Tax free, è l’Italia la meta preferita dagli shopping tourist

Lo Stivale guarda tutti dall’alto. Nella ricerca Trend & Insight presentata nelle scorse ora a Milano da Global Blue, società specializzata nella gestione del tax refound, l’Italia registra un primato come meta preferita degli shopping tourist e per spesa del tax free, gli acquisti effettuati da viaggiatori provenienti da fuori dell’Ue che hanno diritto al rimborso dell’iva.
Il 2024 ha visto questo mercato crescere in Italia del 20%, con un Cagr (tasso di crescita annuo) del 6,6% rispetto al 2019 e al 2024. A trainare l’ascesa sono stati i turisti americani, che rappresentano il 25% della spesa tax free in Italia, seguiti dai cinesi (11%) e dai visitatori dei Paesi del Golfo (10%). Gli shopper ad alto valore (Uhnwi), pur costituendo solo il 3% del totale, hanno generato ben il 30% della spesa tax free.
Le categorie merceologiche più apprezzate includono moda e abbigliamento (34% della spesa totale), pelletteria e borse (24%) e gioielleria (9%). In particolare, l’orologeria ha registrato una crescita straordinaria (+32%), con una spesa media per shopper di 6.600 euro.
Milano, Firenze e Roma continuano a essere le mete principali per gli amanti dello shopping di lusso. Tuttavia, anche gli outlet e i villaggi dedicati al retail stanno guadagnando popolarità. A livello globale, l’Italia si distingue per la capacità di attrarre turisti alto-spendenti: oltre un terzo degli Uhnwi globali ha scelto l’Italia per i propri acquisti nel 2024.
Tra le nazionalità emergenti, i turisti cinesi hanno mostrato segnali di ripresa post-pandemica, tornando ai livelli di spesa del 2019 (+12%). Tuttavia, gran parte si concentra in Asia, con il Giappone che registra performance record (+139%). Gli americani rimangono il motore principale del mercato europeo, grazie a fattori economici favorevoli, come l’apprezzamento del dollaro e la crescita del mercato azionario.
La resilienza del mercato Tax Free è sostenuta da tre fattori principali:
– Desiderio di viaggiare e acquistare all’estero: il numero di passeggeri internazionali è cresciuto del +13% tra il 2023 e il 2024.
– Appetito per beni personali: i turisti apprezzano la varietà dei prodotti disponibili in Italia, la differenza di prezzo rispetto ai loro Paesi d’origine e l’eccellenza del servizio clienti.
– Focus sugli alto-spendenti: gli Uhnwi continuano a spendere cifre significative nonostante l’aumento dei prezzi dei beni di lusso (+6%-8%).
Per gli operatori del turismo – dalle agenzie di viaggi agli albergatori – lo shopping tourism rappresenta un’opportunità strategica per attrarre visitatori ad alto valore aggiunto. Investire in esperienze personalizzate e collaborazioni con brand di lusso può contribuire a rafforzare la competitività delle destinazioni italiane.
Inoltre, l’abbassamento della soglia minima per accedere al tax free shopping (ora fissata a soli 70 euro) ha ampliato la platea dei potenziali acquirenti internazionali, favorendo ulteriormente la crescita del settore.
Guardando al 2025, gli americani continueranno a essere protagonisti dello shopping tourism in Italia. Il desiderio di viaggiare verso l’Europa rimane forte (il 91% degli intervistati da Global Blue), mentre la spesa nel lusso è prevista in aumento.
Per sfruttare appieno queste dinamiche positive, sarà fondamentale per gli operatori turistici monitorare i trend attraverso analisi dati approfondite e sviluppare offerte mirate che valorizzino le eccellenze italiane.