Lo conferma la pronuncia dell’Antitrust: il turista ha diritto di scegliere il fornitore a cui rivolgersi per farsi processare il suo rimborso Iva (previsto per persone di Paesi extra-Ue) invece di dover accettare il fornitore legato contrattualmente al commerciante.
Il Bollettino n° 33/2020 pubblicato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato – accolto con enorme favore da Utu Italia, piattaforma di tax refund – chiarisce i diritti dei consumatori e conferma come definitiva la scelta finale effettuata dal turista: l‘acquirente extra-Ue non è più obbligato a pagare commissioni di servizio elevate ma ha il diritto di scegliere il proprio operatore di rimborso Iva in completa autonomia.
«Con il turismo che rappresenta una percentuale significativa del Pil è un primo passo importante nella preparazione del mercato in vista del rimbalzo post Covid-19 – ha affermato Alessandro Ciambrone, amministratore delegato di Utu Italia – Infatti, i poteri di controllo e vigilanza che l’Autorità doganale esercita per le verifiche dei crediti Iva devono agevolare il turista nella procedura di ottenimento del rimborso e non ostacolarlo».
«È stato un successo clamoroso per Utu che ha aperto in Italia nel 2018, in quanto siamo stati in grado di ripristinare la centralità del turista nel settore del rimborso dell’Iva. I nostri prodotti digitali offrono servizi e vantaggi economici superiori rispetto a quanto è oggi attualmente disponibile presso i tradizionali operatori di rimborso Iva», ha continuato Ciambrone.