Th Resorts, slitta l’apertura degli alberghi sulla neve
Th Resorts posticipa l’apertura dei nove alberghi in montagna in Piemonte, Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige.
«Una decisione sofferta, ma che siamo costretti a prendere stante le condizioni attuali, consci della gravità dell’emergenza in atto e che l’attenzione deve essere rivolta in primis alla salute – dichiara Graziano Debellini, presidente di Th Resorts – La scelta di non aprire adesso, in un periodo di alta stagione, è stata obbligata dalla situazione di grande incertezza con turisti disorientati e le cui intenzioni di viaggio sono già seriamente compromesse dalla paura dell’infezione».
Th Resorts oggi non ritiene possibile immaginare di avviare la stagione invernale, nemmeno applicando i rigorosi protocolli di sicurezza messi in atto questa estate, viste le ultime notizie su impianti sciistici e spostamenti tra regioni.
Un Natale con le piste chiuse è un colpo durissimo per il gruppo, che sottolinea come “un terzo delle entrate della stagione invernale dell’azienda si realizza proprio nel periodo compreso tra l’Immacolata e l’Epifania”.
Negli anni passati, in questo periodo gran parte della domanda, sia interna che internazionale, aveva già programmato un periodo di vacanza presso una delle tante località di montagna. “Quest’anno non è stato possibile strutturare un’adeguata campagna di promozione e vendita e sono state definite dall’Europa misure minime comuni”, sollolineano.
«Siamo amareggiati per quanto comunicato, ma in considerazione delle nuove misure disposte dal governo non è possibile immaginare di avviare la stagione invernale – continua Debellini – I risultati che abbiamo registrato questa estate hanno solo in parte restituito una boccata di ossigeno all’azienda che adesso si trova a dover affrontare anche una stagione inevitabilmente compromessa, un duro colpo per i tantissimi lavoratori anche stagionali, oltre 1.000 persone coinvolte. Abbiamo sempre garantito sicurezza e tranquillità ai nostri ospiti, cosa che con la pressione attuale sulle strutture ospedaliere locali, non ci sentiamo in grado di garantire».
L’auspicio è, con l’arrivo del 2021, «poter rivedere la nostra decisione; nel frattempo continueremo a investire risorse importanti per adeguarci agli standard richiesti e a tutte le misure di prevenzione, in modo da trovarci pronti e operativi nel momento in cui si potrà ripartire».