Terremoto a Taiwan, treni e metro sospese. Ripercussioni sul Giappone
Un violento terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito (alle 8 ora locale, le 2 in Italia) la costa orientale di Taiwan, fermi treni e metro. Il sisma, secondo l’Istituto geofisico statunitense Usgs, è stato localizzato a 18 km a sud-est di Hualien City, a circa 155 km a sud della capitale Taipei, a una profondità di 34,8 km. Alla prima scossa è seguito uno sciame di assestamento di 58 terremoti minori oltre i 5 gradi. La città più colpita è Hualien, dove si contano le prime vittime e si lavora per estrarre le persone rimaste intrappolate nelle macerie.
Al momento nove persone sono morte, oltre 700 sono rimaste ferite e più di 70 risultano intrappolate sotto le macerie, secondo quanto riferisce il China Times.
Tre allarmi tsunami sono stati emessi in seguito alla prima violenta scossa, per Taiwan, Giappone e Filippine. Il Pacific tsunami warning center ha dichiarato che la minaccia “è ormai passata“. I voli dell’aeroporto Naha di Okinawa, in Giappone, sono stati comunque precauzionalmente sospesi.
Anche il servizio ferroviario è stato interrotto in tutta l’isola di Taiwan, che conta oltre 23 milioni di persone e le corse della metropolitana di Taipei sono state fermate.
Gran parte di Taiwan sta già tornando alla normalità dopo il violento sisma, che è il più forte degli ultimi 25 anni, ma resta sorvegliata speciale la contea di Hualien, in gran parte tagliata fuori dalla maggior parte dell’isola. Qui strade e tunnel sono stati gravemente danneggiati e alcuni ponti sono crollati.
Diversi importanti industrie tecnologiche di Taiwan, tra cui il produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing Co, (Tsmc) che lavora anche per la Apple, hanno sospeso le loro attività come misura preventiva. In particolare Tsmc ha dichiarato di aver evacuato i dipendenti in alcune delle sue strutture a Hsinchu per garantire la loro sicurezza.