reparto, figure apicali dell’intrattenimento e vertici di sede – all’annuale Th Academy, annuale appuntamento di formazione organizzato nell’ambito delle iniziative della Scuola Italiana di Ospitalità (realtà nata in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e in sinergia con l’Università Ca’ Foscari).

Ma vediamo in anteprima i nomi del nuovo cda, tra cui numerosi manager noti nel settore, espressione della competitività di Debellini sul mercato. Accanto al nuovo amministratore delegato e direttore generale Giuliano Gaiba (ex Alpitour-Eden), spediranno i consiglieri Emiliano Ranati e Francesco Formica (di Cdp), Giorgio Franceschi (amministratore delegato di Isa) e i consiglieri indipendenti Francesca Benati (ad per l’Italia di Amadeus), Giovanni Raimondi (già presidente della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli), Giorgio Palmucci (anche presidente Enit) e Matthieu Rinville (senior vice president di Moncler Americas).

A Lazise, dove si è svolta in presenza la Th Academy, sono arrivate con forza le frasi del premier Draghi al G20 Turismo, che il neo ad Gaiba commenta così: «Parole che ci hanno riempito di speranza in un momento particolarmente delicato per il settore, gravemente provato dall’emergenza Covid-19».

«Th Resorts con la sua Academy e la Scuola Italiana di Ospitalità – prosegue il manager – dà un segnale forte e chiaro al mondo del turismo. La valorizzazione delle persone e della loro formazione sono la strada maestra per poter dominare le sfide che il nuovo scenario ci sta mettendo di fronte».

Gli fa eco Lorenzo Bighin, direttore centrale risorse umane e operations: «Questo ultimo anno e mezzo è stato tutto straordinario e non si poteva pensare di ripartire per la stagione estiva senza potersi prima incontrare, di persona, riguardarsi negli occhi, lavorare insieme, aggiornarci e curare la nostra professionalità, dirci quello che abbiamo imparato anche in questa situazione difficilissima.

Sull’importanza della «formazione trasversale» interviene infine Giulio Contini, direttore della Scuola italiana di Ospitalità, secondo cui è necessario mixare «soft e hard skill, competenze che servono per approcciare gli ospiti conoscendo le tendenze, le preferenze, la voglia di maturare esperienze, insieme a quelle necessarie a governare i nuovi strumenti e i nuovi prodotti a disposizione».

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Th Resort-Cdp, al via il master della Scuola Italiana di Ospitalità https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resort-cdp-al-via-il-master-della-scuola-italiana-di-ospitalita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=th-resort-cdp-al-via-il-master-della-scuola-italiana-di-ospitalita https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resort-cdp-al-via-il-master-della-scuola-italiana-di-ospitalita/#respond Thu, 19 Nov 2020 09:51:17 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=45415 Si è concluso l’evento digitale di tre giorni organizzato da Th Resort per lanciare il primo Master Executive in Hospitality Management della Scuola Italiana di Ospitalità, l’istituto nato su iniziativa di Th e con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti. Durante il convegno sono stati presentati i contenuti del programma pilota dell’executive master, il corso che sarà erogato ed affinato su 70 manager di Th e poi offerto a tutti i manager del settore turistico italiano.

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Si è concluso l’evento digitale di tre giorni organizzato da Th Resort per lanciare il primo Master Executive in Hospitality Management della Scuola Italiana di Ospitalità, l’istituto nato su iniziativa di Th e con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti. Durante il convegno sono stati presentati i contenuti del programma pilota dell’executive master, il corso che sarà erogato ed affinato su 70 manager di Th e poi offerto a tutti i manager del settore turistico italiano.

Il modello a cui si ispira la Scuola italiana di Ospitalità è quello dell’“hotel-school”: un campus per l’alta formazione specifico per il settore dell’hotellerie, in grado di integrare in loco la formazione in aula con l’esperienza sul campo sulla base di principi come sostenibilità, formazione e sviluppo del capitale umano, digitalizzazione e centralità del cliente.

«Secondo i dati statistici ed esperienziali, il modello formativo dell’hotel-school è quello più apprezzato dai datori di lavoro, perché basato sulla metodologia del learning by doing. Gli studenti che completano il ciclo di studi sono assolutamente pronti ad entrare nel mondo del lavoro ed occupano rapidamente delle posizioni di middle management, per poi sfruttare tutte le opportunità di crescita professionale che il settore offre», ha spiegato il direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità, Giulio Contini.

