by Redazione | 22 Marzo 2024 13:19
Un tavolo permanente di lavoro tra Paesi alpini e dei Pirenei per studiare buone pratiche di prodotto e promozione del turismo montano e del benessere. È la proposta lanciata dal neopresidente di Enit, Alessandra Priante[1], durante il 12° “Congresso mondiale del turismo nella neve, della montagna e del benessere”, organizzato da Unwto ad Andorra.
L’evento è incentrato sull’importanza di adattarsi alle nuove tendenze, concentrandosi su sostenibilità, diversificazione del turismo, innovazione tecnologica e formazione: temi cruciali per garantire una crescita continua e una maggiore competitività nel settore.
In apertura del congresso, dopo l’intervento del primo ministro di Andorra, Xavier Espot Zamora, Priante ha partecipato al panel con il ministro del Turismo di Andorra, Jordi Torres, e la segretaria di Stato per il Turismo spagnolo e presidente di Turespaña, Rosanna Murillo: obiettivo, le strategie di sviluppo e promozione che diano un valore aggiunto alle destinazioni di montagna, da raggiungere attraverso politiche che favoriscano l’innovazione, la diversificazione e la sostenibilità.
Un impegno che Enit porta avanti secondo l’ottica del ministro del Turismo, Daniela Santanchè: a oggi il Mitur ha destinato oltre 250 milioni di euro a sostegno del processo di rinnovamento della montagna italiana, sotto forma di finanziamenti[2] per interventi innovativi e sostenibili, dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
In Italia la montagna muove flussi notevoli, se si pensa che – in base all’Ufficio Studi Enit su dati Banca d’Italia – i visitatori internazionali nel 2022 (ultimo dato disponibile) sono stati oltre 3 milioni (+125,1% sul 2021), per un totale di circa 19 milioni di pernottamenti (+88,9% sul 2021) e una spesa complessiva di 2,7 miliardi di euro (+159,2% sul 2021). Il ranking dei mercati di origine per numero di pernottamenti vede in testa Germania, Paesi Bassi e Francia, seguiti da Belgio, Austria, Regno Unito, Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca e Polonia.
«La montagna – ha sottolineato Priante – è il prodotto perfetto per mettere a terra scelte di sostenibilità ambientale e sociale, per contribuire a destagionalizzare e a sviluppare le aree interne in maniera credibile e duratura. In particolare, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica è una sfida che dobbiamo affrontare con urgenza, considerando i cambiamenti climatici[3] in corso e l’esaurimento delle risorse naturali».
E c’è un altro aspetto che la presidente di Enit mette in risalto, legato a un evento che ci vedrà protagonisti fra meno di due anni: «Sarà un gran contributo per lo sviluppo sotto il profilo turistico nell’ambito delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026[4], che, si stima, porterà benefici diretti e indiretti a oltre il 92% delle imprese del settore montano e un aumento dell’occupazione per oltre 13mila unità. All’aumento di valore aggiunto e occupazione corrisponderà, infine, un incremento nel livello del reddito, pari a circa 320 milioni di euro, di cui 225 milioni all’interno al comparto».
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