Thomas Cook, Fosun incassa l’ok all’acquisizione da sindacati e partner
Per i partner della travel industry l’arrivo di Fosun e dei suoi 750 milioni di sterline per risollevare le sorti di Thomas Cook è positivo. Dopo che i sindacati britannici, per bocca del segretario generale di Tssa (Transport Salaried Staffs’ Association) Manuel Cortes, si erano detti rassicurati dallo stato di avanzamento della trattativa, adesso lo stesso beneplacito arriva anche dagli altri player dell’industria turistica.
«È una buona notizia, sia per Thomas Cook che per l’intero settore dei viaggi», ha detto Julia Lo Bue-Said, chief executive Advantage Travel Partnership, rispondendo a una domanda di Travel Weekly.
«Qualsiasi cosa spazza via le speculazioni è positiva», ha aggiunto Derek Jones, ceo di Der Touristik Uk.
Nei giorni scorsi, lo stesso management di Thomas Cook aveva inviato una lettera dai toni rassicuranti a tutti i principali partner spiegando l’evoluzione del deal che entro il prossimo settembre dovrebbe portare il colosso cinese a detenere la maggioranza del gruppo inglese.
Nessun nuova notizia, invece, trapela a proposito del nodo degli esuberi. Non più tardi della settimana scorsa il ceo della holding britannica Peter Fankhauser non aveva dato alcun assicurazione riguardo al mantenimento dei 22mila posti di lavoro. «Non è questo l’esito che avevamo sperato, ma è senza dubbio della soluzione migliore tra quelle possibili in grado di assicurare la continuità dell’azienda», aveva detto. E per quanto riguarda invece i lavoratori, «si tratta di una decisione che spetta esclusivamente a Fosun».