Nuovo look per il sito dell’Ente nazionale per il turismo Thailandese. Con l’apertura da parte del governo thailandese ai visitatori completamente vaccinati in arrivo da 46 Paesi, inclusa l’Italia, l’ente ha voluto puntare su un nuovo sito dai contenuti rinnovati, e una struttura più focalizzata sulla user-experience, anche grazie ad un utilizzo ottimale per smartphone e tablet, per offrire una finestra costantemente aggiornata sull’universo Thailandia,
Rinnovata anche la grafica, più contemporanea e leggibile, ma anche la mappa di navigazione e classificazione delle informazioni del portale per rendere immediatamente reperibili le informazioni di maggior interesse. Implementati inoltre i minisiti virtuali già presenti nella precedente versione, che raccolgono in un unico spazio tutte le notizie relative ad un singolo tema, offrendo così agli utenti una classificazione delle informazioni per aree tematiche. La nuova e più funzionale barra menu, infatti, è divisa in temi, e vede un’area dedicata ai viaggi a tema, agli eventi e alle manifestazioni, le news, Media Room e, soprattutto, la sezione dedicata alle domande di visto con informazioni aggiornate per i viaggi.
Esprime soddisfazione per il lavoro fatto Sandro Botticelli, marketing manager Ente Nazionale per il Turismo Thailandese, che dichiara: «Il periodo di stop forzato ci ha permesso di rivedere e aggiornare i nostri canali di comunicazione tra cui il più importante, il sito web istituzionale dell’Ente giunto già alla terza rivisitazione in 10 anni. La tecnologia ed il digitale corrono sempre di più, ed è fondamentale per qualunque azienda rimanere al passo con i tempi, per questo concordo e sono piacevolmente sorpreso del nuovo bonus digitale per il turismo riservato ad agenzie di viaggio e tour operator- e Botticelli poi aggiunge- Peccato solo che il Ministro Speranza non permetta ancora ai nostri concittadini di potersi godere una vacanza nell’amato paese del sorriso. Ttg ci aveva lasciato la speranza di un allargamento dei corridoi turistici che purtroppo non è avvenuto, e cominciamo a credere che per il 2021 non si faccia più nulla anche se la ‘speranza’ è l’ultima a morire».