by Claudia Ceci | 7 Agosto 2018 10:43
Circa 7mila turisti hanno lasciato le Isole Gili, in Indonesia, dopo il terremoto di magnitudo 7.0 di domenica[1] che ha colpito la regione e in particolare Lombok, lasciando dietro di sé almeno 142 morti, centinaia di feriti, oltre 13mila edifici crollati ed evacuati e più di 20mila sfollati, stando alle stime delle autorità locali. Nel frattempo, le squadre di soccorso continuano a cercare tra le macerie i sopravvissuti: nelle ultime ore una persona è stata estratta dalle macerie di una moschea crollata nel nord di Lombok. Al momento non risultano feriti tra gli italiani. La Farnesina invita chi vuol recarsi in Indonesia a rinviare il proprio soggiorno a Lombok e alle Isole Gili.
Per quanto riguarda i turisti italiani, Astoi fa sapere che “tutti i clienti italiani in loco che hanno acquistato un viaggio con i tour operator Astoi stanno bene e i soci e l’associazione stessa hanno attivato subito le rispettive unità di crisi per la gestione dell’emergenza. I t.o. sono in continuo contatto con i propri corrispondenti e con i propri assistenti in destinazione per monitorare gli sviluppi ed essere sempre aggiornati in tempo reale sulla situazione. Allo stesso tempo stanno inoltre effettuando tutte le modiche e le riprotezioni necessarie, gestendo le telefonate delle agenzie e dei clienti relative a richieste di informazioni e fornendo la necessaria assistenza. Per Bali non si riscontrano al momento problemi operativi, mentre per Gili e Lombok si stanno attivando le riprotezioni. Astoi è in costante contatto con l’unità di crisi della Farnesina”.
I turisti, tra i quali decine di italiani, stanno lasciando le isole di Air, Meno e Trawangan, al largo della costa nord-occidentale di Lombok, vicino all’epicentro del sisma. C’è ressa per salire sulle barche e lasciare gli isolotti e per i posti sugli aerei in partenza da Lombok e Bali. Il ministro per il coordinamento di politica e sicurezza Wiranto, ha confermato che i turisti vengono caricati in barca e portati a Lombok, da dove poi partono alla volta di Bali o Giacarta.
Migliaia di turisti sono in attesa nei corridoi del Mataram International Airport in attesa di prendere un aereo in partenza da Lombok. Nonostante i voli extra forniti da diverse compagnie aeree ci sono file interminabili e molti turisti hanno dormito nello scalo. Faik Fahmi, direttore del Angkasa Pura, società che gestisce l’aeroporto, ha annunciato che saranno aumentati i voli per consentire che tutti possano rapidamente raggiungere le loro destinazioni, e ha aggiunto che i turisti sono stati riforniti di cibo, acqua e coperte.
Il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina ricorda che presso l’aeroporto di Lombok è attivo un punto di assistenza ai connazionali, con personale dell’Ambasciata d’Italia, per prestare ogni possibile supporto e che “presso le isole Gili, dove si registrano danni diffusi, le autorità indonesiane sono impegnate nelle attività di soccorso, favorendo il progressivo deflusso verso Lombok dei turisti stranieri e della popolazione locale, con i mezzi a disposizione, e compatibilmente con le condizioni del mare, per garantire un trasporto in condizioni di sicurezza adeguate”.
Il ministero degli Esteri raccomanda di continuare seguire le indicazioni delle autorità locali, alle quali si stanno trasmettendo tutte le indicazioni sin qui ricevute sulla presenza di connazionali in loco e “alla luce delle circostanze, e per favorire il lavoro dei soccorritori, si consiglia a chi intenda recarsi in Indonesia di rinviare eventuali soggiorni previsti a Lombok e nelle isole Gili nell’ambito dei propri itinerari di viaggio”. Ecco i contatti segnalati dalla Farnesina: sala operativa unità di crisi: 0636225; Ambasciata d’Italia a Jakarta: 0815 181.13.44 (per chi chiama dall’Italia, 0062.815.181.13.44); console onorario Bali: + 62 8123904471; Foreign visitor help desk for Lombok earthquake: + 62 87864124151; Ntb Tourism crisis center for Lombok Earthquake +62 81285360608 (Mr. Vinsensius Jemadu Lombok),+6281221702739 (Ms. Dessy Jakarta).
Federconsumatori aggiunge in una nota che, in assenza dello sconsiglio vero e proprio della Farnesina, “resta esclusa la possibilità di annullare il pacchetto di viaggio eventualmente acquistato senza pagamento di penale: la comunicazione del ministero, però, può comunque rappresentare uno strumento utile se, avendo effettuato questo tipo di prenotazione, si intenda rinunciare alla partenza e chiedere al tour operator di riferimento un voucher utilizzabile in un altro periodo o verso un’altra meta”.
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