Terremoto in Albania, sale il bilancio delle vittime
Forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 nella notte tra il 25 e il 26 novembre in Albania. Alle 2.54 ora locale (corrispondente alle 3.54 italiane) è stata colpita la costa settentrionale del Paese, vicino Durazzo. È di almeno 18 morti e 600 feriti (ricoverati negli ospedali di Durazzo e della capitale Tirana) il bilancio delle vittime.
Il sisma ha causato il crollo dell’albergo quattro stelle Vila Palma nella zona balneare di Durazzo uccidendo almeno quattro persone.
Il sisma è stato avvertito anche in Puglia, Basilicata e Campania. Alla scossa della notte ne sono seguite altre due. È stata disposta la chiusura delle scuole a Tirana, Durazzo e Lezhe.
Il premier albanese Edi Rama ha scritto su Facebook di «momenti drammatici, in cui bisogna mantenere la calma e stare vicini l’uno all’altro per affrontare questo colpo», e ha garantito che «tutte le strutture dello Stato sono operative per salvare ogni possibile vita», annunciando anche che «dall’Italia sono partiti i primi aiuti. Il premier Conte ha inviato aerei con delle unità speciali».
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato: «Abbiamo attivato l’Unità di Crisi e allo stato no ci risulta nessun italiano coinvolto. Ai cittadini albanesi va tutta la nostra solidarietà per un evento che è stato sentito anche dagli abitanti delle regioni del Sud Italia».
La Farnesina, infatti, sul suo sito Viaggiare Sicuri informa: “L’area di Durazzo risulta essere maggiormente colpita con alcune vittime, feriti, crolli di immobili e danni alle infrastrutture. Al momento risultano operativi trasporti aerei e marittimi. Sono in corso estese operazioni di soccorso da parte delle Autorità albanesi. Si raccomanda di evitare gli spostamenti non necessari, monitorare la situazione attraverso i media e seguire scrupolosamente le indicazioni delle Autorità locali. In caso di emergenza contattare l’Ambasciata d’Italia a Tirana al numero 00355697022948”.
La compagnia di navigazione Adria Ferries, che offre collegamenti marittimi tra i porti italiani di Trieste, Ancona e Bari con l’Albania, ha deciso di attivare un’unità di crisi, allertando tutte le reti portuali e rendendosi disponibile per qualsiasi necessità. Il nucleo sarà guidato dal direttore generale Roberto Mataloni e dalla marketing manager Michela Rossi che presidieranno le operazioni di assistenza alle popolazioni colpite dal sisma.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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