Tempo di bilanci per Federalberghi Roma a pochi giorni dalla fine dell’anno. Un 2017 in cui l’associazione non può contare sui grandi numeri della Capitale nel settore alberghiero, ma che vede con ottimismo la nascita del Convention Bureau di Roma e Lazio.
«Come l’intera categoria a livello nazionale, anche gli albergatori della Capitale e del suo hinterland combattano ogni giorno contro enormi difficoltà, come lo strapotere delle Olta e un eccesso di ricettività extralberghiera per la maggior parte dei casi abusiva. Così, questi adesso possono contare su un organismo capace di dare risposte veloci e sinergiche alla grande domanda del mercato congressuale: il Convention Bureau di Roma e Lazio è infatti già operativo e nonostante sia ancora tecnicamente in fase di startup comincia a portare a casa risultati che avranno una ricaduta importante sul turismo e l’economia cittadina di indotto», ha commentato Giuseppe Roscioli, presidente della federazione romana.
Dal punto di vista dei numeri, secondo le rilevazioni dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio, da gennaio a novembre 2017 gli esercizi alberghieri di Roma hanno fatto registrare un +2,64% di arrivi (11.470.397) e un +2,22% di presenze (27.153.515) rispetto al corrispondente periodo del 2016, cui però fa da contraltare una crescita molto contenuta in termini di profitto. «La causa di ci questa diminuzione relativa ai profitti è il significativo aumento numerico della quantità di strutture della Capitale e del generalizzato abbassamento delle tariffe derivante dell’eccesso di concorrenza sleale legata alla ricettività abusiva», ha aggiunto Roscioli.
In occasione delle festività natalizie, infine, secondo l’Ebtl la previsione tendenziale è di un +2,99% di arrivi (234.000) e un +2,64% (525.000) di presenze per il Natale e di un +3,25 % di arrivi (222.500) e un +3,01% (581.000) di presenze per quello di Capodanno, sempre rispetto allo stesso periodo del 2016.