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Tax free shopping, grandi numeri. Santanchè: «Obiettivo centrato»

Tax free shopping adobe

Sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio a livello internazionale dell’attrattività turistica italiana. Con questa finalità la legge di Bilancio 2024 ha ridotto la soglia minima per accedere al regime del “Tax free shopping”, che dal 1° febbraio 2024 è stata portata da 154,95 a 70,01 euro.

Ora, a poco più di sette mesi dalla riduzione dell’importo minimo e appena terminata la stagione estiva, il bilancio della misura voluta dal ministero del Turismo appare molto positivo, secondo i dati raccolti da Global Blue (società che si occupa di rimborso fiscale per lo shopping turistico), con effetti benefici diversi. Innanzitutto è cresciuto il numero delle transazioni, +43%, con un +5% di spesa e oltre 300mila nuovi acquirenti che hanno fatto spesa nella fascia minima, quella 70-155 euro.

Inoltre, è salito al 26% il contributo delle località cosiddette “minori” al tax free shopping per la soglia minima, sulle quali però è ricaduta positivamente la riduzione del 53% del contributo apportato dalle 4 grandi destinazioni dello shopping tax free per eccellenza: Milano, Roma, Firenze, Venezia.

Nel dettaglio, le destinazioni che hanno venduto di più, in termini di variazione delle transazioni, sono: Catania (+72%), Como (+67%), Napoli (+64%), Amalfi (+63%), San Gimignano (+63%), Verona (+61%), Assisi (+57%), Bellagio (+53%) e Bologna (+51%). Effetti positivi anche sul venduto della piccola economia locale, che cresce più del dato nazionale, con un +54% nelle transazioni, e uno scontrino medio di 111 euro. A beneficiarne maggiormente sono i settori merceologici, tipicamente “Made in Italy” come di pelletteria e borse, calzature, profumi e cosmetica.

A esprimere grande soddisfazione per i risultati di questi primi mesi è proprio il ministro del Turismo, Daniela Santanchè: «Gli obiettivi del governo erano aumentare la competitività, decentralizzare le mete di shopping, attrarre nuovi tax free shopper e nuove nazionalità, rafforzare il retail e l’artigianato locale, potenziare l’indotto. I dati raccolti finora confermano il raggiungimento di questi traguardi: ci siamo allineati agli altri Paesi Ue, abbiamo incrementato la contribuzione delle città minori e attirato nuovi mercati, specie svizzeri, sudamericani e turchi».

Secondo Stefano Rizzi, managing director di Global Blue Italy, la stagione estiva ha consolidato i risultati positivi innescati dall’abbassamento della soglia di accesso al tax free shopping. «L’Italia gode ora di maggiore attrattività sul palcoscenico europeo, riuscendo nell’obiettivo di decentrare le occasioni di shopping e allargare il mix di nazionalità che ricorrono al servizio, democratizzandone l’utilizzo. Solo una stretta collaborazione tra istituzioni, operatori e associazioni di settore può rilanciare l’Italia come meta di eccellenza per il turismo e lo shopping, assicurando ai turisti internazionali la migliore esperienza di viaggio».

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