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Tap Air sotto la lente Ue: ok agli aiuti di Stato, ma scatta l’indagine

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Ok agli aiuti di Stato, ma via all’indagine su un ulteriore salvataggio. È una doppia decisione quella presa dalla Commissione europea sulla compagnia aerea Tap Air Portugal: Bruxelles infatti ha riapprovato gli aiuti per 1,2 miliardi di euro dati dal Portogallo al vettore, ma allo stesso tempo ha annunciato l’apertura di un’indagine per valutare se gli ulteriori aiuti che Lisbona prevede di dare a Tap siano in linea con le regole Ue.

Nel suo comunicato ufficiale la Commissione Ue ha specificato di aver autorizzato per la seconda volta un precedente aiuto pubblico a Tap di 1,2 miliardi di euro sotto forma di prestito. Il primo via libera era stato annullato a maggio dal tribunale europeo in seguito all’azione legale portata avanti da Ryanair.

L’indagine aperta da Bruxelles, invece, si concentrerà sugli ulteriori aiuti (3,2 miliardi di euro)  – che il Portogallo ha annunciato lo scorso 10 giugno – utili alla ristrutturazione del vettore. La somma include anche il prestito di 1,2 miliardi che dovrebbe essere convertito in azioni della compagnia aerea. Il piano di salvataggio preparato dal governo portoghese – contestuale agli aiuti  – prevede una riduzione della forza lavoro di oltre 2.000 dipendenti, tagli salariali e una riduzione della flotta.

«Abbiamo adottato una nuova decisione che approva nuovamente l’aiuto al salvataggio per la compagnia aerea portoghese Tap, a seguito della recente sentenza del Tribunale che annulla la decisione originaria della Commissione – ha spiegato la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager – Ciò garantisce che l’aiuto per il salvataggio erogato a Tap non debba essere rimborsato, mentre continuano gli sforzi per sviluppare un solido piano di ristrutturazione che garantisca la redditività di Tap a lungo termine, senza la necessità di un sostegno statale continuo. In tale contesto, abbiamo anche avviato un’indagine sull’aiuto alla ristrutturazione notificato dal Portogallo».

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