Primo contratto multiplo in Italia per Airbnb, con la tassa di soggiorno che diventerà digitale in sei comuni della Sardegna: si tratta di Arzachena, Dorgali, Golfo Aranci, Olbia, Posada e Santa Teresa di Gallura, località che contribuiscono a portare sull’isola tanti viaggiatori grazie al portale online fondato nel 2008 (solo lo scorso anno sono stati 290mila).
L’accordo – operativo nei prossimi mesi – rappresenterà una svolta in termini di semplificazione del pagamento e della riscossione dell’imposta, contribuendo a frenare il rischio di evasioni.
In sostanza, una volta che la nuova formula prenderà il via nelle sei destinazioni, i prezzi degli alloggi disponibili su Airbnb saranno già comprensivi della tassa di soggiorno – calcolata in percentuale sul valore della prenotazione tra il 3% e il 5% a seconda della tariffa deliberata dall’amministrazione – che verrà poi versata direttamente alle casse comunali.
I comuni sardi si aggiungo, quindi, alle altre capitali del turismo nazionale e internazionale che hanno in vigore simili convenzioni, compiendo così un bel passo in avanti nella digitalizzazione delle varie procedure relative alla tassa di soggiorno. In totale, in Italia, saranno 16 i comuni ad avere concluso un accordo simile a quello concretizzato dalle mete sarde con Airbnb.