Thailandia, dopo la tempesta riaprono tutti gli aeroporti
Da oggi è tornata la normalità negli aeroporti tailandesi dopo il declassamento della tempesta Pabuk che aveva bloccato i turisti, tra questi anche alcuni italiani, nel sud del Paese (in particolare nella zona di Samui).
La compagnia aerea nazionale Bangkok Airways, che controlla l’aeroporto dell’isola turistica di Samui, nel Golfo della Thailandia, ha comunicato di aver ripreso quasi regolarmente tutti i voli – seppur con ritardi significativi – dopo aver cancellato tutte le operazioni per due giorni.
Nelle prossime ore è prevista la riapertura anche degli scali di Nakhon Si Thammarat e Surat Thani. È bene ricordare che la tempesta Pabuk ha colpito una delle zone più belle e frequentate del Paese, ma come ha avuto modo di accertare Andrea Mele, vice presidente Astoi e presidente e di Mappamondo, uno dei t.o. specializzati sulla Thailandia, le piogge torrenziali cadute in due giorni hanno fatto pochi danni e soprattutto riguardo alla clientela italiana, «la tempesta ha colpito una zona che è frequentata soprattutto in estate e non certo in questo periodo. Ad esempio noi avevamo alcuni ospiti in quella zona che sono stati messi in sicurezza sulla terraferma poche ore prima dell’arrivo della tempesta».
Per la cronaca, alcune isole del golfo, tra le quali la chic Koh Samui e Koh Phangan, famosa per il “full moon party” sono state al centro di due intere giornate di pioggia torrenziale, violente raffiche di vento e mare in burrasca, che hanno causato la chiusura di aeroporti e porti, costringendo i turisti a rifugiarsi negli alberghi.
I rientri in Europa sono comunque ripresi già nella giornata di ieri. Solo che secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa la corsa a prenotare i voli in partenza da Koh Samui è stata tale che al momento non c’è alcun posto disponibile fino a mercoledì 9 gennaio.