by Redazione | 20 Dicembre 2024 17:51
Duro affondo di Ryanair contro il governo Meloni. La low cost irlandese si è scagliata contro la decisione dell’esecutivo – definita in una nota “miope e regressiva” – di aumentare le tasse[1], da 0,50 fino a 8 euro, sui passeggeri in partenza che viaggiano dai più grandi aeroporti italiani dal 1° aprile 2025.
“Il provvedimento – avverte Ryanair – costringerà le compagnie come la nostra a rivedere i piani per l’Italia nel 2025, con gravi conseguenze per la connettività, il turismo e i posti di lavoro. In particolare a Roma, dove è necessaria una maggiore connettività aerea per sostenere il turismo in entrata nell’Anno Giubilare[2]“.
“La decisione del governo italiano di aumentare la regressiva addizionale comunale – prosegue la nota – è in netto contrasto con quanto fatto da altri Paesi europei, come Svezia, Ungheria, Irlanda e Polonia che stanno abolendo le tasse sull’aviazione o riducendo i costi di accesso per promuovere la crescita del traffico. L’unico modo per stimolare la crescita è quello di avere tariffe basse che, a loro volta, richiedono costi di accesso competitivi”.
Ryanair poi cita alcuni esempi: “L’Italia non deve fare altro che guardare a Calabria[3] e Friuli Venezia Giulia[4] per capire come far crescere la connettività, il turismo e l’occupazione: entrambe le Regioni hanno abolito l’addizionale comunale e, di conseguenza, Ryanair ha messo in campo un piano di crescita super potenziata che include una crescita del 50% del traffico, 3 nuovi aerei basati e 15 nuove rotte in Calabria, 1 nuovo aereo basato e 7 nuove rotte in Friuli Venezia Giulia”.
«Questa decisione illogica di aumentare l’addizionale comunale, insieme alla mancata rimozione del limite dei voli a Ciampino[5], sarà particolarmente dannosa per Roma, dove le compagnie aeree, come Ryanair, saranno costrette a ridurre la capacità proprio in vista del Giubileo», attacca il ceo di Ryanair, Eddie Wilson.
«Abolendo l’addizionale comunale – conclude Wilson – gli aeroporti italiani potrebbero beneficiare di una rapida crescita del traffico, del turismo e dei posti di lavoro nei prossimi anni, dal momento che Ryanair risponderebbe con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, più di 20 milioni di passeggeri all’anno su 250 nuove rotte e più di 1,500 posti di lavori nelle regioni».
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