Forte preoccupazione espressa da Confindustria Alberghi riguardo agli aumenti dei tassi decisi dalla Bce – Banca centrale europea. Aumenti che si stanno susseguendo in questi mesi e che si scaricando sulle aziende, in particolare quelle alberghiere, che hanno dovuto fare ampio ricorso al credito in epoca Covid per affrontare il blocco pressocché totale delle attività ricettive, protrattosi per oltre due anni.
Al tempo stesso la presidente dell’associazione Maria Carmela Colaiacovo esprime apprezzamento per quanto dichiarato da Abi – Associazione Bancaria Italiana: «In occasione della sua assemblea, l’associazione ha mostrato piena consapevolezza dei rischi per il credito alle imprese, e apprezziamo l’impegno a intervenire sulla questione. C’è comunque il forte timore degli operatori del settore per questi aumenti».
Nel 2021 il Centro Studi Confindustria aveva analizzato il quadro generale registrando una crescita dell’indebitamento delle imprese del settore del +45,6% rispetto a +34,5% di altri settori economici.
«Ampio il ricorso ai mutui Covid – osserva sempre Colaiacovo – Ma per quei molti che non hanno potuto accedere al tasso fisso, oggi la situazione si sta facendo insostenibile. Per questo confermiamo la necessità di un intervento mirato, tanto più che dalle banche centrali continuano ad arrivare conferme di ulteriori aumenti nelle prossime settimane. Bene quindi che da parte delle istituzioni si stia valutando la possibilità di un allungamento dei mutui e che ci sia l’impegno a garantire liquidità anche a medio e lungo termine. Bisogna fare presto perché è necessario sostenere le attività in questa fase ancora delicata per proteggere il nostro patrimonio di imprese e operatori».