Wilken Bormann Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/wilken-bormann/ Network multimediale di informazione turistica Wed, 25 Nov 2020 12:21:43 +0000 it-IT hourly 1 https://euhkb3nhdo3.exactdn.com/wp-content/uploads/2017/02/cropped-logo_quadrato.png?lossy=1&resize=32%2C32&ssl=1 Wilken Bormann Archivi - L'Agenzia di Viaggi Magazine https://www.lagenziadiviaggimag.it/tag/wilken-bormann/ 32 32 Lufthansa, successo per l’eurobond da 1 miliardo di euro https://www.lagenziadiviaggimag.it/lufthansa-successo-per-leurobond-da-1-miliardo-di-euro/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lufthansa-successo-per-leurobond-da-1-miliardo-di-euro https://www.lagenziadiviaggimag.it/lufthansa-successo-per-leurobond-da-1-miliardo-di-euro/#respond Wed, 25 Nov 2020 12:07:50 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=45585 Lufthansa, successo per l’eurobond da 1 miliardo di euro

Deutsche Lufthansa Ag ha emesso con successo un eurobond non garantito per un volume totale di 1 miliardo di euro. L’obbligazione, fa sapere una nota della società, avrà una durata di 5,5 anni ed è stata sottoscritta in eccesso di circa 4 volte.

Le obbligazioni, con un valore nominale di 100mila euro fruttano un interesse del 3,0% all’anno e scadono il 29 maggio 2026. L’operazione ha fatto seguito al successo dell’emissione di un’obbligazione convertibile di 600 milioni di euro da parte di Deutsche Lufthansa AG lo scorso 10 novembre.

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Lufthansa, successo per l’eurobond da 1 miliardo di euro

Deutsche Lufthansa Ag ha emesso con successo un eurobond non garantito per un volume totale di 1 miliardo di euro. L’obbligazione, fa sapere una nota della società, avrà una durata di 5,5 anni ed è stata sottoscritta in eccesso di circa 4 volte.

Le obbligazioni, con un valore nominale di 100mila euro fruttano un interesse del 3,0% all’anno e scadono il 29 maggio 2026. L’operazione ha fatto seguito al successo dell’emissione di un’obbligazione convertibile di 600 milioni di euro da parte di Deutsche Lufthansa AG lo scorso 10 novembre. Entrambe le emissioni rafforzano ulteriormente la posizione di liquidità. Al 30 settembre, la società disponeva infatti di risorse per 10,1 miliardi di euro (comprese le misure di stabilizzazione in gran parte inutilizzate in Germania, Svizzera, Austria e Belgio).

«Il grande successo di entrambe le operazioni sottolinea la fiducia del mercato dei capitali nella nostra azienda e le nostre misure di ristrutturazione. Questo ci consente di continuare a utilizzare un’ampia varietà di strumenti di finanziamento vantaggiosi. Abbiamo già rifinanziato con successo la maggior parte delle nostre scadenze finanziarie di 3,2 miliardi di euro nel 2021», ha dichiarato Wilken Bormann, executive vice president group finance di Lufthansa Group.

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La sfida del flight shaming da Lufthansa a Klm https://www.lagenziadiviaggimag.it/la-sfida-del-flight-shaming-da-lufthansa-a-klm/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-sfida-del-flight-shaming-da-lufthansa-a-klm https://www.lagenziadiviaggimag.it/la-sfida-del-flight-shaming-da-lufthansa-a-klm/#respond Wed, 07 Aug 2019 06:00:17 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=31110 La sfida del flight shaming da Lufthansa a Klm

Flight shaming, ovvero non salgo su un aereo perché altrimenti inquino. Sembra impossibile, ma in terra tedesca la “vergogna di volare” è uno dei problemi più attuali che il management del Gruppo Lufthansa si trova a dover affrontare con il proprio mercato domestico sulla scia di quanto è già avvenuto in Scandinavia, dove il “flygskam” è stato addirittura additato dal ceo della più importante compagnia dell’area come una delle principali cause della flessione che recentemente ha subìto il mercato domestico svedese.

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La sfida del flight shaming da Lufthansa a Klm

Flight shaming, ovvero non salgo su un aereo perché altrimenti inquino. Sembra impossibile, ma in terra tedesca la “vergogna di volare” è uno dei problemi più attuali che il management del Gruppo Lufthansa si trova a dover affrontare con il proprio mercato domestico sulla scia di quanto è già avvenuto in Scandinavia, dove il “flygskam” è stato addirittura additato dal ceo della più importante compagnia dell’area come una delle principali cause della flessione che recentemente ha subìto il mercato domestico svedese.

«È nostro compito fare di tutto per diventare sempre più sostenibili», è stato il monito lanciato da Wilken Bormann, ceo dell’hub di Monaco per Lufthansa, durante un incontro con i media sulla terrazza della First Class Lounge dell’aeroporto bavarese, che ha ammesso «anche noi assistiamo a un calo del traffico domestico, e anche nei prossimi anni non ci aspettiamo più da questo punto di vista dei tassi di crescita così significativi come in passato».

Ecco spiegato il motivo dei nuovi ordinativi di A350-900 (oltre ai 15 già in flotta, il “vecchio” ordinativo di 25 ulteriori aeromobili è stato aumentato di 20 unità, destinate ad arrivare tra il 2022 e il 2027, ndr), di cui 17 posizionati proprio a Monaco.

