by Andrea Lovelock | 24 Marzo 2017 18:08
Nuovo incontro, ma del tutto interlocutorio, tra governo, sindacati e vertici Alitalia per un aggiornamento delle posizioni alla luce di nuovi dettagli del piano industriale di Cramer Ball. Ora si è a conoscenza che si vorrebbe procedere a risparmi per 433 milioni di euro l’anno a partire dal 2019: di questi, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, 270 milioni riguarderebbero spese non legate al personale e 163 milioni risparmi sul costo del lavoro.
Nei primi tre anni si tirerebbe la cinghia per una somma pari a circa un miliardo e si arriverebbe a 1,866 miliardi nei cinque anni del piano.
Il passaggio doloroso dei tagli al personale riguarda 2.037 esuberi tra il personale di terra, di cui 813 lavoratori sarebbero coinvolti in processi di esternalizzazione, soprattutto nel settore della manutenzione, 200 nella manutenzione leggera per il corto raggio, 65 nella logistica e 60 nei call center. Tra gli esuberi sarebbero compresi anche 500 contratti a tempo determinato che non dovrebbero essere rinnovati.
Su questo punto i sindacati ribadiscono la necessità di un passo del governo che, al momento, non sembra intenzionato a fare. Al termine di quest’ultimo incontro l’ad Ball ha ribadito: «Riteniamo che il piano sia convincente, basato su risparmi che per due terzi non riguardano il costo del lavoro e su un aumento dei ricavi del 30% nei primi tre anni. Ora, però, dobbiamo muoverci velocemente».
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