Con oltre 2 milioni di visitatori stranieri certificati nei primi sei mesi dell’anno, anche per la Thailandia si registra un forte recupero nel turismo, grazie al suo forte appeal in tutti i mercati internazionali. A confermare questo trend c’è l’impennata di ricerche di alberghi e voli per la destinazione che Sojern, tra i principali player di marketing digitale per i viaggi, ha rilevato a fine luglio quando, di fatto, sono state revocate le principali restrizioni Covid all’ingresso del Paese.
In particolare, dal 6 agosto le ricerche di voli internazionali e hotel sono aumentate rispettivamente del 164% e del 111% rispetto all’inizio dell’anno. Gli arrivi dall’Asia-Pacifico sono cresciuti del 74%, dall’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) del 67%, da Stati Uniti e Canada del 38%, e dall’America Latina e Centrale del 15%.
Sebbene permangano diverse incertezze per l’industria dei viaggi, questi numeri positivi dimostrano che la Thailandia è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di entrate turistiche previste fino a 65 miliardi di dollari l’anno prossimo, tre milioni in più rispetto ai 62 miliardi di dollari raggiunti prima della pandemia nel 2019.
Forte la ripresa anche della domanda interna. Sempre Sojern rileva che. negli ultimi 60 giorni, i primi quattro mercati in forte ripresa, oltre a quello domestico, sono Singapore, Repubblica di Corea, Stati Uniti e Regno Unito, oltre a India, Australia , Germania, Vietnam e Giappone che costituiscono i restanti bacini nel ranking dei primi dieci mercati d’origine dell’incoming thailandese.