Taxi, l’Antitrust bacchetta Roma, Milano e Napoli: “Adeguare il numero di licenze”
Una segnalazione sul servizio taxi ai Comuni di Roma, Milano e Napoli. L’ha inviata l’Antitrust, che ad agosto aveva inviato una richiesta di informazioni, sollecitando ad adeguare il numero di licenze e di superare il tetto del 20% previsto dal dl Asset.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si riferisce alle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso. Dall’analisi delle risposte fornite dai Comuni è emersa una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive rispetto alla domanda. Questa situazione ha generato un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa per l’erogazione del servizio stesso.
L’indagine svolta fotografa un contesto in cui a Roma il numero di licenze attive è pari a 7.962, cui ne corrispondono 2,8 ogni 1.000 residenti. A Milano le 4.853 licenze attive sono pari a 3,5 ogni 1.000 residenti. A Napoli, a fronte di 2.364 licenze attive ne sono disponibili 2,6 ogni 1.000 abitanti.
Per superare questa grave situazione e aprire il mercato alla concorrenza, l’Autorità sollecita i Comuni di Roma, Milano e Napoli ad adeguare il numero delle licenze taxi alla domanda di tali servizi. Una significativa parte rimane, ad oggi, costantemente insoddisfatta, spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset e adottando in tempi brevi i bandi di pubblico concorso per l’assegnazione delle nuove licenze.
Sempre nell’ottica di aumentare la qualità del servizio, l’Autorità auspica anche l’adozione di misure aggiuntive, come la regolamentazione dell’istituto delle doppie guide (attualmente presente a Roma e a Milano ma non a Napoli), l’implementazione del taxi sharing e l’efficientamento dei turni, per renderli più flessibili. Inoltre l’Agcm raccomanda l’esercizio di un monitoraggio, attivo ed efficace, sull’adeguatezza dell’offerta del servizio taxi e sull’effettiva prestazione del servizio stesso, adottando adeguati meccanismi di controllo, i cui esiti dovranno essere adeguatamente pubblicizzati.