«L’avvio del primo master della Scuola Italiana di Ospitalità è l’occasione per rinnovare il nostro impegno nel settore turistico. Impegno che si concretizza con una forte attenzione agli investimenti nel capitale umano. Cdp è, infatti, espressione del capitale finanziario a sostegno del capitale umano, ovvero del lavoro, vero volano di sviluppo del nostro Paese. Ed è su questa base che insieme a TH abbiamo disegnato quella che può essere un’ulteriore spinta nel campo del turismo: la Scuola Italiana di Ospitalità. Come Cdp siamo impegnati nel riqualificare sempre più l’offerta turistica italiana perché quello del turismo è un settore strategico da un punto di vista economico e occupazionale. Da poco abbiamo lanciato l’acceleratore per il settore dell’automotive; l’obiettivo è lanciare nei prossimi mesi anche l’acceleratore per il turismo – con un focus sul Sud Italia – per incentivare ulteriormente la nascita di startup che possano crescere e fornire prodotti a tutto il settore», ha aggiunto l’ad di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo.

La Scuola italiana di Ospitalità avrà sede nel complesso immobiliare dell’ex Ospedale a mare al Lido di Venezia nella sua futura configurazione, all’interno della struttura dell’ex Teatro Marinoni.

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Th Resorts e Cdp, nel 2021 al via la Scuola Italiana di Ospitalità https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-e-cdp-nel-2021-al-via-la-scuola-italiana-di-ospitalita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=th-resorts-e-cdp-nel-2021-al-via-la-scuola-italiana-di-ospitalita https://www.lagenziadiviaggimag.it/th-resorts-e-cdp-nel-2021-al-via-la-scuola-italiana-di-ospitalita/#respond Mon, 11 May 2020 08:09:50 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=39484 Cdp, Th Resorts e l’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo della Scuola Italiana di Ospitalità, l’iniziativa nata per promuovere programmi di formazione specializzata nel settore turistico.

L’obiettivo, si legge in una nota, è di costruire un’offerta formativa “che valorizzi nella massima misura il capitale umano, agevolando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e formando manager capaci di indirizzare l’azione e le scelte strategiche delle imprese del settore verso modelli di gestione del turismo e dell’ospitalità sostenibili sul piano economico, sociale e ambientale”.

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Cdp, Th Resorts e l’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo della Scuola Italiana di Ospitalità, l’iniziativa nata per promuovere programmi di formazione specializzata nel settore turistico.

L’obiettivo, si legge in una nota, è di costruire un’offerta formativa “che valorizzi nella massima misura il capitale umano, agevolando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e formando manager capaci di indirizzare l’azione e le scelte strategiche delle imprese del settore verso modelli di gestione del turismo e dell’ospitalità sostenibili sul piano economico, sociale e ambientale”.

Ca’ Foscari coordinerà insieme a Th Resorts e Cdp la progettazione dell’offerta formativa, mettendo a disposizione le proprie competenze didattiche ed il proprio network accademico e professionale a favore dei corsi sviluppati congiuntamente alla Scuola Italiana di Ospitalità, che diverranno parte integrante e organica dell’offerta formativa dell’Università già a partire dall’Anno Accademico 2021-2022.

«La sigla di questo accordo arriva in un momento particolarmente delicato per il settore, gravemente provato dall’emergenza Covid-19. In questa situazione è ancora più necessario investire sulla formazione e innalzare i livelli di competenze, per gestire l’hôtellerie non più grazie al solo intuito o all’esperienza ma con solide basi di management indispensabile per provare a superare questa difficile crisi, ha aggiunto Graziano Debellini, presidente dalla Fondazione Scuola Italiana di Ospitalità e di Th Resorts.

La prima iniziativa congiunta sarà un ciclo di webinar che partirà il 18 maggio, realizzato con Ca’ Foscari Challenge School. Una serie di appuntamenti dedicati agli operatori che toccherà aspetti cruciali del settore, per discutere scenari e proporre soluzioni percorribili rispetto alle nuove regole di interazione sociale e all’evoluzione del mercato turistico nei prossimi due anni.

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