by Redazione | 30 Luglio 2020 11:21
Venti di sciopero a British Airways in piena stagione estiva. In una lettera rivolta all’amministratore delegato della compagnia, Alex Cruz, il più forte sindacato inglese – Unite – accusa il vettore di sfruttare la pandemia del coronavirus come copertura per imporre un piano a lungo termine con 12mila licenziamenti, per poi procedere alle riassunzioni con reinserimenti a condizioni salariali inferiori fino al 40% rispetto alle attuali retribuzioni.
Il sindacato, guidato dal segretario generale Len McCluskey, è pronto allo sciopero per contrastare questa mossa della compagnia aerea. Una minaccia che produrrebbe ulteriori disagi per i viaggi estivi da e per il Regno Unito, già fortemente penalizzati dalle restrizioni sanitarie, con migliaia di voli cancellati.
Unite, che rappresenta migliaia di membri dell’equipaggio di cabina, ingegneri e personale di manutenzione che lavorano per British, è convinta che i vertici della compagnia aerea stiano pianificando i licenziamenti con la contestuale promessa di reinserimento, semplicemente per attuare un taglio generalizzato degli stipendi.
Un’ipotesi avvalorata da un recente accordo raggiunto da British Airways con i suoi piloti che prevede 270 licenziamenti, rispetto ai 1.250 previsti inizialmente, in cambio di forti tagli agli stipendi. Da sottolineare che la compagnia inglese, di proprietà di International Airlines Group (Iag) sta attualmente operando solo il 15% della sua abituale offerta aerea, a causa di una bassissima domanda aerea, perdendo circa 20 milioni di sterline (circa 22 milioni di euro) al giorno.
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