Terremoto in Marocco:
“Viaggiatori sotto controllo”
I numeri sono quelli di una tragedia senza precedenti: oltre 2.100 morti, circa 2.400 feriti gravi, 300mila persone colpite. Si aggrava di ora in ora il bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco, inducendo il re Muhammad VI a proclamare tre giorni di lutto nazionale. Una scossa di magnitudo 6.8 che, poco prima della mezzanotte di sabato 9 settembre, ha colpito la provincia di Al-Haouz, zona montuosa a una settantina di km da Marrakech, con epicentro nel villaggio di Tata N’Yaaqoub. Il sisma – che ha provocato il crollo di diversi edifici storici, anche nella medina di Marrakech – ha distrutto un intero popolo, travolgendo anche l’industria turistica nel pieno della sua attività.
Tra le storie simbolo di questa tragedia, quella della famiglia di turisti italiani che, mentre scriviamo, è ancora bloccata sull’Atlante, in un hotel sul passo montano del Tizi n’ Test. «Le ruspe stanno lavorando intensamente, ma a 8 km da qui la frana è grande», hanno dichiarato all’Ansa i viaggiatori, in stretto contatto con l’Ambasciata italiana in Marocco.
Proprio la zona dell’Atlante è tra quelle più colpite con le sue strade, oggi, affollate di soccorritori. In questa zona, riferiscono le agenzie, è ridotto a un cumulo di macerie il villaggio di Moulay Brahim, destinazione popolare tra i turisti.
In arrivo, per offrire il proprio aiuto anche le guide turistiche di Marrakech, mobilitate attraverso l’associazione guidata da Salah Ouahli. Ma lo stesso Salah racconta di essere già tornato al lavoro, portando un gruppo di turisti canadesi a visitare i Giardini Majorelle, «unica attrazione cittadina che ha già riaperto», informa. Ma per i giorni a venire, fa sapere, sono state cancellate tutti le prenotazioni: «Sono caduti edifici, anche nella Medina, ma si può venire a Marrakech, anche adesso», incita. Intanto, ha avviato una raccolta fondi e, dopo aver acquistato beni di prima necessità, partirà con alcuni colleghi alla volta dei monti Atlante per portare gli aiuti alla popolazione in difficoltà.
Ma sono molte, a livello globale, le associazioni e le organizzazioni no profit che hanno aperto raccolte fondi per il Marocco, tra cui la Croce Rossa Italiana: clicca qui per dare il tuo contributo.
Sull’emergenza terremoto nel Paese è attiva l’Unità di Crisi della Farnesina che rassicura sullo stato di salute degli italiani – “stanno tutti bene” – e attraverso il sul sito Viaggiare Sicuri fornisce tutti i contatti utili:
Per informazioni generali e in caso d’urgenza contattare l’Ambasciata d’Italia a Rabat al numero 00212661221324 e il Consolato Generale d’Italia a Casablanca al numero 00212661217332.
Per ogni assistenza o segnalazione presso l’aeroporto di Marrakech contattare cellula di emergenza del Consolato Onorario italiano al numero 00212666342080.
Lo stesso ambasciatore italiano a Rabat, Armando Barucco, parlando con Rai News 24, aveva confermato che al momento non risultano italiani coinvolti e che all’aeroporto di Marrakesh è stato attivato un desk della rappresentanza diplomatica italiana per assistere i nostri connazionali.
In assetto di crisi anche i tour operator. Tra tutti la dmc che fa capo ad Alpitour World, Jumbo Morocco Incoming. Il suo direttore Andrea Fiumiani rassicura i clienti per mezzo di una nota diffusa ieri: “I decessi riguardano la popolazione locale localizzata nella zona montana vicina all’epicentro, non la zona turistica. La salute dei nostri viaggiatori è sotto controllo e non registriamo nessun ferito. Dopo il grande spavento, gli ospiti sono scesi in strada e hanno trascorso gran parte della notte nei ricevimenti degli hotel o all’aperto. Tutti gli aeroporti del Marocco sono operativi al 100%, nessun volo in arrivo e partenza è compromesso”.
E ancora: “Le cancellazioni delle prenotazioni con arrivo nei prossimi giorni verranno effettuate da Jumbotours gratuitamente da oggi fino a 7 giorni. In mancanza di comunicazioni verrà considerato un no-show. Restiamo a disposizione per domande, richieste o assistenza a destinazione 24h, 7 giorni su 7, attraverso i nostri uffici in Marocco”.
Il t.o. ha attivato il numero di emergenza 00212661849784, sempre operativo. Sempre attivo anche il numero +34910609323, oltre all’indirizzo email [email protected].
Tra gli operatori, ha diffuso un comunicato sulla situazione in Marocco anche Kappaviaggi: “Vorremmo esprimere – si legge – tutto il nostro sostegno al popolo marocchino e alle persone colpite da questa tragedia. La sicurezza e il benessere dei nostri clienti sono la nostra priorità assoluta, e ci teniamo ad assicurarvi che la situazione è stabile nei nostri villaggi, negli hotel e nei tour. I team in loco sono in continuo contatto con i clienti e lavorano in stretta collaborazione con i nostri corrispondenti per assicurare che i soggiorni possano continuare in tutta sicurezza”.
Nella nota a firma di Michele Mazzini, responsabile mercato Italia, il t.o. poi sottolinea: “I clienti in partenza potranno partire come previsto, se lo desiderano. Tutti i voli e i trasferimenti sono operativi. Tuttavia – prosegue – comprendiamo preoccupazioni e dubbi: se dei clienti attualmente in loco desiderano rientrare anticipatamente, li preghiamo di mettersi in contatto con il nostro team che gestirà il rientro secondo le disponibilità dei voli”.
“Per quanto riguarda tutti i soggiorni a Marrakech e i tour che passano da Marrakech (le altre città come Agadir non sono interessate): per le partenze dell’11 settembre – precisa la nota – i clienti possono rinviare il loro viaggio o annullarlo senza penali; per le partenze fino a 18 settembre incluso, accettiamo un rinvio di 12 mesi per il Marocco o un’altra destinazione; per le partenze a partire del 19 settembre, le condizioni dell’annullamento seguiranno le condizioni generali di vendita”. In entrambi questi ultimi casi l’eventuale supplemento è a carico del viaggiatore.
L’Agenzia di Viaggi Magazine tiene a esprimere tutto il suo dolore e la massima solidarietà per la comunità marocchina colpita da questa incommensurabile tragedia.