Thomas Cook, ristrutturazione da 900 milioni di sterline
Un “accordo sostanziale”. Stando alla stampa britannica, dopo mesi e mesi di trattative, Fosun Tourism Group e Thomas Cook hanno finalmente definito i termini del deal che porterà alla ristrutturazione del colosso britannico del travel per una cifra complessiva di 900 milioni di sterline.
In particolare, la holding del turismo cinese (che già adesso possiede il 18% di Thomas Cook) sarà chiamata a versare direttamente 450 milioni di sterline, in modo da rilevare il 75% delle attività di tour operating e il 25% di quelle aviation del Gruppo inglese. Le banche creditrici e gli azionisti saranno, invece, chiamati a contribuire con altri 450 milioni di sterline al salvataggio e al rilancio del Gruppo, convertendo i loro debiti nel 75% dell’azionariato di Thomas Cook Airlines e nel 25% del to.
La ristrutturazione di Thomas Cook Group, che è comunque soggetta alle approvazioni delle diverse autorità di legge, verrà completata entro l’inizio di ottobre, in modo da non compromettere l’operatività per la prossima stagione invernale.
Come si ricorderà, la proposta di accordo tra le due controparti prevedeva inizialmente un intervento complessivo, da parte di Fosun e banche creditrici, che non superava i 750 milioni di sterline. Solo settimana scorsa poi, il Gruppo cinese aveva diramato un comunicato in cui venivano messe in luce le “molte difficoltà” intervenute nel chiudere positivamente la trattativa.
Stando agli ultimi risultati finanziari disponibili, quelli riferiti al semestre invernale chiuso allo scorso 31 marzo, Thomas Cook Group aveva registrato una perdita ante-imposte di oltre 1,5 miliardi di sterline.