by Giorgio Maggi | 29 Maggio 2020 12:31
Il salvataggio di Thai Airways è stato accettato dalla Corte centrale fallimentare di Bangkok, dopo che solo pochi giorni fa la compagnia aveva depositato la richiesta di essere ammessa a una procedura in tutto e per tutto uguale a quella del Chapter 11 americano.
In questo modo, per il vettore tailandese si aprono adesso le porte a un processo di fallimento pilotato per i prossimi cinque anni, con l’attuazione di un piano di risanamento concordato con la tribunale e la contemporanea protezione dei creditori della compagnia, con l’obiettivo di ripianare un debito di 9,4 miliardi di dollari di dollari accumulato a causa dell’emergenza Covid-19 e dei bilanci in rosso degli ultimi anni.
Tra le altre cose, il piano di risanamento prevede che l’operatività de vettore non cessi, oltre al fatto che la quota di maggioranza in precedenza detenuta dal governo tailandese scenderà al di sotto del 51%.
Sul fronte operativo, secondo quanto riporta Airlineroute, la compagnia thailandese dovrebbe riprendere i voli da metà luglio 2020. Sei le rotte originalmente previste, tutte con frequenza trisettimanale: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Parigi, Zurigo e Francoforte.
Intanto, proprio in virtù dell’approvazione della procedura di fallimento pilotato, la compagnia ha emesso una nota ufficiale nella quale viene sospeso fino a nuova data il rimborso dei biglietti annullati a cause della pandemia.
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