Thomas Cook pronta a vendere la sua compagnia aerea
Thomas Cook ha tutte le intenzioni di mettere in vendita la sua compagnia aerea per rafforzare il suo focus sul settore alberghiero. La mossa rientrerebbe nelle azioni messe in atto per tentare di diminuire il debito, che si aggira intorno ai 1.810 milioni di euro, e che vede tra le sue principali voci in perdita proprio la divisione aerea. Già lo scorso ottobre il gigante britannico aveva fatto segnare un crollo degli utili che ha messo a repentaglio la solidità dello storico operatore.
«Lo riconosciamo, abbiamo bisogno di maggiore flessibilità finanziaria e più risorse per accelerare nella nostra strategia di differenziazione: dobbiamo investire nel nostro portafoglio di hotel, continuare a digitalizzare i nostri canali di vendita e aumentare l’efficienza di tutta l’azienda», sottolinea Peter Fankhauser, ceo del Gruppo inglese, che a seguito di queste dichiarazioni ha visto salire del 13% le azioni alla Borsa di Londra.
Uno scenario, questo, che giustifica la partenza di «una revisione strategica di Thomas Cook Airlines – prosegue Fankhauser – Siamo in una fase iniziale di questo processo e in futuro riusciremo a dare migliori aggiornamenti, ma l’obiettivo è quello di migliorare il valore per gli azionisti e il nostro focus strategico».
Thomas Cook Airlines possiede una flotta di 103 aeromobili e trasporta ogni anno circa 20 milioni di passeggeri verso 120 destinazioni nel mondo, soprattutto in Europa e ai Caraibi.
«Guardando al Regno Unito (qui Thomas Cook Airlines vola con il brand Condor, ndr) – chiude il ceo – le prenotazioni per l’estate 2019 fanno emergere diverse incertezze. Per questo dobbiamo rivedere alcuni meccanismi».