Con il primo arrivo della Thomson Spirit il porto di Taranto spinge sul traffico crociere. E lo fa mettendo in programma un progetto più organico rispetto al passato grazie al lavoro effettuato da Ionian Shipping Consortium, realtà che raggruppa gli operatori locali, supportato dall’Autorità portuale di sistema del Mar Ionio.
Circa 1.300 i croceristi sono sbarcati il 15 maggio da Messina, alle 10, con la nave che alle 18 è ripartita alla volta della Grecia. Un approdo che sarà seguito, fino a ottobre, da altri sei. Con l’unità della britannica Thomson Cruises (Gruppo Tui) che toccherà l’Italia attraverso due itinerari: Iconic Italia e Taste of the Adriatic. Città vecchia, i due mari di Taranto, le ceramiche di Grottaglie o anche il barocco di Martina Franca: questo e molto altro nell’offerta ai croceristi attraverso pacchetti proposti proprio dagli operatori locali.
«È un progetto che vogliamo consolidare – commentano Rinaldo e Giuseppe Melucci, rispettivamente presidente e responsabile marketing di Isc, a Il Sole 24 Ore – L’obiettivo è ampliare il numero degli attracchi coprendo da aprile a novembre 2018. Vogliamo riconfermare la Thomson Spirit ma anche portare a Taranto l’ammiraglia della flotta, la Tui Discovery 2, così come una seconda importante compagnia per la quale stiamo chiudendo le trattative».
«Se come città e come porto investiremo bene in questa operazione – aggiunge Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale – i ritorni ci saranno. Non siamo nei grandi flussi del Tirreno e dell’Adriatico, ma possiamo comunque ritagliarci uno spazio e contribuire alla diversificazione del porto».