È di 622 milioni di euro l’incasso totale derivante dalla tassa di soggiorno per l’anno 2019 (nel 2018 si era attestato sui 540 milioni). A rivelare la cifra è l’Osservatorio sulla tassa di Jfc, che ha pure evidenziato come lo scorso anno si è registrato un aumento del +13,7% dei Comuni italiani che l’hanno introdotta, ormai più di 1.200 sul territorio nazionale.
Secondo gli analisti, il “congruo incremento” del valore del tesoretto generato dalla tassa tanto odiata dagli operatori turistici, ma altrettanto amata dagli amministratori locali, è dovuto essenzialmente all’aumento del numero delle città che l’hanno adottata come misura necessaria per rimpinguare le casse comunali e dalla differenziazione al rialzo del balzello a seconda delle categorie alberghiere, che ha indotto alcuni amministratori a elevare la tassa giornaliera per le sistemazioni a quattro e cinque stelle.
Nel dettaglio, tra i Comuni che nel 2019 hanno aumentato il prelievo, figurano alcune big del turismo come Rimini, Verona e Viterbo. In controtendenza Siena, che l’ha ridotta per le strutture extralberghiere.