Thomas Cook, salvagente da 750 milioni da Fosun
Si avvicina l’ora della ricapitalizzazione per Thomas Cook, il colosso inglese del travel che sarebbe in trattativa con le banche e con il suo azionista di minoranza, il fondo cinese Fosun, per ricevere una ricapitalizzazione da 750 milioni di sterline (circa 830 milioni di euro). In questo modo, il Gruppo inglese del travel si avvicinerebbe ancora di più a cedere la maggioranza del suo capitale proprio alla holding che già controlla Club Med e che attualmente detiene il 18% della stessa Thomas Cook. Se la trattativa dovesse andare in porto poi, Fosun entrerebbe in possesso anche di una quota di minoranza di Thomas Cook Airlines.
«Non è una prospettiva che ci entusiasma, ma è la sola possibile e la più pragmatica – ha detto alla Bbc il chief executive officer di Thomas Cook, Peter Fankhauser – Riguardo ai clienti non abbiano nulla da temere a riguardo, perché le loro prenotazioni sono sicure».
In attesa di capire quali saranno gli impatti dell’operazione sul fronte occupazionale (sono circa 22mila i dipendenti di Thomas Cook, per il cui futuro non ci sono garanzie), quel che è certo è che l’aumento di capitale servirà non solo a traghettare il t.o. inglese fino alla fine dell’anno, ma anche ad impostare le linee di sviluppo per il futuro, salvaguardando così la vita di quello che è, con i suoi 178 anni di storia, il più vecchio tour operator europeo.