«Si tratta di un aeromobile che utilizza carburante nel modo più efficiente possibile, con una media di soli 2,9 litri ogni 100 passeggeri per chilometro. Non solo, utilizzare questo tipo di aeromobile significa anche ridurre l’impatto del rumore per i residenti, se pensiamo che l’inquinamento acustico dell’A350 è inferiore del 50% rispetto a quello provocato da un A340», ha proseguito Bormann.

Complessivamente, il settore aviazione sta contribuendo alla riduzione delle emissioni di Co2 in ragione dell’1,5% all’anno entro il 2020, con l’obiettivo finale di arrivare al “meno 50%” entro il 2050, il tutto in confronto ai livelli del 2005.

Dal canto suo, per combattere il flight shaming, Klm ha recentemente lanciato una campagna di sensibilizzazione chiamata “Fly Responsibly“ in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell’azienda.

In una lettera aperta, pubblicata nei principali quotidiani internazionali di Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Paesi Bassi e Germania, il vettore olandese ha esortato tutti gli attori del mercato ad unire le forze per prendere decisioni di viaggio più responsabili. La lettera scritta del ceo di Klm, Pieter Elbers, è stata accompagnata da un video con una serie di domande, tutte incentrate sulla reale necessità degli spostamenti aerei.

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Il piano Lufthansa per l’hub di Monaco https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-piano-lufthansa-per-lhub-di-monaco/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-piano-lufthansa-per-lhub-di-monaco https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-piano-lufthansa-per-lhub-di-monaco/#respond Mon, 05 Aug 2019 06:09:21 +0000 https://www.lagenziadiviaggimag.it/?p=31062 Il prossimo appuntamento sarà all’inizio del 2020, quando sull’hub di Monaco saranno posizionati, in totale, 17 aeromobili A350 (adesso sono 15) e sette A380 (attualmente sono 5). Ma è solo il primo passo, perché per Lufthansa l’hub bavarese diventerà sempre più lo scalo premium di riferimento. A cominciare dall’obiettivo a medio termine di espandere ulteriormente la struttura esistente, con la costruzione di un ulteriore satellite a forma di T nell’area nordest dell’attuale area aeroportuale.

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Il prossimo appuntamento sarà all’inizio del 2020, quando sull’hub di Monaco saranno posizionati, in totale, 17 aeromobili A350 (adesso sono 15) e sette A380 (attualmente sono 5). Ma è solo il primo passo, perché per Lufthansa l’hub bavarese diventerà sempre più lo scalo premium di riferimento. A cominciare dall’obiettivo a medio termine di espandere ulteriormente la struttura esistente, con la costruzione di un ulteriore satellite a forma di T nell’area nordest dell’attuale area aeroportuale.

«Il vantaggio, come è già avvenuto con l’apertura tre anni fa del nuovo satellite del Terminal 2 (con un investimento complessivo di oltre 1 miliardo di dollari), è quello di poter partecipare direttamente alla progettazione del futuro (la compagnia tedesca è socia al 40%, con il resto della compagine azionaria in mano pubblica, ndr). Proprio come accade qui, e non a Francoforte», confida una fonte del vettore, durante il tradizionale appuntamento estivo con i media presso la Lufthansa First Class Lounge dello scalo.

Intanto però, il presente parla dell’arrivo ormai imminente di ancora più A350 rispetto a quelli inizialmente previsti. Oltre ai 15 già in flotta, il “vecchio” ordinativo di 25 ulteriori aeromobili è stato aumentato di 20 unità, destinate ad arrivare tutte tra il 2022 e il 2027.

Tutto questo mentre si allungano i tempi di consegna del primo Boeing 777-9 (con la nuova configurazione della Business class), modello di cui Lufthansa ha ordinato 20 esemplari, che a questo punto è destinato a fare il suo primo ingresso in flotta non prima del 2021.

«I nuovi A350 e A380 ci consentiranno di aprire nuovi collegamenti da Monaco. L’obiettivo è di aprire una nuova rotta sull’India e almeno due sugli Usa, dopo che già quest’estate sono state aperte Boston e San Francisco, mentre per l’estate del 2020 sono già in agenda il lancio di Los Angeles, Pechino e Shanghai – aggiunge Wilken Bormann, ceo dell’hub di Lufthansa di Monaco di Baviera – I nostri passeggeri hanno bisogno di connettività, e l’efficienza nei controlli di sicurezza e le brevi distanze sono due punti importanti a favore di Monaco rispetto a Francoforte».

Aeroporto quest’ultimo, che non vedrà però alcun ridimensionamento per Lufthansa. Ma solo un rallentamento nella crescita dovuto, sottolineano gli addetti ai lavori, anche alla decisione da parte di Fraport AG (la società che gestisce lo scalo) di costruire un nuovo terminal (pronto nel 2020) dedicato ai soli vettori low cost.

E per il mercato italiano, cosa cambierà con lo sviluppo dell’hub di Monaco? «Già adesso si tratta di un mercato fondamentale per noi, e lo sarà sempre di più», conclude Bormann. A cominciare dal ruolo di Air Dolomiti, la compagnia del Gruppo Lufthansa che, con l’orario estivo, non solo ha proseguito il proprio programma di espansione della flotta (ora arrivata a 13 aeromobili), ma ha anche esteso la rete dei collegamenti dai principali aeroporti italiani verso Monaco di Baviera e Francoforte.

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