Non esiste più il vecchio consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato. Con un vero e proprio colpo a sorpresa, il ministro della Infrastrutture Danilo Toninelli ha affidato al proprio account Facebook un post che non lascia spazio a troppe interpretazioni. «Ho appena firmato la decadenza dell’intero cda di Fs per chiudere con il passato». Il board della società, compreso l’ad Renato Mazzoncini, in scadenza a primavera 2018, era stato rinnovato a fine 2017 dal governo Gentiloni.
Nella lettera indirizzata al consiglio di amministrazione dal ministro dei Trasporti e dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, c’è la richiesta di convocare “un’assemblea in forma totalitaria entro il 31 luglio prossimo”.
Colpo di spugna anche sulla possibile fusione Anas-Fs: «Penso che la decisione sia stata presa: non c’è alcun motivo di tenerle insieme». Risultato: Anas e Ferrovie dello Stato non diventeranno una sola azienda.
Anche se i tempi per lo scorporo della società che si occupa delle strade italiane non può avvenire in poche ore. Infatti, per la “marcia indietro” sul matrimonio – che nei piani doveva creare un colosso nazionale delle infrastrutture e ridurre il contenzioso di Anas nei confronti dei fornitori – occorrerà una legge ad hoc.