Il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza per 12 mesi nelle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, dopo il passaggio della tempesta Ciaran sull’Italia. «Dopo aver firmato lo stato d’emergenza regionale, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera anche a quello nazionale per la Toscana», ha confermato sui social il governatore, Eugenio Giani. La premier Giorgia Meloni, intanto, ha annunciato «un primo stanziamento di 5 milioni per garantire le misure più urgenti».
Il mare in burrasca sulle Bocche di Bonifacio ha portato allo stop dei traghetti tra la Corsica e la Sardegna operati da Moby, che ha anticipato a ieri sera la partenza delle navi sulla tratta Livorno-Olbia.
Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha invece fatto il punto della situazione in generale. «Ancora una notte di paura e di dolore nel Centro-nord, soprattutto in Toscana, dove si piangono le vittime e si prega per i dispersi – ha detto – Sono in costante contatto con il nostro capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Si resta in allerta: il fiume Arno rimane sorvegliato speciale e permane il rischio diffuso di frane».
Anche la ministra Daniela Santanchè ha espresso vicinanza e preoccupazione per la regione: «Seguo con apprensione l’evoluzione della situazione in Toscana messa in ginocchio dal maltempo, che sta colpendo l’Italia in queste ore e mi unisco nel dolore per le vittime di questa tragedia». Purtroppo al momento sono cinque le persone decedute in Toscana. Permangono le chiusure sulla A11 Firenze-Pisa, per i danni causati dall’esondazione del fiume Bisenzio, a seguito delle forti piogge, che hanno comportato la chiusura del tratto compreso tra Firenze Ovest e Pistoia verso Pisa e tra Pistoia e il bivio con l’A1 verso Firenze.
Molti i voli cancellati e dirottati dall’aeroporto di Firenze.
Sferzato dalla tempesta anche il Veneto, dove mentre scriviamo le precipitazioni hanno raggiunto i 160 millimetri d’acqua in 24 ore e si cerca un vigile del fuoco disperso.
La tempesta Ciaran, che da giovedì ha colpito l’Europa occidentale, ha provocato almeno sette vittime, diversi dispersi e causato notevoli disagi, con porti chiusi e voli cancellati.
Interrotto il traffico ferroviario, aereo e marittimo in Belgio, dove è stato chiuso il porto di Anversa e interrotti i voli anche da Bruxelles. Eurostar, che gestisce treni tra Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania e Regno Unito, ha avvertito che il traffico “potrebbe essere interrotto” e ha consigliato ai viaggiatori di posticipare i loro viaggi.
Nel sud dell’Inghilterra, centinaia di scuole sono state chiuse a causa delle grandi onde alimentate da venti con raffiche fino a 135 km orari, che si sono abbattute lungo la costa. Più di 200 voli sono stati cancellati all’aeroporto Schiphol di Amsterdam. I campionati olandesi di wind cycling sono stati annullati. I servizi aerei, ferroviari e di traghetti hanno registrato cancellazioni e lunghi ritardi in diversi Paesi.