Tat spinge sull’altra Thailandia con 55 “nuove” destinazioni
La Thailandia continua a crescere, soprattutto per quanto riguarda gli arrivi internazionali. È questo il trend raccontato dal deputy governor per la comunicazione e il marketing dell’ente nazionale del turismo, Tanes Petsuwan, in occasione di Thailand Travel Mart, ovvero TTM+2019, la fiera del turismo che si è tenuta a Pattaya, vicino Bangkok, dal 5 al 7 giugno.
Nel 2018 il Paese ha accolto 38 milioni di arrivi internazionali (+7,5%) per un giro d’affari pari a 62 miliardi di dollari, in crescita del 9,6% rispetto all’anno prima. Una cifra notevole se si calcola che la popolazione si aggira sui 66 milioni e mezzo stando alle cifre del ministero della Pubblica amministrazione.
Una crescita dovuta anche alla strategia di rinnovamento che Tat – Thourism Authority of Thailand ha messo in campo negli ultimi anni. Lo scopo è da tempo quello di decongestionare le mete classiche come Bangkok, dirottando i flussi su altre destinazioni, meno note, ma forse più autentiche. «Già dal 2012 abbiamo iniziato a promuovere nuove località con l’allora campagna “gemme nascoste”. Nel 2019 puntiamo a offrire ai turisti viaggi con mete sempre più varie, che propongano esperienze immersive. Già l’anno scorso avevamo chiesto ai turisti di aprire le loro menti e i loro cuori alle milioni di esperienze che si possono fare in Thailandia e questa strategia di promozione delle nuove destinazioni sta premiando, come dimostra la crescita dei turisti internazionali», ha spiegato il deputy governor davanti ai 130 media nazionali e internazionali presenti a Pattaya.
Una meta, la Thailandia, che piace agli italiani. Stando ai numeri dell’ente thailandese, nel 2018 l’hanno scelta per le vacanze oltre 280mila, il +5,9% rispetto all’anno prima, che si è tradotto in un +12,8% in termini di entrate economiche.
«La promozione di 55 nuove destinazioni – ha raccontato a L’Agenzia di Viaggi Magazine Supranee Pongpat, direttore esecutivo di Tat per Europa, Africa e Medio Oriente – dà la possibilità di nuove esperienze a stretto contatto con le comunità locali, di meditazione e di purificazione di anima e mente. Queste mete uniscono luoghi di interesse culturale a destinazioni di mare».
La proposta è quella di scoprire insomma una nuova Thailandia, in linea con l’ultima campagna dell’ente che è New Shades of Emerging Destinations.